Bivaccare e sorseggiare

Mi sa che sono fuori dal coro....

cioè ...premettiamo ...io bevo ...bevo regolarmente ... non arrivo mai ad ubriacarmi ma bevo,
capita anche che per qualche giorno non tocchi acqua ... birra come bevanda leggera vino a cena.
Però quando vado ... no scusate andavo in escursione ho sempre portato solo acqua.

Solo una volta che ci trovammo bloccati sotto un telo dalla pioggia insistente decidemmo di prendere uno a sorte (casualmente io) per scendere al primo paesello e prendere un paio di bottiglie
che almeno si facesse una merenda allegra.
 
Durante le mie bischerate in giro per boschi e casere se si bivacca l'alcol ci vuole.
Non serve uccidersi, ma un po' di bibita da quel tocco in più ;)
 
Io preferisco avere la mente lucida se sono fuori.
Mmm... di certo non mi metto a camminare al buio ubriaco su tratti esposti. Però quando si è tranquilli e accampati si può anche perdere un pochino il controllo.
Se si sente il bisogno di stare sempre al 110% dell'attenzione significa che quella notte si passerà in bianco, con o senza vino.

Durante le mie bischerate in giro per boschi e casere se si bivacca l'alcol ci vuole.
Non serve uccidersi, ma un po' di bibita da quel tocco in più ;)
Esatto: quel tocco in più.

Fin da adolescente mi sono sempre sentito dire "guarda che ci si può divertire anche senza bere". Sì ma... vuoi mettere? :D
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Anni fa però incontrai dei pensionati veneti in una escursione nell'alto Garda, dotati non so perchè di Mezcal. Una chiacchiera tira l'altra... e mi svegliai al crepuscolo, sdraiato da solo nell'erba, sul versante opposto a dove avevo parcheggiato.
Da allora sto più attento.
....Anche perchè hai scoperto che il Mezcal ti fa risvegliare col bruciore al cu|0 ?! :rofl::lol::rofl::lol::rofl:
 
Anche se da noi in Alto Adige fanno ottimi vini, che ogni tanto bevo con piacere durante i pasti, di norma non bevo e quando lo faccio sono un tipo da birrette chiare e "dissetanti" (possibilmente Forst! :)) oppure da whisky da meditazione. 1 dito di Scotch mi dura spesso più di mezz'ora, e non sento mai il bisogno di berne di più. In escursione, la sera, adoro versarmene un po' dalla mia fida fiaschettina di metallo. Meglio se da solo, in silenzio, assieme ai profumi ed ai suoni della natura.
Tutto il contrario di quello che facevo in età più giovanile, dove il connubio perfetto era quello tipico della gioventú tirolese: radura al limitare del bosco / grigliate di carnazza in compagnia / birrette, Tafelwein, amari e Äpfele fino allo sfinimento e conseguente ko tecnico.

incontrai dei pensionati veneti in una escursione nell'alto Garda, dotati non so perchè di Mezcal
Questi sì che sapevano il fatto loro, e come parlare agli spiriti del bosco :). Sciamaneria veneta :)
 
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Anche se da noi in Alto Adige fanno ottimi vini, che ogni tanto bevo con piacere durante i pasti, io sono un tipo da birrette chiare e "dissetanti" (possibilmente Forst! :)) oppure da whisky da meditazione. 1 dito di scotch mi dura spesso più di mezz'ora, e non sento mai il bisogno di berne di più. In escursione, la sera, adoro versarmene un po' dalla mia fida fiaschettina di metallo. Meglio se da solo, in silenzio, assieme ai profumi ed ai suoni della natura.


Questi sì che sapevano il fatto loro, e come parlare agli spiriti del bosco :). Sciamaneria veneta :)
Ragazzi eruditeci, mica possiamo rimanere indietro..la vita corre..
 
Io anche sono fuori dal coro, quando faccio escursioni oppure trekking non bevo mai, ma solamente perché non ne sento il bisogno e appena viene notte dormo sempre e comunque:)
Discorso diverso quando è finita la gita, lì la sosta al bar è un rito, China calda se è inverno o Cynar se è più caldo, poi si vede con cosa continuare :rofl:
 
Sono figlio di un astemio, lo confesso. Qualcuno forse lo ricorderà, un geologo che ha fatto ricerche (nel 1950...) in mezzo arco alpino, dal col di Nava a Bormio, più o meno.
Io sono cresciuto in una casa senza alcool.

Poi, sono andato a militare, negli alpini. Anzi: nella Julia. E sono tornato con un'ottima capacità di "tenere l'alcool". Ho tirato sotto il tavolo, se capite cosa voglio dire, più di un collega anglosassone, che dal giorno dopo mi adoravano: strana gente...

Tutto ciò per dire che ho iniziato ad andare in montagna con mio padre, che osservava con disgusto i bevitori di vino. Lui si era ubriacato di mosti ad otto anni, in Monferrato (la mia famiglia è originaria di quelle parti) e per tutta la sua vita anche solo l'odore di vino gli causava una profonda nausea. Quindi, nemmeno una goccia d'alcool fino a 25 anni, per il sottoscritto. Che è arrivato al battesimo del fuoco nella Julia con il fegato integro.

