@Speleoalp belle, ma che suolone
Stavo ripensando un po' circa la faccenda del risparmio di peso, e secondo me non è tanto il peso in sé su cui uno deve sempre focalizzarsi, ma il numero di oggetti e oggettini, sacchetti e sacchettini, che ci si porta appresso.
Anche se tutto superleggero, aggiungi ciabatte SUL (=super ultralight), deodoranti SUL, fornello SUL, sacchetti SUL in cuben fiber, windshell in carta velina, soprabito in Tyvek, softshell, guanti liner, guanti spessi, muffole..... ovviamente SUL anche loro
E poi.......
Si, ok, abbiamo raggiunto la tanta desiderata soglia del
base weight di 4.5 kg/9 pounds, quindi, EPIC WIN, siamo etichettati ultralight backpackers dalla società.
Però, per dirla tutta, bisogna pure ritirarle tutta questa quantità di oggetti SUL! E il trekking si trasforma in un continuo spacchetta-impacchetta.
Bisognerebbe focalizzarsi su semplificare e ridurre il numero di cose che ci si porta dietro.
Non dico come speleo che si fa le sedute in legno degne di un fachiro per dormirci sopra, ma qualcosa di intermedio.
Per finire il ragionamento, per me la maniera più bizzarra per risparmiare peso è ridurre drasticamente il numero di cose che ci si porta dietro, che tra l'altro aiuta anche ad avere meno preoccupazioni nel sistemare, ritirare, trovare un posto organizzato nello zaino per tutto, e porta a semplificare la vita ed essere più efficienti!
Per me molti che si focalizzano sull'ultralight backpacking sono ne più né meno che "backpackers tradizionali" (non inteso come offensivo, nota bene! Parla una che non è contenta se non ha dietro la sua teiera), con la stessa identica attrezzatura, ma enormemente più leggera, e alcune volte più delicata, cara, o introvabile.