50 sfumature di outdoor

prendo spunto da un avvenimento in altra sede, ovvero una mia scornata con un altro utente di un gruppo su altra piattaforma, che trova i miei post non interessanti e ritiene che io sia insistente.

onestamente, non gli do torto a prescindere, anzi. mi rendo conto che l'outdoor e' un mondo enorme. e se uno e' focalizzato su una visione e un altro su un'altra, e' ovvio che non e' facile trovare un punto di incontro. e in questo un gruppo non perdona, perche' mentre sul forum posso saltare le sezioni su un gruppo e' tutto in serie e arrivano notifiche a nastro.

il problema principale e' che ci sono tante visioni dell'outdoor perche' non c'e' un "vero" outdoor. se uno vive in una isola minore della laguna veneta avra' problemi diversi da chi vive sull'appennino abruzzese. un geologo avra' una visione diversa da un contadino di montagna, ed entrambe avranno una visione diversa da uno scalatore. un appassionato di ciclocross non trovera' interessante una discussione sulle accette, mentre ad un radioamatore frega poco di canne da pesca. ogni attivita', ogni persona, ogni luogo ha una visione diversa, e l'intersezione e' il caos.

a livello personale, condisco il tutto col fatto che purtroppo ho difficolta' a farmi una infarinatura di cosa mi serva, dato che spesso passo tra vari ambienti e attivita'.

quindi, la mia domanda e': "qual e' la vostra visione dell'outdoor"? da quali condizioni ed idee e' mossa o controllata? quali sono le vostre problematiche, e a che ambienti o a che risultati e' mirata?
 
mmmmm bellissima discussione walterfishing, fatta apposta per chi come me è a casa in smart working e non ha le energie per cominciare l'ennesimo progetto :biggrin: .

Per me l'outdoor, fino a 2 anni fa era essenzialmente escursioni e ferrate, generalmente in giornata, di rado con la notte in rifugio.
Poi ho fatto un paio di corsi di "survival" (il 3° è bloccato causa covid :( ) e ho scoperto il mondo del buschcraft che però per me si traduce in:
- vado in un bosco e vado fuori sentiero per un po'
- mi preparo un rifugio per la notte (amaca e tarp se ho pochissimo tempo, altrimenti tarp a terra, oppure se ho più tempo rifugio di rami e frasche)
- a volte, se le condizioni lo permettono (ad esempio se piove o ha piovuto) accendo un fuoco stando sul chi va là visto che sulle dolomiti i fuochi sono vietatissimi. In ogni caso lo spengo subito dopo perchè mi fa troppa ansia tenerlo acceso :D:D:D
- cena, generalmente a panini (vedi sopra per il fuoco).
- dormo
- Il giorno dopo torno a casa tutto bello felice e rilassato

Quando diventerò bravo come qualcun'altro qui sul forum mi metterò a raccoglire bacche e radici per la cena, mi metterò a scolpire gnomi sui rametti di legno ed altri attrezzi (qualche cucchiaio e forchetta me li sono fatti, in realtà) :sleep:

I miei amici non mi considerano normale, salvo poi chiedermi se posso insegnargli qualcosa su come si fanno i rifugi, il fuoco, i nodi etc etc
Mia moglie è felice di vedermi tornare a casa rinato.
Mia figlia quindicenne è contenta che per una notte può tornare a dormire sul lettone con la mamma
 
quindi, la mia domanda e': "qual e' la vostra visione dell'outdoor"? da quali condizioni ed idee e' mossa o controllata? quali sono le vostre problematiche, e a che ambienti o a che risultati e' mirata?

E' quello che hai detto tu: "oudoor" è un concetto vastissimo ed è sia camminare nei boschi, sia andare a funghi, sia andare a caccia, sia andare a pesca, sia fare accampamento, sia arrampicare, sia ciaspolare, sia fare ciclocross e chi più ne ha più ne metta.

Ed è chiaro che facilmente qualcuno possa essere interessato a uno o più di questi ambiti ma non dei restanti.
 
E' quello che hai detto tu: "oudoor" è un concetto vastissimo ed è sia camminare nei boschi, sia andare a funghi, sia andare a caccia, sia andare a pesca, sia fare accampamento, sia arrampicare, sia ciaspolare, sia fare ciclocross e chi più ne ha più ne metta.

