Pace al lago di Braies, caos al lago di Misurina

Ciao intanto ben ritrovati dopo tanto tempo e tutto quello che e successo.
Mi giunge la notizia che la nota fiction Un passo dal cielo lascia il lago di Braies in San Candido per trasferirsi in Veneto al lago di Misurina e degli altri piccoli laghi intorno.
Ci sarà di nuovo la pace, finalmente spero, al Lago di Braies e dintorni, ma in compenso ci sarà un aumento di caos non da poco in una zona che non ne aveva certo bisogno.
D'altra parte la stessa Regione Veneto dà molto risalto alla cosa e la considera una opportunità da sfruttare.
 
Io penso che questo caos al lago di Bries lo rimpiangeranno per un pezzo. Il l'essere il set della nota fiction RAI ha portato una marea i soldi. Ultimamente amici mi hanno riferito che chiedevano soldi persino per farsi fotografare sulla palafitta che nel set fa la casa del protagonista..................
Soldi che adesso andranno sul lago di Misurina.
 
Ciò che dici è molto triste. Inoltre come si è detto mesi fa gli stessi abitanti della zona si stavano stufando e si erano riuniti per porre dei limiti di accesso alla zona in vari modi.
In tal modo si ribellavano ad una situazione da loro stessi accettata per convenienza.
Poi non ne ho saputo più nulla.
 
auronzo e' abbastanza attrezzata per il turismo di massa, quella zona e' facilmente raggiungibile in auto (fonte: riesco ad arrivare da padova ad auronzo senza fare autostrada e senza bisogno del gps in 3 ore e mezza)

probabilmente avremo meno danni rispetto a braies... per ora. e' da vedere a lungo termine.

a me basta che il veneto non abbia il tasso di omicidi dell'umbria di don matteo... ah no, abbiamo l'arcella :(
 
Il lago di Braies è meta ambitissima di fotografi provenienti da tutto il mondo. Detto sinceramente, neanche ero a conoscenza della fiction, ma conoscevo il lago per via delle innumerevoli foto viste nei vari social. E' diventato un'icona per i paesaggisti, come le Tre Cime, la Val d'Orcia e la fioritura di Castelluccio di Norcia. I fotografi più seguiti riescono a "muovere" le persone e creano turismo grazie alle loro foto, quindi presumo che il lago non avrà pace per un bel po'.
 
Sicuramente ci sono zone bellissime dal punto di vista paesaggistico che sono già molto frequentate di per sé. Se poi ci mettete la pubblicità data da fotografi famosi o da fiction televisive il caos aumenta non di poco.
 
Se un magazine come il National Geographic domani pubblicherà una bellissima foto del lago di Anterselva, moltissimi fotografi, ispirati da quella fotografia, andranno a visitarlo e pubblicheranno le loro foto sui social, attirando sia altri fotografi, sia turisti.
Il lago di Braies, in più, è diventato una sorta di icona, una di quelle immagini che un paesaggista vuole avere nel suo archivio, anche se visto e rivisto.
Comunque mi auguro che quel luogo possa quantomeno "respirare", ora che la fiction si sposterà a Misurina.
 
esatto...peccato che chi contribuisce ad aumentare il numero non sia nato qui.
Inoltre (e qui casca l'asino) tutti a vivere nelle indegne città inquinate e strapopolate e con il costo di un suv porti a casa un paesino abbandonato in terre sperdute.

Buon autoscontro a tutti
 
Leggermente Ot ma pensate a vivere in Giappone ...in confronto siamo larghi da noi :lol:

Comunque tornando in tema il sovraturismo è un grosso problema che si dovrà affrontare prima o poi.
 
U

Utente 24852

Guest
La cosa veramente assurda é che pare che per la maggior parte l'affollamento presente nelle "città", che in principio erano pure loro zone naturali, viene quasi ritenuto normale, tollerabile, ecc...

Mi fatto é la stessa cosa... basti pensare a quante zone naturali straordinarie, ci sono anche vicino alle città o nelle città... o eliminate a causa delle città. Quindi con lo stesso identico problema, anzi.... a livelli ormai radicati.

