Dati
Data: 16 luglio 2016
Regione e provincia: Piemonte Torino
Località di partenza: lago del Serrù
Chilometri: circa 14
Grado di difficoltà: F+
Descrizione delle difficoltà: crepacci, ferrate
Segnaletica: ometti dove possibile, se no si procede a seconda delle condizioni del ghiacciaio
Dislivello in salita: la salita normale è 1200 metri, con la nostra variante occorre aggiungere circa 200 metri
Quota massima: 3482m
Accesso stradale: da Ceresole Reale si tira diritto verso il Nivolet, si parte dalla diga del Serrù
Descrizione
bellissimo gitone per chi desidera usare i ramponi, il percorso su nevai/ghiacciai è alla data della gita di circa 10 km, poi naturalmente calerà per lo scioglimento (ma quest'anno tiene parecchio).
percorso molto vario, ferrate, tratti attrezzati, 3 ghiacciai + 2 nevai, pietroni, non ci si annoia di certo
noi abbiamo scelto per il ritorno di proseguire per cresta (max II grado) verso il colle della Losa dal passo della Vacca, da qui parte una ferrata che in breve conduce ai piani inferiori, si scende di 500 metri in un batter d'occhio; ferrata però al momento completamente invasa dalla neve, il cavo in più punti è nascosto ed è piuttosto ripida, occorre procedere con picca e ramponi, non è il massimo della comodità insomma
per la cima occorre fare attenzione ai numerosi crepacci, anche la terminale che noi abbiamo superato a sinistra ha la bocca più grossa dell'ingresso del mio garage, forse potrebbe essere possibile calarsi all'interno per visitarla.
la crestina finale è stretta e presenta un passaggio un pò delicato tra lo strapiombo a destra e il burrone a sinistra, non conviene cadere
per il resto lascio parlare le immagini di questo spettacolare sabato passato in compagnia del @giuliof , ottimo ed esperto conoscitore di quando una gita prende una piega alpinistica
il giorno dopo per sgranchirci le gambe siamo andati anche QUI
la partenza
rifugio Pian Della Ballotta
la 1° ferratina
il meraviglioso Pian della Ballotta a 2600 metri.
in rosso il percorso del ritorno dopo tutta la cresta/dorsale a sx
il primo nevaio lungo da superare
dopo il nevaio ci sono i massi, alcuni sballonzolano un pò
secondo nevaio, ripido con cornice, si supera al momento puntando al fondo
il primo ghiacciaio
la nostra meta, qui parecchi crepacci
2° ghiacciaio con un crepo che si stà formando
3° ghiacciaio da superare, qui è un pò ripido
il percorso di salita a zig zag per evitare le zone pericolose, sono gli ultimi 400 metri di dislivello prima della vetta
la crestina col passaggio da fare attenzione
la cima!
verso nord spunta il Monte Bianco (e un sacco di altra roba)
una delle Levanne guardando verso la pianura
panorami francesi
il Gran Paradiso, vediamo se quest'anno è la volta buona
uno sguardo sul Carforon, il primo canalino di neve che si vede è stata la via di discesa del @giuliof e soci a inizio mese
scendendo andiamo a visitare la terminale, è gigantesca
li dentro ci posso parcheggiare la mia panda
si vede la nostra traccia
nel pomeriggio il secondo ghiacciaio incomincia a diventare nero
rifornimento idrico
a spasso
un laghetto glaciale
al passo della vacca si decide di fare un pò di arrampicata che non guasta mai, per andare a prendere al passo della losa la ferrata
occorre risalire e poi scendere e poi risalire e poi scendere
la cima di non mi ricordo più quale montagna, siamo sempre a 3000 metri
laggiù c'è il passo della losa da dove parte la ferrata
occorre scendere là sotto, io sono un pò perplesso
l'incasinata ferrata in discesa con picca e ramponi
e questa è invece l'ultima ferrata, è di fianco al rifugio menzionato all'inizio ma passa a destra, giusto dentro un torrente, ma tanto non ci spaventa più nulla
al ritorno scendiamo verso il lago per fare due foto a questa bellezza qui
ma che bella!
il percorso effettuato
e bon!
bel percorso, per chi vuole pestare neve e ghiaccio è il momento giusto!
