Informazione Zona arancione gennaio 2021 (uscita ciaspolata)

Il presidente Cai Torti: Si sta ledendo la libertà di andare in montagna
Il popolo della montagna in subbuglio per le misure anti-Covid, Torti: "Regole e minacce di sanzioni che non hanno alcun senso"

https://www.mountlive.com/il-presidente-cai-torti-si-sta-ledendo-la-liberta-di-andare-in-montagna/

https://www.corriere.it/cronache/21...ve-548b77da-5383-11eb-b612-933264f5acaf.shtml

Se riescono a far ragionare governo e regioni potrei anche iscrivermi al CAI :biggrin:


Tante realtà vallive stanno cercando di reinventarsi, o rilanciarsi, attraverso la promozione di cammini già esistenti” ci racconta Maurizio Dematteis, direttore dell’associazione Dislivelli. “La gente è stufa della monocultura del turismo e cerca attività più integrate con l’ambiente, ricerca rapporti con le persone del territorio. Dalle Valle Stura, alla Valle Varaita, per poi sfociare nel torinese con la Valle di Lanzo, l’attenzione per il mondo dei camminatori è sempre più alta. “Sono i centri di villeggiatura che dovrebbero adattarsi a questo nuovo tipo di turismo” interviene Camanni. Bisognerebbe pensare a stagioni dove lo sci in pista sia solo una delle opportunità, dove l’offerta possa essere ampliata da molte attività alternative. Ci sono stagioni in cui la neve è solo artificiale, dove quindi si può dare spazio all’arrampicata che negli inverni miti si può coltivare in Valle di Susa, che negli anni ha acquisito molti nuovi siti. Poi Bagnasco, in provincia di Cuneo, e la bassa Valle Tanaro che se non c’è neve si scalda anche a gennaio e febbraio. Abbiamo una varietà di ambienti tale che non ci si stufa mai. È sufficiente informarsi, comprare delle guide o rivolgersi a delle guide, per poter scoprire un nuovo angolo della Regione”.

https://www.montagna.tv/173261/risc...suggerimenti-per-i-giorni-dei-confini-chiusi/
 
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Il presidente Cai Torti: Si sta ledendo la libertà di andare in montagna
Il popolo della montagna in subbuglio per le misure anti-Covid, Torti: "Regole e minacce di sanzioni che non hanno alcun senso"

https://www.mountlive.com/il-presidente-cai-torti-si-sta-ledendo-la-liberta-di-andare-in-montagna/

https://www.corriere.it/cronache/21...ve-548b77da-5383-11eb-b612-933264f5acaf.shtml

Se riescono a far ragionare governo e regioni potrei anche iscrivermi al CAI :biggrin:
Il CAI tra iscritti e simpatizzanti ha un seguito non trascurabile, avrebbe dovuto far sentire la propria voce molto tempo fa, comunque in questo caso meglio tardi che mai.
 
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Come già detto, norme vaghe e interpretabili, ma rischio multa sempre elevato. Diverso sarebbe se si praticasse una disciplina agonosistica.
Io ho avuto la sfortuna di essere fermato. Ero ancora a Milano e mi hanno semplicemente rimandato indietro.
Ho amici che fra Brianza e Lecchese, dove soprattutto la municipale è molto attiva, sono stati multati solo perché fuori comune in area arancione.
E conoscenti di amici sono stati fregati così mentre erano nei boschi:
https://www.quotidianopiemontese.it...cina-nellastigiano-multati-per-assembramento/
Insomma uno se la gioca, se vale la pena e il portafogli è gonfio. A me vincola solo il portafogli, non certo il desiderio di evadere...
 
Il problema è la differenza tra attività motoria e attività sportiva.
Ed il confine spesso labile tra le due attività genera confusione
 
Mah sì perchè è una differenza teorica... volendo essere un po' più seri gli effetti sulla salute sono in linea generale gli stessi, il rischio epidemiologico in linea generale è lo stesso e quindi andrebbero trattati allo stesso modo.
 