Quindi di fatto é o lo si accetta... o si é contro, che sia nelle città o in montagna.
La natura, la flora, la fauna non sono esclusività delle quote elevate,... ci sono in tutto il globo.

Il vero problema, ad essere razionali costi quel che costi, é il procreare senza controllo degli umani, che poi intaccano ovunque. Quindi se lo si accetta in centro città e magari ci si vive, ma anche in paesini in cui si vive, ecc... bisognerebbe accettare che capita o capiterà la stessa cosa anche nelle zone di montagna. Altrimenti é troppo comodo... dove fà comodo sì, non dove non fà comodo no.

Un pò come i discorsi sulla convenienza derivanti da certe situazioni, si accettano e fan comodo per quello, ma si reclama sul resto... Ma si sà che l'essere umano é il mago dell' Ipocrisia.

Chiunque utilizzo qualcosa di prodotto commercialmente e magari in massa... é parte del sistema, anche se vive sul cucuzzolo di una montagna, fà parte della filiera.
 
Non solo siamo troppi, ma mal distribuiti. A ogni scala geografica. In ogni caso le mode ci sono sempre state, anche riguardo le mete turistiche. Già ai tempi dei Romani la Costiera e le sue isole erano apprezzate da chi poteva permetterselo, no? Oggi, con la diffusione delle notizie e quindi dei trend attraverso i mass media e sempre più i social, le icone fashion, geografiche e non, cambiano di continuo e sono sempre piu facilmente accessibili.
Ma chi è stato sempre insensibile a ogni 'moda' e a ogni meta turistica, scagli la prima pietra...!
Oggi ormai siamo così tanti e così mobili che, per sentirsi ancora un poco viaggiatori e non solo turisti, non basta più evitare le mete massificate. Serve anche evitare le stagioni più affollate. Quindi, al bando l'estate. Almeno per chi può concederselo. E viva l'autunno e l'inverno (lontani da piste da sci e tropici da charter, s'intende).
 
ok, ma e' ovvio che alcune mete siano piu' apprezzate di altri. nessuna persona sana di mente farebbe le ferie davanti alla stazione di mestre, o all'arcella qua a padova.
 
C' anche la "sindrome Riccione": la gente (covid permettendo) tende ad ammucchiarsi, i single cercano posti "dove si cucca", le famiglie posti con molti servizi che diano una impressione di sicurezza per i bambini, la quasi totalità degli adulti cerca servizi come ristoranti, luoghi di intrattenimento ecc

I laghi di Misurina e Braies da questo punto di vista, nell' ambito del turismo montano, sono purtroppo a rischio da sempre (*), credo che di peggio ci sia solo la stagione sciistica (nei luoghi degli impianti) i mercatini di Natale e le grandi SPA (tipi centri termali ecc).

Molti anni fa a Braies (a Misurina non mi sono nemmeno fermato) ebbi l'impressione di trovarmi al - vista a parte - al Lago Albano (Roma) dove migliaia di persone si addensano ogni domenica, i salutisti per una passeggiata intorno al lago (una decina di Km) gli altri per lo "struscio" con cono gelato in mano e bancarelle di chincaglieria...

(*) perché ben collegati a centri relativamente importanti: Braies è a 30minuti da Brunico
 
Quindi sarete d'accordo con l'idea che ai locali amministratori era venuta di contingentare gli accessi, oltre che di modificare le loro modalità.
A proposito chissà cosa hanno deciso per l'accesso si 4 passi che volevano di nuovo regolamentare.
Per le ragione dette per il secondo anno andrò anche se solo per 8 giorni in Paganella ,con base a Fai che non ha tutti quei servizi e quelle comodità che tanti cercano, ci sono a poca distanza, ma in compenso è fuori dal grande caos ed è circondata da bellissimi boschi di faggi e un breve scarpinando o con risalite arrivi anche in quota.
 
Ecco perché dico sempre che l'inaccessibilità è la più efficace forma di tutela. Doversi fare a piedi 10 km per raggiungere un luogo è meritocratico e selettivo. Solo cosi si evita l'effetto Riccione.
 
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