Escursione Monte Velino, la traversata che diventa anello ma che è anche cuore...

Io spero ti abbia fatto anche solo la metà del piacere che ha fatto a me perché sono stato davvero benissimo nonostante il dislivello per me inedito (e faticoso) e la fantozziana dimenticanza delle chiavi.
La prima volta fu una piacevole scoperta passeggiare insieme con te e il socio, questa mi ha dato il sapore di una conferma, di consolidato e soprattutto lo spazio lasciato alle meditazioni e contemplazioni solitarie di tutti e tre sembra una cosa quasi orchestrata da quanto appare naturale.
Che dire, per me una giornata davvero meravigliosa.
Devo dire che sono anche contento di essere stato io a farvi assaggiare per la prima volta un dislivello importante. Per la prossima possiamo pensare a qualche lunga percorrenza come i +30 km che a me piacciono tanto.
 
Devo dire che sono anche contento di essere stato io a farvi assaggiare per la prima volta un dislivello importante. Per la prossima possiamo pensare a qualche lunga percorrenza come i +30 km che a me piacciono tanto.

Il +30 mi piace, mi piace pensare di spostare l'asticella senza però pensare in qualche modo a "prestazioni".... cosa che invece è molto imperante di recente nell'ambiente montano, figlia sicuramente del nostro tempo.

Non lo vedo necessariamente come un male, ma avere il Cafornia ad un tiro di schioppo e pensare "ci tornerò" è più il mio approccio come ti dicevo sotto quella vetta...

ho già troppe briglie che mi fasciano nella mia vita, non voglio un'altra "necessità" o meta, per quanto positiva, ma solo respirare.

Io spero solo di riuscire a trovare sempre il tempo, il modo e la salute per non smettere di camminare per troppo tempo, per tenere vivo il ricordo dei passi e del dislivello nelle mie gambe (Leonardo dice sempre, giustamente, che i muscoli hanno memoria) la logistica mi rema contro, ma del resto "non siamo qui per divertirci", giusto? :biggrin:
 
Eh sì, tu hai fatto la Direttissima che impone un passaggino in arrampicata. Volendo poi, scendendo dal Cafornia, si potrebbe seguire il sentiero sulla rocciosa cresta est (7A) e il cuore diventa una pera.
Pensare che in Nord America c'è un artista, se così si può definire, che si diverte a creare dei disegni satellitari con GPS e bici. Li fa in ambiente urbano, pianificando il percorso a tavolino e sono veramente geniali.
Anch'io avevo pensato di farlo, ma in ambiente montano nella Piana di Castelluccio, rigorosamente in inverno, in quanto NON si può calpestare la Piana tra la semina e il raccolto, non vi dirò mai che cosa ho in mente di disegnare :)
Per quanto riguarda la via del Velino si era la Direttissima. Magari se i cani hanno una pettorina, si può aiutarli a salire con una corda, boh? Non so se un giorno la farò con il mio fido. Allego una foto del passaggio:

08.jpg
 
Non riesco a decifrare bene la verticalità ma mi sembra marcata, comunque la roccia sembra buona, il canalino mi sembra poter offrire una certa protezione dall'esposizione, magari con un po' di allenamento (per abituare Zoe) probabilmente riuscirei con un certo impegno - per miei limiti - a farlo con lei nello zaino... ma non credo lo farei, comunque sarebbe una complicazione per me e per lei ed il sentiero che abbiamo fatto noi è comunque molto bello quindi invoglia ed ha un paio di pezzi buoni per chi vuole mettere le mani sulla roccia anche se non a questo livello.
Grazie per la foto!
 
Pensare che in Nord America c'è un artista, se così si può definire, che si diverte a creare dei disegni satellitari con GPS e bici. Li fa in ambiente urbano, pianificando il percorso a tavolino e sono veramente geniali.
Anch'io avevo pensato di farlo, ma in ambiente montano nella Piana di Castelluccio, rigorosamente in inverno, in quanto NON si può calpestare la Piana tra la semina e il raccolto, non vi dirò mai che cosa ho in mente di disegnare :)
Per quanto riguarda la via del Velino si era la Direttissima. Magari se i cani hanno una pettorina, si può aiutarli a salire con una corda, boh? Non so se un giorno la farò con il mio fido. Allego una foto del passaggio:

Vedi l'allegato 164623
Sì, ho visto anche io alcune foto e sono forme veramente affascinanti.
Non ho ricordi particolarmente ostici della Direttissima, l'ho fatta anche in discesa e non sono un fulmine di guerra quando si tratta di arrampicare. Alcune guide dicono che il passaggio più difficile sarebbe aggirabile, ma io non ho mai capito come.
 
Belli i più 30,duri ma sicuramente appagante far girare tanti passi in natura. Certo più trenta spero almeno che non si facciano questi 1600 mt di dislivello tutti in un fiato......poi non avendo mai fatto certe distanze io mi immagino qualcosa troppo complicato in un solo giorno.
Come per il socio Cmq l'idea mi piace
 
Belli i più 30,duri ma sicuramente appagante far girare tanti passi in natura. Certo più trenta spero almeno che non si facciano questi 1600 mt di dislivello tutti in un fiato......poi non avendo mai fatto certe distanze io mi immagino qualcosa troppo complicato in un solo giorno.
Come per il socio Cmq l'idea mi piace
+30 non è un prestazione fisica o un'impresa da compiere. Possono essere di meno o possono essere di più, ma sono solo il modo per allontanarsi nella natura, recuperare il lato viandante del nostro essere e tornare a impadronirsi del tempo.
 
I
+30 non è un prestazione fisica o un'impresa da compiere. Possono essere di meno o possono essere di più, ma sono solo il modo per allontanarsi nella natura, recuperare il lato viandante del nostro essere e tornare a impadronirsi del tempo.
In effetti mi rimane più facile e naturale parlare di tempo più che km. Più ore siamo in giro, e più il mio essere ne sarà contento.
 
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