Perché non comprare un pavimento aggiuntivo per la tenda!

Interessante articolo sulla reale utilità di un footprint. https://treelinebackpacker.com/2016/02/04/why-you-shouldnt-buy-a-footprint/

Vi riassumo i concetti.

Non ha senso, dice, comprare una tenda ultraleggera che costa molto e poi doversi portare dietro un telo aggiuntivo perché il pavimento è troppo leggero. Sarebbe meglio una tenda più robusta che costa meno e i soldi risparmiati spenderli in materiale più leggero come materassino o sacco a pelo annullando la differenza di peso e ottenendo contemporaneamente resistenza della tenda e calore.

Un'altra considerazione, dice, al di la dei materiali della tenda e a maggior ragione per le tenda ultraleggere, il pavimento è la parte più robusta e meglio protetta dai raggi UV che deteriorano i materiali sintetici della tenda e probabilmente durerà per l'intera vita della tenda. Se si buca basterà rattoppare, è più semplice ed economico e consente di risparmiare peso e spazio.

Inoltre aggiungere strati non rende immuni dalla perforazione: se sotto il pavimento c'è qualcosa di appuntito stai sicuro che si bucherà ciascuno strato di pavimento che metterai. Anche in merito all'acqua (pioggia o umidità), penetrerà sicuramente tra gli strati annullandone l'utilità.

In sostanza dice che aggiungere uno strato sotto il pavimento della tenda non porta a nessun reale beneficio.

E conclude (traduzione letterale): Molti sostengono di avere un footprint e i loro argomenti sono in genere abbastanza validi. Qualunque cosa tu scelga di fare, considera le tue opzioni.
 
La tenda è "ultraleggera" anche per le pareti, la geometria impiegata (il progetto) e la paleria... Non certo solo per il footprint, anzi... quella parte del discorso è un po' scricchiolante.
Poi oggi ci sono tende "ultraleggere" che costano poco, la Naturehike include anche un footprint aggiuntivo nel costo della tenda che chiamano "mat" mi pare.
Un footprint leggero, basta un velo di nylon di quelli da imbianchino, può essere usato anche solo per non sporcare la tenda. Pesa ben poco e la comodità è enorme.
 
comprai la prima tenda ultralight parecchi anni fa
e l'ho usata su un'ampia tipologia di terreni (dal bosco alla cenere vulcanica)
fin dall'inizio, nonostante abbia usato diversi footprint, non sono riuscito ad impedire un progressivo quento evidente logoramento sul fondo della tenda che ho provveduto a rattoppare costantemente
poi, poichè ho sempre portato almeno un tappetino, mi resi conto di avere la soluzione a portata di mano: ho inziato a stendere il tappetino sotto al fondo della tenda come se fosse un telo protettivo ma molto più efficace...

un foot print pesa almeno 80/100g, non fornisce una efficace protezione nè alcun isolamento/ammortizzamento
un tappetino comprato su aliexpress largo 60cm, lungo 180cm, alto 0.5cm piuttosto denso e pesante 200g è il mio fondo minimalista, se aggiungo un gonfiabile con r-value 3 posto all'interno della tenda posso proteggerlo meglio e trascorrere la notte sulla neve, se voglio esagerare porto un pieghevole con r-value 2... l'inconveniente è rappresentato dai volumi
 
la penso come il redattore dell'articolo, però devo chiarire che tra le innumerevoli tende che possiedo, neanche una potrebbe essere montata solo con footprint e telo esterno!
questa è una caratteristica interessante che diversi costruttori ormai propongono da anni, quindi può essere che un escursionista abbia necessità di montarsi all'occorrenza solo il telo superiore ,grazie al footprint, e che quindi se lo porti dietro..
 
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...montata solo con footprint e telo esterno!
... caratteristica interessante ...

Tutte le mie tende, a partire dalla sierra leone con interno in cotone in avanti, hanno sempre avuto questa caratteristica ed io mi sono sempre acquistato (a caro prezzo) i vari footprint della casa.

Il fatto che, montando prima l'esterno e solo dopo l'interno, si possa montare il campo anche sotto al diluvio e dormirci (relativamente) asciutti abbassa i miei livelli di ansia.

Poi la necessità mi è capiatata forse 3 volte in 20 anni, ma tant'è...
 
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