- Parchi della Valle d'Aosta
-
- Massiccio del Monte Rosa
Dati
Data: 17/07/2020
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Plateau Rosa (3.479 m)
Località di arrivo: Plateau Rosa (3.479 m)
Tempo di percorrenza: 8 ore circa
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: PD+
Descrizione delle difficoltà: pendenze elevate 40-45° su neve
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 4.092 m
Accesso stradale: Parcheggiare davanti agli impianti
Descrizione
Dovevamo fare una gita insieme da parecchio tempo, ma prima il Covid e poi per altri motivi non ci trovavamo mai, alla fine sono riuscito a fare una gita con @MOWGLI ed è stata un'avventura non banale, ma molto bella.
Decidiamo il giorno prima di venire a Cervinia e viste le condizioni della neve proviamo gli sci.
Arriviamo a Cervinia per la prima salita, ma la biglietteria apre in ritardo e gli sciatori riempiono la prima salita, saliamo con la seconda.
Arrivati a Plateau Rosa c'è qualche nuvola e un fastidioso vento, 20-30 km/h, ma si sta discretamente bene.
Si sale verso i Breithorn lungo gli impianti come sempre.
Rapidamente arriviamo in vista del Piccolo Cervino immerso nelle nuvole.
Il rigelo è buono, le pelli grippano bene si procede con ritmo lento ma costante, sbuchiamo in vista dei Breithorn, anche loro immersi nelle nuvole.
Il meteo pian piano migliora, ma non vedremo mai il Cervino.
Adesso ci attende il lungo attraversamento del ghiacciaio di Verra.
Finalmente le nuvole si alzano e possiamo ammirare la catena dei Breithorn
Centrale, Orientale e Gemello.
I crepacci sono quasi tutti chiusi, c'è un'ottima traccia, un po' rovinata dagli alpinisti, ma percorribile.
Passiamo sotto tutta la catena.
Sopra di noi il Centrale.
La terminale in qualche tratto è aperta, ma non ci sono problemi di sorta.
Sullo sfondo appare la nostra meta di giornata.
Dietro sulla destra si vede anche il Castore.
Procediamo superiamo il Breithorn Orientale, il gemello e arriviamo sotto il Roccia Nera, sopra di noi il bivacco Rossi-Volante.
Ormai la sopra cima è vicina, sono passate due ore ed è davanti a noi.
Qui abbiamo due possibilità, fare la normale con il tratto attrezzato, oppure salire dal versante Ovest, optiamo per la seconda.
Lasciamo gli sci, facciamo una piccola pausa mettiamo i ramponi, imbracciamo le picche e ci leghiamo.
Non ci sono tracce, le nevicate dei giorni precedenti le hanno coperte.
Davanti a noi la terminale sembra chiusa, ma le picche affondano , non ci fidiamo e la attraversiamo sulla destra per poi ritornare sulla verticale, c'è una piccola placchetta di ghiaccio, ma la superiamo.
Saliamo dritto per dritto, c'è uno strato di neve fresca, si sale abbastanza bene.
Le pendenze sono sui 40-45°, il piede entra solo con la punta, ma si procede bene, la salita è molto lunga, più di quanto sembra dal basso.
Ci sono un paio di tratti più ripidi, in alto si vede qualche timida traccia, finalmente si vede la cresta.
Mi guardo indietro
Raggiunta la cresta, dopo 200 metri di salita quasi verticale, alla nostra destra la madonnina.
Camminare con gli scarponi da sci è disagevole, ma ormai manca pochissimo.
Pochi passi e siamo in vetta.
Sono passate 4 ore e 40 minuti, ci prendiamo una piccola pausa, ma c'è sempre il fastidioso vento.
Ci godiamo il panorama che le nuvole coprono un po'.
Arriva il momento di scendere, i tempi sono stretti, preferiamo non scendere dalla normale, ma tornare dalla via di salita.
Scendiamo faccia a monte.
Tornati alla base del pendio, mangiamo qualcosa e rimettiamo gli sci e riguardiamo la strada percorsa.
Rimettiamo gli sci e togliamo le pelli, facciamo una breve discesa e un pezzo di traverso, poi dobbiamo ripellare.
La neve è molto bella da sciare, ma la sciata dura poco.
La neve ha mollato, ma gli sci galleggiano, la lunga risalita ci prova, il tempo stringe.
Arrivati al Colle del Breithorn, togliamo nuovamente le pelli e dopo un tratto da sci da fondo raggiungiamo finalmente le piste, il tempo è agli sgoccioli.
Scendiamo lungo le piste a tutta velocità e giungiamo appena in tempo.
C'è anche un piccolo contrattempo, ma alla fine tutto andrà bene.
che dire, bellissima gita con il mio nuovo socio, con l'ultima discesa alle 15:45 i tempi sono veramente stretti e senza sci improponibili per persone normali.
Chiuso il conto con il Polluce, ora guardo alle prossime.
