Stando ovviamente sempre sull'ironico mi basterebbe in Italiano ....... e per continuare, non è che 'sti 'mericani si fanno troppe seghe mentali e s'inventano di tutto, siglano di tutto e "graficizzano" anche l'impossibile ?Purtroppo gli unici articoli tecnici completi e non di parte cioè decenti li riperisco da siti inglesi. Apriamo un sito tecnico in friulano o bergamasco
Interessante, ma un tantino da invasati.Ehm nessun commento su questo ?
Vedi l'allegato 182825
Per me strabiliante ..senza entrare in dettagli di fisica il MET è l intensità di lavoro, R1 è il famoso pile, il resto si intuisce.. Clo è la quantità di calore apportata dal capo
Tratto dal famoso sito toscano backpackinlight ..forse un tantino nerd. Ma st ***** ki le sa ste robe
https://backpackinglight.com/forums/topic/9378/
Non sono per niente nostalgico per i materiali, anzi.Per la quarta volta ripeto 40 anni fa si scalavano le vette in jeans e maglioni berretti di lana. È come con le auto meglio Schumacher con una punto che un impedito con la Maserati . Cmq non è solo questione di prestazioni è anche per aumentare la sicurezza specie dei principianti magari non più nel fiore degli anni
Non ho mai provato quello in specifico, ma il windstopper di regola è troppo mentre spingo, e anche a correre ne vedo pochi che usano quei capi mentre spingono, se lo portano nello zainetto nel caso di condizioni eccezzionali o problemi.questa per running?
https://www.amazon.it/GORE-WEAR-traspirante-WINDSTOPPER-JWSMYM990806/dp/B00IWUACGM/
per il riposo ci metti sopra un piumino no?
Perdonami Syrio ma non capisco questo tuo approccio: buttar lì un link ad uno "studio" tutt in inglese con un sacco di tecnicismi non aiuta a elevare la discussione.Ehm nessun commento su questo ?
Vedi l'allegato 182825
Per me strabiliante ..senza entrare in dettagli di fisica il MET è l intensità di lavoro, R1 è il famoso pile, il resto si intuisce.. Clo è la quantità di calore apportata dal capo
Tratto dal famoso sito toscano backpackinlight ..forse un tantino nerd. Ma st ***** ki le sa ste robe
https://backpackinglight.com/forums/topic/9378/
Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.
D'estate basta uno strato: la maglietta; con un windshell leggero per quando c'è vento/pioggia o stop prolungati.Bene per temperature medie e fresche ma non estreme già a 3.5 Met non c'è chissà quale necessità di avere a disposizione megastrati a cipolla , bastano forse 3 o 4 strati di qualita, e al salire del Met fast hiking, backpacking con zaino da 60 litri, ancora meno fino ad arrivare al trail running..roba da canotta antivento e short aderenti a 4 gradi ..
GrazieLa nuova zelanda ha un territorio di tipo alpino/marino, un'isola con al centro le montagne, e anche il clima è tra i più casuali, come la gran bretagna, può essere agosto ed esserci il sole, un'ora dopo piovere, un'ora dopo di nuovo il sole; e in ogni momento può alzarsi un vento polare.
In questi luoghi la tradizione è di usare un maglione di lana, e magari un ombrello. Se piove, ti lavi, anche sapendo che il clima resterà più o meno umido/variabile per il resto dell'anno, ma resti al caldo, e quando finalmente esce il sole puoi asciugarti, ed è la routine.
Una membrana molto impermeabile, insieme alla traspirabilità ha anche il problema della velocità di asciugatura, diciamo che è una questione di soppesare i costi verso i benefici.
E' per questo che i neo zelandesi hanno inventato, o sono stati tra i primi utilizzatori, del sofshell: se vuoi stare fuori tutto il giorno, non vuoi caricarti, e sai che prima di sera avrai trovato: sole, pioggia, vento, pioggia, vento, sole, è un softshell che ti serve.
Hard vs soft: se consideriamo il soft come un maglione di lana 2.0, la cosa da ricercare è lo stesso effetto del baselayer, non importa quanto ti bagni, finchè resti in movimento l'umidità deve evaporare facilmente, e dopo 1/2 ora di sole devi essere asciutto, con i valori aggiunti della resistenza al wind chill e della robustezza.
Le membrane hard partono dal presupposto di non bagnarsi, è un altro tipo di filosofia.
Imo un softshell attillato ha i suoi vantaggi, esattamente come un baselayer, sfruttando meglio il calore corporeo sia per mantenere la temperatura, sia per accellerare l'evaporazione, un effetto "seconda pelle", con meno spazio per il layering.
Avevo preso in considerazione anche il "softshell??" Della simond, ma al tatto mi pareva uguale a quello quechua.
I softshell che ho visto io avevano tutti un qualche isolante interno, mi pare pile.
Ma provando e tastando in negozio diverse giacche (salewa e altri brand) in tessuto pubblicizzato e venduto come softshell (che fra l'altro mi piace molto esteticamente) mi pare che siano tutte più o meno della stessa consistenza, cioè un tessuto abbastanza corposo e protettivo che mi da l'idea di traspirare e termoregolare poco in condizioni di attività intensa.
Nulla a che vedere per esempio con il polartec alpha, che ha capacità di traspirazione e termoregolazione eccezionali. Questa tecnologia la vedo come veramente versatile e utilizzabile in moltissimi contesti come, nella mia testa, dovrebbe essere un softshell.
Il tutto ovviamente dal basso della mia poca esperienza in escursioni e materiali.
La prova che ognuno ha le sue esigenze e i suoi gusti, io il "softshell" decathlon (50 carte) non lo uso nemmeno per andare a fare la spesa. Non mi termoregola per nulla nonostante la zone stretch per la traspirazione e le aperture con cerniera ascellari.[/
dipenderà anche dai modelli,
riguardo la traspirazione volevo dire questo :
un tempo correvo in mtb a buoni livelli,
come mi suggerisce il titolare della froggy (ditta che fa abbigliamento bike friulana) il giubbetto in windstopper deve essere completamente attillato se si suda molto. ho infatti provato che se un windstopper o simile sta compresso sul corpo, con solo un intimo sotto, traspira a meraviglia, e da una sensazione ottima. per dire con un attività intensa come correre in bici, questi strati vanno bene anche a -10, ma anche a 10 sudando un pelo
Gli stessi vestiti, con un'attività ad alta sudorazione, usati più larghi, danno un effetto bagnato - freddo spiacevole.