Recensione Olight S1 Mini Baton & S1 Mini Baton HCRI

Ciao a tutti, entrambe le versioni della nuova Olight S1 Mini Baton mandatemi per l’occasione dallo store Olight® Direct IT, che ringrazio per la fiducia concessami.

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CLICCA QUI per andare alla pagina ufficiale del prodotto sul sito Olight.

Ci tengo a precisare che le recensioni sono fatte a livello amatoriale e senza l’ausilio di strumenti scientifici o di test in laboratori segreti all’avanguardia pertanto, tra le righe che seguiranno, ci saranno anche le mie umili osservazioni.


Caratteristiche ufficiali:

- regular model color temperature: XM-L2 cool white 6500k, 70 CRI.
- HCRI model color temperature: XP-G3 cool white 5500k, 90 CRI. It is built for perfect color reproduction with illuminating objects eliminating all unwanted extra tints.
- extremely compact. The new S1 MINI are the shortest CR123A & RCR123A battery compatible side-switch flashlights.
- no charger is needed for charging the battery. The included battery is rechargeable through a built-in Micro-USB port, therefore it may share the same charging cable with a phone.
- magnetic tailcap. The flashlight attaches securely to any ferrous metal surface for hands free use.


Dove acquistarla

La torcia è acquistabile facilmente in Italia dalla pagina Amazon di Olight® Direct IT.


La confezione e gli accessori

La S1 Mini Baton arriva in una confezione di cartone di forma rettangolare. Già solo dalla parte anteriore della scatola si possono notare le differenze fra l'uno o l'altro modello.
A sinistra abbiamo la versione base a tinta fredda mentre, a destra, abbiamo quella a tinta freddina tendente al neutro, riconoscibile dalla scritta color arancio "HCRI" e dalla ciambella, sempre di color arancio, che riporta la temperatura del LED, i CRI e i lumen (che sono 450 contro i 600 della versione normale).

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Su uno dei due lati della confezione troviamo la prima dicitura diversa per distinguere il modello normale da quello CRI, le restanti scritte sono identiche.

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Anche nel retro le scatole si differenziano. Vi troviamo una piccola descrizione e le specifiche del modello.
Proprio dalle specifiche si evince chiaramente che queste due S1 Mini si differenziano per output luminoso e distanza raggiunta.

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Sull'ultima facciata rimasta, l'unica che hanno in comune, si trovano dei disegnini che identificano i campi di utilizzo consigliati per la torcia.

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Appena si apre la confezione, vale per entrambi i modelli, troviamo un piccolo cartoncino che ci invita a leggerlo

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per capire come staccare la torcia dal suo incastro (basta solo inclinarla leggermente dal suo vano e sfilarla) e ci avvisa che bisogna togliere il film protettivo in plastica per permettere il contatto alla batteria.

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Una volta estratto tutto dai vari scomparti, avremo:

- la torcia con la sua clip già attaccata
- la batteria, posta all'interno della torcia, da 650 mAh nominali
- il cavo USB -> microUSB (lungo poco più di 50 cm)
- un cordino da polso
- il fogliettino "read me"
- un foglietto pubblicitario
- il manuale in diverse lingue, italiano incluso

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Il cordino ha una piccola coppiglia metallica che ci aiuta ad inserirla nel foro dedicato. Ovviamente poi va tolta.

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A seguire la scansione del foglietto pubblicitario

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e del manuale nelle sole parti in inglese ed italiano che, a scelta, potete visionare e/o scaricare (gratuitamente) per intero direttamente dal sito Olight andando su QUESTA pagina.

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La torcia

La S1 Mini Baton è l'ultima nata in casa Olight ed è la più piccola e compatta torcia 1x16340/CR123A del brand, se non dell'intero mercato.
Il corpo è in alluminio e di forma cilindrica ed, per quasi tutta la sua interezza, è composto da questi solchi orizzontali sfalsati tra loro che, oltre a fornirle un bell'aspetto, sono funzionali perchè aumentano il grip sul corpo.
La parte superiore, quella che ospita il led è invece liscia, è presente la scanalatura per una clip, il tasto e una scanalatura più profonda, che gira tutto intorno alla testa ma che ha una funzione puramente estetica. Devo ammettere che, guardando la coda, quasi non si vede lo stacco del tailcap.