No, qui non vale il prinicpio del minor spostamento, ma si attua la disposizione relativa all'attività motoria specifica (quindi attività sportiva), ovvero se vuoi ciaspolare e non c'è neve intorno a casa (nel tuo Comune) puoi spostarti ed andare in un altro Comune, dove c'è neve. E' il principio che stiamo adottando al CAI per lo scialpinismo.
E' un principio che, come da FAQ, non è stato abrogato dal DPCM di novembre.
Vedete che hanno volutamente lasciato molte zone d'ombra nei DPCM, per far sì che prevalga sempre il dubbio nell'utente, e stiamo tutti buonini buonini a casa.

Vedo solo adesso questi post e sinceramente resto sconcertato dell'interpretazione.
Con questo criterio chiunque avrebbe potuto muoversi alla ricerca di neve ovunque...magari semplicemente con un paio di ciaspole o di sci appresso, per far scena e darsi una finta credibilità in caso di controlli anche nel caso avesse avuto voglia di una semplice passeggiata, facendo passare per attività sportiva anche qualsiasi semplice attività motoria.
Troppo semplice, troppo comodo, e soprattutto alquanto beffardo e irrispettoso verso tutti quelli - evidentemente scemi - che hanno interpretato com'era da interpretare.
 
Io resto sconcertato nel vedere che fare una escursione in natura venga considerato alla stregua di un crimine contro l'umanità. :ka:
E ancora di più che gente che ama la natura difenda questa visione.

Poi le regole vanno rispettate, ma se sono senza senso non va taciuto.

Il tutto IMHO.
 
Io resto sconcertato nel vedere che fare una escursione in natura venga considerato alla stregua di un crimine contro l'umanità. :ka:
E ancora di più che gente che ama la natura difenda questa visione.

Poi le regole vanno rispettate, ma se sono senza senso non va taciuto.

Il tutto IMHO.

Forse non mi sono spiegato.
Sono il primo a denunciare l'insensatezza di certe regole e anch'io ho letto e approvato una carrellata lunga così di articoli e interviste usciti in queste ultime settimane al riguardo, allo scopo di smuovere le acque (magistrale l'articolo di Stefano Ardito).
E non solo denuncio tale insensatezza, ma la patisco in prima persona come tanti altri.
Mi pare invece di aver solo affermato, appunto, che le regole andrebbero - anzi, vanno - rispettate. E sotto questo profilo, pur tra le mille ambiguità che hanno sempre caratterizzato tutti i d.p.c.m. fin dall'inizio, e compreso l'ultimo (che poi in realtà è un decreto legge), non ho davvero mai sentito interpretare la presenza di neve in altro comune alla stregua di un impianto sportivo come il campo da tennis citato nelle faq governative, e tale quindi da giustificare sic et simpliciter lo spostamento.
Al punto che ad esempio il Lazio, dove risiedo, si appresta a diventare arancione e non ho sentito uno, dicasi uno, di tutti quelli che conosco e smanierebbero come me per poter tornare sulla neve, anche solo lasciarsi sfiorare dall'idea che sia possibile. E tutti stiamo cercando di farcene una ragione, che - lo dico chiaro - non troveremo mai.
Quindi quando mai avrei difeso una visione che vede la montagna solitaria come un crimine (per l'ignoranza di chi non la conosce e la associa a quella di massa delle località sciistiche) ?
Ho semplicemente detto che non mi sembra affatto giusto assistere a gente che s'inventa interpretazioni furbescamente strampalate di certe norme anche quando non c'è nulla di ambiguo, mentre la grande maggioranza - con grande sofferenza - è costretta a rinunciare.
Tutto qui.
 
