Il business dei corsi di survival / bushcraft / primitive skills

Ciao a tutti
Amo il trekking e la vita all'aria aperta e sono molti anni che la pratico, sono iscritto a diversi gruppi su facebook e ho notato negli ultimi anni una crescita sempre maggiore di corsi legati al mondo outdoor, avvicinare le persone alla natura è una cosa che trovo positiva ma anche qui sembra che l'ossessione di fare busines a tutti i costi sia prevaricante, i costi sono davvero esagerati per avere in mano davvero poco o comunque non da giustificare certe cifre, ovviamente se una persona non ha mai messo piede in un bosco vedere uno che accende un fuoco con il solito hand drill è sicuramente straordinario.
Detto questo quello che mi lascia perplesso è la professionalità degli insegnanti che è nella maggior parte dei casi è ignota, voglio dire sicuramente hanno tanti anni di esperienza autodidatta come me e molte persone che amano la vita all'aria aperta e magari guardando tutorial americani hanno imparato diverse tecniche di sopravivenza o bushcraft ma fa di loro dei professionisti? o ancora una volta si cerca solo di approfittare di una moda per far soldi?
Voi cosa ne pensate?
Avete fatto qualche corso?
 
.....ho notato negli ultimi anni una crescita sempre maggiore di corsi legati al mondo outdoor....
Questi corsi sono sempre esistiti, anche negli anni 70 era pieno, cambiava la tipologia di "impostazione": c'era il periodo di moda dello stile militare che si alternava alla moda della natura libera oppure dell'esplorazione.
Negli anni 80 ricordo che fioccavano spinti dalla moda di trasmissioni avventurose quali "Jonathan - Dimensione avventura" di Fogar, alternati a periodi prettamente miliari dove (addirittura!!!) in edicola potevi trovare riviste quali "Commando" che ti insegnavano tecniche militari e di sopravvivenza.
Erano anche periodi di grande distribuzione di VHS di documentari o educative.

Quello che è cambiato da allora ad oggi è solo una cosa: la PERCEZIONE.
Oggi con il web è più facile accedere alle informazioni e ai contenuti ed è più facile pubblicizzare qualunque prodotto o servizio, grazie anche a luoghi (canali video, forum, blog) altamente tematici.
Ai tempi pubblicizzare corsi di sopravvivenza era MOOOOLTO più complicato.
Quindi oggi ti sembra che questi corsi fiocchino da ogni parte ma ti assicuro che è sempre sato così.
 
Detto questo quello che mi lascia perplesso è la professionalità degli insegnanti che è nella maggior parte dei casi è ignota
Non può esserlo, basta chiedere che titoli hanno e dove hanno ottenuto le loro qualifiche, se ti sembra che ti rispondano con una supercazzola è perché, come avviene nella maggior parte delle scuole, si tratta di una ASD, ovvero un associazione sportiva dilettantistica, ripeto, dilettantistica, cioè non guidata da professionisti ma da chiunque decida di aprire un ASD per poi fare dei corsi, anche dal giorno alla notte e senza la minima esperienza.

tanti anni di esperienza autodidatta come me e molte persone che amano la vita all'aria aperta e magari guardando tutorial americani hanno imparato diverse tecniche di sopravivenza o bushcraft ma fa di loro dei professionisti?
Impossibile rispondere a questa domanda, dipende dalle attitudini di una persona, alle capacità manuali e a come hanno sviluppato le loro conoscenze. Per il bushcraft così come per qualsiasi altra attività, è pieno di esempi dove persone con background autodidatta sono decisamente più abili di persone che vantano qualifiche, corsi, e quant'altro. Internet in questo senso è una preziosa arma, ma a doppio taglio. È relativamente facile trovare online persone che si sono create una nomea di guru competenti ma che in realtà non lo sono, così come è facile farsi un idea generale della persona che tiene i corsi, più che altro mi riferisco al tipo di scuola, filosofia e approcci. Una volta si andava a tentoni, oggi si possono trovare online scuole che hanno istruttori con la medesima formazione ma che gestiscono scuole molto diverse per approcci al bushcraft e survival, cito giusto il wolfpack survival e la redfox survival, due scuole con istruttori master fisss ma che sono l'una l'opposto dell'altra.
Avete fatto qualche corso?
Si, anni fa, in una scuola ASD gestita da un istruttore in teoria autodidatta, comunque mi è piaciuto il corso, l'istruttore continua a fare attività e corsi tutt'ora, è diventato guida ambientale, ed il suo approccio mi piace, io sono capitato bene ma all'epoca non è che avessi cercato di capire realmente se era una di quelle scuole poco serie.
 
Trovo molto interessante l'argomento e le risposte date da Greengabri e Veeg.

In effetti certi corsi sono sempre esistiti, ricordo vecchi escursionisti raccontarmi di corsi in stile Trapper già negli anni sessanta.
Poi esplosione militare nei '70 e avventurosa negli '80.
Con tanto di libri e riviste.

