Grazie mille per la risposta sei stato molto chiaro, diciamo che per lame con lunghezza di 10 cm, flat, altezza 3 cm e spessore di 4 mm quale sarebbe il buon compromesso per robustezza del filo ed efficienza di taglio?
Come dicevamo sopra dare una risposta secca è davvero impossibile, non è una questione di esperienza, anzi... primo perchè sarebbe davvero impossibile provare tutte le combinazioni ed essere in grado di fare un confronto scientifico serio e secondo perchè dipende davvero da cosa ci vuoi fare e da cosa intendi per bushcraft. Anni fa mi prese la fissa di provare tutti i blocchi per i coltelli chiudibili, ebbene alla fine se fatti bene tutti tengono per un uso normale del coltello e provarli tutti è impossibile, ognuno ha pro e contro. Più esperienza hai e più ti rendi conto di quanto sia vero.
Il consiglio che mi sento di darti è quello di scegliere un prodotto semplice e di qualità, qualità non vuol dire costoso e per semplice si intende senza una linea super aggressiva militare con fori, finger, tacche, seghe assurde qua e là, di provarlo, renderti conto se va o non va bene per te. Una linea semplice è più sfruttabile, molto probabilmente più comoda per la mano, soprattutto sul manico e più versatile. Nel caso non andasse bene, devi capire perchè, venderlo sul mercatino e finanziare il prossimo aggiustando il tiro. Si magari perderai dei soldi (come tutti noi), ma ti diverti, vivi la natura e impari in prima persona.
Detto questo che magari ti sembrerà poco concreto, voglio restare più sul concreto e rispondere alla domanda che mi hai fatto: se prendo una lama da 10 cm, alta 3 cm, spessa 4 mm, tutta flat qual'è il compromesso migliore? se intendiamo l'acciaio, su lame così piccole rendono bene anche gli inox, acciai al top come un elmax o un m390, ma probabilmente è più semplice un carbonioso, perchè anche quelli meno diciamo performanti, rendono comunque bene sul campo, mentre ti assicuro che un inox mediocre è una piaga d'egitto. Se intendiamo considerare il manico, direi full tang, con bilanciamento neutro (l'arretrato è più da caccia, neck knife e combattimento; l'avanzato è per coltelli da campo, chopper, survival ecc..), guancette grippanti, una buona canvas micarta, o un legno, oppure un g10. Se intendiamo lo spessore al filo, la risposta corretta è che se mi dai già tutti i dati, lo spessore al filo è quasi calcolato, è un problema di geometria, lo spessore in questo caso può variare in un range limitato e dipende principalmente dall'affilatura, cioè da quello che viene chiamato microbisello, da quanto è alto, perchè ovviamente l'affilatura mi può variare di un certo range lo spessore al filo, di un certo range, non infinito se ho già spessore al dorso, larghezza e biselli impostanti. Se potessi usare un programma di progettazione, potresti progettare e calcolare tutti i dati e gli angoli e gli spessori relativi al coltello in questione e provare le varie combinazioni, un programma ancora più avanzato ti darebbe anche dati più avanzati sul bilanciamento, sul peso, sullo scarico delle forze, gli eventuali stress riser, ecc. ecc. Ma a conti fatti andrebbe comunque realizzato con il giusto trattamento termico e soprattutto testato, perchè nella realtà ci sono comunque delle variabili difficilmente prevedibili nelle reali prestazioni.
Voglio aggiungere ancora delle ulteriori considerazioni sui dati che hai chiesto in relazione al bushcraft: la lunghezza lama va benissimo, sotto i 10 cm è poco, sopra i 12 inizia ad essere meno versatile. Lo spessore va bene, 4 mm è il migliore compromesso, con 3 mm hai più taglio, ma meno robustezza, soprattutto per un eventuale batooning leggero, con 5 mm hai una robustezza che potrebbe essere eccessiva, a discapito delle doti di taglio e maneggevolezza (il peso aumenta). Direi che anche 4,5 potrebbe andare. Se parliamo di larghezza lama, sui 3 cm ci sta per il bushcraft, mi sembra più o meno una larghezza classica. Sul bisello invece non sono d'accordo, il full flat sarebbe troppo acuto, debole, forse troppo sottile al filo; ottimo sul taglio e per il cibo, ma debole nel chopping leggero e nel batooning leggero (accendere un fuoco). Se lo fai a tutta altezza sarebbe meglio che sia convesso, perchè aumenta lo spessore, la robustezza, la facilità di riaffilatura, le prestazioni e hai un filo che finisce a zero, quindi il problema dello spessore al filo si risolve da solo. Altrimenti, altro compromesso ottimale, se lo vuoi flat, sarebbe farlo sabrè, cioè lasciare la costa sopra a tutto spessore e far partire il flat dopo circa 1 cm. Perchè così aumenti la robustezza e le prestazioni pur avendo un bisello flat, soluzione abbastanza diffusa per fortuna, simile come concetto anche allo scandi se vogliamo. Il full flat puro io lo lascerei per il taglio puro, dove voglio ottimizzare le doti di taglio a discapito di una robustezza che non serve, classico esempio un coltello chiudibile, il full flat è il bisello perfetto per i folder. Potrebbe andare anche molto bene per coltelli grandi stile maceti, da usare però esclusivamente su vegetazione verde. Ricorda sempre di usare gli utensili più specifici nell'habitat dove sono stati concepiti, il macete me lo porto nella giungla, se sono in un bosco di faggi è meglio che non lo tiro nemmeno fuori, perchè la lama dura 2 secondi netti.
Scusate se mi dilungo sempre troppo, ma l'argomento non è così facile!!