Ed è chiaro che facilmente qualcuno possa essere interessato a uno o più di questi ambiti ma non dei restanti.
Appunto Wombat, la domanda è: la tua visione di outdoor qual'è???
Io sono curioso :biggrin:
--- ---

Anche @Giovanni66 ha messo un paio di like, ma non ha detto la sua... :biggrin:
 
Appunto Wombat, la domanda è: la tua visione di outdoor qual'è???
Io sono curioso :biggrin:

Non c'è la MIA visione, tutto quello che ho scritto è "outdoor".

Posso solo dire quale aspetto dell'outdoor a me piaccia di più.

Mi piace stare nel bosco/foresta in qualunque stagione, camminare ed accamparmi all'aperto quindi accendere il fuoco, cuocere sul fuoco, lavarmi al ruscello ecc.
Con l'età :biggrin: non disdegno neppure i bivacchi aperti, con tavolo, caminetto e magari dei posti letto...
 
Il mio era, dico era perché è parecchio che sono fermo :(, letteralmente starmene da solo e "girare".

Non mi è mai interessato "conquistare" qualcosa, non c'è niente di male ovviamente nel "conquistare" semplicemente a me non interessava, tant'è che mi capitava di partire per andare là e poi finivo lì :)

Mi è sempre piaciuto il "pionierismo" ma da solo era praticamente poco fattibile e, materialmente, inutile se fatto un giorno per l'altro però piccole cose si potevano fare :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Per me personalmente le attività in natura sono sempre state collegate al ricongiungimento con la propria di natura, quella più genuina e primordiale.
Alla maggior conoscenza di me stesso, delle mie paure e delle mie forze, e alla spinta innata verso l'esplorazione dell'ignoto.
 
Occhio che introspezione che sparo adesso.

Outdoor è avventura e fuga. Outdoor è giocare ad essere MacGyver, è uscire dalla porta per esplorare contando solo sullo zaino e la fantasia.

E' come essere una tartaruga che la casa la porta sulle spalle (ed incidentalmente per me anche l'andatura è quella;)) quindi è la libertà di non dipendere da niente, di poter dettare i tuoi tempi e i tuoi desideri, ma allo stesso tempo essere partecipe di ritmi più veri ed eterni. E' provare cose e mettersi alla prova.

E' essere maledettamente lontano dai piccoli doveri degli uomini.

Come declino tutto questo... quando me ne ricordo ogni volta che esco dal mio appartamento, ma troppo spesso sono distratto dalle scadenze della giornata per giocare, allora mi serve un panorama suggestivo e dalle mie parti le Dolomiti sono lo sfondo più bello per essere a casa fuori di casa!
 
Non c'è la MIA visione, tutto quello che ho scritto è "outdoor".

Posso solo dire quale aspetto dell'outdoor a me piaccia di più.

Mi piace stare nel bosco/foresta in qualunque stagione, camminare ed accamparmi all'aperto quindi accendere il fuoco, cuocere sul fuoco, lavarmi al ruscello ecc.
Con l'età :biggrin: non disdegno neppure i bivacchi aperti, con tavolo, caminetto e magari dei posti letto...

Ah, e ovviamente adoperare il coltello! :woot:
 
“Finire il momento, trovare la fine del viaggio in ogni passo del cammino, vivere il più gran numero di ore piacevoli, è saggezza.” diceva Ralph Waldo Emerson e anche Stevenson era di questo avviso.
Mi ritrovo anch'io in questo principio, ovvero per me andare fuori (letteralmente "outdoor") è riuscire a chiudere la porta di tutto ciò che è routine o abituale al momento, per un essere occidentale con lavoro e famiglia, lasciarselo un momento alle spalle e immergersi in un altra dimensione, quella della natura, con le sue leggi e le sue dinamiche. Non importa per quale fine, basta il cammino.
Che sia scalata, trekking, pellegrinaggi a piedi, canoa canadese, notti all'addiaccio, ricerche con il metaldetector, gare di trail o di pattugliamento militare, apertura di sentieri, pionierismo o cucina trapper, poco importa, sono momenti felici che trascorro, da solo o con amici, facendo cose che mi rilassano.
Tendenzialmente sono molto sociale (attenzione, NON social), quindi spero sempre di andare con qualcuno piuttosto che da solo (e qui si contrappone la nomea del perfetto survivalista, che è un sociopatico, solitamente), e da sempre mi occupo di educazione all'outdoor, che siano al CAI piuttosto che scoutismo, canoa o survival. Credo infatti nella dimensione della tradizione delle nozioni, perchè il patrimonio (anche storico e culturale) che abbiamo imparato dai nostri predecessori non debba andare (del tutto) perso.
Ho la fortuna di avere anche una famiglia "sportiva", e due bimbi con una gran voglia di stare all'aria aperta, e spesso vengono con me in ambiente a fare quello che la stagione o i mezzi consentono.
 
