Dati
Data: 05/03/2017
Regione e provincia: Liguria Savona
Grado di difficoltà Via col Vento: 4
Descrizione delle difficoltà: essendo una via storica non ci molti chiodi, occorre integrare
Grado di difficoltà Spigolo Nord: 3
Descrizione delle difficoltà: via completamente da integrare, presenti soltanto le soste
Accesso stradale: da Finale Ligure si sale verso Montesordo, giungendo ad un piccolo parcheggio con fontana e panchine di legno. da lì partono i sentieri che conducono alle vie
Descrizione
meteo del cavolo in piemonte e allora si device di andare al mare, le pareti di Finale Ligure ci attendono!
io, il @giuliof e il @ghemon belli carichi, ci si ritrova all'ipercoop all'alba, due parole di sconforto a causa dell'ora presta e poi via in autostrada
scegliamo due vie facili, la prima è una storica, presenta pochi chiodi ma ci sono parecchie possibilità di far passare fettucce e friends nei numerosi buchi e fessure che quella tipologia di roccia offre
il giuliof decide spintaneamente di tirarsela tutta lui da primo così si diverte di più, poi il ghemon gli fa sicura e a me il compito più gravoso, quello di fare le foto
l'inizio non è dei più agevoli, siamo in ombra e fa un freddo cane, le mani sono insensibili e i piedi sono ghiacciati, ogni volta che si tocca la roccia è una fitta di dolore.
ma va bene così, se volevamo farci del bene si andava al cinema
la via è varia, troviamo placche, tratti verticali, cengie, diedri, insomma, ce ne per tutti i gusti; nel complesso come difficoltà globale direi "fattibile con gusto", certo è che occorre avere un pò di esperienza con la posa di fettucce e friends.
il punto più arduo è il diedro dell'ultimo tiro, gli appigli non sono così generosi come sul resto del percorso, occorre studiarselo un pò
riporto la descrizione dei tiri da gulliver.it
L1: IV+ albero, clessidra, spit (vecchissimo), e sosta su albero (+ clessidra)
L2: IV cordino, albero, e si esce su un terrazzo dove si sosta su clessidre. (concatenabile con L1)
L3: III si esce a destra dal terrazzo (albero) e si prosegue fino al cengione di metà parete, facile ma senza protezioni, sosta su albero.
L4: IV+ (incrocia a metà il terzo tiro di nonno dino) dritti si supera un chiodo, poi a sinistra, clessidre, una catena, e si sosta su un albero.
L5: IV+ dritti su per il canalino, cordino e 2 chiodi vecchi, poi a destra su rampa facile, alberi; sosta su albero
foto!
la via
l'incomincio
con i primi passi si studia un pò il percorso, incominciano le parolacce
non ho applicato filtri o cose strane sull'obiettivo, è proprio la mia macchina che fa schifo
il ghemon che segue da secondo, poi tocca a me
generosi buchi permettono il traverso in maniera semplice
friends
il 4° tiro, il più lungo mi pare, si arriva lassù
nel diedro
io e il ghemon
la fine della via, siamo a due passi dalla croce dove sostiamo poco, perchè un'altra salita ci attende
finita Via col Vento torniamo giù per il bosco un pò scivoloso, ci attende lo Spigolo Nord
questa via è di 3°, la caratteristica è che non ha chiodi, occorre quindi proteggersi con fettucce, clessidre, friends e nuts, le possibilità di assicurarsi sono comunque abbastanza.
qui mi offro volontario io, è la prima volta che salgo in questa maniera; sicuramente il tiro più gravoso è il secondo, ci si trova di fronte a un muro fessurato di una decina di metri, è abbastanza verticale, su questo occorre fare un minimo di attenzione.
gli altri tiri conoscendo la via si potrebbero fare senza corda, non ci sono molti problemi
qui piazzo il mio primo friends, e speriamo che tenga
la via
al secondo tiro assicuro i due compagni, loro salgono con gli scarponi
un pò corta ma molto bella!!
siamo quindi di nuovo in cima, mangiamo qualcosa e si decide quindi di fare un giro turistico per ammirare meglio la zona, le rocce calcaree offrono scorci bellissimi
quindi ci spogliamo di tutta l'attrezzatura e inseriamo la modalità escursionista
le grotte da visitare non mancano di certo
prima volta in vita mia che dalla cima di un monte vedo il mare, laggiù l'isola di Gallinara
le pareti irte e molto alte offrono delle vie di arrampicata mica tanto banali, l'ambiente dove camminiamo è questo qui
la perfezione del taglio della roccia nella ex-cava
in una grotta c'era un caprone morto appoggiato, lo giuro che una puzza così manco le uova marce ce l'hanno
gli eroi in vetta
le due vie sono credo tra le più semplici nell'immenso comprensorio, quindi le consiglio a chi vuole passarsi una bella giornata marittima. eviterei di andarci nei periodi più caldi
alla prossima!
