Resource icon

Coltelli:profili esezioni

Coltelli: profili e sezioni

Il coltello è uno strumento che da sempre nella vita rurale, contadina e della caccia ha avuto e ha tuttora delle funzioni ben specifiche. In questo senso le tradizioni secolari, con l’ingegno tipico di chi vive a contatto con la natura e deve risolversi i problemi da se, nel tempo hanno creato lame, profili, sezioni di diversa forma, peso a secondo delle destinazioni d’uso. Questo è avvenuto in tutto il mondo: in Europa, in Asia, in Africa, in America, nei paesi tropicali contribuendo alla nascita anche di profili che si adeguano al taglio della vegetazione locale.

Prima cosa da chiarire è che una lama serve per tagliare e che non è detto che se la sezione del coltello che si possiede non è quella appropriata per fare un tipo di lavoro non si possa comunque ottenere il risultato desiderato, sempre che le dimensioni siano più o meno quelle adatte al lavoro richiesto e si aguzzi l’ingegno trovando la tecnica giusta nel maneggiare la lama più piccola/più grossa.

La domanda che uno deve porsi prima dell’acquisto di una lama è: “a quale uso deve essere destinata?” Una volta che abbiamo risposto a questa domanda vuol dire che abbiamo fatto una scelta ben precisa. Da questo momento in poi possiamo iniziare a vedere cosa ci offre il mercato in base a quello che abbiamo individuato essere utile per noi per il profilo, la geometria, le dimensioni e peso della lama che abbiamo scelto. Il mercato offre tantissime opzioni nello stesso ambito per: tipologia e qualità di acciaio, per tipo di costruzione, per materiali ed ergonomia dei manici, ecc.

Se lo scopo della lama che dobbiamo acquistare è l’escursionismo di certo serve qualcosa che abbia le seguenti doti: robustezza, profilo e sezione polivalenti e contemporaneamente poco ingombro e poco peso. Queste ultime due doti sono importanti perché se si fanno lunghe escursioni o escursioni con pernotto lo zaino inizierà a pesare per cui è consigliabile ridurre al minimo il peso e l’ingombro di tutte le attrezzature che ci porteremo dietro.

L’acciaio: è una lega fatta da ferro e carbonio. In base alla percentuale di carbonio contenuta nella lega cambia la durezza dell’acciaio. Maggiore è la percentuale di carbonio maggiore sarà la durezza dell’acciaio. Esistono tipologia d accioaio con diverse durezze e per usi differenti: da quello domestico a quello industriale. Gli acciai più usati per la costruzione di coltelli sono: Inox, Carbonio, Damasco.

La durezza della lama è dovuta non solo dalla percentuale di carbonio presente nella lega ma principalmente dalla tempra, ossia dai tempi precisi in cui la lama viene sottoposta a trattamenti termici. E’ chiaro che di fronte a una tempra fatta a regola d’arte l’acciaio al carbonio risulterà avere una maggiore resilienza rispetto ad un inox.

Nella costruzione dei coltelli gli acciai più usati sono:


  • Al carbonio: avendo nella lega una maggiore percentuale di carbonio questo tipo di acciaio è più soggetto alla corrosione da ossido se non pulito e oleato dopo che viene utilizzato. Proprio per la maggiore percentuale di carbonio invece questo acciaio risulta avere una maggiore resilienza ossia risulta essere più resistente.
  • Inox: Il termine intende l’incapacità di non ossidarsi a causa degli agenti ossidanti più comuni come acqua, aria ecc.. La presenza nella lega di percentuali di metalli come il nichel, il titanio e molibdeno attivano un “processo di passivazione” dovuto a ossidi e idrossidi di cromo che compongono una sorta di patina antiossidante sulla lama stessa.
  • Damasco: L’acciaio di questo tipo è molto costoso, perché ha una fase di lavorazione lunga e particolare. Si ottiene in forgia saldando in un unico “pacchetto” minimo tre placche di metallo diverso. Nel pacchetto viene aggiunto nichel. In fase di forgia il pacchetto viene lavorato sino ad ottenere la sagoma del coltello. In seguito la lama ottenuta viene sottoposta a un trattamento di acido che corrode una parte dei metalli, a questo punto la lama per effetto della corrosione degli acidi, maggiore su alcuni e minore su altri, avrà un effetto particolare tipo tessuto damasco.

Per la costruzione di lame ad uso escursionistico/vita da campo gli acciai più usati sono: inox e carbonio.

Il secondo passo nella scelta di una lama dopo che ne avremo individuato l’uso sarà scegliere la sezione e il profilo. Come dicevamo all’inizio ogni profilo di lama, ogni geometria ha la sua funzione specifica. Per l’escursionismo il coltello oltre alla funzione di tagliare il cibo ed eventuali cordini, avrà la funzione primaria di consentirci di crearci tutte quelle piccole comodità della vita da campo: intagliando legna per costruirci un treppiede o la struttura di un riparo, la lama dovrà anche essere abbastanza robusta per fare del batoning su dei tronchetti al fine di arrivare al centro asciutto per accendere un fuoco, così come dovrà intagliare e creare riccioli sottili come la carta che faciliteranno l’accensione del un fuoco fungendo da esca, la lama dovrà essere buona per crearci un bastone di appoggio ed eliminare le fronde dal ramo scelto, crearci dei picchetti con il legno per fissare il telo/tenda. Insomma il profilo e la sezione della lama dovrà essere versatile.

