I radicali liberi sono delle molecole che non sono più elettricamente neutre perché perdono un elettrone nell’orbita più esterna.
Per raggiungere la condizione di equilibrio la molecola –attacca- l’atomo più vicino appunto per rubare quell’elettrone che gli serve; l’atomo che lo perde si ossida, diventa un radicale libero e a sua volta farà altrettanto con altri atomi innescando una reazione a catena che è dannosa per l’organismo perché danneggia le strutture cellulari che vengono aggredite con un’azione distruttiva..
L’accumulo di radicali liberi nell’organismo, dal momento che sono molecole altamente tossiche, sono la causa dei processi degenerativi, dell’invecchiamento, di malattie che portano a fasi tumorali.
Il “responsabile” della formazione dei radicali liberi è l’ossigeno.
Numerosi studi hanno stimato che una piccola percentuale dell’ossigeno utilizzato dall’organismo per produrre energia da origine ai radicali liberi.
Capisci bene che durante l’attività fisica la richiesta di ossigeno per produrre energia aumenta molto ed esponenzialmente aumenta anche la produzione dei radicali.
L’attività fisica regolare però contribuisce anche ad aumentare la capacità dell’organismo a smaltire queste sostanze dannose (antiossidanti endogeni)
Gli antiossidanti servono appunto per combattere i radicali liberi, cioè le molecole ossidate e lo fanno in maniera molto semplice, restituendo loro quell’elettrone che gli serve per tornare elettricamente neutre.
Le difese interne dell’organismo sono generalmente sufficienti a contrastare i radicali però un apporto di antiossidanti assunti con l’alimentazione o con integratori non guasta specie se si vive in zone particolarmente interessate dallo smog, se si fuma, si beve alcol o si pratica attività sportiva.
Secondo me, a parte l’astaxantina (che non ho mai usato) o prodotti similari come la papaya che è stupenda, una formulazione interessante è la classica ACE + selenio che se ben formulata garantisce risultati eccellenti