La zigrinatura a trattini è interrotta, sul corpo, da due piccole aree rettangolari sulle quali sono presenti il nome Olight e il nome S1 Mini Baton con tanto di codice identificativo. Il lettering di queste scritte non sembra presentare imperfezioni.

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In testa si può notare il solito bezel piatto color blue elettrico a protezione della lente TIR. Ovviamente le lenti sono differenti.
Nella S1 Mini classica, la lente è priva si sfaccettature. Parte con una convessità abbastanza accentuata mentre al centro, proprio sopra il LED, vi è una concavità. Una vera e propria cupoletta per capirci.
Nella S1 Mini HCRI, invece, è presente solamente una convessità lieve e la lente TIR, sempre non sfaccettata, è molto satinata al bordo più esterno e leggermente satinata al centro.

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Da queste angolazioni si capisce meglio la forma che ha la lente. Un altra cosa che balza all'occhio, ed è una novità in casa Olight, è l'incisione sul bezel delle informazioni riguardanti il LED utilizzato.
Nella versione classica avremo un XM-L2 CW con una temperatura colore di 6500 K senza dominanti presenti e, come dichiarato, un CRI di 70. Sono indicati anche i 600 lumen che questa torcia sprigiona di picco.

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L'altra versione, quella con la lente satinata, monta un XP-G3 CW con una temperatura di 5500 K dalla dominanza leggermente giallina. Il suo CRI è di 90 e i lumen dichiarati di picco sono 450.

Per chi non lo sapesse la parola CRI è l'acronimo di Color Rendering Index, che tradotto significa Indice di Resa Cromatica.
In parole povere, per noi utenti, ciò significa che più il livello di CRI dichiarato è alto e più i colori degli oggetti illuminati dalla torcia risulteranno reali, meno piatti o ingrigiti. L'ideale per chi vuole la migliore veridicità dell'ambiente che lo circonda e per chi cerca, magari in ambito fotografico, la miglior resa possibile da una fonte di luce artificiale.

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Si può interagire con la UI della S1 Baton con l'unico tasto (elettronico) posto sul fianco del corpo ed in prossimità del LED. La sua corsa è cortissima ed emette un suono poco rumoroso.
Esso è fatto in gomma nera, al centro è presente una trasparenza che lascia passare la luce di un LED rosso (poco luminoso) posto al di sotto. Il tasto è circondato dal classico cerchio blu elettrico che contraddistingue i prodotti Olight.
Se la clip è inserita, non è neanche difficile trovare il tasto al buio dato che si trova dalla parte opposta alla clip.

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Dall'altro lato del tasto, trova posto la clip che ci permette di ancorare questa piccola torcia agli abiti. Essa ha una forma ad "S" e ci permette di attaccare la torcia in entrambi i versi senza doverla invertire. La morsa si è rivelata molto buona.
Al di sotto della clip è presente la certificazione CE ed un disegnino per informarci che la cella va inserita con il polo negativo verso il LED.

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La clip può essere tolta e viene via abbastanza facilmente ma ciò, ovviamente, non vuol dire che la presa sul corpo torcia sia debole. Come si può constatare dalla foto a seguire, la clip può essere inserita solamente in un binario ben preciso presente sul corpo torcia, senza possibilità alcuna di ruotare.

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Sulla clip sono presenti due fori utili per inserire il laccio da polso grazie alla coppiglia che lo accompagna.

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In entrambi i modelli la coda è piatta, permettendo di posizionare la torcia a candela e sul modello HCRI è presente la scritta, giustamente, "HCRI".