Solo che in quegli anni le informazioni non avevano la velocità della luce che hanno ora. Ci si informava sui libri ed era molto dura reperirli.

Sulla validità dei corsi non posso esprimermi, non ne ho mai frequentati.
Sono autodidatta su quasi tutto, lo sono già da bambino e ne porto i segni.
Ma già leggendo e discutendo con certi presunti istruttori si capisce qualche cosa.
Quantomeno si comprende l'indirizzo del corso stesso.

Sicuramente qualche fregatura in giro c'è e ci sarà sempre.
 
Ci sono sempre stati e ci sono in tutti i campi
E come negli altri ambiti, ci sono professionisti (essere professionista vuol dire lavorare, iscriversi ad un'associazione di categoria, aggiornarsi continuamente perché obbligatorio per legge, rispettare le leggi sull'associazionismo se ci si propone come associazione, essere in regola con il fisco, assicurazione, ecc ecc) e c'è gente che si improvvisa.
E in entrambe le categorie, c'è gente preparata e con esperienza da vendere e gente con scarsa formazione.
A questo aggiungiamoci che non tutti hanno la "dote" dell'insegnamento e non tutti trasmettono, oltre alle loro competenze, la passione per quello che fanno.
Mercato libero, libere professioni, lacune legislative e tanto altro: un calderone pazzesco
 
U

Utente 24852

Guest
Ciao a tutti
Amo il trekking e la vita all'aria aperta e sono molti anni che la pratico, sono iscritto a diversi gruppi su facebook e ho notato negli ultimi anni una crescita sempre maggiore di corsi legati al mondo outdoor, avvicinare le persone alla natura è una cosa che trovo positiva ma anche qui sembra che l'ossessione di fare busines a tutti i costi sia prevaricante, i costi sono davvero esagerati per avere in mano davvero poco o comunque non da giustificare certe cifre, ovviamente se una persona non ha mai messo piede in un bosco vedere uno che accende un fuoco con il solito hand drill è sicuramente straordinario.
Detto questo quello che mi lascia perplesso è la professionalità degli insegnanti che è nella maggior parte dei casi è ignota, voglio dire sicuramente hanno tanti anni di esperienza autodidatta come me e molte persone che amano la vita all'aria aperta e magari guardando tutorial americani hanno imparato diverse tecniche di sopravivenza o bushcraft ma fa di loro dei professionisti? o ancora una volta si cerca solo di approfittare di una moda per far soldi?
Voi cosa ne pensate?
Avete fatto qualche corso?


Personalmente ritengo che siano esclusivamente "attività commerciali",ora come allora e come tante altre. Nulla di più. Attività potenzialmente di successo per gli organizzatori e altrettanto interessanti e curiosi per gli utenti. Ma senza vederli come un metodo per apprendere realmente certe cose.

Anche perché, e soprattutto in certe attività, non basta seguire un corso di qualche giorno/settimana, anche diversi in base ai livelli... per diventare competenti e nemmeno per ritenersi appassionati.

Essere in grado di cavarsela non é solo questione di saper accendere un fuoco con l'acciarino, costruire un riparo, usare coltelli & Co... spesso in ambienti che si sà sono idonei... ma é tutt'altra questione.
Non basta pagare, seguire e ricevere un pezzo di carta. Seguire regole e leggi moderne... perché si stà parlando di apprendere qualcosa che non ha a che fare con tutto ciò... quindi, se lo si vuole fare bene e per davvero, ci sono compromessi ed eccezioni.

Ovviamente é una mia opinione, ma su certe cose ritengo che la questione riguardi la passione che é questione di "anima", qualcosa che si sente dentro da sempre. Soprattutto quando si parla di attività di vita in natura, di natura e con la natura. Cose che quando si parla di "survival in natura", sono alla base di tutto, in quanto le conoscenze e competenze necessarie son quelle. Se poi la definizione "survival" fà più fighi... ormai al giorno d'oggi e non solo é una cosa che fà parte della società.

Premetto che in nessun caso intendo dire che siano passioni, interessi indispensabili... ma possono comunque essere argomenti e attività serie per alcuni. Utili, pratiche. Come tante altre.
Ma si stà parlando di un'interesse...

Un modo per capire, senza sminuire quel qualcosa in più che i corsi comunque danno, é vedere quali cambiamenti subiscono le persone nel "dopo corso". Spesso e volentieri le persone, nonostante il bel "certificato" cartaceo, acquisiscono solo arroganza nell'esporre il loro foglio come se fossero diventati dei "guru"... solo per quello. Mentre in realtà hanno credenze e convinzioni molto poco realistiche, la volontà di fare costantemente e concretamente... anche meno, ecc... Insomma, trovo che siano delle belle esperienze per curiosità, per fare delle attività all'aria aperta... ma nulla di più.