vi ringrazio per le risposte e gli spunti notevoli :)

personalmente, e lo sapete benissimo, ho una visione cazzara/ludica dell'outdoor. camminare in campagna, pesca, birdwatching, sentieri, bici, anche un po' di archeologia/paleontologia, anni fa qualcosa di base di kayak e affini, insomma quel che mi salta in testa al momento, totalmente a random :) a volte parto con un obiettivo fissato, e cerco di raggiungerlo, a volte voglio fare qualcosa, altre voglio solo stare fuori. spesso da solo, a volte con altri. forse in entrambe i casi sto solo cercando invano di raggiungere me stesso.

anni fa, una amica ha dato una definizione di me e di due miei amici magnagati con cui giravo: "angeli solitari dell'era lisergica" (e' vagamente parafrasata da un film). non facevamo uso di sostanze strane, ma all'epoca l'ho trovata una cosa carinissima.
 
Da ex abitante di una isola minore della laguna di Venezia mi sono sentito chiamato in causa....
Inoltre sono figlio di contadini e già lì ci avviciniamo al mondo outdoor. I miei provenivano da un mondo dove si doveva contare molto sulľautosufficienza,ricordo ancora ľabilita' di mio padre di costruire le cose in legno con 4 attrezzi scalcagnati...e sulľisola imparavi le basi di caccia-pesca-agricoltura, molto più tardi ho conosciuto ed amato la montagna .
Per me ľoutdoor è tutto quello che riesco a fare lontano dai condizionamenti della frenetica "vita moderna",che sia mare,campagna o montagna poco importa,meno gente ho tra i piedi e meglio è. ...
 
L'outdoor, per come la vedo io, è un insieme di attività fatte all'aria aperta. La puoi vivere per qualche ora, oppure tutta la vita, può essere un hobby, o può diventare anche un lavoro..

Per quanto mi riguarda, amo camminare, scoprire e vedere posti nuovi, stare in mezzo alla natura allontanandomi da tutto e tutti, e passare delle belle serate all'aperto, con un bel piatto di salsiccia e fagioli, una boccia di rosso, a guardare il cielo stellato..
 
Bella domanda.
Per me outdoor è vivere la natura in ogni sua forma, emozionarsi di fronte alla maestosità creata in miliardi di anni di continui mutamenti.

Principalmente pratico:

Escursionismo: per immergermi all'interno della natura più lontano possibile dalla presenza umana, ricercando sempre i fenomeni idro-geologici più belli e spettacolari tra cui forre, cascate, calanchi, alberi secolari, paesaggi.

Trekking: come sopra ma qui si va ancora più lontani dalla civiltà e si avanza lentamente, carichi di peso, prendendosi tutto il tempo per stare in tranquillità.

Ferrate/montagne: qui è più una sfida contro le proprie capacità e la propria resistenza, con l'obbiettivo di arrivare in zone più remote e suggestive, vedere il mondo da una prospettiva diversa, sempre più in alto e con il tempo riconoscere in lontananza le altre montagne visitate espandendo i propri orizzonti.

Speleologia: sono entrato quasi per caso nella mia prima grotta, era la grotta delle Tessare sul monte Nerone, in quel momento ho scoperto un mondo nuovo, inesplorato, ricco di bellezza e in certi versi ostile. Districarsi tra cunicoli stretti, pieni d'acqua e fango con il continuo rischio di perdere l'orientamento per poi arrivare ad essere circondato da concrezioni ognuna di forma e tipo diverso, pensando che per creare tutto questo ci sono voluti milioni di anni, un vero spettacolo.
IMG_20200906_114913.jpg

Purtroppo le foto non renderanno mai l'idea di come è realmente.

Quello che mi manca e che vorrei:
Alpinismo: perché voglio arrivare a guardare il mondo da più in alto, e vorrei vedere un ghiaccio con i suoi crepacci.
Conoscenza di piante, alberi e animali.
Bushcraft non so nemmeno accendere un fuoco, però ho una buona creatività nel realizzare ripari di legno.

