Recensione Un indovino mi disse

Un indovino mi disse
Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani che nel 1993 correrà un gran rischio di morire in un incidente aereo. Diciassette anni dopo il corrispondente dello Spiegel dall’Asia, stanco e dubbioso sul senso della sua vita e del suo lavoro, ricorda la profezia e decide di farne un’occasione per scoprire il mondo, e se stesso, con occhi nuovi.

“La profezia era la scusa. La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare il mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c’è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi. Questa era la mia occasione e non potevo lasciarmela scappare”.

Tiziano Terzani, Un indovino mi disse, Longanesi
https://www.montinvisibili.it/libri
03 Un indovino mi disse.jpg
 
Bello!
Letto, come tutti gli altri di questo grande giornalista/scrittore/sognatore
Uno dei miei libri preferiti. :)
Io lo lessi prima di percorrere la Transiberiana da Roma a Pechino e fu un illuminazione. Tra l'altro cita estesamente un altro autore praticamente sconosciuto che mi ha fatto sognare: il Ferdinand Ossendowski di Bestie uomini e dei.
 
Tutto Terzani letto riletto e consumato. Quelli postumi non mi hanno entusiasmato molto.Stavo rileggendo :"In Asia" del 1998 che aiuta moltissimo a capire l'attuale situazione asiatica in generale.
Di quelli postumi non mi è piaciuto Un’altro giro di giostra, scritto quando ancora sperava di poter guarire. Mentre ho trovato superbo La mia fine è il mio inizio, con le riflessioni generate dall'accettazione del destino.
Però per me appassionato della Grande madre (Russia), Buonanotte, signor Lenin rimane inarrivabile.
 
Bellissimo libro, che sto rileggendo proprio in questi giorni.

Ciò che mi piace di più di 'Un indovino mi disse' è che Terzani mi obbliga a soffermarmi sia sul senso più profondo del viaggio come occasione unica per aprirsi ed imparare dall'altro; sia su ciò che ci rende veramente felici nella vita, in un mondo in cui l'importanza della velocità, del denaro e della superficialità sembrano essere l'unico paradigma possibile.

Purtroppo, dopo qualche ricerca, ho scoperto che la proprietà dove si trovava Turtle House (che nel frattempo era diventata un ristorante, seppur mantenendo intatto il giardino), è stata recentemente venduta per fare spazio all'ennesimo complesso residenziale senza anima di Bangkok.
 
Bellissimo Terzani...

La prima volta lo vidi in tv, era già malato ma sereno...

Poi li ho letti tutti viaggiando con lui

Quando gli intitolarono una via all'interno di Villa Torlonia, sindaco Veltroni, conobbi, ma io ero un perfetto sconosciuto solo innamorato della sua storia, e strinsi la mano appunto al Sindaco, alla moglie Angela, con la quale scambiai qualche parola e ai figli...

Fu una grande emozione...
 
Bellissimo libro, che sto rileggendo proprio in questi giorni.

Ciò che mi piace di più di 'Un indovino mi disse' è che Terzani mi obbliga a soffermarmi sia sul senso più profondo del viaggio come occasione unica per aprirsi ed imparare dall'altro; sia su ciò che ci rende veramente felici nella vita, in un mondo in cui l'importanza della velocità, del denaro e della superficialità sembrano essere l'unico paradigma possibile.

Purtroppo, dopo qualche ricerca, ho scoperto che la proprietà dove si trovava Turtle House (che nel frattempo era diventata un ristorante, seppur mantenendo intatto il giardino), è stata recentemente venduta per fare spazio all'ennesimo complesso residenziale senza anima di Bangkok.
Vero! Proprio in questo libro Terzani scrive: "Venivo da un mondo povero e senza modernità dove la gente era relativamente contenta, e mi ritrovai in un mondo di ricchezza e di comodità dove però tutti erano infelici".
E anche: "La televisione fa vedere il resto del mondo e tutti vogliono diventare così". E a farne le spese è anche la mitica Turtle House.
Ciao
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Bellissimo Terzani...

La prima volta lo vidi in tv, era già malato ma sereno...

Poi li ho letti tutti viaggiando con lui

Quando gli intitolarono una via all'interno di Villa Torlonia, sindaco Veltroni, conobbi, ma io ero un perfetto sconosciuto solo innamorato della sua storia, e strinsi la mano appunto al Sindaco, alla moglie Angela, con la quale scambiai qualche parola e ai figli...

Fu una grande emozione...
Pensa che io sono andato anche a fotografarla la targa della via a lui intitolata.
031 Villa Torlonia Viale Terzani.JPG
 
Vero! Proprio in questo libro Terzani scrive: "Venivo da un mondo povero e senza modernità dove la gente era relativamente contenta, e mi ritrovai in un mondo di ricchezza e di comodità dove però tutti erano infelici".
E anche: "La televisione fa vedere il resto del mondo e tutti vogliono diventare così". E a farne le spese è anche la mitica Turtle House.
Ciao

Grazie per aver condiviso queste belle citazioni! (sugli effetti dannosi della tv si potrebbe aprire un grande capitolo a parte!)
Ciao
 
Dopo aver letto Trans Europa express di Paolo Rumiz mi sono innamorato della letteratura di viaggio. Ha quel qualcosa di magico.
Di certo, dopo aver letto i vostri commenti, non potevo che prenotare anche questo grande libro.
Da gran viaggiatore (soprattutto in passato) ho la letteratura di viaggio come uno dei generi da me prediletti. Può essere molto appagante e coinvolgente o anche riservare delle grandi fregature, risultando densa di enfasi inneggiante e convegno di troppi luoghi comuni.
La mia personale triade comprende
In Patagonia, Bruce Chatwin
Sulla strada, Jack Kerouac
Tre uomini in barca (per tacer del cane), Jerome K. Jerome
 
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