Guado invernale

Capita di fare escursioni che prevedono il guado di torrenti. Se in estate, normalmente l'acqua è poca e potrebbe anche essere piacevole bagnarsi, in inverno, come si può guadare dove c'è un ginocchio d'acqua? Non potendo portare stivali di gomma, non ho trovato niente di meglio che infilare due sacchetti di nylon che però sono a rischio di rottura. Esiste qualcosa un pò più resistente, idoneo allo scopo?
 
Capita di fare escursioni che prevedono il guado di torrenti. Se in estate, normalmente l'acqua è poca e potrebbe anche essere piacevole bagnarsi, in inverno, come si può guadare dove c'è un ginocchio d'acqua? Non potendo portare stivali di gomma, non ho trovato niente di meglio che infilare due sacchetti di nylon che però sono a rischio di rottura. Esiste qualcosa un pò più resistente, idoneo allo scopo?

Ti racconto una mia/nostra esperienza di ormai diversi lustri fa, quando io ero ancora alle prime armi.
Per farla breve, nel percorso programmato per una escursione di 2 giorni, si doveva guadare il torrente Acquacheta, che di solito non è impegnativo.
Il problema era che pochi gironi prima aveva nevicato ma le temperature erano rapidamente rialzate (tarda primavera, nevicata fuori stagione) per cui il torrente era in piena, con entrambe le sponde ancora parazialmente coperte di neve.

Il più esperto del nostro gruppo non si è scomposto e ci ha detto di togliere scarponi, calzettoni, pantaloni e di rimanere in mutande :help:
L'opzione tornare indetro e/o cambiare giro non era contemplata :cool:

Quindi a piedi nudi abbiamo attraversato il torrente, con l'acqua che ci arrivava a metà coscia, FREDDISSIMA (ovviamente: era neve fusa...), e una volta guadato, ci siamo asciugati e reindossato scarponi, calzettoni e pantaloni che in quel modo non si erano bagnati.

Alla fine posso dire che è stata un'esperienza veramente formativa :si:
 
Capita di fare escursioni che prevedono il guado di torrenti. Se in estate, normalmente l'acqua è poca e potrebbe anche essere piacevole bagnarsi, in inverno, come si può guadare dove c'è un ginocchio d'acqua? Non potendo portare stivali di gomma, non ho trovato niente di meglio che infilare due sacchetti di nylon che però sono a rischio di rottura. Esiste qualcosa un pò più resistente, idoneo allo scopo?
L'importante é non bagnare calze/scarpe/vestiti. Rimanendo scalzi (o ciabatte se uno le ha) mettendosi il resto sullo zaino.
 
L'importante é non bagnare calze/scarpe/vestiti. Rimanendo scalzi (o ciabatte se uno le ha) mettendosi il resto sullo zaino.
Ciabatte in caso di torrente quindi acqua in moto turbolento, lo vedo più un rischio per l'instabilità e la scarsa aderenza (e l'alta probabilità di ritrovarle a valle) che una sicurezza. A piedi nudi il rischio è il ferimento, che potrebbe avere conseguenze ben più gravi che decidere di decidere per un dietrofront e rimandare la gita ad un altro periodo. Personalmente l'anno scorso ho rinunciato e cambiato programma in itinere (alla fine ho fatto un pezzetto del TMB con notte in rifugio). L'intenzione e l'attrezzatura che avevo era di salire dalla val Ferret al bivacco Gervasutti, dove avrei passato la notte, per poi rientrare il giorno seguente. Ma dopo vari tentativi di guardare il torrente in vari punti (sono risalito parecchio lungo le sue sponde fino in piena vista del bivacco) ho desistito per via della corrente impetuosa del torrente, che era bello carico d'acqua, e rischiava di superare l'altezza dello scarpone (Dallapè Carè Alto, che non sono certo delle pedule basse). Aggiungo che in caso di corrente forte, lo spostamento di sassi più o meno grandi è la prassi e il rischio di infortunio effettuando un guado a piedi nudi è alto (considerando che non si vede dove si mettono i piedi). Poi come sempre, sta al nostro giudizio fare tutte le valutazioni del caso e agire di conseguenza
 
Ciabatte in caso di torrente quindi acqua in moto turbolento, lo vedo più un rischio per l'instabilità e la scarsa aderenza (e l'alta probabilità di ritrovarle a valle) che una sicurezza. A piedi nudi il rischio è il ferimento, che potrebbe avere conseguenze ben più gravi che decidere di decidere per un dietrofront e rimandare la gita ad un altro periodo.
Certo, il guado è sempre un rischio. Basta vedere quanti filmati a riguardo si vedono su "Paperissima"... :biggrin:

Vero che in caso di piena e moto turbolento dell'acqua, i rischi di caduta aumentano. Ora però con l'uso diffuso dei bastoncini da trekking, la stabilità durante il guado è molto migliore.


