Patente radioamatore

Charlie buonasera,
non ho mai appellato nessuno nella maniera descritta e mi sembra di esser sempre stato educato e di non aver mai espresso lapidari giudizi. Sarei "incazzoso" solo per il fatto di mantenere un tono coscienzioso?
Ancora buone cose.
 
Buonasera anche a Lei: incazzoso per il tono che ha scelto di avere, non entro nel merito di quanto ha esposto ma della modalità che ha scelto quello sì e permetta, il tono coscienzioso non c'entra, tranciar giudizi ed entrare a gamba tesa sono altra cosa, cordialmente, buone cose anche a Lei.
 
Ed io mi sono trattenuto. Ultimamente sembra fin troppo facile leggere gente convinta di essere the belly Button of the world.
Dunque il lei qui sul forum è quasi una provocazione. Alla lettura, il tono è praticamente e pesantemente didattico, non c'è un minimo di leggerezza. Relax, anche perché essenzialmente questo è un forum dove c'è un mix di escursionismo, wilderness, outdoor living, prepping &survivalism più o meno leggero. Dove ci sono anche le radio, ma non sono parte preponderante dei discorsi in genere. Bazzico la radio da metà.degli anni 70 del secolo scorso, ari, cisar, etc etc., Quello che ho scritto doveva farlo intuire, io con un incipit come quello nella risposta a Rux lo uso se sto cercando la rissa.
Ah si, ordunque? Ed il parlar forbito non mi fa paura e a duelli verbali sono aduso ma mi schifo un attimo a dover usare siffatto eloquio.
Vula bass, ciccetti, tra cera e pavimento è già una quota elevata.
 
salve, qualcuno può spiegarmi cortesemente la funzione e utilità di brevetti, patentini ed esami? quali possono essere i rischi per scegliere di limitarne 'utilizzo solo ai patentinati?
 
Banalmente disturbi delle trasmissioni radio essenziali o commerciali con magari interruzione di quei servizi. Concettualmente non è diverso dal fatto di avere bisogno della patente per guidare l'auto.

Ciao :si:, Gianluca
 
Banalmente disturbi delle trasmissioni radio essenziali o commerciali con magari interruzione di quei servizi. Concettualmente non è diverso dal fatto di avere bisogno della patente per guidare l'auto.

Ciao :si:, Gianluca
beh, è evidente che non capisco il mondo di cui parliamo. perchè continuo a non capire. questo dovrebbe valere anche per un telefono, si chiama buonsenso. E' uno strumento che potrebbe essere utile per una valanga di outdooristi.
 
Il giorno in cui il buon senso si potesse codificare allora si potrà pretendere di averlo e di dimostrarlo rendendo, probabilmente, inutile molte leggi...... ma fino ad allora.....

Detto questo un telefono opera su frequenze predeterminate che l'utente non può cambiare, anche usandolo a 'azzo non interferirai sulla radio a bordo delle autoambulanze.

Se io prendo una radiotrasmittente, ad uso radioamatoriale, ho la possibilità di settare frequenze in uso, ad esempio alle autoambulanze, pompieri, FdO e sovrappormi alle loro trasmissioni. Settaggio che può essere di tipo volontario ma anche involontario dettato anche dalla buona fede.

L'obbligo di un patentino presuppone la conoscenza di queste nozioni, oltre a molte altre.

Per il mondo "all'aperto" ci sono le frequenze PMR/LPD, fruibili mediante apposite radio omologate, senza nessun patentino ma, al limite, una tassa annuale di 12€.

Ciao :si:, Gianluca
 
Se mi permetti la battuta, il fatto che non ne capisci il problema è la più palese conferma che serva una certa conoscenza prima di utilizzare determinati strumenti in determinati campi.
Fare la patente non è per nulla difficile, basta un po' di impegno e qualche serata sui libri.... sono il primo ad incoraggiare chi ha un minimo di passione a prendere contatti con la sezione ARI più vicina ed iniziare a capire come funziona questo mondo.

