- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
CON LA MACCHINA : si arriva al paese di Macchia da sole, appena passata la piazza che trovi frontale si prende per San. Giacomo la strada brecciata di montagna Fino ad un paese abbandonato e diroccato. Parcheggio lì a fianco ad un abbeveratoio funzionante.
DIFFICOLTÀ : sopra al "kanion" che avevo di fronte c'è un lungo traverso ghiacciato.
DATA:28 gennaio 2016
DESCRIZIONE:
Quando vado a zonzo è perché ,o mi sono alzato tardi ,o sono stato a lavorare tutta la notte come in questo caso. Per cui sonno pare che non avevo molto perché tre ore me l'ero fatte , mi son detto vado a fare una cosa tranquilla. Torno a casa prendo la lupa e lo zaino sempre pronto e vado verso macchia da sole, posti nuovi oggi. Parto dal paesino diroccato alle 10:00 insomma, senza sentiero , passo il fossato subito dietro al paese e puntò verso i magnifici piloni marroni come il gran Kanion del Colorado , anche il paesaggio sembra western attorno a me. Puntando un grosso crepaccio da lontano mi dirigo verso quella direzione , anche perché nella piazza del paese c'erano dei cartelli di sentiero Italia che parlavano di sorgenti e altro ( visto di sfuggita senza fermarmi), ma dalla parte opposta , per cui in mezzo ai quei crepacci ci saranno dei bei nevai mi sono detto, oppure grotte ( infatti) . Appena sopra al paese appena il bosco rimpianava vedevo sempre grandi mucchi di pietre tra tre o quattro cerri, alcune sembravano tagliate per cui sembravano come delle vecchie abitazioni crollate. Dopo circa mezz'ora ho incontrato una stradina brecciata che ovviamente ho ignorato perché oramai la fissa di andare verso quel crepaccio era andata, comunque andava in direzione opposta per cui... Quasi sotto il Kanion ho incontrato il primo nevaio senza neve(molto poca) per cui risultava uno scivolo di sassi lunghissimo di sassi . Ho provato a salire sulla sx del nevaio per un po ma si faceva sempre più complicato e ripido soprattutto per cui , tirnando indietro, cercavo qualche traccia di battuto di animali ,come fatto prima di incrociare la stradina , e finalmente mi sono imbattuto in un sentiero segnato con le piramidi di pietra o segni gialli. Comodità di camminata ritrovata arrivi presto al cartello( foto) che mi dice come si chiama il luogo dove mi trovo e i tempi per salirci sopra quel anfiteatro. Per arrivare sul monte Girella magari si faceva tardi ma un'occhiatina da sopra dovevo pur dargliela a quel crepaccio a questo punto. Il sentiero a quel punto sale molto ripido nel bosco per poi traversare sulla sx fino alla fine della catena. Lungo il facile ma esposto travesto ho propio visto da dentro il vrepaccio è il suo nevaio che si poteva anche risalire volendo ma ormai stavo sul comodo( il sentiero principale) , e poi a fianco una bella grotta gigante. Appena finto il traverso si sviliva dalla parte opposta e lo scenario cambia completamente.Dal Western - Al Tibet . Di là c'è un canalone a ferro di cavallo mastodontico come quello Da Campotosto Paese a fonte pane e Cacio se avete presente. Ghiaccio e venti gelidi che si incanalano da nord. Formando della neve dura o vere e propi lastroni di ghiaccio per cui ho messo i ramponi ai piedi inaspettatamente ( volevo quasi lasciarli in macchina come le ciaspole) . Immersi in questo secondo anfiteatro bianco si vedono due iglù di pietra ( antiche casciare se non sbaglio) per cui traversando verso quello più alto mi sono finalmente attrezzato il mio bel pranzetto caldo e il the riparato nella bella casciara: manco una bella colazione avevo fatto ci voleva propio. Finito il pranzo avevo già sforato il mio orario di sicurezza per cui ho fatto i bagagli e sono ripartito per casa con il cuore gonfio di natura, e con la testa a questa montagna che non conoscevo e mi ha stupito perché , visto l'altezza ,ero un po dellideA della grande collinetta , invece mi sono dovuto ricredere della potenza dimostrata con i suoi tanti nevai che sbriciolano le rocce da ridurli a S. Pietrini, ricredere perché sembrava non vi fosse neve e invece è ben conservata nel cuore stesso della montagna. A 15 minuti di dove arrivato mi dice un amico che c'è anche un laghetto che non mancherò di vedere alla prox visita su questa bella montagna, da fare partendo presto e facendo una bella colazione perché La montagna dei fiori non è poi alla fine solo una tranquilla passeggiata, ma merita tutto il sudore( con il caldo fuori stagione è stato veramente tanto) che mi ha cacciato ,specie dopo le abbuffate natalizie. Gran bella montagna... Sono stato trattato benissimo.