Gli alcoolici mi piacciono, sono un bevitore occasionale e piuttosto esigente. Se il vino non è buono, lo lascio volentieri agli altri.

In escursione non bevo mai. Idem se fa davvero freddo (la sensazione di calore è ingannevole, in effetti il corpo perde calore più rapidamente, a causa della vaso dilatazione periferica). Ma alla sera, perché no?

Essendo un vecchio noioso, trovo difficile far combaciare le esigenze di un vino almeno passabile, con un pranzo al sacco. Il vino soffre gli urti, ha una temperatura ideale per essere gustato al meglio ed abbinamenti precisi. Tutte cose che si possono combinare benino in rifugio, quasi mai bene in bivacco. Al limite, la fiaschetta con un liquore da meditazione.

Un ultimo dettaglio: nonostante bevute anche piuttosto importanti, non sono mai stato male, né ho mai perso il controllo. Si vede che dentro, da qualche parte, c'è ancora il figlio dell'astemio a dire basta al momento giusto.
 
U

Utente 24852

Guest
AH, non c'entra molto, o forse si, con la mia opinione e quello che avevo scritto,... ma mi é balzato subito il contrasto con la mia esperienza, la mia vita.
Mio padre invece era un alcolizzato molto violento in casa,... ma anche in giro. AHAH
Ma del tipo da non riuscire ad entrare nemmeno in casa, ahah A prendere le chiavi, ecc...

Mi immagini quindi tutti ubriachi attorno al fuoco e gente che ne deve controllare altra per evitare che finisca sul fuoco, inizi a giocare con coltelli, accette e con il rischio che ci sia qualcuno super suscettibile a qualsiasi battuta e dinamica e che crea problemi.

Beato te che sei figlio di un astemio ;)
 
Io una sbronza molesta con persone da tenere a bada non l’ho mai vista davanti al fuoco di un bivacco, indipendente da tipologia e quantità di alcolici... sarà che la “selezione all’ingresso“ funziona meglio se c’è da camminare un paio d’ore per raggiungere il “locale”.
 
U

Utente 24852

Guest
Io una sbronza molesta con persone da tenere a bada non l’ho mai vista davanti al fuoco di un bivacco, indipendente da tipologia e quantità di alcolici... sarà che la “selezione all’ingresso“ funziona meglio se c’è da camminare un paio d’ore per raggiungere il “locale”.

AHAH, sarebbe da organizzare con degli astemi che riprendono la o le serate, ahahah Io ne ho viste di persone attorno al fuoco, in natura, ubriache, che ne dicevano e ne facevano peggio di non sò chì, ahah
Ma il giorno dopo a detta loro erano stati tutti bravi, senza esagerare, sempre capaci di intendere e volere, ecc... Non bisogna essere di parte, ma imparziali,... quindi fuori dal coro, AHAHAH

:D:D:biggrin::biggrin::woot::woot::rofl::rofl::rofl:
 
U

Utente 24852

Guest
Anche ad essere di primo pelo non cambia nulla, nel senso, essere abituati a bere, essere convinti di essere "lucidi", essere esperti, non significa essere integri realmente. NB: é solo un particolare sulla questione, non una critica, accusa o altro. L'alcool nel sangue é sempre alcool,... per quello i limiti in certi contesti, come la guida, appaiono troppo bassi agli occhi di molti convinti di non subire alcun effetto perché han bevuto poco, perché di fatto il nostro organismo, bevitore DOC o novizio é indifferente, ha delle reazioni, ripercussioni.

Non intendevo dire che le persone che bevono sono tutte ubriacone o qualcosa di negativo, che siano esperti o meno poco importa, all'alcool nel sangue non interessa quello. Ma certi discorsi non si può negare che fanno apparire come se ogni individuo si ingurgita litri, bottiglie di alcolici mentre sono al campo in natura.

Ribadisco che non intendo nulla di offensivo, sminuente, ecc... anche io mi sono preso delle belle "ciocche",... stò solo dicendo che é difficile comprendere il grado di "bevuta" da delle parole su un forum, che però fanno pensare a bevute senza tanti limiti.

Oltretutto penso che dipenda dalle persone e dal motivo per cui fanno qualcosa, io personalmente quando vado in natura lo faccio proprio perché amo la natura e voglio vivermela, sia durante il cammino, sia al campo, sia la notte. Anche fine a se stessa, appunto perché mi piace la natura e certe attività costruttive naturali. Ma chiaramente uno può andare anche per altro,... per bere e dormire e svegliarsi tardi o con i postumi, ahah

Io per esempio non potrei mai sfondarmi di alcool in natura, a casa sì, ma se esco per vivermi la natura non potrei mai.
D'altra parte al solo pensiero di dormire normalmente mi viene male, mi sento di sprecare del tempo, ecc... Quindi se dovesse capitarmi, mai dire mai, di bere nei bosco e poi andare a nanna, anche per quello, non me la perdonerei mai, ah
 
Ultima modifica di un moderatore:
Credo si stia facendo un po di confusione. Bere qualcosa di più o meno alcolico intorno a un fuoco con gli amici non significa ubriacarsi.
Oddio, quando ero giovane spesso finiva così, ma non credo che l'autore del topic e la maggior parte degli utenti del forum siano di primo pelo. :)
Il topic mi pare fosse "Bivaccare e SORSEGGIARE". Che poi qualcuno una o più volte nella vita si sia devastato di alcool nei pressi di un bosco (me compreso), credo sia un'altra storia :).