Aggiungo che in caso di corrente forte, lo spostamento di sassi più o meno grandi è la prassi e il rischio di infortunio effettuando un guado a piedi nudi è alto (considerando che non si vede dove si mettono i piedi). Poi come sempre, sta al nostro giudizio fare tutte le valutazioni del caso e agire di conseguenza
Anche la probabilità di ferirsi i piedi, in un torrente, credo sia bassa: di solito ci sono ciottoli levigati, magari insidiosi per lo scivolamento ma, con i bastoncini, vedi sopra.
 
Ciabatte in caso di torrente quindi acqua in moto turbolento, lo vedo più un rischio per l'instabilità e la scarsa aderenza (e l'alta probabilità di ritrovarle a valle) che una sicurezza. A piedi nudi il rischio è il ferimento, che potrebbe avere conseguenze ben più gravi che decidere di decidere per un dietrofront e rimandare la gita ad un altro periodo. Personalmente l'anno scorso ho rinunciato e cambiato programma in itinere (alla fine ho fatto un pezzetto del TMB con notte in rifugio). L'intenzione e l'attrezzatura che avevo era di salire dalla val Ferret al bivacco Gervasutti, dove avrei passato la notte, per poi rientrare il giorno seguente. Ma dopo vari tentativi di guardare il torrente in vari punti (sono risalito parecchio lungo le sue sponde fino in piena vista del bivacco) ho desistito per via della corrente impetuosa del torrente, che era bello carico d'acqua, e rischiava di superare l'altezza dello scarpone (Dallapè Carè Alto, che non sono certo delle pedule basse). Aggiungo che in caso di corrente forte, lo spostamento di sassi più o meno grandi è la prassi e il rischio di infortunio effettuando un guado a piedi nudi è alto (considerando che non si vede dove si mettono i piedi). Poi come sempre, sta al nostro giudizio fare tutte le valutazioni del caso e agire di conseguenza
Si il fatto della corrente forte mi sembrava "scontato", e si poneva il problema successivo.
Sul cosa eventualmente tenere ai piedi per me dipende da come uno é abituato, di certo attraversare con lo scarpone e ritrovarselo zuppo é la cosa peggiore da fare.
 
Ti racconto una mia/nostra esperienza di ormai diversi lustri fa, quando io ero ancora alle prime armi.
Per farla breve, nel percorso programmato per una escursione di 2 giorni, si doveva guadare il torrente Acquacheta, che di solito non è impegnativo.
Il problema era che pochi gironi prima aveva nevicato ma le temperature erano rapidamente rialzate (tarda primavera, nevicata fuori stagione) per cui il torrente era in piena, con entrambe le sponde ancora parazialmente coperte di neve.

Il più esperto del nostro gruppo non si è scomposto e ci ha detto di togliere scarponi, calzettoni, pantaloni e di rimanere in mutande :help:
L'opzione tornare indetro e/o cambiare giro non era contemplata :cool:

Quindi a piedi nudi abbiamo attraversato il torrente, con l'acqua che ci arrivava a metà coscia, FREDDISSIMA (ovviamente: era neve fusa...), e una volta guadato, ci siamo asciugati e reindossato scarponi, calzettoni e pantaloni che in quel modo non si erano bagnati.

Alla fine posso dire che è stata un'esperienza veramente formativa :si:

Pure a me è capitato una volta in Lapponia una situazione simile, affrontata in questo modo perchè non c'erano alternative (a mezz'ora dall'auto quando il ritorno avrebbe richiesto un giorno). Acqua gelida ma era estate, il guado era solo uno.
1669295576576.jpeg


Ma ci sono rischi derivanti da camminare scalzi poi io mi riferivo a situazioni che prevedono diversi guadi da fare lungo un percorso.
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ci sono questi
https://www.amazon.it/PERLETTI-Copriscarpe-Impermeabili-Alti-Neri/dp/B07QDB2RWV/ref=sr_1_5?keywords=perletti+copriscarpe&qid=1669278719&qu=eyJxc2MiOiIzLjM5IiwicXNhIjoiMi4zNCIsInFzcCI6IjIuMDYifQ==&sr=8-5
ma non credo arriino al ginocchio, e hanno una suola leggermente rigida che non è proprio adatta a camminare. Io li ho comorati per unabreve espolorazione "dedicata" in una grotta con fondo acuqosa e mi sono trovato bene...ma da portare in trekking non saprei....

