Escursione Fosso della Cavata, Monti della Laga

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 4 maggio 2017
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Ceppo (Rocca Santa Maria)
Località di arrivo: Ceppo (Rocca Santa Maria)
Tempo di percorrenza:
Chilometri: circa 12 per il semi anello fatto da noi
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: in questo periodo dell'anno lo scioglimento della neve può essere rischioso negli attraversamenti, soprattutto nei canali in cui scorre acqua
Periodo consigliato:
Segnaletica: buona fino al rifugio, poi fuori sentiero
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1800
Accesso stradale: SP48

Descrizione

Il 4 maggio con l'amico @Leo da solo abbiamo due opzioni possibili per un'escursione, non abbiamo tanto tempo a disposizione ma nemmeno la necessità di qualcosa eccessivamente "lampo". Vista la ancora abbondante presenza di neve sul Gran Sasso che per buona parte dei sentieri appetibili richiede approcci alpinistici, decidiamo di optare per la Laga che pure non va presa assolutamente sotto gamba, ma può consentire una scelta più ampia di escursioni meno tecniche (non per questo meno rischiose!) ed anche perché dopo il Pizzo di Camarda che è Gran Sasso, un po' di Laga ci sta sempre bene...

Le opzioni sono due, il Pizzo di Moscio (2411m) che anche se presentasse delle lingue di neve sarebbe comunque alla portata dei nostri ramponi e picozze, oppure il fosso della Cavata (in pratica alla base del Pizzo di Moscio) dove a Leo preme controllare un rifugio già piuttosto danneggiato e con il tetto presumibilmente in eternit... l'idea è di fare un bel resoconto fotografico e segnalare agli organi competenti la faccenda, comunque decidiamo di arrivare sul posto e scegliere in base al meteo che si preannuncia di difficile interpretazione.

Chi conosce la Laga sa che ha avvicinamenti e distanze davvero impegnative e che fanno parte della magia di queste montagne, ma le due escursioni sopra sono agevolate dal fatto che con una macchina non troppo bassa è possibile salire dalla località "Ceppo" fino ai 1800m del lago dell'orso, risparmiando così circa un'oretta su strada bianca. Per l'accesso in auto alla zona quest'anno, presso il Camping del Ceppo (consigliatissimo anche mangiarci, i ragazzi sono bravi e davvero cortesi) è possibile richiedere gratuitamente un permesso per il transito semplicemente compilando un prestampato che vi sarà fornito dal camping... si parte, vado con le foto

Giunti quasi al lago dell'orso dopo la brecciata la Laga ci accoglie con i suo colori magici, ma ci dice anche che le vette sono sferzate da tempo poco amichevole.. oggi si resta bassi, si va al fosso della Cavata

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Siamo partiti non troppo tardi e vediamo la luce iniziare a sorgere su queste montagne, la Laga oltre ad essere bella di suo è anche un privilegiato balcone sul Gran Sasso

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Comunque, lasciata l'auto e superato un piccolo boschetto con sentiero evidente ed anche segnato iniziamo la discesa nel fosso con un meteo come dicevo poco decifrabile

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Ci sono delle piacevoli schiarite, la Laga è il regno delle acque soprattutto in questo periodo, bellissimo ma bisognerà prestare attenzione ai guadi

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Alcuni sono agevoli, in altri prestiamo attenzione alle rocce viscide altri sono da evitare in quanto la neve scavata sotto dall'acqua può cedere e spesso celare una caduta di svariati metri, le pendenze a valle poi non scherzano, insomma meglio aggirare che avventurarsi su neve che potrebbe nascondere insidie non trascurabili... ed arriviamo alla meravigliosa cascata che insiste nella parte centrale del fosso, Leo saluta e da l'idea delle dimensioni del salto d'acqua

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Ovviamente per me che la fotografia è un pallino scatta la necessità di cavalletto e compagnia cantante...

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Di fianco alla cascata la radura è invitante, con vista sul rifugio che andremo ad ispezionare e fotografare, il sole fa capolino più stabilmente e decidiamo di farci un bel te caldo.

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Dopo il te e due chiacchiere andiamo a verificare le condizioni del rifugio, faccio le mie foto ed in seguito decidiamo di visitare prima una parte del boschetto più in basso che ha alberi meravigliosi

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Poi decidiamo di non tornare indietro dallo stesso sentiero ma compiere un anello a mezza costa del fosso - per quanto ci concederanno i vari fossi, greti di torrenti e soprattutto la neve che li sovrasta... insomma, un giretto cialtrone come piace a noi... una pettata e guadagniamo la vista sul fosso dalla parte opposta all'arrivo

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Si annuvola nuovamente, saliamo un altro po' di quota la vista è sempre incantevole, spunta anche la cascata sulla sinistra

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Abbiamo con noi picozza e ramponi, ma il rischio maggiore come dicevamo è che la neve sia scavata sotto dall'acqua di fusione e ceda col nostro peso, ed ogni passaggio o guado è da ponderare con attenzione

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Anche perchè in alcuni punti i torrenti sono visibili, ma in altri la neve è talmente tanta da riempire il tutto e rendere complicatissimo decifrare la presenza o meno di acqua... considerato che il salto sotto Leo era di un paio di metri, quanto sarà alta la lingua di neve (o il buco sotto) nel punto centrale di questo passaggio?