Data: 05/03/2017
Regione e provincia: Liguria Savona
Grado di difficoltà Via col Vento: 4
Descrizione delle difficoltà: essendo una via storica non ci molti chiodi, occorre integrare
Grado di difficoltà Spigolo Nord: 3
Descrizione delle difficoltà: via completamente da integrare, presenti soltanto le soste
Accesso stradale: da Finale Ligure si sale verso Montesordo, giungendo ad un piccolo parcheggio con fontana e panchine di legno. da lì partono i sentieri che conducono alle vie
Descrizione
meteo del cavolo in piemonte e allora si device di andare al mare, le pareti di Finale Ligure ci attendono!
io, il @giuliof e il @ghemon belli carichi, ci si ritrova all'ipercoop all'alba, due parole di sconforto a causa dell'ora presta e poi via in autostrada
scegliamo due vie facili, la prima è una storica, presenta pochi chiodi ma ci sono parecchie possibilità di far passare fettucce e friends nei numerosi buchi e fessure che quella tipologia di roccia offre
il giuliof decide spintaneamente di tirarsela tutta lui da primo così si diverte di più, poi il ghemon gli fa sicura e a me il compito più gravoso, quello di fare le foto
l'inizio non è dei più agevoli, siamo in ombra e fa un freddo cane, le mani sono insensibili e i piedi sono ghiacciati, ogni volta che si tocca la roccia è una fitta di dolore.
ma va bene così, se volevamo farci del bene si andava al cinema
la via è varia, troviamo placche, tratti verticali, cengie, diedri, insomma, ce ne per tutti i gusti; nel complesso come difficoltà globale direi "fattibile con gusto", certo è che occorre avere un pò di esperienza con la posa di fettucce e friends.
il punto più arduo è il diedro dell'ultimo tiro, gli appigli non sono così generosi come sul resto del percorso, occorre studiarselo un pò
riporto la descrizione dei tiri da gulliver.it
L1: IV+ albero, clessidra, spit (vecchissimo), e sosta su albero (+ clessidra)
L2: IV cordino, albero, e si esce su un terrazzo dove si sosta su clessidre. (concatenabile con L1)
L3: III si esce a destra dal terrazzo (albero) e si prosegue fino al cengione di metà parete, facile ma senza protezioni, sosta su albero.
L4: IV+ (incrocia a metà il terzo tiro di nonno dino) dritti si supera un chiodo, poi a sinistra, clessidre, una catena, e si sosta su un albero.
L5: IV+ dritti su per il canalino, cordino e 2 chiodi vecchi, poi a destra su rampa facile, alberi; sosta su albero
foto!
la via
l'incomincio
con i primi passi si studia un pò il percorso, incominciano le parolacce
non ho applicato filtri o cose strane sull'obiettivo, è proprio la mia macchina che fa schifo
il ghemon che segue da secondo, poi tocca a me
generosi buchi permettono il traverso in maniera semplice
friends
il 4° tiro, il più lungo mi pare, si arriva lassù
nel diedro
io e il ghemon
la fine della via, siamo a due passi dalla croce dove sostiamo poco, perchè un'altra salita ci attende
finita Via col Vento torniamo giù per il bosco un pò scivoloso, ci attende lo Spigolo Nord
questa via è di 3°, la caratteristica è che non ha chiodi, occorre quindi proteggersi con fettucce, clessidre, friends e nuts, le possibilità di assicurarsi sono comunque abbastanza.
qui mi offro volontario io, è la prima volta che salgo in questa maniera; sicuramente il tiro più gravoso è il secondo, ci si trova di fronte a un muro fessurato di una decina di metri, è abbastanza verticale, su questo occorre fare un minimo di attenzione.
gli altri tiri conoscendo la via si potrebbero fare senza corda, non ci sono molti problemi
qui piazzo il mio primo friends, e speriamo che tenga
la via
al secondo tiro assicuro i due compagni, loro salgono con gli scarponi
un pò corta ma molto bella!!
siamo quindi di nuovo in cima, mangiamo qualcosa e si decide quindi di fare un giro turistico per ammirare meglio la zona, le rocce calcaree offrono scorci bellissimi
quindi ci spogliamo di tutta l'attrezzatura e inseriamo la modalità escursionista
le grotte da visitare non mancano di certo
prima volta in vita mia che dalla cima di un monte vedo il mare, laggiù l'isola di Gallinara
le pareti irte e molto alte offrono delle vie di arrampicata mica tanto banali, l'ambiente dove camminiamo è questo qui
la perfezione del taglio della roccia nella ex-cava
in una grotta c'era un caprone morto appoggiato, lo giuro che una puzza così manco le uova marce ce l'hanno
gli eroi in vetta
le due vie sono credo tra le più semplici nell'immenso comprensorio, quindi le consiglio a chi vuole passarsi una bella giornata marittima. eviterei di andarci nei periodi più caldi
alla prossima!