DIFFICOLTÀ : sopra al "kanion" che avevo di fronte c'è un lungo traverso ghiacciato.
DATA:28 gennaio 2016
DESCRIZIONE:
Quando vado a zonzo è perché ,o mi sono alzato tardi ,o sono stato a lavorare tutta la notte come in questo caso. Per cui sonno pare che non avevo molto perché tre ore me l'ero fatte , mi son detto vado a fare una cosa tranquilla. Torno a casa prendo la lupa e lo zaino sempre pronto e vado verso macchia da sole, posti nuovi oggi. Parto dal paesino diroccato alle 10:00 insomma, senza sentiero , passo il fossato subito dietro al paese e puntò verso i magnifici piloni marroni come il gran Kanion del Colorado , anche il paesaggio sembra western attorno a me. Puntando un grosso crepaccio da lontano mi dirigo verso quella direzione , anche perché nella piazza del paese c'erano dei cartelli di sentiero Italia che parlavano di sorgenti e altro ( visto di sfuggita senza fermarmi), ma dalla parte opposta , per cui in mezzo ai quei crepacci ci saranno dei bei nevai mi sono detto, oppure grotte ( infatti) . Appena sopra al paese appena il bosco rimpianava vedevo sempre grandi mucchi di pietre tra tre o quattro cerri, alcune sembravano tagliate per cui sembravano come delle vecchie abitazioni crollate. Dopo circa mezz'ora ho incontrato una stradina brecciata che ovviamente ho ignorato perché oramai la fissa di andare verso quel crepaccio era andata, comunque andava in direzione opposta per cui... Quasi sotto il Kanion ho incontrato il primo nevaio senza neve(molto poca) per cui risultava uno scivolo di sassi lunghissimo di sassi . Ho provato a salire sulla sx del nevaio per un po ma si faceva sempre più complicato e ripido soprattutto per cui , tirnando indietro, cercavo qualche traccia di battuto di animali ,come fatto prima di incrociare la stradina , e finalmente mi sono imbattuto in un sentiero segnato con le piramidi di pietra o segni gialli. Comodità di camminata ritrovata arrivi presto al cartello( foto) che mi dice come si chiama il luogo dove mi trovo e i tempi per salirci sopra quel anfiteatro. Per arrivare sul monte Girella magari si faceva tardi ma un'occhiatina da sopra dovevo pur dargliela a quel crepaccio a questo punto. Il sentiero a quel punto sale molto ripido nel bosco per poi traversare sulla sx fino alla fine della catena. Lungo il facile ma esposto travesto ho propio visto da dentro il vrepaccio è il suo nevaio che si poteva anche risalire volendo ma ormai stavo sul comodo( il sentiero principale) , e poi a fianco una bella grotta gigante. Appena finto il traverso si sviliva dalla parte opposta e lo scenario cambia completamente.Dal Western - Al Tibet . Di là c'è un canalone a ferro di cavallo mastodontico come quello Da Campotosto Paese a fonte pane e Cacio se avete presente. Ghiaccio e venti gelidi che si incanalano da nord. Formando della neve dura o vere e propi lastroni di ghiaccio per cui ho messo i ramponi ai piedi inaspettatamente ( volevo quasi lasciarli in macchina come le ciaspole) . Immersi in questo secondo anfiteatro bianco si vedono due iglù di pietra ( antiche casciare se non sbaglio) per cui traversando verso quello più alto mi sono finalmente attrezzato il mio bel pranzetto caldo e il the riparato nella bella casciara: manco una bella colazione avevo fatto ci voleva propio. Finito il pranzo avevo già sforato il mio orario di sicurezza per cui ho fatto i bagagli e sono ripartito per casa con il cuore gonfio di natura, e con la testa a questa montagna che non conoscevo e mi ha stupito perché , visto l'altezza ,ero un po dellideA della grande collinetta , invece mi sono dovuto ricredere della potenza dimostrata con i suoi tanti nevai che sbriciolano le rocce da ridurli a S. Pietrini, ricredere perché sembrava non vi fosse neve e invece è ben conservata nel cuore stesso della montagna. A 15 minuti di dove arrivato mi dice un amico che c'è anche un laghetto che non mancherò di vedere alla prox visita su questa bella montagna, da fare partendo presto e facendo una bella colazione perché La montagna dei fiori non è poi alla fine solo una tranquilla passeggiata, ma merita tutto il sudore( con il caldo fuori stagione è stato veramente tanto) che mi ha cacciato ,specie dopo le abbuffate natalizie. Gran bella montagna... Sono stato trattato benissimo.
Allegati
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