Ecco la presentazione/ recensione del
Fallkniven S1 versione XB in acciaio Laminato COS e copertura Tungsten Carbide
Paese di costruzione: Svezia
Overall Length: 249 mm
Blade Length: 132 mm
Altezza lama: 2.8 cm
Blade Thickness: 6mm
Steel: Lam COS @60 HRC
Weight: 290 grammi
Manico: Micarta nera finitura grippante
Materiale del fodero: Zytel
Coltello full tang con guancette rimovibili in Thermorun
Lama con rivestimento in Tungsten Carbide a 83HRC
Affilatura convex su profilo sabre
Costo circa 300 euro
Allora anche di questo c'è un video con le mie impressioni e prove. Qui
Per ora inizio con il fare alcune considerazioni iniziali.
Prima cosa coltello solidissimo ma al limite del sensato.
Lo spessore di 6mm abbinato ad una lama di 13cm abbondanti da una sensazione di completa indistruttibilità che ci puoi ballare il tip tap sopra mentre è incastrato in un tronco a 5 metri di altezza.
E' uno di quei coltelli che ti da quella bellissima sensazione che qualunque cosa accada ci si possa fare affidamento. Infatti è un coltello a destinazione Survivor e secondo me ci sta tutto anche se non ho idea di cosa sia.
Andiamo subito a tirare fuori quelli che per me sono due aspetti molto negativi.
1 Il manico. Sfatiamo subito l'obiezione da fanboy "eh ma sono coltelli fatti per i climi freddi e quindi il manico così ha un senso". NO. Se è vero che si possono fare versioni coated o meno, varianti di acciai ecc. si potrebbe tranquillamente fare una versione per climi temperati con guancette in g10, micarta, culo di babbuino immerso nella resina come le zanne di mammuth (tanto ormai si resina qualunque cosa). Quindi obiezione stroncata sul nascere. Queste guancette sono imbarazzanti per un coltello che costa più di 300 euro. vicino alla guardia si sollevano senza nemmeno far forza con le dita. Per me, inaccettabile.
2 Fodero. Fodero altrettanto se non maggiormente imbarazzante. Materiale a parte, fatto proprio male, con il coltello che ci balla dentro anche con la clip di blocco chiusa. Nylon del laccio da cintura tagliato storto e rifinito male. Clip stessa assurda, in un coltello da sopravvivenza mettere un elemento che si rompe solo a guardarlo non ha assolutamente senso. Poi ripeto, per la fascia di prezzo, proprio non si può vedere.
L'unico pregio che ha è che è leggero.
L'acciaio è il laminato COS nordeuropeo che è conosciuto per l'ottima tenuta del filo e ottime caratteristiche di taglio. Viene temprato a 60 HRC un ottimo valore.
Esteticamente la copertura ha un effetto pazzesco, cambia colore a seconda del taglio della luce, da grigio topo a nero.
Le mie impressioni sull'acciaio sono che ha effettivamente una ottima tenuta del filo anche se non ha il tagliente con quel mordente tipico di acciai carboniosi temprati alti che danno proprio una bella sensazione di taglio, complice anche il profilo ottuso avendo 6mm di spessore.
Sicuramente è resistente e non ha subito danni durante l'uso anche pesante ma daltronde dichiarano che è praticamente indistruttibile (e non ne dubito).
Non l'ho riaffilato quindi non saprei dire se è facile o meno da riaffilare.
Penso che un confronto si possa fare solo con coltelli altrettanto spessi come il Bravo di Bark River che è l'unico che mi viene in mente al momento visto che non amo le lame spesse.
Vediamo come va.
Prima cosa il taglio, va sorprendentemente bene, penetra non moltissimo ma comunque bene per essere un 6mm, i tagli sono pulitissimi e la curva del convex è fatta davvero bene, molto efficace. Non va tanto bene nel taglio del cibo per esempio poichè lo spessore unito all'acciaio ha avuto discreti problemini con i temutissimi (assieme ai pallet) pomodorini. Sul resto taglia bene ma tende ovviamente ad aprire molto e spaccare in alimenti come carota e patata per esempio. Ma in effetti è un coltello da sopravvivenza e nella sopravvivenza si predilige la robustezza all'utilizzo vero e proprio, chissà poi perchè.