Come dico sempre non sono dei corsi a pagamento, presso dei gruppi... qualsiasi essi siano, soprattutto quando per provare la loro competenza iniziano col dire "ex militare, ex esperto, ex paracadutista" e boiate del genere... che rendono capaci e competenti le persone. A meno che non si cerca nello specifico quel tipo, esatto e nel dettaglio, di approccio.

Soprattutto se si valuta un esperto del settore come lo si fà in società, tramite diplomi, formazioni, ecc... come per i lavori "normali", secondo me si parte male...malissimo. Basarsi su qualcosa che si basa sugli schemi economici, commerciali, moderni, ecc... per apprendere qualcosa che non ha nulla a che vedere con quello... porta solo a seguire qualcosa su quell'onda... ne consegue il tipo di insegnamento, approccio e apprendimento. Per non parlare del tipo di atteggiamenti....

Se uno desidera apprendere come vivere in natura, che é poi quello che racchiude la Sopravvivenza in ambienti naturali e "NON IN STILE MILITARE"... é molto meglio che si interessi ad una miriade di attività ed esperienze che creano una vera competenza, autonomia e indipendenza in quegli ambienti. Affidandosi a persone che hanno vissuto e vivono certe esperienze, stili di vita, approcci, ecc... anche senza mille mila ghirigori... ma che se devono fare o lo vogliono fare non ti seppelliscono sotto una miriade di "però "ma",ehm", "no"... ecc..., lo fanno e basta ;)

Le cose da apprendere sono tante e ci vuole molto tempo... ma se a uno piace, tutto lo sforzo ripaga... sempre.

Un cosa che generalmente non condivido, non perché sia sbagliata o così, ma per opinione personale, é che spesso si cercano mille mila differenze tra questo e quello, parlando del sapersela cavare in natura, di saper vivere in natura, ecc... Quando di fatto non ci sono differenze sulle conoscenze base che si dovrebbero avere per definirsi capaci in quello. Che poi uno preferisce dedicarsi a ciò che viene definito "bushcraft", "o altro" é un'altra cosa... che non indica il resto.

Si ho fatto qualche corso e non dico com'é finita,... Forse ne avevo già parlato ;)
Ma sono fortunato in quanto lo avevo fatto solo per curiosità... sono cresciuto in un determinato contesto, ho fatto determinate esperienze e certe attività sono sempre state delle mie passioni, interessi... che avevo dentro.

****

D'altra parte ognuno si suda i propri soldi e il proprio tempo libero ed é giusto che scelga di fare quello che lo attira. Se farai dei corsi... ti consiglio di iniziare da qualcosa che costi poco... così da capire se ti piacciono e se producono per te dei benefici... perché a me non piacciono, ma a te o ad altri potrebbero "garbare" di brutto ;) Non ci sono assolutismi, ognuno ha le proprie preferenze ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Come in tutte le cose ci sono professionisti e bravi e volenterosi dilettanti.
Vista la moda del bushcraft in molti si cimenteranno nell'avventura, resta solo da vedere come procedono nel loro percorso.
Bazzicando nei forum da un pò, ma neanche da troppo, ho visto certi personaggi apparsi dal nulla come meteore e spariti alla stessa velocità, altri che lentamente si stanno affermando. Diciamo che l'universo "Istruttori" è similare a quello dei Coltellinai, dove ci sono molti artigiani, alcuni ARTIGIANI e altri PROFESSIONISTI.
A tal proposito ricordo un post su Fb di Daniele Dal Canto dove descriveva la differenza tra il professionista survivalista e l'appassionato che rende parecchio l'idea a riguardo.
 
A proposito approfitto del link per una domanda:
Esistono scuole del genere in Veneto? Io non ne trovo e per qualsiasi cosa devo spararmi minimo 200 km di sola andata, o più come l'ultima volta...
 
Personalmente ritengo che siano esclusivamente "attività commerciali",ora come allora e come tante altre. Nulla di più. Attività potenzialmente di successo per gli organizzatori e altrettanto interessanti e curiosi per gli utenti. Ma senza vederli come un metodo per apprendere realmente certe cose.

Anche perché, e soprattutto in certe attività, non basta seguire un corso di qualche giorno/settimana, anche diversi in base ai livelli... per diventare competenti e nemmeno per ritenersi appassionati.

Essere in grado di cavarsela non é solo questione di saper accendere un fuoco con l'acciarino, costruire un riparo, usare coltelli & Co... spesso in ambienti che si sà sono idonei... ma é tutt'altra questione.
Non basta pagare, seguire e ricevere un pezzo di carta. Seguire regole e leggi moderne... perché si stà parlando di apprendere qualcosa che non ha a che fare con tutto ciò... quindi, se lo si vuole fare bene e per davvero, ci sono compromessi ed eccezioni.

