Vi presento il mio amico Pino, un riccio trovato in pieno inverno che ha passato tutto il periodo più freddo sotto le mie cure ed adesso è stato recentemente liberato.
All'inizio non sapevo come comportarmi ma poi mi sono rivolto a degli esperti in ricci che mi hanno detto che probabilmente era quasi impossibile che superasse la neve vivo, perché era troppo leggero e piccolo per andare in letargo e sarebbe morto di freddo come l'80% dei piccoli ricci che nasce nella seconda o terza nidiata e che arriva troppo giovane e senza riserve di grasso all'inverno.
Mi sono dato da fare e lo ho ricoverato, nutrito con dieta specifica ad hoc fatta da misurate quantità di crocchette per gatti di qualità, carne macinata, poca mela e larve di tarme della farina (prese in negozio di animali). Gli ho fatto trattamenti contro parassiti interni(molto comuni nei ricci) ed esterni e gli ho tolto una zecca che aveva.
Questo piccoletto è arrivato che pesava 200 gr ed èandato via che ne pesava 700gr.
Gli ho costruito una casetta in legno con riscaldamento fatto con filo scaldante da terrari e termostato e tutto il necessario. Poi a primavera è stato messo per un mese in un altro recinto in giardino all'esterno affinché si abituasse all'aria aperta, agli odori i ritmi ecc. Ed infine è stato liberato in un grande bosco di pianura, il bosco di Mestre dove, so per certo che sarà in compagnia di molti altri animali e troverà cibo e rifugi. Passo molto tempo in quel bosco e oltre a una quantità notevole di uccelli diurni e notturni ho avvistato moltissime volte tante lepri, fagiani, ricci, mio padre ha visto una volpe, ci sono gli scoiattoli le talpe, e molto altro ancora .
Ed essendoci molti altri animali carnivori-insettivori come lui sicuramente troverà cibo
Lui è Pino , ora libero INTO THE WILD
Alcuni video della casetta di Pino
Pino quando era piccolo, infreddolito e debilitato , appena arrivato già mangiava perché era molto affamato
Questo è il luogo dove è stato liberato
e questo il momento della liberazione
All'inizio non sapevo come comportarmi ma poi mi sono rivolto a degli esperti in ricci che mi hanno detto che probabilmente era quasi impossibile che superasse la neve vivo, perché era troppo leggero e piccolo per andare in letargo e sarebbe morto di freddo come l'80% dei piccoli ricci che nasce nella seconda o terza nidiata e che arriva troppo giovane e senza riserve di grasso all'inverno.
Mi sono dato da fare e lo ho ricoverato, nutrito con dieta specifica ad hoc fatta da misurate quantità di crocchette per gatti di qualità, carne macinata, poca mela e larve di tarme della farina (prese in negozio di animali). Gli ho fatto trattamenti contro parassiti interni(molto comuni nei ricci) ed esterni e gli ho tolto una zecca che aveva.
Questo piccoletto è arrivato che pesava 200 gr ed èandato via che ne pesava 700gr.
Gli ho costruito una casetta in legno con riscaldamento fatto con filo scaldante da terrari e termostato e tutto il necessario. Poi a primavera è stato messo per un mese in un altro recinto in giardino all'esterno affinché si abituasse all'aria aperta, agli odori i ritmi ecc. Ed infine è stato liberato in un grande bosco di pianura, il bosco di Mestre dove, so per certo che sarà in compagnia di molti altri animali e troverà cibo e rifugi. Passo molto tempo in quel bosco e oltre a una quantità notevole di uccelli diurni e notturni ho avvistato moltissime volte tante lepri, fagiani, ricci, mio padre ha visto una volpe, ci sono gli scoiattoli le talpe, e molto altro ancora .
Ed essendoci molti altri animali carnivori-insettivori come lui sicuramente troverà cibo
Lui è Pino , ora libero INTO THE WILD
Alcuni video della casetta di Pino
e questo il momento della liberazione
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