- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: 18/11/2017
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Campo Felice
Località di arrivo: Rifugio Sebastiani
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 10
Grado di difficoltà: EAI
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona, bolli bianco e rossi
Dislivello in salita: 525m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2102m
Accesso stradale: Campo Felice, miniera abbandonata
Descrizione:
La neve quest'anno non si è fatta attendere troppo e la voglia di metterci i piedi e le ciaspole sopra è tanta, ragion per cui alla prima occasione utile decido di proporre al socio cialtrone @Leo da solo "un'escursione non troppo impegnativa con mangiata ad un rifugio in un posto che non conosce"... Il socio accetta volentieri, si potrebbe pensare per la novità e per la presenza della neve, ma in realtà ogni pretesto per noi è buono per mettere i piedi su qualche sentiero.
Il meteo però sembra non essere dalla nostra parte, le previsioni per Campo Felice hanno l'unico aspetto positivo della mancanza di precipitazioni per tutto il giorno, però pare che il grigio ci accompagnerà per tutto il tragitto... mi rassegno al fatto che le foto saranno molto invernali... usciti dal casello di Tornimparte della A24, dopo qualche curva ci investe un nebbione che rende appena visibile il cofano della mia Panda. Ok, mi dico, foto grige e nebbiose, ma la voglia di passeggiare è troppa e ormai non si torna indietro.
Superato il valico delle Chiesole immerso nella nebbia imbocchiamo il rettilineo per la piana e succede qualcosa...
Il sole ci si para di fronte, le nebbie si ritirano e si ammucchiano sulla piana, il cielo è terso e senza una nuovola... ci fermiamo in mezzo alla strada per fare una foto tanto è la felicità... forse c'è il rischio che non sia così grigio!
Arriviamo di gran carriera all'imbocco della sterrata per la miniera abbandonata, ci prepariamo di fretta rinfrancati dal sole, la neve non è tanta e scrocchia gelata sotto i nostri scarponi... ciaspole o non ciaspole? Ma si dai, si andrà bene anche senza, lasciamole in macchina... e mentre trotterelliamo sul sentiero baciato dalla luce ci voltiamo alle spalle e vediamo che le nebbie sono rimaste livide sulla piana... si, forse non sarà grigio
Entriamo nel boschetto che precede la valle del Puzzillo, il sole tra un po' sparirà e ci godiamo gli ultimi raggi mentre Linda e Zoe già corrono felici sulla neve
Precedo Leo per un buon pezzo, lo lascio anche un po' isolato per fargli vivere questo posto nuovo in solitudine (siamo due solitari, in fondo) anche perchè la traccia è evidente, poi poco prima dell'imbocco alla valle decido di cedergli il passo perchè conosco l'effetto che fa affaciarsi in questa nuova dimensione
E la valle del Puzzillo, magnificamente imbiancata, si offre a noi con il massiccio costone ben evidente a destra (che non sfugge al socio), con tante montagne nuove che ci chiamano e con Zoe che fa gli onori di casa visto che ci è già stata, la sbruffoncella...
Sbruffoncella si, ma con Linda non attacca... in realtà giocheranno tutto il tempo, ormai son pappa e ciccia...
Superato il rifugetto sotto il Puzzillo la pendenza riprende, il sole continua ad illuminare i colori e l'ambiente però sta anche iniziando a sciogliere la neve che non è più croccante e portante come prima.
Assecondiamo il sentiero estivo, le pendenze aumentano e nonostante sia una passeggiata la montagna non regala nulla.
Eccole là, pappa e ciccia...
Abbiamo incrociato i gestori del rifugio al parcheggio e seguiamo le loro tracce in un ambiente maestoso
Alterniamo tratti pianeggianti a strappetti che si fanno sentire soprattutto perchè la neve ha ufficialmente ceduto al caldo e noi abbiamo le ciaspole in macchina.
Salendo di quota si scopre anche la piana di Campo Felice, la nebbia è ancora lì!
Sole e cielo azzurro di fronte a noi, chi lo avrebbe mai detto oggi.