La scelta della dimensione: e’ inutile avere dietro un bowie, che ha le caratteristiche di robustezza, e rischiare di tagliarsi nel maneggiarlo, perché potrebbe risultare troppo grosso e pesante? Di contro a un soggetto con le mani grosse potrebbe risultare più difficoltoso ottenere ciò che serve anche con un fisso da 7 cm. Soprattutto è inutile avere in escursione un qualsiasi coltello che non sia ben affilato e che non si sappia usarlo per esempio per creare un picchetto rischiando così di farsi male. Insomma il coltello è utile, ma potrebbe diventare pericoloso se non lo si sa usare.

Ai fini escursionistici occorrerà una lama fissa, robusta ne troppo grande, ne troppo piccola che sia in grado di intagliare con facilità il legno. Le dimensioni dovranno essere scelte anche in base alla manualità del soggetto.

A questo punto entrano in gioco le geometrie. Cerchiamo di capire quali sono le geometrie delle lame e quale potrebbe risultarci più utile e perché. A tale fine menzioneremo lame comuni e molto conosciute dalla maggior parte degli escursionisti.


- Full Flat: la sezione è un triangolo dall’angolo molto acuto:
opinel, arburesa, pattadesa, guspinesa possiedono questo profilo. Una volta affilati bene risultano taglienti come o tipo un rasoio. Ecco anche un motivo per cui sono molto amati. Avendo un po di manualità risultano molto semplici da affilare.
- Convex: sezione presente in lame come il victorinox, se affilate bene sono veramente eccezionali. Anche in questo caso non occorre una manualità particolare per affilare questo tipo di lame.
- Hollow: la sezione è a triangolo con gli angoli della base stondata e con un’ulteriore parte squadrata sopra il triangolo. Questa sezione trova impiego nei rasoi da barbiere.
- Chiesel: è la sezione a scalpello, trova impiego nella lavorazione del legno è molto incisiva e precisa nel taglio.
- Scandy: si tratta del profilo che è tipico dei coltelli nordici. Il filo fa parte del bisello, questa conformazione conferisce alla lama un’efficacia del genere scalpello, si tratta di una caratteristica molto importante nel bushcraft. La sezione è costituita per 1/3 dal bisello che include il filo con un angolo a 21°, gli altri 2/3 sono piatti. Quando questo tipo di lama taglia i due profili “V” e “piatto” si aiutano reciprocamente. Questo tipo di lama per la vita da campo e per la sua efficienza risulta essere quella più adatta e versatile.

Facciamo degli esempi prendendo come riferimento il profilo scandy
1) Se si deve scortecciare un ramo o affinare un pezzo di legno il profilo della “V” a 21° del bisello consente e facilita di avere il coltello nella posizione di taglio ideale. In pratica non è il polso dell’escursionista che deve cercare l'angolo corretto per tagliare ma lo fa direttamente la lama se questa viene inclinata appunto secondo l’angolo del bisello. Di seguito sta all’escursionista a secondo del lavoro che deve fare capire se incidere o seguire il profilo del legno che si sta tagliando per fare trucioli o per portare il legno alle dimensioni che servono a secondo del lavoro che si sta eseguendo. L'inclinazione del bisello che include il filo facilita in entrambe le situazioni.

2) Qualora si dovesse effettuare lo split di un ramo o fare batoning su un tronchetto l'angolo della lama oltre a risultare molto incisivo appena il bisello entra e supera di qualche millimetro entrano in funzione le parti squadrate superiori ossia gli altri 2/3 del profilo della lama. In pratica la “V” inclinata a 21° fa da cuneo e le parti superiori tendono ad aprire il ramo. In questo modo il filo viene stressato minimamente.

Se la stessa cosa la si fa con una lama full flat è veramente molto facile che la lama resti incastrata o che nonostante l'affilatura e colpi ben assestati faccia resistenza al taglio proprio per la mancanza di quell' effetto cuneo e supporto del cuneo di cui si è detto sopra.

Ciò non vuol dire che con un fullflat o un convex non si possa comunque fare di questi lavori, di certo occorrerà porre più attenzione.

Pulizia e manutenzione: il coltello come qualsiasi altro utensile deve in qualche modo essere mantenuto efficiente. In questo caso le cose da fare sono poche e semplici, ma necessarie, perché riguardano efficienza e sicurezza. Sicurezza perché un coltello che taglia male quando lo si usa è più pericoloso di uno che taglia bene. Dopo ogni escursione, nel caso si sia utilizzato il coltello questo deve essere pulito, per evitare l’accumularsi dello sporco, specialmente in posti di giunzione tipo lama-manico. Se non si è fatto un uso intensivo che non ha compromesso il filo ci si può limitare a “rinvigorire il filo” attraverso l’uso di un acciarino o dell’acciaio diamantato fine. Se invece il filo è inefficiente e non consente un taglio pulito e omogeneo senza sforzi allora occorrerà utilizzare le pietre per affilare. Infine se la lama è al carbonio questo dopo che è stato pulito, asciugato, affilato dovrà essere lubrificato per evitare corrosione. Se utilizzate il coltello a lama fissa anche per mangiare lubrificatelo con olio di vasellina di tipo farmaceutico inodore, insapore e atossico. In genere la lubrificazione di queste lame è più utile quando si è in escursione perché la presenza di umidità favorisce la formazione di corrosione. Per lubrificare basta una goccia di olio su un dito e poi spalmarla lungo la lama. In questo modo nello zaino vi troverete il coltello sempre efficiente.

Spesso si è indecisi sull’acquisto di una lama al carbonio e si propende più per un inox per l’assenza di manutenzione. Questo non è vero in quanto eccetto la lubrificazione della lama: pulitura e affilatura sono una cosa da fare comunque.

Autore
CADMO
Visite
2.597
Risorsa creata il
Ultimo aggiornamento
Valutazione
4,50 stelle/a 2 voti

Altre risorse da CADMO

Ultime recensioni

ottimo articolo
Alto Basso