In bicicletta, a piedi, a cavallo fra Appennino e Adriatico, lì dove un tempo sbuffavano i treni.
È il progetto della nuova Ciclovia della Costa dei Trabocchi: 42 chilometri fra storia e natura da Ortona a Vasto, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro e Casalbordino, lungo l’area costiera più suggestiva dell’Abruzzo.
Notevoli gli spunti di interesse di questo percorso che si snoda fra la salsedine marina e le vette di Gran Sasso e Majella che si stagliano all’orizzonte.
I trabocchi, innanzitutto, queste antiche macchine da pesca su palafitte, tipiche delle coste garganiche, molisane e abruzzesi. Ma anche la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, un susseguirsi di spiagge di sabbia e ciottoli, alte falesie e scogliere che si fondono con il blu del mare; il Castello Aragonese di Ortona e l’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia.
La linea ferroviaria è stata abbandonata nel 2005 e il cantiere, aperto lo scorso dicembre, dovrebbe permettere di percorrere la nuova Via Verde già nel corso del 2018.
Chi è in zona può vigilare e informarci degli sviluppi.
È il progetto della nuova Ciclovia della Costa dei Trabocchi: 42 chilometri fra storia e natura da Ortona a Vasto, passando per San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro e Casalbordino, lungo l’area costiera più suggestiva dell’Abruzzo.
Notevoli gli spunti di interesse di questo percorso che si snoda fra la salsedine marina e le vette di Gran Sasso e Majella che si stagliano all’orizzonte.
I trabocchi, innanzitutto, queste antiche macchine da pesca su palafitte, tipiche delle coste garganiche, molisane e abruzzesi. Ma anche la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, un susseguirsi di spiagge di sabbia e ciottoli, alte falesie e scogliere che si fondono con il blu del mare; il Castello Aragonese di Ortona e l’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia.
La linea ferroviaria è stata abbandonata nel 2005 e il cantiere, aperto lo scorso dicembre, dovrebbe permettere di percorrere la nuova Via Verde già nel corso del 2018.
Chi è in zona può vigilare e informarci degli sviluppi.