Ci avviciniamo ancora di più al costone che esercita sempre il suo fascino magnetico su di me... contagia anche Leonardo, ormai è nella lista delle cose da vedere.
Non manca tantissimo al rifugio ed una coppia di ciaspolati ci raggiunge e ci supera, galleggiando meglio sulla neve che è sempre più molliccia
Ad un certo punto fanno capolino le bandiere del rifugio e come di consueto la vista di un obiettivo infonde nuove energie
Arriviamo che fervono lavori vari, siamo a 2100m e la neve è abbondante, il sole si è momentaneamente velato, ma siamo fiduciosi.
Tanto che decidiamo di mangiare fuori e non siamo i soli. Arrivano anche dei cavalieri, altri avventori e si crea un'atmosfera bellissima di chiacchiere e risate in cui Zoe e Linda sono mascotte coccolate.
La pappa è buona, il sole cala velocemente dietro le alture mentre qualche temerario va a collezionare cime... per noi oggi va bene così.
Mentre la vita nel rifugio ferve, entriamo a salutare e ringraziare Eleonora (il gestore del Sebastiani) e ripartiamo
L'ombra fagocita veloce la valle, ma noi cerchiamo di essere più veloci mentre qualche nuvola ha iniziato a fare capolino.
E le nebbie sono ancora lì, mentre scendiamo verso la valle ancora baciati da un sole che ormai disegna ombre lunghe
Sole che scomparirà tra un attimo dietro le montagne, ma Zoe e Linda hanno ancora voglia di correre e giocare
Sole che ci saluta con giochi di luce, ci fermiamo a ricambiare il saluto e ringraziarlo mentre nella valle la l'atmosfera si fa soffusa
E mentre ci accingiamo a ripercorrere il pezzo boscoso, Linda e Zoe ancora sculettano felici, la luce si raffredda
E quale migliore occasione per scaldarsi con un po' di te in questa cornice meravigliosa, visto che è anche l'orario giusto... da qui poi sarà un attimo arrivare all'automobile, è stata una giornata al di là delle nostre più rosee aspettative, la prima ciaspolata senza ciaspole...
Alla prossima!
Data: 18/11/2017
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Campo Felice
Località di arrivo: Rifugio Sebastiani
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 10
Grado di difficoltà: EAI
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona, bolli bianco e rossi
Dislivello in salita: 525m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2102m
Accesso stradale: Campo Felice, miniera abbandonata
Descrizione:
La neve quest'anno non si è fatta attendere troppo e la voglia di metterci i piedi e le ciaspole sopra è tanta, ragion per cui alla prima occasione utile decido di proporre al socio cialtrone @Leo da solo "un'escursione non troppo impegnativa con mangiata ad un rifugio in un posto che non conosce"... Il socio accetta volentieri, si potrebbe pensare per la novità e per la presenza della neve, ma in realtà ogni pretesto per noi è buono per mettere i piedi su qualche sentiero.
Il meteo però sembra non essere dalla nostra parte, le previsioni per Campo Felice hanno l'unico aspetto positivo della mancanza di precipitazioni per tutto il giorno, però pare che il grigio ci accompagnerà per tutto il tragitto... mi rassegno al fatto che le foto saranno molto invernali... usciti dal casello di Tornimparte della A24, dopo qualche curva ci investe un nebbione che rende appena visibile il cofano della mia Panda. Ok, mi dico, foto grige e nebbiose, ma la voglia di passeggiare è troppa e ormai non si torna indietro.
Superato il valico delle Chiesole immerso nella nebbia imbocchiamo il rettilineo per la piana e succede qualcosa...
Il sole ci si para di fronte, le nebbie si ritirano e si ammucchiano sulla piana, il cielo è terso e senza una nuovola... ci fermiamo in mezzo alla strada per fare una foto tanto è la felicità... forse c'è il rischio che non sia così grigio!
