- Parchi del Friuli-Venezia Giulia
-
- Parco Regionale delle Prealpi Giulie
Dati
Data: 20/7/2020
Regione e provincia: Friuli Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Dordolla
Tempo di percorrenza: 7 h circa (escluse le pause)
Chilometri: 13 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1775 m circa
Quota massima: 2098 m
Accesso stradale:
Descrizione
Questo è l'effettivo percorso che ho fatto nella Riserva Naturale della Val Alba
sebbene non sia quello che avevo intenzione di fare per un errore mio dovuto dalla mia troppa sicurezza senza controllare di tanto in tanto la cartina -.-
Sono partito da Dordolla pesino chiamato come la Venezia delle Alpi e dominato dalla Creta di Grauzaria.
Prendo il sentiero 425 spesso sviluppato nel bosco sebbene di tanto in tanto si possa scorgere la Creta di Grauzaria e il M. Flop.
Dopo circa 1 h e 30' dalla partenza raggiungo il Rif. Vualt e da lì vedo la cresta del M. Chiavals.
la forcella Chiavals,
e le Alpi Giulie.
Prima di proseguire mi guardo alle spalle un monte che sulla cartina non viene riportato il nome.
Prendo ora dopo aver esser sceso di un minimo di quota il sentiero 428 che veniva utilizzato ai tempi della Grande Guerra.
Tale sentiero si presenta molto panoramico sia alla mia sinistra in cui riesco scorgere dietro la Creta di Grauzaria il M. Sernio
che di spalle.
Raggiungo così il Bivacco G. Bianchi
dove sono presenti molti gigli martagone.
Proseguendo mi avvicinamo momentaneamente al Zuc dal Bor
fino a raggiungere un rudere della Grande Guerra
per poi svoltare a sinistra e cominciando a camminare sulla cresta dove c'erano talmente tante stelle alpine che era quasi impossibile non calpestarne alcune.
Proseguendo mi allontano dal Zuc dal Bor
e in fondo compare (zoomando) il Canin.
Raggiungo la vetta
deliziato dai panorami visibili verso Est: Valle Dogana
e la Val Canale
purtroppo altrove non era più visibile.
Comincio a scendere di quota con gli occhi incantati verso il Fella
raggiungendo una struttura
da cui potei scorgere il M. Chiavals.
Qui ho fatto il mio errore: c'erano due sentieri di cui uno saliva e l'altro scendeva... senza consultare la cartina ho preso quello che scendeva, quando mi accorsi dell'errore ormai era fatta perciò soddisfatto ma anche deluso ritorno al punto di partenza riprendendo il sentiero 425.
Data: 20/7/2020
Regione e provincia: Friuli Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Dordolla
Tempo di percorrenza: 7 h circa (escluse le pause)
Chilometri: 13 circa
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1775 m circa
Quota massima: 2098 m
Accesso stradale:
Descrizione
Questo è l'effettivo percorso che ho fatto nella Riserva Naturale della Val Alba
sebbene non sia quello che avevo intenzione di fare per un errore mio dovuto dalla mia troppa sicurezza senza controllare di tanto in tanto la cartina -.-
Sono partito da Dordolla pesino chiamato come la Venezia delle Alpi e dominato dalla Creta di Grauzaria.
Prendo il sentiero 425 spesso sviluppato nel bosco sebbene di tanto in tanto si possa scorgere la Creta di Grauzaria e il M. Flop.
Dopo circa 1 h e 30' dalla partenza raggiungo il Rif. Vualt e da lì vedo la cresta del M. Chiavals.
la forcella Chiavals,
e le Alpi Giulie.
Prima di proseguire mi guardo alle spalle un monte che sulla cartina non viene riportato il nome.
Prendo ora dopo aver esser sceso di un minimo di quota il sentiero 428 che veniva utilizzato ai tempi della Grande Guerra.
Tale sentiero si presenta molto panoramico sia alla mia sinistra in cui riesco scorgere dietro la Creta di Grauzaria il M. Sernio
che di spalle.
Raggiungo così il Bivacco G. Bianchi
dove sono presenti molti gigli martagone.
Proseguendo mi avvicinamo momentaneamente al Zuc dal Bor
fino a raggiungere un rudere della Grande Guerra
per poi svoltare a sinistra e cominciando a camminare sulla cresta dove c'erano talmente tante stelle alpine che era quasi impossibile non calpestarne alcune.
Proseguendo mi allontano dal Zuc dal Bor
e in fondo compare (zoomando) il Canin.
Raggiungo la vetta
deliziato dai panorami visibili verso Est: Valle Dogana
e la Val Canale
purtroppo altrove non era più visibile.
Comincio a scendere di quota con gli occhi incantati verso il Fella
raggiungendo una struttura
da cui potei scorgere il M. Chiavals.
Qui ho fatto il mio errore: c'erano due sentieri di cui uno saliva e l'altro scendeva... senza consultare la cartina ho preso quello che scendeva, quando mi accorsi dell'errore ormai era fatta perciò soddisfatto ma anche deluso ritorno al punto di partenza riprendendo il sentiero 425.
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