Ci ragiono ..... e ci scrivo

Hola!
stasera mentre tornavo dal mio fine settimana sciatorio sono rimasto attratto dalla sigla che fa bella mostra di se sul volante del mio tucson : S R S. ossia Supplemental Restraint System. (E pensare che sono quasi 10 anni che mi porta in giro!) Ma scrivere AIRBAG ...troppa fatica.

Tornado indietro nel tempo mi è balenato in mente quando con l'avvento della telefonia mobile ha iniziato a far breccia nella nostra quotidianita' la sigla S M S ossia Short Message System. Proprio quest ultima sigla era stata tradotta da una noto operatore telefonico, a corredo di una pubblicità dove due ragazzini si "coccolavano telefonicamente" in ...Se Mamma Sapesse!

Bene ora so che qualcuno starà pensando.... Aia! ci siamo persi Fairbanks che oramai sulla via dei 60 inizia a ricordare di avere un amico Germanico di nome Al e di cognome Zheimer.
Ebbene..... S R S lo vedrei bene come Se Rinaldi Sapesse!

Gia' se il Sig. Rinaldi, forse il produttore piu' noto di Roncole, Manaressi e Accette...fosse a conoscenza di tanta gente che per diletto (gioco) va in giro per boschi con un coltello da mezzo kilo appeso alla cintura per poter costruire un riparo...... venderebbe le sue meravigliose e funzionali creature a 100 - 150 euro anziche' a 25-30.

Ma vogliamo mettere il poter, e il saper utilizzare una roncola o un manaresso al posto di un coltello stile mazzinga robot in acciaio che manco sappiamo come è fatto, dal costo esorbitante (vedi quelli USA in acciaio 1095 che te lo vendono come se fosse costruito dalla NASA) quando i nostri padri e nonni lo utilizzavano cento anni fa?

Coltelli da 200 - 300 - 400 euro? ma ci siamo rincitrulliti?? Per utilizzarli per fare un picchetto per la tenda o per sramare o dividere un trochetto?

Se vogliamo tornare ruspanti ben venga.... ma in tutto e per tutto, fatto salvo per il coltellino che utilizziamo anche per il piu' nobile uso; il salame!
 
mh però non liquiderei la questione che trovo sensata. Credo che ogni attrezzo abbia una destinazione d'uso ed una funzionalità, personalmente non vedo il senso di un coltellazzo da 500g (a parte ovviamente il fatto che può semplicemente piacere) che se ti può permettere di portare un attrezzo in meno in realtà boh, mi vien da pensare che non svolga bene né le funzioni di un coltello (troppo peso da usare continuativamente) né di un accetta (che nasce per fare anch'essa determinate cose). Il coltellone può essere visto forse come un compromesso ok, però lo vedo in quest'ottica solo se lo si usa per hobby nel fine settimana. Io che ho a che fare con legna e bosco tutti i giorni sia per necessità (processamento legna per scaldare casa), lavoro (raccolta erbe spontanee), piacere (attività annoverabili nella definizione di bushcraft) ho trovato più funzionale abbandonare un coltello pur non esagerato (Esee4) in luogo di un mora classic1, compendiato con un'accetta bacho da 800g. Questa conformazione mi permette di lavorare con agilità con il coltello se si tratta di lavori di fino o piccole operazioni, per poi passare all'accetta quando il gioco lo richiede e con una spesa beh, piuttosto risicata
 
Certo Marco hai perfettamente ragione.
A quanto ho capito sei un tipo "pratico" come lo sono io.
La macchina mi serve per spostarmi da solo o con la famiglia, o con la legna, o con sacchi di stallatico e fertilizzanti vari, o con i piu' svariati oggetti. E' sempre carica al limite quasi o piu' di un mezzo da lavoro.
Il mio pensiero non era volto a denigrare i coltelloni, ma qualunque lama con prezzi esorbitanti che assolvono ( a volte) le medesime funzioni di quelli piu' economici.
 
Il mio pensiero non era volto a denigrare i coltelloni, ma qualunque lama con prezzi esorbitanti che assolvono ( a volte) le medesime funzioni di quelli piu' economici.

in tantissimi contesti è così un po come gli smartphone da 50 o 800 euro, ci sta chi compra computer da oltre 1000 euro per farci robe fattibili con robine da 200 euro...

se parlassimo di armi da fuoco allora ci sarebbe da ridere, ci son calibri 12 da svariate decine di migliaia di euro che tutto sommato sparano le stesse cartucce (ed in modo non tanto dissimile) di una cinesata da 200 euro.



vogliamo parlare delle attrezzature da outdoor in titanio? nella mia testa mi vien da pensare: " ndò cazz siamo alla nasa?!?" ma per qualcuno son una scelta validissima e per suo modo di vedere è attrezzatura moderna e superiore sopratutto per durata... (io ho ancora il gamellino in alluminio con varie incisioni a coltello di mio nonno, risalente alla ww2, è perfettamente funzionate e neppur troppo malconcio considerando quello che ha visto. Non lo uso solo per paura di perderlo)
 