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Il tailcap è l'unico componente che si svita dalla torcia. Per contenere al minimo le dimensioni è piccolo e la filettatura che lo tiene saldo al corpo torcia è corta e premette pochi giri.
La filettatura, come sugli altri modelli Olight, arriva ben ingrassata e l'O-ring garantisce una resistenza all'acqua secondo lo standard IPX8.
Se la clip è inserita, può dare un po' di fastidio mentre si svita o avvita il tailcap.
Potremo usufruire del lock-out fisico svitando leggermente il tailcap.

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La prima volta che si svita il tailcap, accedendo al vano batteria dove è inserita la 16340 che come da tradizione Olight avrà il polo negativo verso il LED, troveremo un film in plastica gialla che evita il contatto tra polo positivo e coda in modo tale da scongiurare una scarica involontaria della batteria.

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All'interno del tailcap, dietro il polo positivo, vi è una calamita non estraibile forte abbastanza da sorreggere la S1 Mini Baton sulle superfici metalliche, anche sottosopra.

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All'interno del corpo torcia, al centro di un disco di plastica che ha anche il compito di nascondere la circuiteria, trova posto una singola molla dorata.

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La batteria e il sistema di ricarica

La batteria che troviamo all'interno della torcia è una 16340 protetta button top con incluso un circuito che permette la ricarica della cella. Essa è rivestita da una guaina proprietaria della casa che riporta, oltre al codice del prodotto (ORBC-183C06), i vari dati della cella, come ad esempio la sua una capacità nominale di 650 mAh ed il voltaggio nominale di 3,7v. Ignoro la cella di base. Entrambe le celle arrivano con una tensione di 3,85v.

Ad un test con l'Opus le batterie risultano avere una media di 694 mAh reali, leggermente maggiori rispetto a quelli dichiarati in "copertina".

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A seguire varie foto del polo positivo dorato sporgente. Di lato si intravede anche la porta microUSB che ci permette di ricaricare la cella.

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Qui invece la foto del polo negativo

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e di tutte le scritte ed informazioni riportate sulla guaina.

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Quando la batteria ha un voltaggio troppo basso, si accenderà il LED rosso posto sotto il tasto per informarci che sarà meglio ricaricare la batteria al più presto.

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Come ho detto prima, il circuito di ricarica è presente sulla batteria stessa e non saremo più "dipendenti" dalle basette di ricarica. Quando ce ne sarà il bisogno, estrarremo la batteria dal corpo torcia e la metteremo in carica.
L'unica operazione da fare è prendere il cavo USB -> microUSB presente nella confezione, collegarne una estremità ad un dispositivo che ceda corrente (come ad esempio un power bank) e l'altra estremità direttamente alla batteria.
Piccola nota sul circuito di ricarica: esso riesce a sbloccare il PCB qualora lasciassimo scaricare inavvertitamente la cella, mandandola in blocco (il multimetro segna 0,0v) intorno ai 3,10V.

Quando mettiamo in carica la 16340, si accenderà un LED rosso posto sul circuito di ricarica per comunicarci che la ricarica è partita.

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Il LED diventerà verde quando il processo di ricarica sarà terminato. L'intero processo impiegherà circa 2 ore e mezza per terminare. La cella avrà, a fine carica, una tensione di 4,22v.

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Come funziona

La S1 Mini Baton ha 6 livelli selezionabili di cui uno è speciale (lo STROBO).

Secondo i dati ufficiali della casa, i livelli normali della versione standard hanno le seguenti caratteristiche:

- Turbo -> 600 lumen
- High -> 330 lumen
- Medium -> 60 lumen
- Low -> 15 lumen
- Moon -> 0,5 lumen

I livelli normali della versione HCRI, invece, hanno le seguenti caratteristiche:

- Turbo -> 450 lumen
- High -> 250 lumen
- Medium -> 50 lumen
- Low -> 12 lumen
- Moon -> 0,5 lumen

Accensione/Spegnimento

Una singola pressione sull'unico tasto presente farà accendere o spegnere la torcia. Dato che la S1 Mini è dotata di memoria verrà ricordato l'ultimo livello usato.

Cambio livelli/Accesso rapido ai livelli

Una volta accesa la torcia basterà tenere premuto il tasto per ciclare i livelli, in ordine crescente, da Low ad High.