Ovviamente é una mia opinione, ma su certe cose ritengo che la questione riguardi la passione che é questione di "anima", qualcosa che si sente dentro da sempre. Soprattutto quando si parla di attività di vita in natura, di natura e con la natura. Cose che quando si parla di "survival in natura", sono alla base di tutto, in quanto le conoscenze e competenze necessarie son quelle. Se poi la definizione "survival" fà più fighi... ormai al giorno d'oggi e non solo é una cosa che fà parte della società.

Premetto che in nessun caso intendo dire che siano passioni, interessi indispensabili... ma possono comunque essere argomenti e attività serie per alcuni. Utili, pratiche. Come tante altre.
Ma si stà parlando di un'interesse...

Un modo per capire, senza sminuire quel qualcosa in più che i corsi comunque danno, é vedere quali cambiamenti subiscono le persone nel "dopo corso". Spesso e volentieri le persone, nonostante il bel "certificato" cartaceo, acquisiscono solo arroganza nell'esporre il loro foglio come se fossero diventati dei "guru"... solo per quello. Mentre in realtà hanno credenze e convinzioni molto poco realistiche, la volontà di fare costantemente e concretamente... anche meno, ecc... Insomma, trovo che siano delle belle esperienze per curiosità, per fare delle attività all'aria aperta... ma nulla di più.

Come dico sempre non sono dei corsi a pagamento, presso dei gruppi... qualsiasi essi siano, soprattutto quando per provare la loro competenza iniziano col dire "ex militare, ex esperto, ex paracadutista" e boiate del genere... che rendono capaci e competenti le persone. A meno che non si cerca nello specifico quel tipo, esatto e nel dettaglio, di approccio.

Soprattutto se si valuta un esperto del settore come lo si fà in società, tramite diplomi, formazioni, ecc... come per i lavori "normali", secondo me si parte male...malissimo. Basarsi su qualcosa che si basa sugli schemi economici, commerciali, moderni, ecc... per apprendere qualcosa che non ha nulla a che vedere con quello... porta solo a seguire qualcosa su quell'onda... ne consegue il tipo di insegnamento, approccio e apprendimento. Per non parlare del tipo di atteggiamenti....

Se uno desidera apprendere come vivere in natura, che é poi quello che racchiude la Sopravvivenza in ambienti naturali e "NON IN STILE MILITARE"... é molto meglio che si interessi ad una miriade di attività ed esperienze che creano una vera competenza, autonomia e indipendenza in quegli ambienti. Affidandosi a persone che hanno vissuto e vivono certe esperienze, stili di vita, approcci, ecc... anche senza mille mila ghirigori... ma che se devono fare o lo vogliono fare non ti seppelliscono sotto una miriade di "però "ma",ehm", "no"... ecc..., lo fanno e basta ;)

Le cose da apprendere sono tante e ci vuole molto tempo... ma se a uno piace, tutto lo sforzo ripaga... sempre.

Un cosa che generalmente non condivido, non perché sia sbagliata o così, ma per opinione personale, é che spesso si cercano mille mila differenze tra questo e quello, parlando del sapersela cavare in natura, di saper vivere in natura, ecc... Quando di fatto non ci sono differenze sulle conoscenze base che si dovrebbero avere per definirsi capaci in quello. Che poi uno preferisce dedicarsi a ciò che viene definito "bushcraft", "o altro" é un'altra cosa... che non indica il resto.

Si ho fatto qualche corso e non dico com'é finita,... Forse ne avevo già parlato ;)
Ma sono fortunato in quanto lo avevo fatto solo per curiosità... sono cresciuto in un determinato contesto, ho fatto determinate esperienze e certe attività sono sempre state delle mie passioni, interessi... che avevo dentro.

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D'altra parte ognuno si suda i propri soldi e il proprio tempo libero ed é giusto che scelga di fare quello che lo attira. Se farai dei corsi... ti consiglio di iniziare da qualcosa che costi poco... così da capire se ti piacciono e se producono per te dei benefici... perché a me non piacciono, ma a te o ad altri potrebbero "garbare" di brutto ;) Non ci sono assolutismi, ognuno ha le proprie preferenze ;)

Personalmente quei corsi non mi interessano, ero solo curioso di sapere le impressione degli altri.
 
ci sono professionisti (essere professionista vuol dire lavorare, iscriversi ad un'associazione di categoria, aggiornarsi continuamente perché obbligatorio per legge, rispettare le leggi sull'associazionismo se ci si propone come associazione, essere in regola con il fisco, assicurazione, ecc ecc) e c'è gente che si improvvisa.
Purtroppo stiamo parlando di un ambito alquanto spinoso per quanto riguarda il proffessionismo; anche a voler fare le cose per bene non esiste certo un università del Survival, non c'è alcuna legge che impone di fare corsi di formazione per operare nella legalità, e non c'è un entre o albo che racchiuda gli istruttori qualificati, non esite nemmeno un albo dei fisioterapisti in italia, per cui figuriamoci degli istruttori survival...
Io consiglierei di cercare quante più informazioni possibili sulla scuola e sull'istruttore, cercare di capire se è da anni che è sulla piazza, se ci sono info sui social come FB o instagram che possano chiarire come e quando opera, se c'è la possibilità di contattare persone che hanno partecipato ai suoi corsi, e soprattutto cercare un contatto diretto con l'istruttore, per capire a grandi linee che persona è, come spiega i suoi corsi, e cosa cercherà di inculcare nei corsisti, così da capire se è una persona seria e se i suoi metodi sono nelle nostre corde.