Beh volendo fare l' avvocato del Diavolo c'è da valutare un altro fatto cioè che se escludiamo qualche tipo di manarese tutti quegli oggetti tipo roncola si trovano in commercio "nudi" senza fodero e quindi diventano scomodi se non pericolosi da portarsi in giro al contrario dei coltelloni.Se poi mi dici perchè spendere 300-400 euro per un coltello quando ne puoi spendere 50-60 , per me è la solita questione "perchè comprare una BMW se posso fare le stesse cose con una Punto?".Ognuno poi da la sua risposta...................per la qualità del prodotto, perchè è bello averla, per la sicurezza che duri nel tempo ..........o semplicemente perchè posso permettermelo.
 
la questione è arcinota, se ne parla da tempo su tutti i forum e fra tutti gli appassionati.
Quasi a livello delle discussioni sul porto/trasporto del coltello.

Gli attrezzi da taglio esistono dall'alba dei tempi, sono sempre stati utilizzati con successo. Ciò non vuol dire che l'evoluzione tecnica si debba fermare.

Questa (relativamente) nuova categoria di coltelloni, non è solo frutto di un marketing sanguisuga, ma anche di specifiche richieste degli utilizzatori.
Riuscire ad assolvere, con efficienza, più compiti ma con un solo attrezzo, è una bella conquista.
Se poi si riesce ad ottenere il tutto con maggiori performance, sicurezza e durata dell'attrezzo - beh allora chapeu!
 
Ragazzi intendevo....Se Rinaldi Sapesse!!!!!!! Meno male che non sa e quindi non vende le roncole a 100 euro come fa qualcuno (mi pare che cold steel ne abbia messa una sul mercato a .... tanti euri!!!!)
 
2 notarelle...
1. A me risultava che gli airbag SRS sono gli airbag che vengono installati più vicino al corpo della persona che proteggono, ove SRS mi pare significhi System with Reduced Size. Cioè palloncini più piccoli...
2. Non conosco il manaresso (o magari si, ma con un altro nome?), ma la roncola la maneggiavo con destrezza ad 8 anni e confermo: un bravo boscaiolo, con roncola, sega a nastro ed ascia, non morirà mai di freddo. Ma solo se è sufficientemente previdente. Piante e rami appena tagliati sono troppo umidi, per bruciare senza intossicare il malcapitato che cerca di usarli, con il fumo. Cosa che mi chiedo sempre come risolvono i vari appassionati di bushcraft, ma andiamo OT e qui mi fermo.

I coltelloni... mah. Temo che il problema si chiami Rambo (e la pubblicità che gli ha fatto). Personalmente giro con un classico Victorinox (il coltellino svizzero multiusi) e mi basta ed avanza. Dovessi decidere di mettermi a fare il boscaiolo (o se volessi dare una mano, nella manutenzione sentieri), credo che con una roncola (che però non è né piccola né leggera!) si possano fare grandi cose, una volta imparato a maneggiarla decentemente. Anche abbattere un alberello, di... 15-20 cm di diametro, con pochi colpi ben assestati. Oltre, meglio la sega a nastro (o la classica e più veloce, ma rumorosa, puzzolente, scomoda e molto più pesante da portare, motosega a catena). Sempre usata con competenza!
Anche lì: quando vedo filmati in cui gli americani menano fendenti con le asce per abbattere una pianta, mi chiedo perché non usano la classica sega a due manici. Fra l'altro, l'uso della sega, convenientemente inclinata, consente di far cadere la pianta nell'esatta direzione desiderata. Boh? Paese che vai...
 
2 notarelle...
1. A me risultava che gli airbag SRS sono gli airbag che vengono installati più vicino al corpo della persona che proteggono, ove SRS mi pare significhi System with Reduced Size. Cioè palloncini più piccoli...
2. Non conosco il manaresso (o magari si, ma con un altro nome?), ma la roncola la maneggiavo con destrezza ad 8 anni e confermo: un bravo boscaiolo, con roncola, sega a nastro ed ascia, non morirà mai di freddo. Ma solo se è sufficientemente previdente. Piante e rami appena tagliati sono troppo umidi, per bruciare senza intossicare il malcapitato che cerca di usarli, con il fumo. Cosa che mi chiedo sempre come risolvono i vari appassionati di bushcraft, ma andiamo OT e qui mi fermo.