In altre discussioni si è parlato, in maniera molto argomentata, di quanto per l'outdoor non sia per nulla ulitle patente e radio radioamatoriali.
Per quello ci sono altri strumenti, venduti "già preimpostati", che permettono da un lato di avere la certezza di saperli usare e dall'altro ti impediscono di fare danni. Parliamo del CB e del PMR446 dove c'è una rete dedicata appunto all'outdoor. Questi strumenti sono appunto, per la loro natura, di libero utilizzo (c'è giusto una tassa di 5€ da pagare).
Anche le radio ad uso Nautico od Aeronautico richiedono un'abilitazione seguendo la stessa logica... conoscenza delle frequenze di emergenza e di come usarle (o non usarle per non intralciare un soccorso).
E' un po' come per le macchine fotografiche... la reflex coi comandi manuali sa fare grandi cose ma se non hai la capacità di usarla ottieni immagini tutte nere o tutte mosse. Al contrario la compatta automatica permette, con la pressione di un semplice pulsante, di ottenere un buon risultato senza neanche sapere cos'è un diaframma o un otturatore.
Fai lo stesso paragone.... con una radio radioamatoriale in montagna, se hai bisogno di aiuto ti metti a chiamare dove con tutte le milioni di possibilità di combinazioni tra frequenze, shift, tipi di modulazione, toni, modalità analogiche o digitali?


I danni che si possono fare sono molteplici... i più semplici e banali sono appunto disturbi a servizi essenziali... qui li chiamiamo danni ma per la normativa sono reati penali. Anche se non intenzionali.
I danni a cose o persone non sono da poco, in un semplice dipolo HF (che agli occhi del profano è un semplice filo per stendere la biancheria) quando si trasmette la tensione ai suoi capi è quantificabile nell'ordine delle migliaia di Volt... la carica di Ampere di contro è un'inezia ma comunque non è certo una botta di salute.
Anche andando al lato opposto dello spettro di frequenze capita di aver a che fare con antenne a pannello che lavorano sui 5 GHz, sebbene ormai ci navighiamo in campi elettromagnetici su queste lunghezze sono strumenti da non utilizzare troppo alla leggera.

Comunque non ci sono brevetti o patenti varie. La patente è una sola, si ottiene superando un solo esame minizteriale. Superato il quale si fa richiesta di autorizzazione a trasmettere e nominativo ministeriale.
Il semplice ascolto, invece, è libero (non potendo causare danni di nessun tipo non è richiesto nessun esame e nessuna tassa). ti consiglio di cominciare da li.
 
Ultima modifica:
La soluzione del problema... Non potrebbe essere dividere le apparecchiature per capacità di frequenza? Gli esempi di rischio che mi state portando sono inferiori a quelli che mia figlia corre o può far correre, imparando a camminare da sola per la strada. Dove attraversare, in che modo, ecc ecc. Senza una patente prevista.. Mi pare che i vantaggi di diffondere un sistema di comunicazione siano molti di più che non limitarlo. La regolamentazione è giusta, per carità.... Ma il problema sarebbe banalmente risolto dividendo i canali per categoria d'utilizzo e blindandoli fisicamente sulle apparecchiature. O no?
 
Echoes, in effetti è come espresso nella tua domanda, ma tanto per essere chiari, ma senza forza polemica o altro, l'etere, ossia tutta la gamma di frequenze utilizzabili ed utilizzate in ambito di ricetrasmissioni è una proprietà degli stati/nazioni che lo usano seguendo +/- un Band Plan internazionale, all'interno del quale le frequenze vengono divise e assegnate ai vari servizi dagli enti nazionali. In primis le varie frequenze vengono assegnate ai servizi di stato, militari e civili, dove per civile si intendono, quelli come le ambulanze, vigili urbani, rai ed altri, poi ci sono le frequenze date in concessione a televisioni e radio private, servizi di sorveglianza e a chi vuole avere una o più frequenze di lavoro in modalità privata.
Poi ci sono anche le frequenze date in concessione al servizio radioamatoriale e alcune assegnate al traffico dei privati senza scopo di lucro e per comunicazioni senza particolare importanza. essendo in concessione governativa, in Italia, a parte pochissimi casi si paga una concessione governativa e si deve fare una autodichiarazione. Per evitare l'anarchia. L'esempio dell'andare a disturbare le ambulanza è uno, ma si potrebbe andare a disturbare le frequenze aeropotuali, è successo, e causare disastri.

