- Parchi della Valle d'Aosta
-
- Parco Nazionale Gran Paradiso
Dati
Data: 18 settembre 2017
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Cogne
Località di arrivo: Lago di Loie e rifugio Vittorio Sella
Tempo di percorrenza: 2h 45' circa per il lago di Loie e altrettante da Valnontey al rif. Sella
Chilometri:
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna, sentiero un po' sconnesso e irregolare in alcuni tratti della salita al lago
Periodo consigliato: giugno-ottobre
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 730 per il lago+920 per il rifugio Sella
Dislivello in discesa: 730
Quota massima: 2584
Accesso stradale: Strada provinciale Aymavilles-Cogne, da qui 3 km per arrivare a Valnontey e Lillaz
Descrizione
Scrivo, con colpevole ritardo, qualcosa su questa escursione fatta ormai un anno e mezzo fa, non particolarmente fortunata. L'obiettivo era quello di percorrere un tratto del giro del massiccio del Gran Paradiso, un trekking della durata totale di 9 giorni, e in particolare quello valdostano per poi sconfinare nel versante piemontese e terminare il giro a Ceresole Reale o a Noasca. Inoltre, visto che la prima tappa (Valnontey-Rif.Sella) è piuttosto breve, decido di fare un altro giro al lago di Loie prima di cominciare il trekking vero e proprio (curiosità: il percorso di questa gita sarebbe proprio l'ultima tappa del trekking stesso, che dopo aver girato tutto il massiccio torna verso Cogne): mi dirigo quindi verso Lillaz, punto di partenza della gita.
Subito dopo l'abitato, molto carino, si entra nel vallone dell'Urtier e si può scegliere se prendere il sentiero più diretto, che prenderò al ritorno, o quello che passa per le famose cascate e risale dolcemente il vallone. Fin dalle prime fasi della salita si può godere di una bella vista sulla valle di Cogne e in poco più di una decina di minuti si arriva alla cascata, il cui getto forma una limpidissima pozza:
Il sentiero continua a salire poco deciso, in questo tratto in uno scenografico bosco di larici che ogni tanto lascia intravedere qualche scorcio sulla valle. Dopo un po' il paesaggio si apre e si attraversa una vasta radura nei pressi del casolare di Goilles Inferiore (1830 metri):
Dopo il casolare si attraversa il torrente Urtier su un ponte di legno e si sale più decisi per un tratto, di nuovo all'interno del bosco; dopo un po' si arriva al suo limite superiore e ci si ritrova nei più ampi spazi nei dintorni del casotto di Bardoney:
Nei pressi del casotto si abbandona il vallone dell'Urtier e ci inoltra in quello del Bardoney svoltando a destra. Il sentiero aggira la Testa delle Goilles e costeggiando il torrente arriva agli alpeggi di Bardoney, a quota 2230:
Da qui si abbandona il vallone e il sentiero che lo attraversa, che arriva fino al colle di Bardoney 600 metri più in alto, e in salita un po' più decisa si raggiunge il lago. Qui il panorama si apre sul Monte Bianco e nuovamente sulla valle di Cogne:
Breve sosta per mangiare e poi si scende, sono parecchio in ritardo rispetto alla tabella di marcia, dovrei prendere l'autobus che da Lillaz porta a Valnontey appena un'ora più tardi (e pur correndo parecchio nell'ultimo tratto di discesa non ce la farò).
Il sentiero, in questo caso, da subito è molto più diretto e irregolare rispetto a quello dell'andata, ma anche molto meno interessante e panoramico. Dopo il tratto a mezzacosta che dal lago porta all'alpe Loie, si scende per tornanti fino a Lillaz in un unica discesona di 600 metri di dislivello.
Ormai a tardo pomeriggio mi dirigo verso Valnontey, riuscendo a trovare un passaggio prima per Cogne e poi per quest'ultima, centro abitato molto più piccolo rispetto agli altri due. Si parte dai pressi di un giardino botanico e dopo un po' il sentiero comincia a salire a tornanti in mezzo al bosco.
