Data: 21 e 22 Settembre 2017
Regione e provincia: Piemonte, Cuneo
Località di partenza: Madonna del Lago (Alto)
Località di arrivo: Madonna del Lago (Alto)
Chilometri: 18 Circa
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Alcuni tratti ripidi di petraie ed alcuni erbosi tra la Madonna del Lago ed il Monte Dubasso che possono rilevarsi insidiosi a causa della forte presenza di umidità che li rende scivolosi.
Dislivello totale in salita: 1180 mt (Statisitca OruxMaps)
Dislivello totale in discesa: 1190 mt (Statisitca OruxMaps)
Quota massima: 1739 mt
Accesso stradale: Dal casello della A10 di Albenga si seguono le indicazioni per Garessio . Dopo aver superato Cisano sul Neva si incontra la località Martinetto dove si svolta a sinistra su SP14 e si entra così in Val Pennavaire. Si procede fino ad Alto e ,superato il paese, dopo circa 2 km si svolta a destra per Madonna del Lago, che si raggiunge dopo qualche km su una stretta stradina. Qui si lascia l'auto nel parcheggio (Coordinate 44.118928 e 7.993460).
Eliminando le deviazioni/esplorazioni la lunghezza del percorso si riduce e questo giro si può fare tranquillamente in giornata impiegando 5/6 ore.
Allego Percorso
Allego Profilo
Da Madonna del Lago (mt. 1018) proseguo su asfalto in ripida salita seguendo il segnale "triangolo rosso"
finita la parte su asfalto, proseguo dritto su sterrata, trascurando la strada cementata sulla sinistra, la strada sterrata diventa sentiero. In questo primo tratto il percorso è ben segnalato.
Alcune foto:
Dopo circa 1 ora dalla partenza la traccia (da non seguire) prosegue evidente nel bosco, ma il sentiero indicato dal "triangolo rosso" svolta a sinistra ,non ben visibile, risalendo un ripido pendio erboso.
Da qui in poi il sentiero e la segnaletica non sono sempre evidenti
Alcune foto di questo tratto
Dopo questo tratto si arriva ad un piccolo altopiano
Fino ad arrivare al Monte Dubasso
Alcune foto dalla vetta:
Scendo dal versante opposto, verso il Colle San Bartolomeo, seguendo il segnavia "due pallini rossi", che dopo poco si congiunge all'Alta Via dei Monti Liguri.
Visto che ancora presto, prima di dirigermi verso il Monte Armetta, seguendo l'Alta Via in direzione opposto entro nel bosco per verificare la presenza di eventuali spazi riparati dal vento per piazzare la tenda che avevo individuato sulla cartina, di questi solo uno risulta essere idoneo.
Torno indietro ed giungo Colle San Bartolomeo.
Da qui in avanti il sentiero è ben segnalato, avendo ancora molto tempo a disposizione proseguo lentamente godendomi il paesaggio e facendo alcune deviazione ed esplorando il territorio.
In una di queste deviazioni scopro un'altra indicazione del "Colle San Bartolomeo"
Mi fermo a mangiare e dopo mi dirigo verso il Monte Armetta.
Alcune foto di questo tratto
Mi avvicino quindi alla vetta
Fino a raggiungerla
Alcune foto dalla vetta
Scendo dalla vetta dallo stesso versante dal quale sono salito.
Durante la salita verso l'Armetta la presenza del vento è stata costante ed adesso l'intensità è aumentata.
Durante la salita ho individuato una bella distesa prativa che mi sembra protetta dal vento.
Scendo fuori sentiero, fino a giungere a circa quota 1550 mt, dove è presente solo una lieve brezza.
Piazzo la tenda
E quindi ceno.
Non so la temperatura comunque c'è molta umidità, faccio un giro e scatto alcune foto
e quindi vado a dormire.
Risveglio
Dopo aver fatto colazione e preparato lo zaino risalgo e raggiungo l'Alta Via
Da qui mi dirigo verso Colle San Bartolomeo
Giunto a Colle San Bartolomeo avevo intenzione di seguire la sterrata che scende a destra, contrassegnata da il "doppio pallino rosso" e "quadrato rosso" per chiudere l'anello.
ma in un tornate trovo il percorso sbarrato da vari bovini, e da un roulotte a bordo del sentiero dalla quale sbuca un maremmano che mi si avvicina abbaiandomi.
Mentre sto valutando se esiste la possibilità di aggirare l'ostacolo, si alza uno dei bovini e realizzo che è un giovane toro, decido quindi che è più salutare tornare indietro e mi allontano.
Mentre il toro è fortunatamente più interessato alle mucche che a me, purtroppo il cane considera la mia ritirata come un segnale di paura, quindi mi segue abbaiandomi sempre più forte. Mi fermo e gli urlo contro, quindi smette di abbaiare e si ferma anche lui. Quindi mi volto e riprendo ad allontanarmi con passo veloce e lui riprende a seguirmi. Mi fermo di nuovo gli urlo di nuovo contro facendo due passi verso di lui, questa volta oltre a smettere di abbaiare indietreggia. Riprendo ad allontanarmi senza voltarmi mentre il maremmano riprende ad abbaiare debolmente e si dirige verso la roulette.
A questo punto mi dirigo verso Colle San Bernardo e da qui raggiungo di nuovo Monte Dubasso, dal quale scendo verso La Madonna del Lago seguendo a ritroso il percorso che avevo fatto la mattina precedente.
Giunto all'auto lascio lo zaino e prima di tornare a casa faccio qualche foto al laghetto presso la chiesa
Escursione non troppa faticosa dai bellissimi panorami. Consigliata.
Ciao