L'idea era proprio qualcosa del genere, ma questi hanno la cerniera, resiste all'immersione? L'altro dubbio è se ci stanno dentro gli scarponi taglia 46.
 
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Pure a me è capitato una volta in Lapponia una situazione simile, affrontata in questo modo perchè non c'erano alternative (a mezz'ora dall'auto quando il ritorno avrebbe richiesto un giorno). Acqua gelida ma era estate, il guado era solo uno.
Vedi l'allegato 242367

Ma ci sono rischi derivanti da camminare scalzi poi io mi riferivo a situazioni che prevedono diversi guadi da fare lungo un percorso.
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L'idea era proprio qualcosa del genere, ma questi hanno la cerniera, resiste all'immersione? L'altro dubbio è se ci stanno dentro gli scarponi taglia 46.
in effetti coprono a mezzo polpaccio, non al ginocchio come dicevo. e m sembra abbiano taglie diverse, per poterli portare sopra gli scarponi come ho fatto io. ma ripeto, li ho presi visto il basso costo per una giornata dove - a pochi metri dalla macchina- si visiatava una grotta con fondo acquoso, pi tornavo all'auto li lasciavo e proseguivo. andare tutto il giorno sempre con sti cosi dietro casomai trovassi un guado....mai!
 
I guadi, o anche interi tratti di cammino nei torrenti, fanno ormai parte delle mie escursioni invernali. Se un tempo mi levavo le scarpe (una volta in Groenlandia pensavo mi scoppiassero i piedi per il freddo), ora reputo più sicuro guadare con gli scarponi ai piedi, a scanso di ferimenti e scivolate. A parte i sassi, spesso i torrenti si snodano non lontano da zone antropizzate, dove vetri, pezzi di ferraglia e fili spinati possono essere in agguato. Per tacer che a piedi nudi si scivola molto di più. Inoltre con gli scarponi ai piedi non si sente poi freddo anche se sono bagnati. Altro questione se si sta fuori per più giorni.
Una sola volta che l'acqua sapevo sarebbe arrivata agli zebedei, mi ero portato le scarpette da scoglio e mi ero levato i pantaloni, continuando poi l'escursione in déshabillé fino ad essere asciutto.
046 Guado del Mignone.jpg
 
io ho sempre avuto buoni risultati utilizzando dei gambali fatti con due buste condominiali una dentro l'altra. Dovesse servire si possono usare due "lacci emostatici" anche fatti con cordino per tenerli su (io all'epoca usavo il duct tape).
Poi i sacchetti servono sempre anche per altri scopi.
Uno dentro l'altro mi hanno sempre garantito l'impermeabilità
 
Nella mia piccola esperienza mi convinco sempre di più che molte esigenze - soprattutto quelle occasionali - possano essere non solo gestite bene ma addirittura meglio con soluzioni occasionali come quella di @iacco .
 
Immagino sia ironico.;)
Ho i waders, anche in neoprene...ma pure stivali a coscia in pvc anche arrotolabili che in un qualche modo sarebbero portabili nello zaino. Ma fare il cambio scarponi-stivali diverse volte, solo per fare due passi in acqua, è una bella scocciatura e perdita di tempo. Per ora il sacco copri-scarpone rimane la meno peggio.
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I guadi, o anche interi tratti di cammino nei torrenti, fanno ormai parte delle mie escursioni invernali. Se un tempo mi levavo le scarpe (una volta in Groenlandia pensavo mi scoppiassero i piedi per il freddo), ora reputo più sicuro guadare con gli scarponi ai piedi, a scanso di ferimenti e scivolate. A parte i sassi, spesso i torrenti si snodano non lontano da zone antropizzate, dove vetri, pezzi di ferraglia e fili spinati possono essere in agguato. Per tacer che a piedi nudi si scivola molto di più. Inoltre con gli scarponi ai piedi non si sente poi freddo anche se sono bagnati. Altro questione se si sta fuori per più giorni.
Una sola volta che l'acqua sapevo sarebbe arrivata agli zebedei, mi ero portato le scarpette da scoglio e mi ero levato i pantaloni, continuando poi l'escursione in déshabillé fino ad essere asciutto.
Vedi l'allegato 242368

D'accordo su pericolo di camminare scalzi! Però qua come nel mio caso, sei in estate. In inverno con calze e scarponi bagnati, potresti anche resistere se non fai soste. Ma con temperature particolarmente basse e magari dover camminare anche su un pò di neve, la vedo male.
 
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