Ma il problema non è che ci vuole una legge. Il problema è che le leggi italiane sono inutilmente complicate. Creando, fra l'altro, non pochi grattacapi a chi deve controllare che vengano rispettate.
Le regole da fare, in un paese normale, erano:
- al chiuso bisogna stare, nei locali pubblici, ad 1 metro di distanza dall'estraneo più vicino.
- in caso di attività fisica (ginnastica, corsa, ecc.) bisogna stare a 2 metri di distanza dall'estraneo più vicino.
- quando si entra e si esce da un locale pubblico, bisogna disinfettare le mani.
- in tutti i luoghi, a parte casa propria, si indossa sempre la mascherina, eccetto che per il tempo necessario a bere e mangiare.
- in tutti i luoghi di cura i responsabili sanitari adotteranno misure e le comunicheranno ai diretti interessati, secondo necessità.
Invece: lockdown, ma solo in certi orari, alcuni locali aperti, altri chiusi (peraltro con criteri che con la scienza non c'entrano nulla...), altri un po' aperti ed un po' chiusi, secondo il colore, il periodo, il giorno... come se il contagio fosse più probabile di notte, giusto per dire una perla...
Secondo me è solo il gusto di comandarci a bacchetta, per "fare ammuina"...
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@Cordy for President!
Per non parlare dei codici ateco, che per chi vende scarpe è uno solo, ma se le vendi per bambini puoi stare aperto mentre se le vendi per adulti no...
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