Data: 16 luglio 2016
Regione e provincia: Piemonte Torino
Località di partenza: lago del Serrù
Chilometri: circa 14
Grado di difficoltà: F+
Descrizione delle difficoltà: crepacci, ferrate
Segnaletica: ometti dove possibile, se no si procede a seconda delle condizioni del ghiacciaio
Dislivello in salita: la salita normale è 1200 metri, con la nostra variante occorre aggiungere circa 200 metri
Quota massima: 3482m
Accesso stradale: da Ceresole Reale si tira diritto verso il Nivolet, si parte dalla diga del Serrù
Descrizione
bellissimo gitone per chi desidera usare i ramponi, il percorso su nevai/ghiacciai è alla data della gita di circa 10 km, poi naturalmente calerà per lo scioglimento (ma quest'anno tiene parecchio).
percorso molto vario, ferrate, tratti attrezzati, 3 ghiacciai + 2 nevai, pietroni, non ci si annoia di certo
noi abbiamo scelto per il ritorno di proseguire per cresta (max II grado) verso il colle della Losa dal passo della Vacca, da qui parte una ferrata che in breve conduce ai piani inferiori, si scende di 500 metri in un batter d'occhio; ferrata però al momento completamente invasa dalla neve, il cavo in più punti è nascosto ed è piuttosto ripida, occorre procedere con picca e ramponi, non è il massimo della comodità insomma
per la cima occorre fare attenzione ai numerosi crepacci, anche la terminale che noi abbiamo superato a sinistra ha la bocca più grossa dell'ingresso del mio garage, forse potrebbe essere possibile calarsi all'interno per visitarla.
la crestina finale è stretta e presenta un passaggio un pò delicato tra lo strapiombo a destra e il burrone a sinistra, non conviene cadere
per il resto lascio parlare le immagini di questo spettacolare sabato passato in compagnia del @giuliof , ottimo ed esperto conoscitore di quando una gita prende una piega alpinistica
il giorno dopo per sgranchirci le gambe siamo andati anche QUI
la partenza
rifugio Pian Della Ballotta
la 1° ferratina
il meraviglioso Pian della Ballotta a 2600 metri.
in rosso il percorso del ritorno dopo tutta la cresta/dorsale a sx
il primo nevaio lungo da superare
dopo il nevaio ci sono i massi, alcuni sballonzolano un pò
secondo nevaio, ripido con cornice, si supera al momento puntando al fondo
il primo ghiacciaio
la nostra meta, qui parecchi crepacci
2° ghiacciaio con un crepo che si stà formando
3° ghiacciaio da superare, qui è un pò ripido
il percorso di salita a zig zag per evitare le zone pericolose, sono gli ultimi 400 metri di dislivello prima della vetta
la crestina col passaggio da fare attenzione
la cima!
verso nord spunta il Monte Bianco (e un sacco di altra roba)
una delle Levanne guardando verso la pianura
panorami francesi
il Gran Paradiso, vediamo se quest'anno è la volta buona
uno sguardo sul Carforon, il primo canalino di neve che si vede è stata la via di discesa del @giuliof e soci a inizio mese
scendendo andiamo a visitare la terminale, è gigantesca
li dentro ci posso parcheggiare la mia panda
si vede la nostra traccia
nel pomeriggio il secondo ghiacciaio incomincia a diventare nero
rifornimento idrico
a spasso
un laghetto glaciale
al passo della vacca si decide di fare un pò di arrampicata che non guasta mai, per andare a prendere al passo della losa la ferrata
occorre risalire e poi scendere e poi risalire e poi scendere
la cima di non mi ricordo più quale montagna, siamo sempre a 3000 metri
laggiù c'è il passo della losa da dove parte la ferrata
occorre scendere là sotto, io sono un pò perplesso
l'incasinata ferrata in discesa con picca e ramponi
e questa è invece l'ultima ferrata, è di fianco al rifugio menzionato all'inizio ma passa a destra, giusto dentro un torrente, ma tanto non ci spaventa più nulla
al ritorno scendiamo verso il lago per fare due foto a questa bellezza qui
ma che bella!
il percorso effettuato
e bon!
bel percorso, per chi vuole pestare neve e ghiaccio è il momento giusto!
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