- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: 12-08-2011
Regione e provincia: Abruzzo - AQ
Località di partenza: Campo Imperatore - Vicino Fonte Vetica
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: circa 10
Grado di difficoltà: Alpinistica PD la via dei Laghetti (passaggi di II-III grado) - EE la Normale al Prena
Descrizione delle difficoltà: Via dei Laghetti molto lunga e discontinua (circa 600 mt di dislivello) anche se non molto esposto, percorso scosceso la Normale
Periodo consigliato: Estate piena (inizio estate possibile presenza di neve) - evitare assolutamente la via dei laghetti con rischio minimo di pioggia. Tutta l'acqua del M. Prena passa per la via!
Segnaletica: buona in generale, a tratti eccessiva e in un punto assente
Dislivello in salita: 900 mt
Dislivello in discesa: 900 mt
Quota massima: 2561 mt
Accesso stradale: Autostrada e uscita Assergi quindi a Campo Imperatore seguire le indicazioni per Fonte Vetica
dati gps: QUI
Descrizione
Con il mio amico Climber decidiamo di effettuare questa via. Lasciamo la macchina in una strada sterrata nei pressi di Fonte Vetica (nella traccia GPS, c'è visualizzato anche il punto preciso di svolta per la strada sterrata).
Un'ora di cammino ci porta all'attacco della Via dei Laghetti. Questo itinerario è un susseguirsi di salti rocciosi in un labirinto di roccia, intervallati da laghetti trasparenti situati in conche rocciose. La via è molto lunga, circa 600 mt (circa tre ore per salire in vetta).Avevamo tutto il necessario per affrontarla assicurati, corda, imbraco, rinvii, etc, ma non l'abbiamo utilizzati e siamo andati slegati, anche perché l'esposizione non era mai eccessiva. Un passaggio è risultato ostico (il mio amico Climber l'ha valutato di IV grado), ma sono situati due spit e volendo si può azzerare (a noi non sono serviti), con un moschettone e un cordino per fare una staffa e un sostegno al piede e alle mani.
La segnaletica è sempre ottima, ma in un punto non era presente e abbiamo sbagliato strada (bisogna prendere il camino a destra),
Arrivati in vetta la vista è stupenda. Con la piana di Campo Imperatore da una parte e la Majella in lontananza e dall'altro versante tutte le colline del Teramano, il mare allo sfondo, il Corno Grande e nel mezzo tutta la cresta del Centenario. La prima parte della discesa, nella parte opposta da dove siamo saliti e molto scoscesa e piena di sfasciumi, poi migliora scendendo di quota.
Non abbiamo incontrato nessuno e l'ambiente è molto selvaggio.
Da ripetere.
Ecco le foto:
Data: 12-08-2011
Regione e provincia: Abruzzo - AQ
Località di partenza: Campo Imperatore - Vicino Fonte Vetica
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: circa 10
Grado di difficoltà: Alpinistica PD la via dei Laghetti (passaggi di II-III grado) - EE la Normale al Prena
Descrizione delle difficoltà: Via dei Laghetti molto lunga e discontinua (circa 600 mt di dislivello) anche se non molto esposto, percorso scosceso la Normale
Periodo consigliato: Estate piena (inizio estate possibile presenza di neve) - evitare assolutamente la via dei laghetti con rischio minimo di pioggia. Tutta l'acqua del M. Prena passa per la via!
Segnaletica: buona in generale, a tratti eccessiva e in un punto assente
Dislivello in salita: 900 mt
Dislivello in discesa: 900 mt
Quota massima: 2561 mt
Accesso stradale: Autostrada e uscita Assergi quindi a Campo Imperatore seguire le indicazioni per Fonte Vetica
dati gps: QUI
Descrizione
Con il mio amico Climber decidiamo di effettuare questa via. Lasciamo la macchina in una strada sterrata nei pressi di Fonte Vetica (nella traccia GPS, c'è visualizzato anche il punto preciso di svolta per la strada sterrata).
Un'ora di cammino ci porta all'attacco della Via dei Laghetti. Questo itinerario è un susseguirsi di salti rocciosi in un labirinto di roccia, intervallati da laghetti trasparenti situati in conche rocciose. La via è molto lunga, circa 600 mt (circa tre ore per salire in vetta).Avevamo tutto il necessario per affrontarla assicurati, corda, imbraco, rinvii, etc, ma non l'abbiamo utilizzati e siamo andati slegati, anche perché l'esposizione non era mai eccessiva. Un passaggio è risultato ostico (il mio amico Climber l'ha valutato di IV grado), ma sono situati due spit e volendo si può azzerare (a noi non sono serviti), con un moschettone e un cordino per fare una staffa e un sostegno al piede e alle mani.
La segnaletica è sempre ottima, ma in un punto non era presente e abbiamo sbagliato strada (bisogna prendere il camino a destra),
Arrivati in vetta la vista è stupenda. Con la piana di Campo Imperatore da una parte e la Majella in lontananza e dall'altro versante tutte le colline del Teramano, il mare allo sfondo, il Corno Grande e nel mezzo tutta la cresta del Centenario. La prima parte della discesa, nella parte opposta da dove siamo saliti e molto scoscesa e piena di sfasciumi, poi migliora scendendo di quota.
Non abbiamo incontrato nessuno e l'ambiente è molto selvaggio.
Da ripetere.
Ecco le foto:
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