Il livello Moon è un livello che dev'essere richiamato nel momento del bisogno. A torcia spenta basterà premere e tenere premuto il tasto laterale fino all'accensione del LED. Da qui si può tenere premuto il tasto per passare ai livelli più alti oppure si può spegnere la torcia. Il livello Moon viene ricordato e sarà riproposto alla riaccensione.

Il livello Turbo può essere richiamato sia a torcia spenta che accesa con una semplice doppia pressione del tasto. L'accensione del LED a questo livello avverrà in maniera dimmerata e non brusca come in altri modelli. Questa operazione, seppur rapida, evita all'occhio un brusco cambio di luminosità. In caso di spegnimento in turbo, la torcia si accenderà al livello High entro i primi 10 minuti di inutilizzo o al livello Medium oltre i 10 minuti.

Strobo

Per accedere allo strobo occorrerà eseguire, da torcia spenta o accesa, una rapida tripla pressione del tasto. Con lo strobo attivo potremmo scegliere se pigiare una volta il tasto per spegnere il LED oppure se tenerlo premuto per mezzo secondo e attivare l'ultimo livello normale utilizzato.

Blocco/Sblocco della torcia

La S1 Mini è dotata di blocco elettronico della circuiteria e lo si può abilitare avendo al torcia spenta. Dovremo fare lo stesso procedimento che si usa per accendere il Moon solo che questa volta, invece di rilasciare il tasto all'accendione del LED, lo lasceremo pigiato fino a quando il LED non si spegne. Una volta fatto ciò avremo bloccato la torcia, ogni pressione involontaria del tasto farà accendere il piccolo LED rosso posto sotto di esso per 3 secondi.
Per sbloccare la torcia basterà premere e tenere premuto il tasto per un secondo. Il LED si accenderà per farci capire che l'operazione è avvenuta correttamente.

Timer

La torcia ha la possibilità, qualora ci servisse, di spegnersi automaticamente dopo un intervallo di 3 o 9 minuti. Per abilitarlo bisogna andare sul livello che ci interessa usare e premere 2 volte rapidamente il tasto, tenendolo pigiato durante la seconda pressione. Se avremo fatto tutto correttamente il LED lampeggerà 1 o 2 volte. Ciò ci indicherà che il timer è attivo per 3 minuti (1 lampeggio) o per 9 minuti (2 lampeggi). Ovviamente il LED si spegnerà allo scadere del tempo.
Lo spegnimento automatico o quello manuale, se spegniamo la torcia prima dello scadere del timer, disabiliterà il timer. Il timer dovrà essere richiamato qualora servisse di nuovo e ricorderà se la volta precedente avevamo scelto i 3 o i 9 minuti.


Dimensioni: pesi ed ingombri

La torcia è lunga 5,41 cm e il suo diametro va da 1,93 cm a 2,10 cm.
La batteria è lunga 3,44 cm ed ha un diametro di 1,65 cm.
La torcia, con la clip inserita, pesa 26 gr, la sola batteria pesa 19 gr per un totale di 45 gr.

A seguire, le foto per un paragone dimensionale tra un accendino BIC grande e una 18650,

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la JETBeam JET-1 MK e la già piccolissima H1R Nova

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e la Nitecore TIP con la TINI.

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Confronto tra la 16340 Olight con il circuito di ricarica integrato e una 16340 Olight classica. Hanno praticamente la stessa dimensione.

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Lumen, runtime, candele e beamshot

N.B. Le prove a seguire sono state eseguite con le 16340 Olight uscite dalla confezione. Il tutto è stato eseguito in un ambiente casalingo a 17° e, a seconda dei test, con e senza ventilazione forzata.

I seguenti valori sono stati presi con le 16340 cariche e sono da considerarsi di picco.

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I seguenti valori sono stati presi con le 16340 cariche e sono da considerarsi di picco.

N.B. Le curve di scarica sono ovviamente indicative ed il risultato potrebbe variare in positivo o in negativo a seconda delle batterie utilizzate dall'utente finale o dalle condizioni di utilizzo, che possono variare dalle mie durante i miei test.