Purtroppo il paragone con i danni che tua figlia può provocare con quelli che si possono provocare via radio regge poco, la gente tende a sottostimare i casini che combina via radio per ignoranza, o lo sa perfettanmente e in certi casi usa la radio in modalità delinquenziale. Anche essendo patentati.
 
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Echoes, in effetti è come espresso nella tua domanda, ma tanto per essere chiari, ma senza forza polemica o altro, l'etere, ossia tutta la gamma di frequenze utilizzabili ed utilizzate in ambito di ricetrasmissioni è una proprietà degli stati/nazioni che lo usano seguendo +/- un Band Plan internazionale, all'interno del quale le frequenze vengono divise e assegnate ai vari servizi dagli enti nazionali. In primis le varie frequenze vengono assegnate ai servizi di stato, militari e civili, dove per civile si intendono, quelli come le ambulanze, vigili urbani, rai ed altri, poi ci sono le frequenze date in concessione a televisioni e radio private, servizi di sorveglianza e a chi vuole avere una o più frequenze di lavoro in modalità privata.
Poi ci sono anche le frequenze date in concessione al servizio radioamatoriale e alcune assegnate al traffico dei privati senza scopo di lucro e per comunicazioni senza particolare importanza. essendo in concessione governativa, in Italia, a parte pochissimi casi si paga una concessione governativa e si deve fare una autodichiarazione. Per evitare l'anarchia. L'esempio dell'andare a disturbare le ambulanza è uno, ma si potrebbe andare a disturbare le frequenze aeropotuali, è successo, e causare disastri.

Purtroppo il paragone con i danni che tua figlia può provocare con quelli che si possono provocare vi radio regge poco, la gente tende a sottostimare i casini che combina via radio per ignoranza, o lo sa perfettanmente e in certi casi usa la radio in modalità delinquenziale. Anche essendo patentati.
salute, verissimo un mesetto fa stavano cercando dei bischeri che interferivano sulle frequenze di carabinieri e ambulanze
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salute, la butto li e proporre delle radio a canale chiuso ovvero radio che al massimo hanno un paio di canali non modificali utilizzabili solo in caso di emergenza vera (se non esistano già) sarebbe già più ragionevole per chi vuole con se una radio appunto per sicurezza che sia in montagna a caccia pesca etc sena rischiare di commettere reato ?
 
Alcuni progetti esistono, alcuni moto sofisticati ma costosi, poi c'è il discorso commerciale, il fatto che in gran parte del territorio nazionale c'è la copertura telefonica non aiuta.
 
Ma il problema sarebbe banalmente risolto dividendo i canali per categoria d'utilizzo e blindandoli fisicamente sulle apparecchiature. O no?

Esatto... ed è proprio quello che succede. Quella "divisione di canali" di cui parli si chiama Piano Nazionale di Ripartizione della Frequenze.
Mentre la "blindatura fisica delle apparecchiature" si chiamano apparati omologati di libero utilizzo (esattamente quelli che nessuno usa perchè, si sa, in Italia tutti sono FURBI ed al posto che comprare quelli prendiamo il Baofeng).

Stiamo dicendo esattamente la stessa cosa. Se hai bisogno di una apparato radio, di libero utilizzo, già preimpostato su frequenze sicure ed utilizzabili e facile di usare perchè non rivolgersi a soluzioni già pronte (e legali) che esistono e si trovano anche al Mediaword?
 
Posso dire la mia... sì è una domanda del cavolo perché tanto mentre chiedo la dico lo stesso...

Io de 'ste cose delle radio non ci ho mai capito tanto... allora ho pensato che accorgermi che c'è qualcosa che ignoro proprio, ma potrebbe essere interessante, e non mettermi a studiarla è da sciocco.

Morale della favola da un mesetto leggo e studiacchio molto a smozziconi (il tempo è quello che è) intanto il testo di Neri... bello!

Interessante veramente. Ecco il mio suggerimento quando ti scontri con qualcosa che non conosci ma ti incuriosisce prova a dedicartici, malissimo che vada hai imparato qualcosa di nuovo!
 
