Oggi facendo una piccola ricerca sul mito, diffuso su tutto l'arco alpino e anche sugli appennini, dell'uomo selvatico mi sono imbattuto in questo bel monologo, buona visione:
Quì, scendendo in Abruzzo, le leggende sono già "sovrascritte" dal Cristianesimo. Tuttavia, scavando a fondo, escono diversi miti più ancestrali. C'è infatti uno scrittore di Roccaraso che sta stendendo un libro su leggende del luogo relative al Piccolo Popolo (gnomi/folletti ecc...). Stesso quì in zona sentivo spesso parlare di mazzamariell per riferirsi ad entità magiche del bosco.Volevo appunto aprire una discussione che raccogliesse le varie testimonianze degli utenti (leggende popolari, racconti uditi da bambini, toponimi, ecc ....
Insomma anche quì dove le leggende magari sono di santi e diavoli, già il fatto che si parli di "diavoli" al plurale (a volte) indica, secondo me, che questi diavoli sono una cristianizzazione di leggende più antiche dove vivevano spiriti malvagi con diverse sfaccettature. Per non parlare poi del miscuglio tra diavoli, spiritelli folletti e fate.
io conoscevo la leggenda del diavolo sorpreso dal giorno!
Si, certo @SemiMonade è ovviamente plausibile che, dal momento in cui vuoi istituire un certo culto, cerchi di evitare le ricorrenze pagane. Come? Istituendo le ricorrenze "religiose" proprio negli stessi giorni, così eviti che anche i nuovi credenti possano praticare entrambi i credi.La tradizione cristiana si intreccia con quella popolare e contadina, dal momento che nello stesso periodo si celebravano una serie di ricorrenze e riti legati al mondo rurale: infatti nell'antica Roma dal 17 al 24 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di doni e sontuosi banchetti."