- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Regionale del Corno alle Scale
Data: 19/20 Ottobre 2019
Regione e provincia: Bologna
Località di partenza: Lizzano in Belvedere
Località di arrivo: Corno alle scale 1944m
Tempo di percorrenza:
Chilometri:12km
Grado di difficoltà: E/EE, sul posto i balzi dell'ora é definito tratto di sentiero alpinistico per EE.
Descrizione delle difficoltà: Tratti esposti, parti su roccia da "arrampicarsi"
Segnaletica: Da Lizzano n.125,Monte Pizzo, Bocca delle Tese, Monte grande, sboccata dei Bagnadori. N129 Fabuino, La Nuda, Passo del vallone, Corno.
Dislivello in salita: 1650 mcirca(fatti tra variazioni quasi 1900)
Dislivello in discesa: 400m
Quota massima: 1944m
Accesso stradale: Piazza comune Lizzano
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Salita al Corno alle Scale in solitaria, relativamente corta come chilometri ma molto tosta come dislivello e tratti difficoltosi. Segnata come 8 ore circa secondo i cartelli. Ma molto bella e varia.
Panorama su Monteacuto delle Alpi
Tratto da dopo il bivio per il 125B al Monte Pizzo, segnato EE, tratti di roccia dove é richiesta un minimo di "arrampicata" ed é anche bello tosto.
Vista spettacolare dal Monte Pizzo, sul fondovalle e anche oltre.
Ultimi boschi dal Fabuino, poi si apre, con vista presumo sul fondovalle
Ottimo panorama, giornata già ventosa dal mattino, ma una volta sbucati ai piedi del la nuda e fuori dal bosco la visibilità é crollata, e niente panorama fino al corno dove ha poi fatto buio e si vedeva zero. Umidità altissima, con l'erba bagnata, ero zuppo dal ginocchio in giù.
É la terza volta sul corno, solo una col bel tempo, salendo dall'itinerario classico, dallo scaffaiolo e il passo dello strofinatoio.
I balzi dell'ora é sicuramente più tosto, ma non alpinistico, erano presenti diversi pali piantati per terra con anelli di cavo d'acciaio ma diversi erano rotti. In discesa invece sarei stato più titubante.
Avendo già visto il panorama dal corno, con la funivia aperta e quindi una marea di gente e rumore(umano) "vederlo" con scarsa visibilità e con forte vento rendeva l'atmosfera molto più selvaggia e nonostante il tempaccio non me ne sono affatto pentito.
Un altro obbiettivo era piazzare la tenda, ma viste le condizioni non era saggio/facile montarla, quindi son sceso, passando per il rifugio Rocce(chiuso) con altri 7 km e 800 di dislivello fino a Madonna dell'acero. Anche il la Nuda era adatto per la tenda.
Regione e provincia: Bologna
Località di partenza: Lizzano in Belvedere
Località di arrivo: Corno alle scale 1944m
Tempo di percorrenza:
Chilometri:12km
Grado di difficoltà: E/EE, sul posto i balzi dell'ora é definito tratto di sentiero alpinistico per EE.
Descrizione delle difficoltà: Tratti esposti, parti su roccia da "arrampicarsi"
Segnaletica: Da Lizzano n.125,Monte Pizzo, Bocca delle Tese, Monte grande, sboccata dei Bagnadori. N129 Fabuino, La Nuda, Passo del vallone, Corno.
Dislivello in salita: 1650 mcirca(fatti tra variazioni quasi 1900)
Dislivello in discesa: 400m
Quota massima: 1944m
Accesso stradale: Piazza comune Lizzano
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Salita al Corno alle Scale in solitaria, relativamente corta come chilometri ma molto tosta come dislivello e tratti difficoltosi. Segnata come 8 ore circa secondo i cartelli. Ma molto bella e varia.
Panorama su Monteacuto delle Alpi
Tratto da dopo il bivio per il 125B al Monte Pizzo, segnato EE, tratti di roccia dove é richiesta un minimo di "arrampicata" ed é anche bello tosto.
Vista spettacolare dal Monte Pizzo, sul fondovalle e anche oltre.
Ultimi boschi dal Fabuino, poi si apre, con vista presumo sul fondovalle
Ottimo panorama, giornata già ventosa dal mattino, ma una volta sbucati ai piedi del la nuda e fuori dal bosco la visibilità é crollata, e niente panorama fino al corno dove ha poi fatto buio e si vedeva zero. Umidità altissima, con l'erba bagnata, ero zuppo dal ginocchio in giù.
É la terza volta sul corno, solo una col bel tempo, salendo dall'itinerario classico, dallo scaffaiolo e il passo dello strofinatoio.
I balzi dell'ora é sicuramente più tosto, ma non alpinistico, erano presenti diversi pali piantati per terra con anelli di cavo d'acciaio ma diversi erano rotti. In discesa invece sarei stato più titubante.
Avendo già visto il panorama dal corno, con la funivia aperta e quindi una marea di gente e rumore(umano) "vederlo" con scarsa visibilità e con forte vento rendeva l'atmosfera molto più selvaggia e nonostante il tempaccio non me ne sono affatto pentito.
Un altro obbiettivo era piazzare la tenda, ma viste le condizioni non era saggio/facile montarla, quindi son sceso, passando per il rifugio Rocce(chiuso) con altri 7 km e 800 di dislivello fino a Madonna dell'acero. Anche il la Nuda era adatto per la tenda.
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