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Alcuni passaggi poi sono scoperti ma poco agevoli e scivolare qui è davvero proibito... Linda la lupa non si rende conto di essere seduta su una lingua esile di neve, Leo la mette in guardia con veemenza ma lei non vorrà ascoltare, per fortuna è andata bene...

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In alto spesso sono visibili dei temibili crepacci nelle lingue di neve

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Comunque concludiamo l'anello attorno al fosso più o meno alla quota che avevamo guadagnato ed intercettiamo il sentiero che ci riporterà verso l'auto, quello percorso all'andata

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Si è fatta una certa ora e la fame inizia a farsi sentire... decidiamo che una zona appena più ampia con questa visuale è l'ideale per il pranzo

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Ci prepariamo dei succulenti tortellini con panna e formaggio, poi dopo un sosta appagante ripartiamo...

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la Laga è sempre magica come dice mia moglie...

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Nell'alternarsi di nubi dense e schiarite si scopra anche Pizzo di Moscio, e gli prometto che ci vedremo a breve... la zona del fosso della Cavata che abbiamo visitato, sotto di esso, ora con la luce è più decifrabile.

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E siamo al pianoro del lago dell'Orso (non cercate un lago, non c'è), a circa cinque minuti dalla macchina, ma dico a Leo che nei dintorni (questione di minuti) dovrebbe esserci una zona particolare denominata "Iacci di Verre" e dico che dovrebbe piacergli...

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la zona infatti è nota per dei faggi dalla conformazione particolare, ora siamo di passaggio, ma meriterà un'altra visita

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Poco sopra i cosiddetti "faggi torti" vi è anche un bel rifugio in muratura (non come quello prefabbricato e quindi gracile presente nel fosso della Cavata) che pare aver retto bene le grandi nevicate e soprattutto i terremoti (tranne per la canna fumaria), un po' meno bene la poca decenza di chi lo occupa normalmente ma questo è un altro problema... comunque in assenza del pastore può essere davvero comodo

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Torniamo quindi alla macchina, il giro è stato appagante e assolutamente non banale nonostante il dislivello minimo... la Laga non delude mai... alla prossima!
 
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:lol: Niente da aggiungere allo splendido racconto del socio,solo una ripetizione: sempre Magica la laga.
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Allegati

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La Laga è spettacolare! Complimenti per il giro, unico neo il vandalismo.
Ne ho trovati di rifugi che alla meglio sono ormai divenuti veri e propri ricoveri per i bovini.
Mancano le prove dei tortellini!
 
foto spettacolari, soprattutto quella della cascata. per l'attraversamento dei nevai quando non si è sicuri dello stato della neve a volte conviene togliersi calze e scarponi e attraversare, fa freschetto :biggrin: , ma almeno non si rischia
 
foto spettacolari, soprattutto quella della cascata. per l'attraversamento dei nevai quando non si è sicuri dello stato della neve a volte conviene togliersi calze e scarponi e attraversare, fa freschetto :biggrin: , ma almeno non si rischia
Gasp!! Ci ho pensato tante volte sai? MA sembrava talmente una idea folle che non ne ho mai parlato con nessuno. In effetti la Lupa senza le scarpe non ha avuto problemi di grip... anche se...la sua testardaggine in quel momento gli ha fatto fare un bel botto in mezzo all'acqua e massi. Meno male perché forse dovrei prenderla di peso( 30 kg:azz:) in certi casi piuttosto che arrendermi e dire arrangiati:no:. Per le foto non sono un esperto ma credo che siano stati rari i momenti di luce buona, soprattutto quando eravamo vicini alla cascata.... ciccio in effetti ha sudato per prendergli le misure:biggrin:
 
Splendida la Laga e quei faggi danzanti. Anche io una volta sono arrivato a Ceppo da Roma in giornata ... di una lontananza che o si muore o si resta scemi... e io non sono morto. E oltre alla Morricana era andato a cercare la Cavata che però era asciutta. Il rifugio invece, visto dall'alto, aveva colpito anche me: è questo no?
L'argomento guadi m'interessa che fra Tolfa e Tuscia qui vicino Roma ne faccio a bizzeffe. Dopo tanti anni e tanti guadi, anche di fiumi bassi ma di una certa larghezza, io ormai preferisco farli scarponi ai piedi: mi sembra preferibile per evitare di ferirsi o di scivolare.
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Splendida la Laga e quei faggi danzanti. Anche io una volta sono arrivato a Ceppo da Roma in giornata ... di una lontananza che o si muore o si resta scemi... e io non sono morto. E oltre alla Morricana era andato a cercare la Cavata che però era asciutta. Il rifugio invece, visto dall'alto, aveva colpito anche me: è questo no?
L'argomento guadi m'interessa che fra Tolfa e Tuscia qui vicino Roma ne faccio a bizzeffe. Dopo tanti anni e tanti guadi, anche di fiumi bassi ma di una certa larghezza, io ormai preferisco farli scarponi ai piedi: mi sembra preferibile per evitare di ferirsi o di scivolare.
Vedi l'allegato 151846
Purtroppo vedo dalla tua foto,non che non l'ho sapessi già ma non avevo foto,che il rifugio in eternit perdeva già pezzi e che quel buco c'era già. La tua foto è stupenda e ricorda la prima volta che ho visto la cavata con quei colori violetti mai più rivisti(10 anni ora sono). Attorno e sotto quel rifugio ci sono un po' di sorgenti stagionali e no,che ora sono zeppe di rifiuti e pezzi di rifugio.
 