Le eventuali leggere discrepanze inerenti le prove fatte su uno stesso livello sono da imputare ad un diverso posizionamento dell'attrezzatura di misurazione.

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I seguenti valori sono stati presi con le 16340 cariche e sono da considerarsi di picco.

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Le foto seguenti sono state scattate ad una distanza di 20 cm dal muro prima con i due modelli separati, poi con i due modelli affiancati.

S1 Mini Baton

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S1 Mini Baton HCRI

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S1 Mini Baton HCRI a sinistra e S1 Mini Baton standard a destra

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Ampiezza fascio.

S1 Mini Baton

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S1 Mini Baton HCRI

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S1 Mini Baton HCRI a sinistra e S1 Mini Baton standard a destra. Da qui si capisce maggiormente che la S1 Mini standard è più votata al tiro.

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Foto fatte ai livelli Turbo e High, prima con la S1 Mini Baton standard e poi con la HCRI. La linea degli alberi è a 25 metri.
Con il braccio piegato a 90° e lo spot rivolto all'infinito, lo spill è distante circa mezzo metro dai piedi.

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Per capire meglio le differenze tra le due tinte, quale occasione migliore se non illuminare un cartellone raffigurante la fauna locale che è possibile incontrare nel bosco?
Da notare come con la HCRI (seconda foto) risaltino maggiormente i colori. Basta guardare la volpe, la civetta, il pettirosso e la cinciarella.

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Ed ecco la torcia attaccata al passaruota dell'auto per simulare un utilizzo in caso di foratura o nell'eventualità di dover montare le catene. La seconda foto è della S1 Mini Baton HCRI

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oppure, in caso di noie al motore, ecco le due S1 Mini calamitate al cofano grazie al magnete in coda. Il livello è l'High. Anche qui si vede leggermente la differenza di tinta e, soprattutto, l'ampiezza dei due fasci (la seconda foto è sempre la HCRI).

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Lumen, runtime, candele e beamshot

Due torce tanto uguali quanto diverse nell'utilizzo.

L'output luminoso di picco è quello che le contraddistingue maggiormente. 600 lumen della versione standard contro i 450 lumen nominali della versione HCRI che, come abbiamo visto nelle curve di scarica, durano pochi minuti.
Dopo lo step down, avremo disponibile il livello High che sarà di 300 per la versione standard e 250 lumen per la versione HCRI. Differenza quasi impercettibile all'occhio.

Quello che però non sfugge alla vista è la forma del fascio. Nella S1 Mini Baton standard abbiamo la presenza di un leggero spot (che gli conferisce un maggior tiro). Spot che sarà completamente invisibile nella S1 Mini Baton HCRI, che avrà però una maggiore ampiezza e una migliore resa visiva.

Personalmente, per una torcina EDC ultra compatta come questa, non penso sia giusto favorire il tiro anzi, per una maggiore fruibilità in diversi contesti, credo sia meglio avere un fascio leggermente più ampio.
Ovviamente la migliore resa visiva della HCRI è un altro punto a favore perchè si dimostra molto utile in quei contesti dove è d'obbligo avere una buona distinzione dei colori.

Preferenze personali a parte, mi sono piaciute entrambe e non ho riscontrato gravi difetti.
Avrei magari preferito che il LED rosso posto sotto il tasto fosse leggermente più luminoso. La questione della clip che tocca il tailcap è un fattore marginale perchè non ho trovato scomodo doverla spostare ogni volta per togliere e reinserire la cella.

Piccola divagazione sulla batteria: vi hanno aggiunto un circuito di ricarica integrata pur mantenendo le identiche dimensioni di una 16340 classica e, cosa più importante, mantenendo la capacità di 650 mAh.
Può inoltre risultare scomodo doverla estrarre per caricarla ma, come per l'estetica dei modelli o la tinta del LED, è un fattore puramente soggettivo.

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Voi cosa ne pensate? L'acquistereste? Discutiamone insieme
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

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