Tragedia sui Monti Sibillini


Lo conosco bene e lo faccio almeno una volta l'anno e direi di no, non è pericoloso in estate, però ogni tanto i fatti mi danno torto.
Riaperto da poco, dopo il terremoto; ci torno sabato prossimo.
Ci son tratti dove ai lati del sentiero ci sono pendii molto scoscesi e il tratto (dal rifugio a pizzo del diavolo, vedi link qui sotto) con precipizi ma niente e nessuno ti obbliga ad attraversarli sull'orlo. https://www.avventurosamente.it/xf/threads/lago-di-pilato.50055/#post-904967
Vedi foto 011.
Nemmeno la calca dei weekend estivi.

Ho visto una ragazza fare il tratto per il pizzo del diavolo con gli zoccoli del doctor sholls (o come diavolo si scrive) quelli in legno con la banda in pelle e fibbia in ottone sopra il metatarso.

Dispiacere e sconforto nell'apprendere di queste fatalità per poi chiedersi come possano avvenire.
Il giornalista parla della zona chiamata "roccette", mi sembra strano.
 
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Il Lago di Pilato è in definitiva facilmente raggiungibile da Forca di Presta con uno sforzo e un tempo non eccessivi: 1,30 h per il Rifugio Zilioli e 40 minuti per il lago (più il ritorno). La bellezza alpina del luogo richiama durante la bella stagione frotte di visitatori, tant'è che per preservare un ambiente unico, stazionano due Carabinieri forestali.
Ora, in effetti, c'è questo breve tratto obbligato (definito dal giornalista "le roccette"), che obbliga a mettere le mani sulla roccia, su un primo grado facile e appigliato, diciamo dei gradoni di roccia, che dopo pochi balzi si aprono però su 60 metri di vuoto.
Avendo visto gente con scarpe da ginnastica, mi chiedevo per l'appunto com'è che la statistica non chiedesse la sua parte. Ma ciò come si è visto non vale perché è capitato a un'escursionista esperto.
A mio giudizio questo è un tratto da attrezzare con un mancorrente.
 
Uhmmm.....se non ho capito male ,il tratto chiamato "Roccette" è il punto di raccordo che va dal pratone che porta al rifugio Zilioli e l'ingresso alla valle del Lago di Pilato e ,a patto di non sbagliarmi ,in quel tratto non c'è bisogno di arrampicarsi ,basta seguire il sentiero .Vero che ad un certo punto tende a confondersi (anni fa tirammo su due bambini e relativi accompagnatori rimbambiti tutti rigorosamente con l'infradito ) tant'è che una volta anche i miei amici che mi precedevano iniziarono ad arrampicarsi perchè avevano smarrito il sentiero (che poi ci si confonde perchè risalendo dal Lago gira bruscamente a sinistra e non c'è continuità visuale,non perché ce ne sono altri o simili).Se ci si arrampica li certo che diventa pericoloso ,altrimenti i rischi non dico 0 ma niente di che .
Se poi il punto dell'articolo non è quello da me descritto ,fate finta di niente :biggrin:
 
Il tratto in questione è quello nella foto sotto e nel suo ingrandimento.
Ripeto, non si tratta di arrampicare, ma di mettere giù le mani su dei gradoni che poi però tendono sul vuoto. Non mi risulta che da questo versante esista un alternativa, essendo la fascia di "scogliera" continua.
028 Lago di Pilato.JPG
028 Lago di Pilato 1.JPG
 
@ Montiinvisibili : ho preso in prestito una foto .:)

Il tratto a cui mi riferivo è proprio quello. Ho cercato di evidenziare ,grosso modo , come prosegue il sentiero ( riga rossa ) e ,una volta arrivati alla fine della "righa/sentiero", il percorso gira a sinistra e continua per un breve tratto e risale fino ad arrivare al "pratone" sottostante il rifugio Zilioli.

 
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:( :( :(

Brutte notizie, però nell'articolo il giornalista ha sbagliato l'età della persona. Ha 65 o 55 anni?
Avevo in mente di fare un salto a questo lago per vederlo per la prima volta, quel tratto è davvero tanto impervio?
 
mi dispiace molto per l'escursionista, è un luogo che stavo pianificando di visitare e a leggere questa cosa mi è venuto un attimo di paura.
Quindi se si rimane sul sentiero grossi problemi non ce ne sono, giusto?
Dovrei farlo con la mia cagnetta, a sto punto mi sa che la lascio legata che quella tende a fare la capretta...
 
