Data: 2016
Regione e provincia: Lombardia - Como
Tempo di percorrenza: 2 ore/mezza giornata
Chilometri: 10 (5,5nm) per tutto il periplo del lago e dell'isola
Grado di difficoltà: facile, adatto anche alle primissime esperienze in canoa/kayak
Descrizione delle difficoltà: il bacino è piccolo e quindi piatto anche quando c'è vento. La navigazione a motore a combustione è vietata ed a parte qualche pescatore con la barchetta (elettrica o a remi), i due battelli (lenti) ed altri canoisti non ci troverete nessuno. Quindi non c'è mai onda nè naturale né artificiale. L'unico "pericolo" sono i pescatori a riva che usano una tecnica particolare con parecchie lenze molto molto lunghe per cui conviene stare a qualche decina di metri dalla riva (devo anche dire che purtroppo spesso sono poco amichevoli). Il lago è anche un frequentatissimo campo di allenamento di canottaggio agonistico (ci si vede spesso nazionali straniere). Per educazione non intralciate gli allenamenti (consiglio di attraversare le loro corsie dopo che sono passati, sono più veloci di quanto si creda!)
Periodo consigliato: Merita di essere visto in tutte le stagioni. D'estate l'acqua è molto calda ma la locale ASL sconsiglia di fare il bagno se si nota intensa proliferazione delle alghe (sono molto evidenti e tendono a sporcare il kayak che poi si fatica un pò a pulire). D'inverno ovviamente bisogna indossare abbigliamento adeguato anche se, viste le caratteristiche di cui sopra, è quasi impossibile finire in acqua involontariamente.
Punti d'imbarco:
Bosisio Parini - Località Precampel e Cimitero: sono due scivoli comodi per l'alaggio a poche centinaia di metri l'uno dall'altro. In località Precampel il parcheggio è a pagamento mentre al cimitero c'è il disco orario nei giorni festivi. In tutti e due i casi c'è da fare qualche decina di metri per arrivare all'acqua (consigliato carrellino).
Rogeno – Lido di Casletto: Si parcheggia in via A. Moro (gratuito) e col carrellino si porta il kayak al pontile del lido passando sotto la strada provinciale. D'estate c'è un chiosco.
Merone – Via C. Colombo: Si parcheggia in via Cristoforo colombo, parcheggio ampio e gratuito, e da li si raggiunge il pontile col carrellino. Volendo ci si può avvicinare in auto a pochi metri dall'acqua (una stanga chiude l'accesso alla spiaggia per le auto) per scaricare e poi si torna indietro a parcheggiare.
Pusiano – Piazza Caduti Nassiriya: piccolo parcheggio a pochi metri dall'acqua. Difficilissimo trovare posto.
la chiesa di Pusiano, punto di riferimento per lo sbarco per la sosta in enoteca
Descrizione:
Il lago è piccolo ma molto bello ed offre un'ottima visuale sulle montagne del basso Triangolo Lariano e del lecchese. Offre la possibilità di pagaiare in un ambiente tranquillo e praticamente interdetto alla navigazione a motore.
Il bacino è incastonato ai piedi del monte Cornizzolo che si trova sul lato nord, sulla sponda che è occupata anche dal centro abitato di Pusiano(il paese più vicino all'acqua) e dalla riva di Eupilio (paese con cui in realtà il lago condivide il nome che è Eupili). Ad oriente vi è la località Comarcia, un grosso canneto riconosciuto Zona Umida di Importanza Internazionale. Proseguendo verso sud troviamo Bosisio Parini (paese natale del poeta Giuseppe Parini), Garbagnate Rota e Casletto di Rogeno. Ad ovest si trova il tratto, nel comune di Merone, in cui ci sono l'ingresso del fiume Lambrone e l'uscita del Lambro.
L'uscita delle acque dal lago è regolata da una chiusa chiamata “Cavo Diotti” che fu progettata e costruita ad inizio '800 per regolare le acque del Lambro e limitare le inondazioni che il fiume creava a valle del suo percorso. Il Cavo Diotti è a tutti gli effetti la diga più vecchia d'Italia ed è ancora perfettamente funzionante.
Punto di particolare interesse è l'Isola dei Cipressi, recentemente votata tra le 30 isole lacustri più belle al mondo, su cui però è vietato lo sbarco (volendo vengono organizzate visite guidate). L'isola offre una fauna molto particolare importata dall'attuale proprietario, molto strano l'effetto di trovarsi in Brianza ad ammirare wallaby ed uccelli tropicali.
Ad ovest (poco lontano dal punto di imbarco di Merone) vi è l'uscita del Lambro. Dicono lo si possa paercorrere fino ad arrivare al lago di Alserio. Ci ho provato più volte ma sono sempre arrivato fin alla località Ponte Nuovo di Merone e poi l'acqua è sempre stata troppo bassa per proseguire.
Attenzione perchè per arrivarci è improtrante nei canali tenere sempre la destra altrimenti si finisce nel Cavo Diotti. In questo percorso si incontra anche una passerella. Ci si può passare sotto se l'acqua e bassa. Quando è più alta (e si hanno quindi speranze di poter proseguire) è necessario fare il trasbordo. Comunque qui mi avventurerei solo con kayak in polietilene non particolarmente lunghi (il mio è 470cm e ci si riesce a girare tranquillamente).
Possibilità di sbarco con ristoro sulle gradinate in centro a Pusiano: a portata di mano enoteca per aperitivi e gelateria.