E quindi per tutta la fatica che ogni volta faccio alla fine di ogni uscita quello che penso è sempre la stessa cosa... Ne è valsa la pena. Ed è questo desiderio di ricerca del bello che mi spingerà sempre avanti.
 
Da ex abitante di una isola minore della laguna di Venezia mi sono sentito chiamato in causa....
Inoltre sono figlio di contadini e già lì ci avviciniamo al mondo outdoor. I miei provenivano da un mondo dove si doveva contare molto sulľautosufficienza,ricordo ancora ľabilita' di mio padre di costruire le cose in legno con 4 attrezzi scalcagnati...e sulľisola imparavi le basi di caccia-pesca-agricoltura, molto più tardi ho conosciuto ed amato la montagna .
Per me ľoutdoor è tutto quello che riesco a fare lontano dai condizionamenti della frenetica "vita moderna",che sia mare,campagna o montagna poco importa,meno gente ho tra i piedi e meglio è. ...
Come direbbe Canterbury: tu sei il vero bushcrafter italiano ;)
 
outdoor ....
a me porta immagini di una vita in stile pionieristico, anzi avventuroso, da trapper dell'800
percorrere lande selvagge, bivaccare in sistemazioni improvvisate, salire montagne
scendere fiumi in canoa, o in zattera realizzare quel che occorre con il coltello....
chi ha detto coltello ? ... ma anche con l'accetta dove lasciamo Zagor?

Questo in teoria ... ma in pratica?

In pratica devo ridimensionare tutto, anche se ho sperimentato mille stili di outdoor
fin da ragazzino quando si andava a costruire la capanna nel bosco fuori paese, ci si costruiva l'arco
ed era un'avventura esplorare e arrampicarsi ovunque.

Io credo che ancora oggi anche la semplice camminata nel verde è preziosa perché riporta ai tempi spensierati.
 
... la mia domanda e': "qual e' la vostra visione dell'outdoor"? ...

>approccio "dolce": escursioni che si concludono in giornata, possibilmente con il bel tempo, possibilmente concludendo prima che faccia buio, d' inverno solo qualche ciaspolata

>impegno ideale: l' 80% delle mie riserve di energia del particolare periodo in cui mi trovo...

>compagnia: possibilmente gradevole, di capacità adeguate rispetto al percorso in programma

>motivazioni: curiosità nel conoscere i luoghi, emozioni legate al ciclo stagionale ed al rapportto "soft" con l'ambiente naturale, moderata motivazione a raggiungere cime ecc, discreta motivazione a mantenere una forma fisica

...insomma sono consapevole di essere un "topo di città", guardo con rispetto l'ambiente naturale perché so che tanta bellezza è gratis solo finché riuscirò a passare la notte al caldo in casa mia, che se così non fosse dovrei prepararmi a fatiche completamente diverse, non tutte alla mia portata, come pure ad emozioni che non mi attirano particolarmente.

Quindi la mia idea di "avventura" (che non mi vado sicuramente a cercare!) è magari prendere un temporale estivo o rientrare dopo il tramonto alla luce delle torce elettriche, sarà poco ma rispetto a quelli rimasti a ciondolare per i centri commerciali mi sento comunque parte... di una élite! :D

.. con un altro utente di un gruppo su altra piattaforma, che trova i miei post non interessanti e ritiene che io sia insistente. ...

Quel "personaggio" è un cretino, non si è reso conto che nessuno lo obbliga a leggerti se nongli piace ciò che scrivi!
 
Distinguo tra ciò che posso fare e quello che mi interessa.
Mi interessa tutto della dimensione outdoor, escursioni, viaggi, pesca, caccia, bushcraft, sopravvivenza.
Solo che non riesco a praticarle per motivi di tempo, energie etc, per cui rimangono nella dimensione speculativa.
Vado solo a camminare in montagna. In passato mi portavo la tenda o dormivo in bivacco, ora per lo più in giornata.

A seconda del periodo mi è interessato di più un tema di un altro, ma trovo utili le contaminazioni. Le tecniche bushcraft sono utili anche per la sopravvivenza e per l'escursionismo. Sapersi muovere in ambiente naturale aiuta anche nel turismo cittadino o nella vita di tutti i giorni.

Ora per esempio, visto il periodo, vorrei solo scappare. Patagonia, Banda Oriental, Caucaso, (va bene anche l'Aspromonte). Basta mi lascino accendere un fuoco senza guardami come stessi scuoiando la mamma di Bambi.
 
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