Ovviamente mi spiace per la famiglia dello scomparso (per lui, mah, sarò cinico, ma potendo scegliere, credo che sia un bel modo di andarsene).
Però non farei disquisizioni, dato che la notizia, in sostanza, non dice nulla.
Guardando le foto che avete postato, trovo che sia un posto traditore. Mi spiego meglio. In salita, con il sole, ok, non ci sono problemi. Ma il bello dei Sibillini sta proprio nel loro essere "aerei, a contatto con le nuvole". Bella vista, ma condizioni meteo che possono variare bruscamente. Lo stesso percorso, in discesa e nelle nuvole mi sembra poco banale. Ripeto: non ho mai fatto quel sentiero e mi baso sulle vostre foto e parole.
Però, per la mia esperienza di montagna, il meteo non va MAI considerato come un dato acquisito. Un suggerimento, ecco...
 
Sconforto e cordoglio a queste brutte notizie, specialmente in montagna l'attenzione dev'essere sempre massima x ed avere un minimo di cognizione, la fatalità è sempre a portata di mano purtroppo x non aggiungere altro.
 
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Mi dispiace di non aver scattato una foto del tratto in questione. On line ho trovato queste immagini che rendono l'idea.
Quel tratto non si affronta come nelle foto appena sopra, ribadisco che c'è il sentiero e se subentra la modalità "capretta" non va bene.Entro la fine del mese faccio un salto al lago ,farò delle foto per documentare bene questo passaggio .
 
Cordoglio alla famiglia del mal capitato.
Quando si leggono queste notizie è sempre meglio aspettare prima di commentare tanto sono scarse le notizie.
Tenuto conto che sono giornalisti non sempre preparati in tema di montagna, discorso diverso per le notizie pubblicate su montagna tv.
Come ha scritto qualcuno gli incidenti accadono anche agli esperti, aggiungo come dimostrano le statistiche,che l'80% degli incidenti accade su sentiero.
 
Riprendo questa discussione perché ho percorso il tratto interessato proprio ieri mattina ,dopo circa 12 anni abbondanti che non lo percorrevo . La memoria è uno strumento fallace e ,nel descrivere il passaggio l'ho fatta un po' troppo semplice e non va bene ,tant'è che per un minuto mi sono trovato in "difficoltà ". Veniamo al dunque ; il passaggio secondo me presenta diverse criticità sia che si sale sia che si scenda ed inizio a descrivere quelle che ho incontrato salendo .
Subito un'immagine (riprendo quella postata appena sopra)
http://www.freevax.it/itinerari/SibilliniTrekking/LagoPilato/Panoramica26.jpg

Effettivamente nel quel punto dove sta il signore ,occorre necessariamente fare due tre gradoni in verticale per poter riscorgere il sentiero e diventa un po' macchinoso se ,come ieri io ,si portano zaini da 12 Kg in su . Una volta ripreso il sentiero dopo poco si raggiunge un'altro punto poco chiaro, nel senso che se si da retta alla una "segnaletica" si rivà in modalità capretta mentre se si prosegue ,come ho fatto io ,si gira tranquillamente (foto postata pochi post fa ma la linea rossa va spostata leggermente verso l'alto ) .

Quella che vedete in foto è l'entrata nella valle del lago , la freccia verde indica la direzione da cui sono sbucato io ,la freccia rossa indica approssimativamente dove si sbuca se ,dal sentiero sottostante e in modalità capretta ,si da retta alla segnaletica. Morale della favola ,secondo me quel posto é mal segnalato e i pochi segni presenti non rispondono a criteri di ufficialità, nel senso che in quel tratto non ci sono le bandierine bianche e rosse solite ma pallini e un paio di frecce fatte con la bomboletta spray che fanno confusione . Quello che non mi spiego è come mai un tratto così frequentato,perché poi il tragitto da Forca di Presta è quello più battuto ,non sia segnalato nei minimi dettagli ,poi è normale che prima o poi qualcuno si fa male dunque il mio consiglio e di stare attenti e concentrati e se si portano zaini belli ingombranti ,sistemarli e assicurarseli bene al corpo .
 
Io ci sono passato l'anno scorso, mi sembra che la buttate giù tragica, ci vuole veramente impegno per farsi male in quel passaggio più che elementare...
Sarà pure elementare ma proprio due giorni fa ho visto gente arrampicarsi qua e la o ritornarsi per indicare ad altri il sentiero più corretto ,io stesso a suo tempo aiutai una coppia con prole in difficoltà a tornare su .Che poi non è una questione di farla tragica o no,è una questione che ,vista l'utenza eterogenea e/o improvvisata ,c'è un tratto del percorso che da facile diventa pericoloso se affrontato nella maniera sbagliata e la segnaletica ,a modo mio di vedere le cose ,non è sufficiente .
 
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