Nel lavoro sul legnosi è comportato bene, ripeto, nonostante lo spessore si usa con piacere nei lavoretti sul legno, a patto che non siano troppo precisi e richiedano tagli molto sottili, ma nei compiti normali tipo tacche, riduzioni ecc si fanno e bene. Ho trovato il peso molto inficiante perchè quasi 300g nei lavoretti si fanno sentire molto sulla mano in generale, complici anche le guancette in termorun che sono molto grippanti, moltissimo.
Chopping/Tagli da impatto, si è comportato bene anche nel chopping. Taglia bene e la massa piuttosto notevole contribuisce a renderlo adatto a questo tipo di lavoro sul legno anche duro. I suoi quasi 300 grammi qui si fanno sentire.
La cosa che mi è piaciuta poco è il comparto manicatura. Nel chopping si sentono molto gli impatti sulla mano e inoltre le gunacette sono così grippanti da arrossare immediatamente la mano se usato senza guanti. Niente di grave, mani allenate penso non abbiano problemi però gli impatti si sentono molto.
Batoning / Spacco
INCREDIBILE. Il profilo ne fanno un cuneo pazzesco per lo spacco di tronchetti anche al limite della sua dimensione. 11-12cm si spaccano con uno o due colpi ben dati. Qui è proprio nel suo elemento.
Ricciolini /piallatura
Complice il profilo convex fatto bene si fanno bene i riccioli e si pialla bene il legno. buono.
In definitiva è un coltello che fa un po' tutti i lavori da campo in maniera da discreta a buona, eccelle nello spacco.
Lo consiglierei a chi ha il "tarlo" del coltello indistruttibile perchè effettivamente lo è, una putrella di ottimo acciaio di 6mm di spessore affilata molto bene.
Per chi vuole un coltello che tagli oltre che a spaccare consiglierei sicuramente altre lame su quelle misure, primi fra tutti i Bark River sulla stessa fascia di prezzo (Bravo 1.25 LT, Aurora 2), molto più bilanciati nell'uso oppure un Simone Tonolli Bronco, Lo SWINIA di Donati e per finire il T6 Lionsteel.
Bilanciamento, tendenzialmente neutro, ma è un coltello pesante per cui si sente molto in mano.
Se avete domande. A disposizione!
Fallkniven S1 versione XB in acciaio Laminato COS e copertura Tungsten Carbide
Paese di costruzione: Svezia
Overall Length: 249 mm
Blade Length: 132 mm
Altezza lama: 2.8 cm
Blade Thickness: 6mm
Steel: Lam COS @60 HRC
Weight: 290 grammi
Manico: Micarta nera finitura grippante
Materiale del fodero: Zytel
Coltello full tang con guancette rimovibili in Thermorun
Lama con rivestimento in Tungsten Carbide a 83HRC
Affilatura convex su profilo sabre
Costo circa 300 euro
Allora anche di questo c'è un video con le mie impressioni e prove. Qui
Per ora inizio con il fare alcune considerazioni iniziali.
Prima cosa coltello solidissimo ma al limite del sensato.
Lo spessore di 6mm abbinato ad una lama di 13cm abbondanti da una sensazione di completa indistruttibilità che ci puoi ballare il tip tap sopra mentre è incastrato in un tronco a 5 metri di altezza.
E' uno di quei coltelli che ti da quella bellissima sensazione che qualunque cosa accada ci si possa fare affidamento. Infatti è un coltello a destinazione Survivor e secondo me ci sta tutto anche se non ho idea di cosa sia.
Andiamo subito a tirare fuori quelli che per me sono due aspetti molto negativi.
1 Il manico. Sfatiamo subito l'obiezione da fanboy "eh ma sono coltelli fatti per i climi freddi e quindi il manico così ha un senso". NO. Se è vero che si possono fare versioni coated o meno, varianti di acciai ecc. si potrebbe tranquillamente fare una versione per climi temperati con guancette in g10, micarta, culo di babbuino immerso nella resina come le zanne di mammuth (tanto ormai si resina qualunque cosa). Quindi obiezione stroncata sul nascere. Queste guancette sono imbarazzanti per un coltello che costa più di 300 euro. vicino alla guardia si sollevano senza nemmeno far forza con le dita. Per me, inaccettabile.