Arriviamo di gran carriera all'imbocco della sterrata per la miniera abbandonata, ci prepariamo di fretta rinfrancati dal sole, la neve non è tanta e scrocchia gelata sotto i nostri scarponi... ciaspole o non ciaspole? Ma si dai, si andrà bene anche senza, lasciamole in macchina... e mentre trotterelliamo sul sentiero baciato dalla luce ci voltiamo alle spalle e vediamo che le nebbie sono rimaste livide sulla piana... si, forse non sarà grigio
Entriamo nel boschetto che precede la valle del Puzzillo, il sole tra un po' sparirà e ci godiamo gli ultimi raggi mentre Linda e Zoe già corrono felici sulla neve
Precedo Leo per un buon pezzo, lo lascio anche un po' isolato per fargli vivere questo posto nuovo in solitudine (siamo due solitari, in fondo) anche perchè la traccia è evidente, poi poco prima dell'imbocco alla valle decido di cedergli il passo perchè conosco l'effetto che fa affaciarsi in questa nuova dimensione
E la valle del Puzzillo, magnificamente imbiancata, si offre a noi con il massiccio costone ben evidente a destra (che non sfugge al socio), con tante montagne nuove che ci chiamano e con Zoe che fa gli onori di casa visto che ci è già stata, la sbruffoncella...
Sbruffoncella si, ma con Linda non attacca... in realtà giocheranno tutto il tempo, ormai son pappa e ciccia...
Superato il rifugetto sotto il Puzzillo la pendenza riprende, il sole continua ad illuminare i colori e l'ambiente però sta anche iniziando a sciogliere la neve che non è più croccante e portante come prima.
Assecondiamo il sentiero estivo, le pendenze aumentano e nonostante sia una passeggiata la montagna non regala nulla.
Eccole là, pappa e ciccia...
Abbiamo incrociato i gestori del rifugio al parcheggio e seguiamo le loro tracce in un ambiente maestoso
Alterniamo tratti pianeggianti a strappetti che si fanno sentire soprattutto perchè la neve ha ufficialmente ceduto al caldo e noi abbiamo le ciaspole in macchina.
Salendo di quota si scopre anche la piana di Campo Felice, la nebbia è ancora lì!
Sole e cielo azzurro di fronte a noi, chi lo avrebbe mai detto oggi.
Ci avviciniamo ancora di più al costone che esercita sempre il suo fascino magnetico su di me... contagia anche Leonardo, ormai è nella lista delle cose da vedere.
Non manca tantissimo al rifugio ed una coppia di ciaspolati ci raggiunge e ci supera, galleggiando meglio sulla neve che è sempre più molliccia
Ad un certo punto fanno capolino le bandiere del rifugio e come di consueto la vista di un obiettivo infonde nuove energie
Arriviamo che fervono lavori vari, siamo a 2100m e la neve è abbondante, il sole si è momentaneamente velato, ma siamo fiduciosi.
Tanto che decidiamo di mangiare fuori e non siamo i soli. Arrivano anche dei cavalieri, altri avventori e si crea un'atmosfera bellissima di chiacchiere e risate in cui Zoe e Linda sono mascotte coccolate.
La pappa è buona, il sole cala velocemente dietro le alture mentre qualche temerario va a collezionare cime... per noi oggi va bene così.
Mentre la vita nel rifugio ferve, entriamo a salutare e ringraziare Eleonora (il gestore del Sebastiani) e ripartiamo
L'ombra fagocita veloce la valle, ma noi cerchiamo di essere più veloci mentre qualche nuvola ha iniziato a fare capolino.
E le nebbie sono ancora lì, mentre scendiamo verso la valle ancora baciati da un sole che ormai disegna ombre lunghe
Sole che scomparirà tra un attimo dietro le montagne, ma Zoe e Linda hanno ancora voglia di correre e giocare
Sole che ci saluta con giochi di luce, ci fermiamo a ricambiare il saluto e ringraziarlo mentre nella valle la l'atmosfera si fa soffusa
E mentre ci accingiamo a ripercorrere il pezzo boscoso, Linda e Zoe ancora sculettano felici, la luce si raffredda
E quale migliore occasione per scaldarsi con un po' di te in questa cornice meravigliosa, visto che è anche l'orario giusto... da qui poi sarà un attimo arrivare all'automobile, è stata una giornata al di là delle nostre più rosee aspettative, la prima ciaspolata senza ciaspole...
Alla prossima!
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