non tutti hanno la "dote" dell'insegnamento e non tutti trasmettono, oltre alle loro competenze, la passione per quello che fanno.
Ecco, questa è una verità enorme, che ovviamente vale per qualsiasi istruttore, professore, e insegnante. Avere a disposizione un guru nella pratica non significherà assolutamente avere a disposizione un ottimo insegnante. La capacità di trasmettere ed isegnare è una dote immensa che spesso viene oscurata in favore di carte e certificazaioni varie.

Esistono scuole del genere in Veneto?
Non sei troppo lontano dal Wolfpack credo...se ti piace il survivalmilitaretatticoestremocazzuto sono loro che devi contattare! :D
 
Ciao a tutti
Amo il trekking e la vita all'aria aperta e sono molti anni che la pratico, sono iscritto a diversi gruppi su facebook e ho notato negli ultimi anni una crescita sempre maggiore di corsi legati al mondo outdoor, avvicinare le persone alla natura è una cosa che trovo positiva ma anche qui sembra che l'ossessione di fare busines a tutti i costi sia prevaricante, i costi sono davvero esagerati per avere in mano davvero poco o comunque non da giustificare certe cifre, ovviamente se una persona non ha mai messo piede in un bosco vedere uno che accende un fuoco con il solito hand drill è sicuramente straordinario.
Detto questo quello che mi lascia perplesso è la professionalità degli insegnanti che è nella maggior parte dei casi è ignota, voglio dire sicuramente hanno tanti anni di esperienza autodidatta come me e molte persone che amano la vita all'aria aperta e magari guardando tutorial americani hanno imparato diverse tecniche di sopravivenza o bushcraft ma fa di loro dei professionisti? o ancora una volta si cerca solo di approfittare di una moda per far soldi?
Voi cosa ne pensate?
Avete fatto qualche corso?
Beh comunque sia l’hand drill che tu definisci solito non è una tecnica che sanno applicare in molti con successo. Vedere uno che fa partire un fuoco con questa tecnica è e sarà sempre interessante. Provare ad impararla è un percorso lungo che ti insegna , a lato, un mucchio di altre pratiche.
 
Purtroppo stiamo parlando di un ambito alquanto spinoso per quanto riguarda il proffessionismo; anche a voler fare le cose per bene non esiste certo un università del Survival, non c'è alcuna legge che impone di fare corsi di formazione per operare nella legalità, e non c'è un entre o albo che racchiuda gli istruttori qualificati, non esite nemmeno un albo dei fisioterapisti in italia, per cui figuriamoci degli istruttori survival...
Io consiglierei di cercare quante più informazioni possibili sulla scuola e sull'istruttore, cercare di capire se è da anni che è sulla piazza, se ci sono info sui social come FB o instagram che possano chiarire come e quando opera, se c'è la possibilità di contattare persone che hanno partecipato ai suoi corsi, e soprattutto cercare un contatto diretto con l'istruttore, per capire a grandi linee che persona è, come spiega i suoi corsi, e cosa cercherà di inculcare nei corsisti, così da capire se è una persona seria e se i suoi metodi sono nelle nostre corde.

Io penso che se debba farti tutti 'sti problemi prima di affrontare un corso Survival, è meglio che tu non lo faccia. Rischieresti di diventare il classico studente rompiballe "so tutto io".
Bada bene, non sto dicendo che non è giusto informarsi sul come spendere i propri soldi, ma se (come hai ben detto tu), non c'è una "Scuola Survival" non vedo il nesso con quanto su dici.

Io credo che frequentare un corso di sopravvivenza (o chiamatelo come volete), sia un'esperienza. Più psicologica che pratica. E andrebbe affrontata con uno spirito entusiasta del "voler mettersi alla prova", divertirsi in compagnia e provare qualcosa di nuovo e inconsueto (la classica frase che si usa in questi casi è "Uscire dalla zona di comfort").

Se si ha la pretesa di frequentare il MIGLIOR corso, con il MIGLIOR istruttore, per imparare le MIGLIORI tecniche, spiegate nel MIGLIOR modo, al MIGLIOR prezzo, nel MINOR tempo possibile, bèh... credo che l'approccio sia sbagliato e che in questo caso nessun corso andrà bene, se non il proprio.
 