La Laga è spettacolare! Complimenti per il giro, unico neo il vandalismo.
Ne ho trovati di rifugi che alla meglio sono ormai divenuti veri e propri ricoveri per i bovini.
Mancano le prove dei tortellini!

Hai ragione! Ho avuto problemi tecnici... ma ho provveduto ;)
Grazie!

P.S. Sui rifugi... mmmh non mi far parlare...

davvero "magica" la Laga, bellissime foto. Particolari quegli alberi
Grazie davvero!!

Grazie a te, grande Piervi!
 
foto spettacolari, soprattutto quella della cascata. per l'attraversamento dei nevai quando non si è sicuri dello stato della neve a volte conviene togliersi calze e scarponi e attraversare, fa freschetto :biggrin: , ma almeno non si rischia

Grazie Kima... Ma tu parli dei nevai che fanno ponte sopra fiumiciattoli? Perché non credo che togliendosi le scarpe non si sfonda se la neve è troppo sottile e sotto hai un bel buco...
 
Splendida la Laga e quei faggi danzanti. Anche io una volta sono arrivato a Ceppo da Roma in giornata ... di una lontananza che o si muore o si resta scemi... e io non sono morto. E oltre alla Morricana era andato a cercare la Cavata che però era asciutta. Il rifugio invece, visto dall'alto, aveva colpito anche me: è questo no?
L'argomento guadi m'interessa che fra Tolfa e Tuscia qui vicino Roma ne faccio a bizzeffe. Dopo tanti anni e tanti guadi, anche di fiumi bassi ma di una certa larghezza, io ormai preferisco farli scarponi ai piedi: mi sembra preferibile per evitare di ferirsi o di scivolare.
Vedi l'allegato 151846

Grande Marco, ti ringrazio... Sui guadi anche io sono per la scarpa, invece le tolgo volentieri per mettere i piedi in ammollo con il socio per il rituale di rinfresco con annessa sosta...
Ma di che anno è la tua foto del rifugio? Ti confermo che è quello per via del buco evidente nella zona frontale... E quindi mi incuriosisce sapere da che anno è bucato o_O

Comunque le "autorità" non hanno risposto alla mia segnalazione via mail (con foto annesse) e son trascorsi più di 10 giorni... Lunedì parto con qualche telefonata molesta :-x
 
Grazie Kima... Ma tu parli dei nevai che fanno ponte sopra fiumiciattoli? Perché non credo che togliendosi le scarpe non si sfonda se la neve è troppo sottile e sotto hai un bel buco...


parlavo dei nevai sopra ai torrenti, tipo nell'11esima foto, è già capitato anche a noi e a volte è meglio togliersi un'attimo le scarpe e attraversare nell'acqua.
quando non c'è questa possibilità l'unica cosa è incrociare le dita, ma con le scarpe ai piedi! :)
 
Quanto mi manca la Laga! Ogni anno era un rituale partire da Cesacastina o Capricchia e raggiungere il Gorzano in questo periodo ma quest'anno per vari motivi, tra cui le strade interrotte causa terremoto, credo di non andare.
Invece ho in mente di vedere, da tempo immemorabile, la cascata della Morricana, il Fosso della Cavata, il Pizzo di Moscio, ma come giustamente dice Marco, partire da Roma per fare una di queste cose in giornata, non si deve essere sani di mente ma totalmente scemi, altrimenti la consapevolezza della distanza ci fa rimandare sempre il viaggio... ed io purtroppo ho sempre rimandato. L'unica alternativa sarebbe usufruire del camping del Ceppo. Devo organizzarmi così!
 
parlavo dei nevai sopra ai torrenti, tipo nell'11esima foto, è già capitato anche a noi e a volte è meglio togliersi un'attimo le scarpe e attraversare nell'acqua.
quando non c'è questa possibilità l'unica cosa è incrociare le dita, ma con le scarpe ai piedi! :)

Ah no no... Noi abbiamo aggirato i nevai dove si poteva guadare o dove non c'era più neve oppure in tratti visibilmente pianeggianti... Abbiamo visto ponti di neve che celavano anche un paio di metri di eventuale caduta ed inoltre l'arenaria bagnata sotto è saponetta - infatti anche da guadare in piano è da fare con i denti stretti - e come se non bastasse la pendenza a valle è poco raccomandabile (sempre senza contare le cascate)... Insomma, piuttosto sarei tornato indietro :p
Per il guado semplice invece preferisco tenere lo scarpone :unsure:
Grazie!
 
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