2 Fodero. Fodero altrettanto se non maggiormente imbarazzante. Materiale a parte, fatto proprio male, con il coltello che ci balla dentro anche con la clip di blocco chiusa. Nylon del laccio da cintura tagliato storto e rifinito male. Clip stessa assurda, in un coltello da sopravvivenza mettere un elemento che si rompe solo a guardarlo non ha assolutamente senso. Poi ripeto, per la fascia di prezzo, proprio non si può vedere.
L'unico pregio che ha è che è leggero.
L'acciaio è il laminato COS nordeuropeo che è conosciuto per l'ottima tenuta del filo e ottime caratteristiche di taglio. Viene temprato a 60 HRC un ottimo valore.
Esteticamente la copertura ha un effetto pazzesco, cambia colore a seconda del taglio della luce, da grigio topo a nero.
Le mie impressioni sull'acciaio sono che ha effettivamente una ottima tenuta del filo anche se non ha il tagliente con quel mordente tipico di acciai carboniosi temprati alti che danno proprio una bella sensazione di taglio, complice anche il profilo ottuso avendo 6mm di spessore.
Sicuramente è resistente e non ha subito danni durante l'uso anche pesante ma daltronde dichiarano che è praticamente indistruttibile (e non ne dubito).
Non l'ho riaffilato quindi non saprei dire se è facile o meno da riaffilare.
Penso che un confronto si possa fare solo con coltelli altrettanto spessi come il Bravo di Bark River che è l'unico che mi viene in mente al momento visto che non amo le lame spesse.
Vediamo come va.
Prima cosa il taglio, va sorprendentemente bene, penetra non moltissimo ma comunque bene per essere un 6mm, i tagli sono pulitissimi e la curva del convex è fatta davvero bene, molto efficace. Non va tanto bene nel taglio del cibo per esempio poichè lo spessore unito all'acciaio ha avuto discreti problemini con i temutissimi (assieme ai pallet) pomodorini. Sul resto taglia bene ma tende ovviamente ad aprire molto e spaccare in alimenti come carota e patata per esempio. Ma in effetti è un coltello da sopravvivenza e nella sopravvivenza si predilige la robustezza all'utilizzo vero e proprio, chissà poi perchè.
Nel lavoro sul legnosi è comportato bene, ripeto, nonostante lo spessore si usa con piacere nei lavoretti sul legno, a patto che non siano troppo precisi e richiedano tagli molto sottili, ma nei compiti normali tipo tacche, riduzioni ecc si fanno e bene. Ho trovato il peso molto inficiante perchè quasi 300g nei lavoretti si fanno sentire molto sulla mano in generale, complici anche le guancette in termorun che sono molto grippanti, moltissimo.
Chopping/Tagli da impatto, si è comportato bene anche nel chopping. Taglia bene e la massa piuttosto notevole contribuisce a renderlo adatto a questo tipo di lavoro sul legno anche duro. I suoi quasi 300 grammi qui si fanno sentire.
La cosa che mi è piaciuta poco è il comparto manicatura. Nel chopping si sentono molto gli impatti sulla mano e inoltre le gunacette sono così grippanti da arrossare immediatamente la mano se usato senza guanti. Niente di grave, mani allenate penso non abbiano problemi però gli impatti si sentono molto.
Batoning / Spacco
INCREDIBILE. Il profilo ne fanno un cuneo pazzesco per lo spacco di tronchetti anche al limite della sua dimensione. 11-12cm si spaccano con uno o due colpi ben dati. Qui è proprio nel suo elemento.
Ricciolini /piallatura
Complice il profilo convex fatto bene si fanno bene i riccioli e si pialla bene il legno. buono.
In definitiva è un coltello che fa un po' tutti i lavori da campo in maniera da discreta a buona, eccelle nello spacco.
Lo consiglierei a chi ha il "tarlo" del coltello indistruttibile perchè effettivamente lo è, una putrella di ottimo acciaio di 6mm di spessore affilata molto bene.
Per chi vuole un coltello che tagli oltre che a spaccare consiglierei sicuramente altre lame su quelle misure, primi fra tutti i Bark River sulla stessa fascia di prezzo (Bravo 1.25 LT, Aurora 2), molto più bilanciati nell'uso oppure un Simone Tonolli Bronco, Lo SWINIA di Donati e per finire il T6 Lionsteel.
Bilanciamento, tendenzialmente neutro, ma è un coltello pesante per cui si sente molto in mano.
Se avete domande. A disposizione!