U

Utente 24852

Guest
Ci sono diversi tipi di "corso"... uno dei quali é quello di affidarsi a scuole, associazioni, gruppi e cose organizzate per simulare certi contesti, necessità di conoscenze, ecc... Da frequentare per XX tempo e in cui si fanno tante cose, decise comunque da altri per riempire il programma e renderlo attrattivo, il tutto in quello specifico tempo. Passando test, prove, facendo tempistiche e punti, il tutto per ricevere un certificato finale utile sicuramente a soddisfare delle richieste burocratiche da determinati uffici, se il desiderio é creare/aprire specifiche attività. Che comportano modalità estranee alla realtà.

Poi ci sono i "corsi" che riguardano semplicemente il percorso di vita, le passioni reali, costanti, coerenti nei confronti di queste attività legate alla natura e alla vita dell'essere umano agli albori. Senza legami con i requisiti della società moderna, regole, convinzioni, obblighi burocratici, tempistiche definite, ecc.... Basati sui soldi, sull'ottenere dei pezzi di carta dopo XX ore o giorni di frequentazione, ecc... Ma sul praticare per quanto più tempo possibile, volendo vivere realmente e in contesti genuini queste attività, senza filtri e affrontando rischi, sacrifici, ecc... nel tempo... cioé attività, passioni, interessi viscerali. Senza alcun altro scopo, che non sia il saper ancora vivere con quegli approcci. Far fronte a determinati avventimenti, necessità.

Entrambe posso essere interessanti, entrambe posso formare più o meno bene, dipende dagli occhi di chì guarda. Quindi stà solo alle persone decidere quale strada percorrere e le proprie motivazioni.

Per quanto mi riguarda in entrambi ci possono anche essere, magari, risultati validi, ma queste attività (contesti, tecniche, ecc) non hanno alcun nesso con la necessità e la formazione in stile moderno. Anzi, é forse una di quelle "passioni/attività" in cui spesso delle certificazioni non attestano realmente le capacità, competenze di chì le possiede, perché chì le desidera mostra determinati interessi primari. NON DICO TUTTI, ATTENZIONE, ma basta bazzicare per certi ambienti per comprendere che per alcuni é semplicemente questione di moda, formazioni, carriera su sbocchi professionali che al momento tirano, guadagni, marketing, fama, ecc...e spesso non per pura e semplice passione, interesse in qualcosa che riguarda poi sistemi "basici" di vita in natura.... senza tanti fronzoli, ma per comprovare agli occhi della società le proprie capacità. Discutibili.

La vita intera passata a vivere in determinate maniera non riuscirà ad insegnare tutto e bene... figuriamoci pensare di imparare queste cose in qualche ora, giorno, settimana o mese... qualsiasi sia la scuola, ecc...

Semplicemente é impossibile per la vastità di cose da apprendere, conoscere, fare, prenderci l'abitudine, ecc... Non a caso é difficilissimo trovare persone appassionate convinte e consapevoli delle proprie abilità che desidero praticare durevolmente certe attività, per migliorarsi, conoscersi meglio ecc... e ancor di più lo é con quelle persone che hanno svolto corsi "moderni". Perché la modernità é diametralmente opposta a quelle conoscenze, tecniche, passioni, approcci,...
Questo é tutto un dire... dei dati di fatto, che non devono essere per forza visti come insulti, cose brutte, ecc... ma senza nemmeno far finta che non sia così.

Inoltre, gli unici che potrebbero definirsi esperti, migliori, veramente capaci... sono quelli di cui in pochissimi parlano, che in pochissimi hanno visto. Cioé quelli che vivono realmente sfruttando determinate capacità, stili di vita, ecc... nella vita, nella natura. Quelli che sanno arrangiarsi con il poco, nulla, che hanno. Non per spettacolo, show, lavoro, diplomi, toppe, ecc...

Detto ciò la prendo sempre buona... sono sempre alla ricerca di persone che abbiamo voglia di venire nelle alpi Svizzere, in inverno, a fare qualche bella uscita, chiamatela "survival", in natura. Concreta.
Sfruttando solo le proprie competenze, abilità, conoscenze... che arrivino da semplici passioni/esperienze o super corsi blasonati poco importa... l'importante é trovare qualcuno e praticare. Ovviamente per minimo due/tre settimane... meno delle ferie che hanno le persone solitamente. Quindi fattibile...