Gli scorci panoramici sono molto limitati, eccone qua uno:
A un certo punto il bosco comincia a diradarsi e il sentiero continua tra tratti di bosco rado e alcuni larici isolati. Il sentiero è nuovo e il vecchio sentiero non è più percorribile per motivi di sicurezza, come indicato in un cartello che invita a non percorrerlo, appunto.
A circa quota 2350 si attraversa il torrente, qui sono abbastanza assetato e pur sapendo che il torrente può essere inquinato a causa della presenza del rifugio riempo un po' d'acqua (potrebbe essere la causa di quello che succederà la notte del giorno seguente)
Solo nel tratto finale i panorami si aprono del tutto, con alcune delle cime più alte del massiccio e i loro ghiacciai:
Alla fine si arriva al rifugio. Caso più unico che raro, avevo deciso di percorrere questo giro, o almeno le prime tappe di questo giro, pernottando in rifugio per evitare il peso della tenda, per cui mi appresto a passarvi la notte (non molto comfortevole, purtroppo, essendo in una grande camerata con persone il cui apparato respiratorio sembra assumere le sembianze di quello di un bisonte). E' tardi e il sole sta per tramontare, ma dopo aver chiesto per la fattibilità agli addetti del rifugio mi incammino per raggiungere i laghetti del Lauson (20-25 minuti circa dal rifugio).
Dal rifugio si attraversa il torrente e si prende il sentiero, non troppo largo ma senza eccessive difficoltà, che procede verso l'altipiano su cui sono posti i laghi. Questi sono piuttosto piccoli, soprattutto uno dei due, ma sono posti in una bella posizione panoramica sia verso la valle, sia verso la sua testata. Se ho trovato la salita al rifugio molto deludente, si può dire che questa deviazione abbia ripagato il non eccessivo sforzo di camminare per 30-40 minuti in più.
(continua)
Data: 18 settembre 2017
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Cogne
Località di arrivo: Lago di Loie e rifugio Vittorio Sella
Tempo di percorrenza: 2h 45' circa per il lago di Loie e altrettante da Valnontey al rif. Sella
Chilometri:
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna, sentiero un po' sconnesso e irregolare in alcuni tratti della salita al lago
Periodo consigliato: giugno-ottobre
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 730 per il lago+920 per il rifugio Sella
Dislivello in discesa: 730
Quota massima: 2584
Accesso stradale: Strada provinciale Aymavilles-Cogne, da qui 3 km per arrivare a Valnontey e Lillaz
Descrizione
Scrivo, con colpevole ritardo, qualcosa su questa escursione fatta ormai un anno e mezzo fa, non particolarmente fortunata. L'obiettivo era quello di percorrere un tratto del giro del massiccio del Gran Paradiso, un trekking della durata totale di 9 giorni, e in particolare quello valdostano per poi sconfinare nel versante piemontese e terminare il giro a Ceresole Reale o a Noasca. Inoltre, visto che la prima tappa (Valnontey-Rif.Sella) è piuttosto breve, decido di fare un altro giro al lago di Loie prima di cominciare il trekking vero e proprio (curiosità: il percorso di questa gita sarebbe proprio l'ultima tappa del trekking stesso, che dopo aver girato tutto il massiccio torna verso Cogne): mi dirigo quindi verso Lillaz, punto di partenza della gita.