I coltelloni... mah. Temo che il problema si chiami Rambo (e la pubblicità che gli ha fatto). Personalmente giro con un classico Victorinox (il coltellino svizzero multiusi) e mi basta ed avanza. Dovessi decidere di mettermi a fare il boscaiolo (o se volessi dare una mano, nella manutenzione sentieri), credo che con una roncola (che però non è né piccola né leggera!) si possano fare grandi cose, una volta imparato a maneggiarla decentemente. Anche abbattere un alberello, di... 15-20 cm di diametro, con pochi colpi ben assestati. Oltre, meglio la sega a nastro (o la classica e più veloce, ma rumorosa, puzzolente, scomoda e molto più pesante da portare, motosega a catena). Sempre usata con competenza!
Anche lì: quando vedo filmati in cui gli americani menano fendenti con le asce per abbattere una pianta, mi chiedo perché non usano la classica sega a due manici. Fra l'altro, l'uso della sega, convenientemente inclinata, consente di far cadere la pianta nell'esatta direzione desiderata. Boh? Paese che vai...
Il Manarese è come la roncola ma ha la lama dritta.Il nostro genio lo aveva in dotazione negli anni 60.Il nome italiano è manarese ma lo ho sentito chiamare anche manaresso, martina o potetto.
Mio padre diceva che in campagna la lama dritta per lui era più funzionale della lama curva
p.s.
Non confonderlo con il machete.Il manarese ha la lama dritta ma molto più corta e grossa
 
Nel 90% delle volte non prendiamo quello che ci serve... ma quello che piace.
riportato alle auto: a tanti basterebbe una Panda a benzina, a qualcuno a metano e stop. Perché poi ci prendiamo la station wagon e magari non sappiamo neanche come si ribaltano i sedili, o il suv rigorosamente bianco e non lo usiamo manco per andare in campagna, senno lo graffio e lo sporco??? Stessa cosa nei coltelli. Vedo coltelli che passano dai padri ai figli in onestissimo C70 ancora performate e lame da 2-300 euro tenute nel fodero. Gusti son gusti...
p.s. io faccio parte di quelli con le lame care pesanti e sempre nel fodero eh...
 
Ragazzi ripeto la mia era una considerazione del tipo..... vogliamo vivere nella natura come anni e anni fa.... usiamo strumenti di anni e anni fa!
Poi ognuno usa (compera) secondo i suoi gusti secondo le sue tasche convinto di comprare secondo le sue esigenze.;)
 
La passione per le lame ha un andamento parabolico... prima ti appassioni di acciai e dettagli fantascientifici, poi ti rendi conto che quel che serve è molto più essenziale (ed economico) e allora inizi ad apprezzare oggetto più modesti e (a volte) migliori di attrezzi più blasonati. Dipende solo dal punto in cui ci troviamo... tutto lì...
 
Il Manarese è come la roncola ma ha la lama dritta.Il nostro genio lo aveva in dotazione negli anni 60.Il nome italiano è manarese ma lo ho sentito chiamare anche manaresso, martina o potetto.
Mio padre diceva che in campagna la lama dritta per lui era più funzionale della lama curva
p.s.
Non confonderlo con il machete.Il manarese ha la lama dritta ma molto più corta e grossa

Mio padre portò a casa qualcosa del genere dall'Amazzonia. Lì negli anni '70 del secolo scorso lo chiamavano "facàon" (ho traslitterato a modo mio la pronuncia del portoghese brasiliano, che sembra quasi genovese stretto...:lol:), che significa... coltello!
Indispensabile, nella giungla...
Qui in Italia è rimasto tristemente appeso ad un muro, chiuso nel suo fodero, con il filo da rasoio appiattito, per molti anni. La cosa più bella era il manico, di un legno nero come il petrolio, talmente duro e pesante da sembrare acciaio ed il suo fodero, da appendere alla cintura, in puro cuoio. Niente fiocchettini, roba pratica, come piace a me.
Onestamente, il coltello che uso in cucina per tagliare la carne è un'arma d'offesa 10 volte più pericolosa (ha una punta bestiale!), ma date le dimensioni imbarazzanti, per poterlo portare a casa senza discussioni alla dogana, mio padre lo fece "neutralizzare"... e così è rimasto. Siamo gente pacifica (se ci lasciano in pace...).:poke:
 
In effetti, quando si parla di chopping e vedo in azione il mannarese o "marassa", come si chiama dalle mie parti, non posso non notare quanto sia pratica ed efficace...e non patisce nulla...
POI...sbavo, leggendo la recensione di Greengabri sul tops tahoma...e mi piace da matti...
E il bello che molti di voi li usano parecchio...io invece faccio 4 escursioni in croce.
Ma sono quelle cose che ci piacciono e che rallegrano...
Quindi procediamo pure a farci una bella scorta di lame :)

Ps ho trovato utilissimo per poter portare la marassa nello zaino porre sul filo u dorsino di quelli formato A4 tenuto in sede da un elastico.Poi la marassa nello zaino da un senso di tranquillità :):):)
 
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