NB: sono solo opinioni personali, certo basate su qualcosa, ma sempre e solo personali. Non sono ne regole, ne assolutismi, ne oro colato.
Chiunque sia soddisfatto e felice dei percorsi presi e dei propri risultati... ha fatto bene.
Non ci sono giusti e sbagliati.​
 
Ultima modifica di un moderatore:
Scusate avventurosi ma cosa vuol dire "professionisti del settore" nel senso che hanno un bagaglio tecnico e sul campo maturato in anni di esperienza in diverse condizioni di sopravvivenza da potersi definire istruttori con tanto di certificati e di attestati che li rendono abilitati all'insegnamento o basta che partecipino a un solo corso (tipo BEAR GRYLS ACCADEMY o PATHFINDER SCHOOL ecc.ecc.) per poter comunque dedicarsi all'insegnamento?
Non voglio essere frainteso i corsi di sopravvivenza possono essere utili per imparare nuove tecniche e anche perché no relazionarsi con la natura nel totale rispetto dell' ambiente, ma bisogna per forza avere frequentato corsi con tanto di blasone per dire "perlomeno me la so cavare da solo in determinate situazioni"
Io sono nato ne bel mezzo del bosco e quando ero piccolo con i miei coetanei si giocava a costruire capanne ,rifugi case sull albero realizzare fionde e cerbottane con pochissimi utensili (una roncola qualcuno aveva un'accetta e dei fiammiferi )tutto qua i nonni ci insegnavano a orientarsi a come ripararsi dalla pioggia a costruire cesti ,slitte e gerle con il materiale che la natura ci metteva a disposizione mi ritengo molto fortunato di aver imparato da loro tutto quello che so nella mia modesta esperienza.
Per concludere a mio avviso (giudizio personale )non serve spendere cifre importanti per un corso che alla fine di rilascia un certificato di partecipazione o che ti abilita all'insegnamento (se poi e quello che vuoi fare e più che legittimo) se vuoi godere della vita nei boschi e sufficiente che trovi una persona (amico, conoscente che sia) con una buona esperienza sul campo che ti insegni le basi fondamentali per iniziare poi sei tu che farai la differenza con tutti gli errori (e c'è ne saranno tanti) e i fallimenti che nel tempo ti saranno utili a farti star bene in mezzo alla natura.
 
U

Utente 24852

Guest
Solitamente sono persone che hanno un certificato ottenuto da corsi più o meno validi di XX promotori. Qualche ora, giorno, settimana... insomma, da quel lato una tempistica insignificante per poter apprendere veramente qualcosa, soprattutto se in quei lassi di tempo mostrano e fanno fare mille-mila argomenti/attività, impossibile acquisire per bene qualcosa. A differenza di ciò che viene predicato. Ma chiaramente sono belle infarinature, interessanti e rese attrattive dal modo in cui le propongono.

Oppure, hanno semplicemente dei certificati del settore "militare", che vengono ricollegati alle attività, conoscenze e competenze di vita in natura, sopravvivenza in essa. Sicuramente istruiti anche a livelli alti nei vari eserciti, ma questioni principalmente basate su necessità, modalità... appunto militari.

Ma se si vuole riflettere il tutto sulle capacità, conoscente di "sopravvivenza in natura", che non vuol dire altro che sapersi arrangiare e vivere in natura, di natura e con la natura... ecco che l'argomento, le tempistiche e tutto diventa molto più vasto, impegnativo. Soprattutto é questione farlo praticamente sempre, ogni volta che se ne ha la possibilità. Passioni, interessi, stili di vita,....

Perché c'é differenza tra le competenze di sopravvivenza in ambito militare e quelle in ambito "naturale" in sé.
Come pure ci sono differenze tra competenze acquisite durante un periodo di corsi definito e in ambienti controllati/preparati e l'ambiente naturale vissuto al di fuori di tutto ciò.

Idem, ritengo che i corsi possano essere interessanti, utili, arricchenti... ma non approvo minimamente quel collegare questi corsi con gli atteggiamenti da esperti, navigati e competenti che spesso seguono chì li frequenta...che però stranamente non fanno mai più del solito o si stupiscono, rinnegano determinate proposte (anche offrendo un pagamento) ;) Un motivo ci sarà... se uno sà, sà...

Personalmente se uno vuole usare dei certificati, della burocrazia, dei corsi fatti per XX tempo, da XX persone/associazioni/gruppi per dire che é più competente, formato, ecc... dovrebbe mettere via tutti gli altri in qualsiasi condizione, non farsi il minimo problema, ecc... Se la giustificazione non riguarda solo le richieste burocratiche, ma spiegando che serve perché provano le capacità... perché non é così.