L'Isola dei Cipressi d'autunno
fioriture sull'acqua, mente sullo sfondo a sinistra il Cornizzolo ed al centro il Resegone e le altre prealpi lecchesi
Regione e provincia: Lombardia - Como
Tempo di percorrenza: 2 ore/mezza giornata
Chilometri: 10 (5,5nm) per tutto il periplo del lago e dell'isola
Grado di difficoltà: facile, adatto anche alle primissime esperienze in canoa/kayak
Descrizione delle difficoltà: il bacino è piccolo e quindi piatto anche quando c'è vento. La navigazione a motore a combustione è vietata ed a parte qualche pescatore con la barchetta (elettrica o a remi), i due battelli (lenti) ed altri canoisti non ci troverete nessuno. Quindi non c'è mai onda nè naturale né artificiale. L'unico "pericolo" sono i pescatori a riva che usano una tecnica particolare con parecchie lenze molto molto lunghe per cui conviene stare a qualche decina di metri dalla riva (devo anche dire che purtroppo spesso sono poco amichevoli). Il lago è anche un frequentatissimo campo di allenamento di canottaggio agonistico (ci si vede spesso nazionali straniere). Per educazione non intralciate gli allenamenti (consiglio di attraversare le loro corsie dopo che sono passati, sono più veloci di quanto si creda!)
Periodo consigliato: Merita di essere visto in tutte le stagioni. D'estate l'acqua è molto calda ma la locale ASL sconsiglia di fare il bagno se si nota intensa proliferazione delle alghe (sono molto evidenti e tendono a sporcare il kayak che poi si fatica un pò a pulire). D'inverno ovviamente bisogna indossare abbigliamento adeguato anche se, viste le caratteristiche di cui sopra, è quasi impossibile finire in acqua involontariamente.
Punti d'imbarco:
Bosisio Parini - Località Precampel e Cimitero: sono due scivoli comodi per l'alaggio a poche centinaia di metri l'uno dall'altro. In località Precampel il parcheggio è a pagamento mentre al cimitero c'è il disco orario nei giorni festivi. In tutti e due i casi c'è da fare qualche decina di metri per arrivare all'acqua (consigliato carrellino).
Rogeno – Lido di Casletto: Si parcheggia in via A. Moro (gratuito) e col carrellino si porta il kayak al pontile del lido passando sotto la strada provinciale. D'estate c'è un chiosco.
Merone – Via C. Colombo: Si parcheggia in via Cristoforo colombo, parcheggio ampio e gratuito, e da li si raggiunge il pontile col carrellino. Volendo ci si può avvicinare in auto a pochi metri dall'acqua (una stanga chiude l'accesso alla spiaggia per le auto) per scaricare e poi si torna indietro a parcheggiare.
Pusiano – Piazza Caduti Nassiriya: piccolo parcheggio a pochi metri dall'acqua. Difficilissimo trovare posto.
la chiesa di Pusiano, punto di riferimento per lo sbarco per la sosta in enoteca
Descrizione:
Il lago è piccolo ma molto bello ed offre un'ottima visuale sulle montagne del basso Triangolo Lariano e del lecchese. Offre la possibilità di pagaiare in un ambiente tranquillo e praticamente interdetto alla navigazione a motore.
Il bacino è incastonato ai piedi del monte Cornizzolo che si trova sul lato nord, sulla sponda che è occupata anche dal centro abitato di Pusiano(il paese più vicino all'acqua) e dalla riva di Eupilio (paese con cui in realtà il lago condivide il nome che è Eupili). Ad oriente vi è la località Comarcia, un grosso canneto riconosciuto Zona Umida di Importanza Internazionale. Proseguendo verso sud troviamo Bosisio Parini (paese natale del poeta Giuseppe Parini), Garbagnate Rota e Casletto di Rogeno. Ad ovest si trova il tratto, nel comune di Merone, in cui ci sono l'ingresso del fiume Lambrone e l'uscita del Lambro.
L'uscita delle acque dal lago è regolata da una chiusa chiamata “Cavo Diotti” che fu progettata e costruita ad inizio '800 per regolare le acque del Lambro e limitare le inondazioni che il fiume creava a valle del suo percorso. Il Cavo Diotti è a tutti gli effetti la diga più vecchia d'Italia ed è ancora perfettamente funzionante.
Punto di particolare interesse è l'Isola dei Cipressi, recentemente votata tra le 30 isole lacustri più belle al mondo, su cui però è vietato lo sbarco (volendo vengono organizzate visite guidate). L'isola offre una fauna molto particolare importata dall'attuale proprietario, molto strano l'effetto di trovarsi in Brianza ad ammirare wallaby ed uccelli tropicali.
Ad ovest (poco lontano dal punto di imbarco di Merone) vi è l'uscita del Lambro. Dicono lo si possa paercorrere fino ad arrivare al lago di Alserio. Ci ho provato più volte ma sono sempre arrivato fin alla località Ponte Nuovo di Merone e poi l'acqua è sempre stata troppo bassa per proseguire.
Attenzione perchè per arrivarci è improtrante nei canali tenere sempre la destra altrimenti si finisce nel Cavo Diotti. In questo percorso si incontra anche una passerella. Ci si può passare sotto se l'acqua e bassa. Quando è più alta (e si hanno quindi speranze di poter proseguire) è necessario fare il trasbordo. Comunque qui mi avventurerei solo con kayak in polietilene non particolarmente lunghi (il mio è 470cm e ci si riesce a girare tranquillamente).
Possibilità di sbarco con ristoro sulle gradinate in centro a Pusiano: a portata di mano enoteca per aperitivi e gelateria.
L'Isola dei Cipressi d'autunno
fioriture sull'acqua, mente sullo sfondo a sinistra il Cornizzolo ed al centro il Resegone e le altre prealpi lecchesi