Subito dopo l'abitato, molto carino, si entra nel vallone dell'Urtier e si può scegliere se prendere il sentiero più diretto, che prenderò al ritorno, o quello che passa per le famose cascate e risale dolcemente il vallone. Fin dalle prime fasi della salita si può godere di una bella vista sulla valle di Cogne e in poco più di una decina di minuti si arriva alla cascata, il cui getto forma una limpidissima pozza:
Il sentiero continua a salire poco deciso, in questo tratto in uno scenografico bosco di larici che ogni tanto lascia intravedere qualche scorcio sulla valle. Dopo un po' il paesaggio si apre e si attraversa una vasta radura nei pressi del casolare di Goilles Inferiore (1830 metri):
Dopo il casolare si attraversa il torrente Urtier su un ponte di legno e si sale più decisi per un tratto, di nuovo all'interno del bosco; dopo un po' si arriva al suo limite superiore e ci si ritrova nei più ampi spazi nei dintorni del casotto di Bardoney:
Nei pressi del casotto si abbandona il vallone dell'Urtier e ci inoltra in quello del Bardoney svoltando a destra. Il sentiero aggira la Testa delle Goilles e costeggiando il torrente arriva agli alpeggi di Bardoney, a quota 2230:
Da qui si abbandona il vallone e il sentiero che lo attraversa, che arriva fino al colle di Bardoney 600 metri più in alto, e in salita un po' più decisa si raggiunge il lago. Qui il panorama si apre sul Monte Bianco e nuovamente sulla valle di Cogne:
Breve sosta per mangiare e poi si scende, sono parecchio in ritardo rispetto alla tabella di marcia, dovrei prendere l'autobus che da Lillaz porta a Valnontey appena un'ora più tardi (e pur correndo parecchio nell'ultimo tratto di discesa non ce la farò).
Il sentiero, in questo caso, da subito è molto più diretto e irregolare rispetto a quello dell'andata, ma anche molto meno interessante e panoramico. Dopo il tratto a mezzacosta che dal lago porta all'alpe Loie, si scende per tornanti fino a Lillaz in un unica discesona di 600 metri di dislivello.
Ormai a tardo pomeriggio mi dirigo verso Valnontey, riuscendo a trovare un passaggio prima per Cogne e poi per quest'ultima, centro abitato molto più piccolo rispetto agli altri due. Si parte dai pressi di un giardino botanico e dopo un po' il sentiero comincia a salire a tornanti in mezzo al bosco.
Gli scorci panoramici sono molto limitati, eccone qua uno:
A un certo punto il bosco comincia a diradarsi e il sentiero continua tra tratti di bosco rado e alcuni larici isolati. Il sentiero è nuovo e il vecchio sentiero non è più percorribile per motivi di sicurezza, come indicato in un cartello che invita a non percorrerlo, appunto.
A circa quota 2350 si attraversa il torrente, qui sono abbastanza assetato e pur sapendo che il torrente può essere inquinato a causa della presenza del rifugio riempo un po' d'acqua (potrebbe essere la causa di quello che succederà la notte del giorno seguente)
Solo nel tratto finale i panorami si aprono del tutto, con alcune delle cime più alte del massiccio e i loro ghiacciai:
Alla fine si arriva al rifugio. Caso più unico che raro, avevo deciso di percorrere questo giro, o almeno le prime tappe di questo giro, pernottando in rifugio per evitare il peso della tenda, per cui mi appresto a passarvi la notte (non molto comfortevole, purtroppo, essendo in una grande camerata con persone il cui apparato respiratorio sembra assumere le sembianze di quello di un bisonte). E' tardi e il sole sta per tramontare, ma dopo aver chiesto per la fattibilità agli addetti del rifugio mi incammino per raggiungere i laghetti del Lauson (20-25 minuti circa dal rifugio).
Dal rifugio si attraversa il torrente e si prende il sentiero, non troppo largo ma senza eccessive difficoltà, che procede verso l'altipiano su cui sono posti i laghi. Questi sono piuttosto piccoli, soprattutto uno dei due, ma sono posti in una bella posizione panoramica sia verso la valle, sia verso la sua testata. Se ho trovato la salita al rifugio molto deludente, si può dire che questa deviazione abbia ripagato il non eccessivo sforzo di camminare per 30-40 minuti in più.
(continua)
Allegati
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