Henry David Thoreau é stato un filosofo , scrittore e poeta statunitense noto per il celebre saggio "Disobbedienza civile" in cui sostiene che é ammissibile non rispettare le leggi quando queste vanno contro la coscienza e i diritti dell uomo , inspirando in tal modo i primi movimenti di resistenza nonviolenta.
É questo l Henry Thoreau che conosco io, idolo assoluto. Perché costui con tanti nomi abbia scelto proprio questo mi sfugge.
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Come già detto, norme vaghe e interpretabili, ma rischio multa sempre elevato. Diverso sarebbe se si praticasse una disciplina agonosistica.
Io ho avuto la sfortuna di essere fermato. Ero ancora a Milano e mi hanno semplicemente rimandato indietro.
Ho amici che fra Brianza e Lecchese, dove soprattutto la municipale è molto attiva, sono stati multati solo perché fuori comune in area arancione.
E conoscenti di amici sono stati fregati così mentre erano nei boschi:
https://www.quotidianopiemontese.it...cina-nellastigiano-multati-per-assembramento/
Insomma uno se la gioca, se vale la pena e il portafogli è gonfio. A me vincola solo il portafogli, non certo il desiderio di evadere...
500 euro per me é mezzo stipendio. É una questione di principio.
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Forse non mi sono spiegato.
Sono il primo a denunciare l'insensatezza di certe regole e anch'io ho letto e approvato una carrellata lunga così di articoli e interviste usciti in queste ultime settimane al riguardo, allo scopo di smuovere le acque (magistrale l'articolo di Stefano Ardito).
E non solo denuncio tale insensatezza, ma la patisco in prima persona come tanti altri.
Mi pare invece di aver solo affermato, appunto, che le regole andrebbero - anzi, vanno - rispettate. E sotto questo profilo, pur tra le mille ambiguità che hanno sempre caratterizzato tutti i d.p.c.m. fin dall'inizio, e compreso l'ultimo (che poi in realtà è un decreto legge), non ho davvero mai sentito interpretare la presenza di neve in altro comune alla stregua di un impianto sportivo come il campo da tennis citato nelle faq governative, e tale quindi da giustificare sic et simpliciter lo spostamento.
Al punto che ad esempio il Lazio, dove risiedo, si appresta a diventare arancione e non ho sentito uno, dicasi uno, di tutti quelli che conosco e smanierebbero come me per poter tornare sulla neve, anche solo lasciarsi sfiorare dall'idea che sia possibile. E tutti stiamo cercando di farcene una ragione, che - lo dico chiaro - non troveremo mai.
Quindi quando mai avrei difeso una visione che vede la montagna solitaria come un crimine (per l'ignoranza di chi non la conosce e la associa a quella di massa delle località sciistiche) ?
Ho semplicemente detto che non mi sembra affatto giusto assistere a gente che s'inventa interpretazioni furbescamente strampalate di certe norme anche quando non c'è nulla di ambiguo, mentre la grande maggioranza - con grande sofferenza - è costretta a rinunciare.
Tutto qui.
Questa storia del "che siamo scemi noi ecc. ecc." sta diventando vecchia come il cucco.
Io non rispetto une legge ingiusta e me ne assumo la responsabilitá. Punto. A te chi ti costringe a rispettare leggi insensate? E che problema ti creano gli altri che disobbediscono o che lecitamente interpretano le restrizioni al ribasso?
 
Ultima modifica:
Come già detto, norme vaghe e interpretabili, ma rischio multa sempre elevato. Diverso sarebbe se si praticasse una disciplina agonosistica.
Io ho avuto la sfortuna di essere fermato. Ero ancora a Milano e mi hanno semplicemente rimandato indietro.
Ho amici che fra Brianza e Lecchese, dove soprattutto la municipale è molto attiva, sono stati multati solo perché fuori comune in area arancione.
E conoscenti di amici sono stati fregati così mentre erano nei boschi:
https://www.quotidianopiemontese.it...cina-nellastigiano-multati-per-assembramento/
Insomma uno se la gioca, se vale la pena e il portafogli è gonfio. A me vincola solo il portafogli, non certo il desiderio di evadere...

Sì però già è molto diverso il caso di sconfinamento solitario di comune o Regione rispetto a quello di sconsiderato assembramento.
La multa la si pagherà in entrambi i casi - quindi dal punto di vista pratico non c'è differenza - però nel primo caso l'insensatezza sta nella norma, nel secondo l'incoscienza sta nei trasgressori.
Sotto il profilo del senso civico la differenza è abissale.
 
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