Oltre al whisky da meditazione (meglio se torbato) di cui parlavo prima e che di certo al bivacco non è obbligatorio ma ci può stare gran bene, mi piace moltissimo anche un the cinese affumicato di nome Lapsang Souchung (da noi in occidente è chiamato anche Crocodile), gradevole da solo ma anche alternato al whisky. Lo consiglio a chi non lo avesse mai provato.

Birra o più raramente vino, eventualmente, se mi va li bevo al rifugio. In escursione la birra non prendo nemmeno in considerazione di portarmela dietro perché 1) pesa 2) le bottiglie di vetro si possono rompere e odio la puzza di alcolici su cose e vestiti 3) mi piace molto fresca, e non sempre c'è il classico torrentello in cui lasciarla in ammollo 4) non mi viene mai voglia di bere quando c'è da camminare. Il vino, salvo la questione della temperatura, idem.
Vedo appropriata anche qualche grappa o cognac/brandy (o del Moonshine! :)), ma in linea di massima non ne sono un amante. Preferisco al limite un amaro. Rum, Tequila e Mezcal li vedo un bel po' fuori contesto, così come la vodka, che faccio fatica a concepire "da meditazione" :)
 
Ultima modifica:
Credo si stia facendo un po di confusione. Bere qualcosa di più o meno alcolico intorno a un fuoco con gli amici non significa ubriacarsi.
Oddio, quando ero giovane spesso finiva così, ma non credo che l'autore del topic e la maggior parte degli utenti del forum siano di primo pelo. :)
Sì, ecco infatti. Ci stiamo allontanando.

Il tema non voleva essere l'esser o no forti consumatori di alcol, bensì il fatto di considerare quasi obbligatoria la presenza della compagnia dell'alcol quando si bivacca.

Ci sono situazioni dove un goccetto è "obbligatorio". Non si può stare di notte all'aperto davanti al fuoco con coca cola e birra analcolica....! :gover:
Gli dei si arrabbiano!
Vi confesso una cosa: nella mia bivaccata "teoricamente analcolica" di venerdi sera (pre esami del sangue) , una birretta chiara e leggera me la sono fatta.
Eh... andiamo... sei lì a guardare la città illuminata sotto di te... da solo... vento, nuvole, qualche stella nei buchi tra le nuvole... pipa.... insomma.... birretta!

Adesso telefono per vedere se in zona gialla bisgna prendere l'appuntamento per fare l'esame del sangue o se posso presentarmi domani mattina. :D
 
Vedo appropriata anche qualche grappa o cognac/brandy, ma in linea di massima non ne sono un amante. Preferisco al limite un amaro. Rum, Tequila e Mezcal li vedo un po' fuori contesto, così come la vodka, che faccio fatica a concepire "da meditazione" :)

Anni fa in una escursione incontrammo un tipo che aveva questa teoria: se si bivacca sotto i 1000 m di quota, brandy, sopra i 1000 m, grappa :lol:

Da quella volta, quindi, noi ad ogni giro portavamo grappa o brandy secondo la quota dove avremmo bivaccato :biggrin:
 
Eccomi! Mi ritrovo con @Cordy per dire che faccio parte dei rari "non bevitori". Non posso definirmi "astemio" perchè i superalcolici li bevo (e tengo) molto bene.
Mai vino ne birra, niente in casa e anche io, come il padre di @Cordy, devo allontanare quando esco con gli altri a tavola vino e bicchieri perchè mi da fastidio anche solo l''odore del vino.
Mio padre, mio zio (produttore di Lambrusco) e mia sorella sono tutti e tre "sommelier", a tavola non vengono se ogni pietanza non ha un suo vino diverso...
Ecco che quindi fin dalla più tenera età ho sviluppato una certa "nausea" al vino...
Ma solo del vino e della birra: infatti anch'io ad Aosta ho conosciuto il genepy e poi tutti i distillati possibili ed immaginabili, basta che non siano di uva o luppolo.
Adesso qualche fiaschetta ogni tanto compare, ed un sorso con gli amici non lo disdegno ma, come avrete capito, ovviamente non lo cerco e posso farne senza.
 
U

Utente 374

Guest
...

Oltre al whisky da meditazione (meglio se torbato) di cui parlavo prima mi piace moltissimo anche un the cinese affumicato di nome Lapsang Souchung (da noi in occidente è chiamato anche Crocodile), gradevole da solo ma anche alternato al whisky. Lo consiglio a chi non lo avesse mai provato.

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Se il genere ti interessa si trova in giro il Russian Caravan, che è un affumicato mélange di Oolong, Keemun, Lapsang Souchong
 
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