Ciao gente,
Sono in crisi d'astinenza da bivaccate.
Ne ho una voglia matta, ma ho paura di pentirmi di aver avuto questa idea e passare la notte più brutta della mia vita.
Mi dico: mal che vada cosa succede? Smonto tutto in piena notte e mi metto in cammino verso la macchina (avendo scelto una zona non pericolosa), oppure passerò tutta la notte saltellando come un cretino fino all'alba.
Cioè, se escludiamo l'esser caduti in acqua o aver preso in pieno un temporale o sfortune simili, l'ipotermia si può combattere con l'attività fisica, no?
Che pericolo c'è?
Avete da raccontarmi qualche esperienza a riguardo? Tanto per farci 2 risate e prendere un po' di coraggio.
Doc
Inizio io?
Come trekker non ho esperienze di tendate al freddo, ma come motociclista (ex) ne ho fatte una pelle, anche se è stato 20 anni fa (anche 25).
La notte in cui ho rischiato di più è stata la prima (con zero esperienza) : in città faceva caldo e quindi sono partito sottovalutando la cosa. Ero vestito leggero e avevo un saccoapelo del cavolo, di quelli da usare al mare. Invece il motoraduno era a 1200 metri a inizio aprile.
Qua e là c'erano ancora chiazze di neve ghiacciata, ma di giorno si stava bene. Appena è andato via il sole ho capito che avevo fatto una str0nz@ata.
Abbiamo bevuto come spugne, cantando e schiamazzando sotto le stelle (la classica stellata gelida).
Una ciucca pazzesca. Quando mi sono steso sul materassino ho perso conoscenza in mezzo secondo.
Dopo qualche ora (o forse pochi minuti?) ho iniziato a tremare in uno stato di dormiveglia completamente rimbambito dall'alcool. Da lucido mi sarei alzato e avrei corso avanti e indietro, ma ero invece in stato comatoso. Ubriaco fradicio.
Quando è spuntato il sole ero ancora vivo e finalmente ho fatto qualche ora di sonno, per poi passare il resto della giornata devastato dagli svarioni post-sbornia dopo una notte da incubo.
Tra amici abbiamo continuato per anni a raccontarcela ridendo ma ,pensandoci seriamente, non c'è niente da ridere: sono stato a un passo da una seria ipotermia.
Doc
Sono in crisi d'astinenza da bivaccate.
Ne ho una voglia matta, ma ho paura di pentirmi di aver avuto questa idea e passare la notte più brutta della mia vita.
Mi dico: mal che vada cosa succede? Smonto tutto in piena notte e mi metto in cammino verso la macchina (avendo scelto una zona non pericolosa), oppure passerò tutta la notte saltellando come un cretino fino all'alba.
Cioè, se escludiamo l'esser caduti in acqua o aver preso in pieno un temporale o sfortune simili, l'ipotermia si può combattere con l'attività fisica, no?
Che pericolo c'è?
Avete da raccontarmi qualche esperienza a riguardo? Tanto per farci 2 risate e prendere un po' di coraggio.
Doc
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Inizio io?
Come trekker non ho esperienze di tendate al freddo, ma come motociclista (ex) ne ho fatte una pelle, anche se è stato 20 anni fa (anche 25).
La notte in cui ho rischiato di più è stata la prima (con zero esperienza) : in città faceva caldo e quindi sono partito sottovalutando la cosa. Ero vestito leggero e avevo un saccoapelo del cavolo, di quelli da usare al mare. Invece il motoraduno era a 1200 metri a inizio aprile.
Qua e là c'erano ancora chiazze di neve ghiacciata, ma di giorno si stava bene. Appena è andato via il sole ho capito che avevo fatto una str0nz@ata.
Abbiamo bevuto come spugne, cantando e schiamazzando sotto le stelle (la classica stellata gelida).
Una ciucca pazzesca. Quando mi sono steso sul materassino ho perso conoscenza in mezzo secondo.
Dopo qualche ora (o forse pochi minuti?) ho iniziato a tremare in uno stato di dormiveglia completamente rimbambito dall'alcool. Da lucido mi sarei alzato e avrei corso avanti e indietro, ma ero invece in stato comatoso. Ubriaco fradicio.
Quando è spuntato il sole ero ancora vivo e finalmente ho fatto qualche ora di sonno, per poi passare il resto della giornata devastato dagli svarioni post-sbornia dopo una notte da incubo.
Tra amici abbiamo continuato per anni a raccontarcela ridendo ma ,pensandoci seriamente, non c'è niente da ridere: sono stato a un passo da una seria ipotermia.
Doc