Poi chiaramente per richiedere autorizzazioni, portare gente dove fà comodo, quando fà comodo, guadagnare, farsi conoscere, aprire siti, canali, ecc... insomma, creare un marchio e un'attività é sicuramente perfetto tutto quel malloppo... ci mancherebbe altro.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ho frequentato quello che per me (anche se fa sorridere molti) è il corso nella natura per eccellenza, che però viene dopo l'esperienza di vita personale che molti hanno già citato, intendiamoci, e cioè lo scoutismo, quello degli anni 70-90, dove si andava ancora per i boschi e ci si costruiva con le nostre mani tutto (noi lo chiamavamo pionierismo...) ed anch'io ne porto i segni :D . Dopo circa 22 anni di scoutismo non sapevo comunque ancora fare tutto quello che serve per sopravvivere, sia perchè non era lo scopo degli scout, sia perchè comunque ci vuole tempo e pazienza per provare tutte le tecniche.
Anch'io sono stato tentato sul finire degli anni 90 da alcuni imbonitori del settore, a partecipare ad un corso di survival, più di ispirazione paramilitare che di bushcraft, ed ho vissuto in piccolo la sensazione che dice @JackRyan, più o meno, ovvero se mi convenisse andare o non andare per vedere cosa sapevano fare più o meno di me...poi non ci sono andato, sono cresciuto "dentro" ed ho continuato ad andare per i boschi con altri appassionati, per provare, riprovare, imparare e crescere insieme.
Adesso lo faccio con i miei due bimbi, scout, con alcuni amici ex-scout ed i loro figli.
Due anni fa ero in Fassa, ed un mio caro amico Guida e Istruttore di Survival di Rovereto mi ha permesso di collaborare con lui per un'attività dell'APT di Canazei verso le famiglie, una giornata cioè di giochi e tecniche per famiglie dove il concetto fondamentale era, attraverso il gioco, instillare piccole informazioni ed elementi di sopravvivenza che, nel migliore delle intenzioni, forse almeno ai genitori sarebbero rimaste.
Per inciso, il corso/giornata era gratuito.
Le due giornate fatte hanno visto il pienone. I bimbi si sono divertiti moltissimo, più o meno nello spirito che dice @rasmes, ovvero senza imposizioni di tecniche dal'alto ma solo fornendo loro dei materiali e vedere cosa elaboravano da soli o in gruppo. Alla fine un piccolo debriefing è servito a cementare le nozioni ed a correggere alcuni errori.
Mi è piaciuta molto l'impostazione, così ho rotto le scatole al mio amico e gli ho chiesto di continuare collaborare con lui. Una sera, quest'estate, mentre mi spiegava la mission della sua scuola di sopravvivenza, che ha sede a Predazzo, gli ho anche chiesto come si fa a diventare Istruttore et. etc., ma non per me, che ormai non ho neanche più voglia di studiare e figuratevi se mi metto a a fare esami, alla mia età :rofl:, ma perchè avevo lo stesso dilemma di @Ombralunga e, visto il personaggio solare e aperto, non volevo perdere l'occasione di farmi aggiornare sul mondo delle scuole e corsi.
In realtà, ne ho avuto uno spaccato abbastanza confortante, anche se ovviamente si è limitato a descrivermi alcune esperienze da lui vissute con collaborazioni avute per attività similari con ASD del Trentino, per cui non posso parlare ovviamente di altre zone dell'Italia (per inciso da me in ER ce ne sono pochissime).
Ho avuto l'impressione da lui quindi che ci siano effettivamente buone scuole, mandate avanti da pochi appassionati, che vogliono con molta semplicità e serenità far passare belle giornate ai partecipanti, senza la pretesa di creare dei Rambo in un giorno. Oggi il mercato vuole anche questo, siamo sempre più soli ("grazie" ai social e alla snaturalizzazione del rapporto umano) e quindi c'è sempre più gente che vuole uscire ma non sa con chi e come. Vivo da circa 25 anni lo stesso fenomeno come Istruttore CAI, e non passa anno che non mi faccia la medesima domanda "perchè questi si iscriviono ad un corso e non vanno in montagna con i loro amici? Io alla loro età prima andavo in montagna con chi c'era e poi magari mi iscrivevo ad un corso per perfezionare le tecniche, non il contrario...".
Tornando ai corsi di Survival, è ovvio che in questo ce ne sarà chi se n'approfitta, e vende fumo, e ci guadagna anche. E' normale e sarà sempre così, in tutte le discipline ed arti. Però non criminalizzerei tutto il sistema per alcuni soggetti spavaldi che hanno rovinato la nomea di tutto il settore di appassionati. Cercare referenze e chiedere magari a chi ha partecipato è un'ottima tecnica per scremare e scegliere coscienziosamente, e non sono uno di quelli che dice "non andare, lascia perdere, fatti la tua strada" perchè dovete ammettere che le generazioni che vediamo sono meno inclini alla ricerca e allo studio di quelle passate, hanno decisamente più bisogno di aiuto (leggi spinta) che quando noi eravamo ragazzi.
Per concludere, qui a Reggio Emilia sto pensando di creare un qualcosa, chiamiamolo "movimento" o "club" (non voglio ne scuola ne corsi ne attività economiche) per fare uscite con appassionati, gratuite, e senza impegni di sorta, però comunque un qualcosa che possa fare da riferimento sul territorio (e non solo online) proprio per tutte quelle persone che non vedono intorno a loro amici disposti a seguirli in queste passioni. Nessuna qualifica, nessun voto e nessuna "laurea", solo il campo. Esattamente come le uscite che vedo pubblicate sul Forum da molti di Voi.
Ecco, questo penso sia il miglior modo di pubblicizzare la nostra passione e sfatare finalmente il mito creato dai Survival Movies.
 
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