Stiamo dicendo esattamente la stessa cosa. Se hai bisogno di una apparato radio, di libero utilizzo, già preimpostato su frequenze sicure ed utilizzabili e facile di usare perchè non rivolgersi a soluzioni già pronte (e legali) che esistono e si trovano anche al Mediaword?
Chiedo per. Imparare eh, lungi da me fare polemica. Ma se non ho capito male, quelli di libero utilizzo non performano nel caso di bisogno. E quelli che performano non sono utilizzabili.

IL fatto che alcune persone lo utilizzino in maniera impropria, non è legato alla mancanza di patentino. Molte persone hanno la patente e guidano in maniera irresponsabile. Non vedo perché la conoscenza dovrebbe impedire a un patentato di utilizzare frequenze proibite. Quelle frequenze andrebbero semplicemente blindate. Credo che se esistesse un articolo, Con un'ottima performance, e magari solo due o tre bande dedicate al soccorso, diventerebbe una soluzione richiestissima e vendutissima.
 
Blindarle? e come? In giro ci sono fior di tecnici che in pochi minuti ti sblindano le radio.... Oddio esisterebbero anche ma il costo è parecchio pesante e poi mancano le infrastrutture, anche queste costose e chi le mantiene.
Però i patentati sanno bene cosa rischiano e normalmente si comportano di conseguenza, poi sia chiaro alcuni di loro vanno fuori banda, o come già detto usano la radio anche in modo delinquenziale,ma se li beccano, affari loro.
Piuttosto se uno va semplicemente su ebay o amazon ha la possibilità di acquistare apparati non blindati, e che hanno il costo di giocattoli alla portata di tutti, ha aperto infinite praterie a persone che credono di avere in mano poco più che un giocattolo e poi arrivano su frequenze dedicate e fanno casino.

Dal mio punto di vista, in Italia, in altri paesi non è così in primis manca la disciplina personale, poi manca il controllo, è rarissimo che le autorità si muovano per bloccare dei disturbatori se non vanno ad incidere su servizi vitali o che pagano milioni di euro all'anno in concessioni ministeriali; mi ricordo di un caso di intervento pesantissimo nel piacentino dove era stato installato un ponte che trasferiva chiamate telefoniche via radio, peccato che disturbava pesantemente l'aeroporto di Linate. Ma ci sono disturbatori seriali sui ponti radioamatoriali che da anni disturbano e che nessuno riesce a bloccare.
 
Ok, capito. Alla fine sarebbe un sistema risolutivo ma per tutta una serie di supercazzole tecniche, burocratiche e di ignoranza del potenziale fruitore, in pochissimi lo usano in montagna. Perché è ovvio che nella mia ottica, il giochino funziona solo, se ad utilizzarlo fosse un numero davvero alto di persone. Quindi, costo basso semplicità di utilizzo.
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Aggiungo una domanda. Potreste indicarmi uno strumento semplice e legale ed elencaremi le potenzialità?
 
Per il mondo "all'aperto" ci sono le frequenze PMR/LPD, fruibili mediante apposite radio omologate, senza nessun patentino ma, al limite, una tassa annuale di 12€.
Ecco la risposta: radio PMR.
Quindi: canali bloccati, potenza sufficiente per arrivare da un monte a valle, portata dai 1500 mt ai 3 km in ambiente montano, diversi km in ambiente di deserto o pianura, anche a seconda della carica della batteria, nessuno problema di utilizzo, semplicità di menu, nessun nominativo. Unico limite il pagamento di una tassa annuale.
Direi che questo si può affrontare, per avere nello zaino uno strumento che può salvarti la pellaccia.
 
Ecco la risposta: radio PMR.
Quindi: canali bloccati, potenza sufficiente per arrivare da un monte a valle, portata dai 1500 mt ai 3 km in ambiente montano, diversi km in ambiente di deserto o pianura, anche a seconda della carica della batteria, nessuno problema di utilizzo, semplicità di menu, nessun nominativo. Unico limite il pagamento di una tassa annuale.
Direi che questo si può affrontare, per avere nello zaino uno strumento che può salvarti la pellaccia.
Questo risponde anche alla mia domanda? Se si, potresti dirmi un modello a caso tanto per capire? E se così fosse.... Ah beh... Dalle lamentele che sento, pensavo molto peggio
 
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