Data: 17/07/2020
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Plateau Rosa (3.479 m)
Località di arrivo: Plateau Rosa (3.479 m)
Tempo di percorrenza: 8 ore circa
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: PD+
Descrizione delle difficoltà: pendenze elevate 40-45° su neve
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.000
Dislivello in discesa: 1.000
Quota massima: 4.092 m
Accesso stradale: Parcheggiare davanti agli impianti
Descrizione
Dovevamo fare una gita insieme da parecchio tempo, ma prima il Covid e poi per altri motivi non ci trovavamo mai, alla fine sono riuscito a fare una gita con @MOWGLI ed è stata un'avventura non banale, ma molto bella.
Decidiamo il giorno prima di venire a Cervinia e viste le condizioni della neve proviamo gli sci.
Arriviamo a Cervinia per la prima salita, ma la biglietteria apre in ritardo e gli sciatori riempiono la prima salita, saliamo con la seconda.
Arrivati a Plateau Rosa c'è qualche nuvola e un fastidioso vento, 20-30 km/h, ma si sta discretamente bene.
Si sale verso i Breithorn lungo gli impianti come sempre.
Rapidamente arriviamo in vista del Piccolo Cervino immerso nelle nuvole.
Il rigelo è buono, le pelli grippano bene si procede con ritmo lento ma costante, sbuchiamo in vista dei Breithorn, anche loro immersi nelle nuvole.
Il meteo pian piano migliora, ma non vedremo mai il Cervino.
Adesso ci attende il lungo attraversamento del ghiacciaio di Verra.
Finalmente le nuvole si alzano e possiamo ammirare la catena dei Breithorn
Centrale, Orientale e Gemello.
I crepacci sono quasi tutti chiusi, c'è un'ottima traccia, un po' rovinata dagli alpinisti, ma percorribile.
Passiamo sotto tutta la catena.
Sopra di noi il Centrale.
La terminale in qualche tratto è aperta, ma non ci sono problemi di sorta.
Sullo sfondo appare la nostra meta di giornata.
Dietro sulla destra si vede anche il Castore.
Procediamo superiamo il Breithorn Orientale, il gemello e arriviamo sotto il Roccia Nera, sopra di noi il bivacco Rossi-Volante.
Ormai la sopra cima è vicina, sono passate due ore ed è davanti a noi.
Qui abbiamo due possibilità, fare la normale con il tratto attrezzato, oppure salire dal versante Ovest, optiamo per la seconda.
Lasciamo gli sci, facciamo una piccola pausa mettiamo i ramponi, imbracciamo le picche e ci leghiamo.
Non ci sono tracce, le nevicate dei giorni precedenti le hanno coperte.
Davanti a noi la terminale sembra chiusa, ma le picche affondano , non ci fidiamo e la attraversiamo sulla destra per poi ritornare sulla verticale, c'è una piccola placchetta di ghiaccio, ma la superiamo.
Saliamo dritto per dritto, c'è uno strato di neve fresca, si sale abbastanza bene.
Le pendenze sono sui 40-45°, il piede entra solo con la punta, ma si procede bene, la salita è molto lunga, più di quanto sembra dal basso.
Ci sono un paio di tratti più ripidi, in alto si vede qualche timida traccia, finalmente si vede la cresta.
Mi guardo indietro
Raggiunta la cresta, dopo 200 metri di salita quasi verticale, alla nostra destra la madonnina.
Camminare con gli scarponi da sci è disagevole, ma ormai manca pochissimo.
Pochi passi e siamo in vetta.
Sono passate 4 ore e 40 minuti, ci prendiamo una piccola pausa, ma c'è sempre il fastidioso vento.
Ci godiamo il panorama che le nuvole coprono un po'.
Arriva il momento di scendere, i tempi sono stretti, preferiamo non scendere dalla normale, ma tornare dalla via di salita.
Scendiamo faccia a monte.
Tornati alla base del pendio, mangiamo qualcosa e rimettiamo gli sci e riguardiamo la strada percorsa.
Rimettiamo gli sci e togliamo le pelli, facciamo una breve discesa e un pezzo di traverso, poi dobbiamo ripellare.
La neve è molto bella da sciare, ma la sciata dura poco.
La neve ha mollato, ma gli sci galleggiano, la lunga risalita ci prova, il tempo stringe.
Arrivati al Colle del Breithorn, togliamo nuovamente le pelli e dopo un tratto da sci da fondo raggiungiamo finalmente le piste, il tempo è agli sgoccioli.
Scendiamo lungo le piste a tutta velocità e giungiamo appena in tempo.
C'è anche un piccolo contrattempo, ma alla fine tutto andrà bene.
che dire, bellissima gita con il mio nuovo socio, con l'ultima discesa alle 15:45 i tempi sono veramente stretti e senza sci improponibili per persone normali.
Chiuso il conto con il Polluce, ora guardo alle prossime.