Parlo di ciò che ho provato, premettendo che Fjallraven non ha capi adatti al backpacking light e, perciò, ha poco a che vedere con marchi come Patagonia, Arc'teryx, Haglofs o Norrona; Volendo fare paragoni con altri marchi scandinavi lo paragonerei a Bergans. Comincio con la Greenland Jacket, buona per la mezza stagione, ottima fattura, non particolarmente calda. Poi c'è la polar fleece jacket, un pile pesantissimo, molto più del Denali 2 di North face che è un polartec 300, e talmente caldo da poter essere usato come giacca anche in inverno, con temperature vicine allo zero. Poi c'è la Singi down jacket, tessuto g1000, snorkel hood completamente regolabile (4 punti più il filo di ferro per modellare l'apertura). Buon capo per la città, come qualità e termicità vale un qualunque Canada Goose tei4. Infine l'expedition down parka n°1 e qui siamo a livello di spedizione polare. Ho potuto paragonarlo col blasonato Snow Mantra, definito la giacca più calda del mondo. Risultato: il fjallraven è più imbottito (oltre 4 cm più spesso) con qualità di piuma più elevata (800 con rapporto 95/5 contro 675 con rapporto 80/20), è interamente box wall più shell esterno mentre il canada goose è sewen through più shell, ha un cappuccio migliore, con maggiori possibilità di regolazioni e più imbottito. Il canada goose ha più tasche e lo Snow skirt. L'arctic tech di Canada goose è wind e water resistant, il g1000 con wax può diventare completamente windproof e waterproof. Concludo con il keb padded jacket, una giacca con imbottitura sintetica molto leggera e ottima per temperature attorno ai 5°C con sotto t-shirt non termica e pile ultraleggero (haglofs lim)