- Parchi del Trentino-Alto Adige
-
- Dolomiti di Fassa
Dati
Data: 7 ottobre 2017
Regione e provincia: Trentino
Località di partenza: Passo di Costalunga 1.745 metri (chimato anche Passo di Carezza)
Località di arrivo: Rifugio Roda di Vael 2.283 metri
Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 circa
Grado di difficoltà: semplice
Dislivello in salita: 500 metri circa
Bella escursione in un rifugio dove ero già stato anni fa: il rifugio Roda di Vael 2.283 m. (Proprietà della SAT, Società Alpini Tridentini), uno dei principali rifugi del gruppo del Catinaccio. Fortunatamente negli ultimi anni la stagione si è allungata e tanti rifugi sono aperti anche i primi fine settimana del mese di ottobre.
Giornata tersa! Ma fredda a causa soprattutto del vento. Al Passo di Costalunga 1.745 metri il termometro dell'auto segnava una temperatura esterna di +4. Per fortuna avevo portato i guanti perché ci volevano.
La via di accesso principale è quella con partenza dal Passo di Costalunga, dove si prende un sentiero che inizialmente si inoltra nel bosco. Ad un bivio si prende il sentiero che va a destra n. 548. I cartelli indicano un tempo di un'ora e 40 minuti, ma io sono andato spedito perché ho impiegato solo un'ora e 10 minuti.
Partito alle 7.00 in auto, alle 8.50 ero al Passo e alle 10.00 ero già al rifugio.
A fine giornata, invece di andare subito a caso, visto che ero in zona, ho deciso di fare un salto al Lago di Carezza dove non ero mai stato. Un bel posticino che di sicuro merita, e dove ci tornerò magari al mattino presto.
Parcheggiata l'auto, attraverso la strada e in prossimità dell'Hotel Rosengarten (sullo sfondo), c'è il sentiero per il rifugio, dove un cartello indica chiaramente la tempistica: 1.40
Dopo 5 - 10 minuti a piedi c'è un bivio: la via più diretta è il sentiero n. 548 sulla destra (se si sale sulla sinistra si arriva all'arrivo della seggiovia e al Rifugio Paolina, da li è comunque possibile raggiungere il Rifugio Roda di Vael):
Finalmente ecco il Rifugio: cielo terso e colori già autunnali. Altre 1.000 giornate come questa!!!!! (sulla destra la piccola baita Pederiva)
Il Catinaccio fa da cornice:
Sempre lui: Rifugio Roda di Vael e Baita Pederiva. Alcuni escursionisti salivano per un sentiero sulla sinistra che dovrebbe portare all'inizio di una ferrata
Veduta sul gruppo del Catinaccio con i larici già colorati:
Zoomata su una cima, sulla cui vetta si intravedono delle persone, mentre in lontananza sulla destra la parete della Marmolata
Dopo aver soddisfatto la vista, non potevo non assecondare il palato: tagliatelle ai funghi
Come detto, invece di tornare a casa, ho fatto un salto al Lago di Carezza. Peccato solo che quest'anno a causa di un inverno povere di neve e di una primavera/estate con poche precipitazioni, il lago fosse un po' sofferente, cioè con meno acqua rispetto agli anni scorsi.
Un saluto a tutti e buone escursioni
Data: 7 ottobre 2017
Regione e provincia: Trentino
Località di partenza: Passo di Costalunga 1.745 metri (chimato anche Passo di Carezza)
Località di arrivo: Rifugio Roda di Vael 2.283 metri
Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 circa
Grado di difficoltà: semplice
Dislivello in salita: 500 metri circa
Bella escursione in un rifugio dove ero già stato anni fa: il rifugio Roda di Vael 2.283 m. (Proprietà della SAT, Società Alpini Tridentini), uno dei principali rifugi del gruppo del Catinaccio. Fortunatamente negli ultimi anni la stagione si è allungata e tanti rifugi sono aperti anche i primi fine settimana del mese di ottobre.
Giornata tersa! Ma fredda a causa soprattutto del vento. Al Passo di Costalunga 1.745 metri il termometro dell'auto segnava una temperatura esterna di +4. Per fortuna avevo portato i guanti perché ci volevano.
La via di accesso principale è quella con partenza dal Passo di Costalunga, dove si prende un sentiero che inizialmente si inoltra nel bosco. Ad un bivio si prende il sentiero che va a destra n. 548. I cartelli indicano un tempo di un'ora e 40 minuti, ma io sono andato spedito perché ho impiegato solo un'ora e 10 minuti.
Partito alle 7.00 in auto, alle 8.50 ero al Passo e alle 10.00 ero già al rifugio.
A fine giornata, invece di andare subito a caso, visto che ero in zona, ho deciso di fare un salto al Lago di Carezza dove non ero mai stato. Un bel posticino che di sicuro merita, e dove ci tornerò magari al mattino presto.
Parcheggiata l'auto, attraverso la strada e in prossimità dell'Hotel Rosengarten (sullo sfondo), c'è il sentiero per il rifugio, dove un cartello indica chiaramente la tempistica: 1.40
Dopo 5 - 10 minuti a piedi c'è un bivio: la via più diretta è il sentiero n. 548 sulla destra (se si sale sulla sinistra si arriva all'arrivo della seggiovia e al Rifugio Paolina, da li è comunque possibile raggiungere il Rifugio Roda di Vael):
Finalmente ecco il Rifugio: cielo terso e colori già autunnali. Altre 1.000 giornate come questa!!!!! (sulla destra la piccola baita Pederiva)
Il Catinaccio fa da cornice:
Sempre lui: Rifugio Roda di Vael e Baita Pederiva. Alcuni escursionisti salivano per un sentiero sulla sinistra che dovrebbe portare all'inizio di una ferrata
Veduta sul gruppo del Catinaccio con i larici già colorati:
Zoomata su una cima, sulla cui vetta si intravedono delle persone, mentre in lontananza sulla destra la parete della Marmolata
Dopo aver soddisfatto la vista, non potevo non assecondare il palato: tagliatelle ai funghi
Come detto, invece di tornare a casa, ho fatto un salto al Lago di Carezza. Peccato solo che quest'anno a causa di un inverno povere di neve e di una primavera/estate con poche precipitazioni, il lago fosse un po' sofferente, cioè con meno acqua rispetto agli anni scorsi.
Un saluto a tutti e buone escursioni