Premessa (Versione 2.3)
Viste le frequenti domande di richiesta di informazioni finalizzate all'acquisto di questo importantissimo strumento, il seguente "tutorial" vuole aiutare a riflettere su quale tenda scegliere di acquistare e con quali compromessi ci si troverà a dover combattere.
E’ bene quindi capire subito ed in maniera univoca che, come in tutte le cose, lo “strumento unico e perfetto” non esiste! Qualsiasi scelta noi faremo ci porterà comunque ad accettare determinati compromessi, sta poi a noi scegliere in relazione a quelle che sono le nostre attività prevalenti, quello che sarà per noi il prodotto migliore.
-Che dimensione scegliere? Da quanti posti?
So che potrebbe sembrare molto sciocca come risposta, ma leggendo le varie domande nei post mi rendo conto che non è una cosa così scontata; ebbene si, una tenda da due è utilizzabile proprio da due persone! Non c'è quindi alcun bisogno di pensare che se si è da soli si deve prendere una tenda da due o che se si è in due si deve prendere una tenda da tre.
Tutte le tende sono fatte per contenere sia le persone che la loro attrezzatura; ovviamente in qualcuna ci sarà molto spazio per riporre le proprie cose, mentre in altre sarà necessario stringersi un pochino mettendo magari lo zaino vicino ai nostri piedi, ma sempre e comunque ci sarà spazio al coperto anche per la propria attrezzatura.
E' chiaro che in un campeggio stanziale, avere dello spazio extra sarà un'ottima cosa. In tale situazione, molto probabilmente avere lo spazio per lasciare le proprie cose al di fuori dello zaino sarà una cosa molto gradita in modo da trovare rapidamente quello che ci serve. Sarà anche altresì apprezzabile avere una sufficiente altezza interna in modo da potersi cambiare in tutta comodità. Se poi ci fosse anche dello spazio per mangiare e per preparare i pasti sarebbe ancora meglio. A mio giudizio comunque, una altezza interna di 110 cm consente anche per i più alti di cambiarsi da seduti senza toccare troppo con la testa. Se poi a questo campeggio ci si arriverà in macchina è inutile porsi troppo il problema di quanto peserà la tenda.
Se invece il campeggio sarà al di fuori di strutture organizzate, e la tenda andrà spalleggiata allora tutto lo spazio in più a cui si avrà accesso, si tradurrà in un aumento di peso che si dovrà trasportare. In questa situazione quindi utilizzare una tenda più grande per meno persone sarà una scelta controproducente in termini di fatica e quindi di godibilità della nostra "esperienza". Aggiungo inoltre che muovendosi tutti i giorni, i vestiti e l'attrezzatura difficilmente usciranno dallo zaino, quindi lo spazio extra sarà anche scarsamente necessario. Se si ha intenzione di utilizzare la propria tenda soprattutto di inverno in situazioni nevose, o con pioggia e maltempo, sarebbe bene avere una "veranda" o comunque uno spazio senza catino, in cui poter cucinare in tranquillità e sicurezza, senza rischiare di danneggiare le proprie cose.
Questo però non vuole dire che se io compro una tenda da tre per andarci tutti gli anni al mare con la mia ragazza io non possa poi portarmela in montagna per un fine settimana; vorrà dire che per tale utilizzo io farò molta più fatica, ma comunque la mia avventura sarà sicuramente fattibile.
-Paleria esterna o interna? Di alluminio o in fibra di vetro?
Può sembrare una precisazione sciocca, ma per paleria esterna non si intende solamente quando la paleria è a vista ma anche più genericamente, quando la paleria è all'esterno del sovratelo, mentre quando la paleria è inserita tra il sottotelo interno ed il sovratelo si parla invece di paleria interna.
La paleria esterna generalmente consente un montaggio più rapido in quanto sovratelo e sottotelo sono già pre-collegati, quindi se si dovesse montare in una situazione di pioggia il telo interno avrà minori possibilità di bagnarsi. Al contrario invece in quelle con paleria interna è necessario montare prima il sottotelo, agganciarci la paleria e successivamente montare sopra a questa struttura il telo esterno; ovviamente con questa configurazione si impiegherà un tempo maggiore per il setup rispetto a quelle con paleria esterna e, come già detto, in situazioni di maltempo questo potrebbe voler dire bagnare le proprie cose.
La paleria di alluminio è una soluzione più recente ed a fronte di un costo maggiore offre un notevole risparmio in termini di peso. Anche qui sarà importante quindi valutare in quale ambiente noi andremo ad utilizzare la nostra tenda prima di decidere quale tipo di paleria è la migliore per i nostri utilizzi; se come dicevo prima, io la tenda la utilizzo solo al mare e la trasporto con la macchina il risparmiare qualche etto non è una cosa che mi darà un valore aggiunto, mentre se la dovessi utilizzare dopo averla spalleggiata questa riduzione peso non potrà che essere una cosa positiva. Ho visto vecchie tende con la paleria in vetroresina non cava e non avevano quindi al loro interno l'elastico che le teneva insieme agevolandone il montaggio; da questo tipo di tende (fortunatamente quasi estinte) state lontani come la peste in quanto il tempo di montaggio si allunga notevolmente.
Secondo me vanno acquistate quindi solo tende con la paleria pre-collegata.
Nelle tende invernali serie avremo sempre un numero maggiore di pali e sicuramente anche incrociati, in modo che la tenda possa avere una maggiore nervatura reggendo meglio non solo ai venti ma anche al peso che la neve depositandosi inevitabilmente andrà ad aggiungere. Esclusa l’eventuale paleria della sola veranda, generalmente una 3 stagioni ha uno o due pali, mentre una 4 stagioni ne avrà almeno tre o quattro.
Nel caso tu fossi interessato ad acquistare una tenda 4 stagioni ti invito leggere questo post specifico prima di farlo.
-Doppio telo o Monotelo?
Le tende a due teli sono composte da un telo esterno maggiormente impermeabile e da un telo interno “sigillato” che impedisce agli insetti di entrare. Il doppio telo presenta anche il notevole vantaggio di separare ed impedire il contatto tra noi e la nostra attrezzatura con il sovratelo che produrrà inevitabilmente condensa. Le monotelo presentano una struttura ibrida ed inglobano tutta l’intera struttura in un unico telo, generalmente sono più economiche delle doppio telo, ad eccezione di quelle da spedizione che essendo utilizzate in ambienti estremi ed artici non avranno mai comunque problemi di umidità viste le basse temperature di utilizzo.
Io preferisco decisamente l’utilizzo di una tenda a doppio telo che, a mia opinione, fornisce una maggiore protezione a scapito comunque di un peso leggermente superiore.
-Inner Tent removibile?
L'Inner Tent non è niente altro che il sottotelo, quindi una tenda con Inner Tent removibile è solo una tenda che può essere montata anche senza montare necessariamente il sottotelo. Questo tipo di soluzione potrebbe essere apprezzata per coloro i quali viaggiano per trekking impegnativi ed hanno necessità di snellire al massimo il peso della loro tenda. Eliminando il sottotelo quindi gli sarà possibile montare la propria tenda e dormire in terra, senza camera interna. Con questa configurazione si avrà una minimalissima tenda monotelo senza pavimento con risparmi di peso importanti
-Le falde a terra, si o no?
Le falde a terra sono una caratteristica di alcuni modelli di tenda quattro stagioni, e non tutti i produttori hanno deciso di utilizzarle. Iniziamo subito con il dire che tale tessuto in più comporta un aumento di peso. Per quello che riguarda la sua utilità i punti di vista sono molteplici, l'intento del produttore è quello di impedire il più possibile l'ingresso di aria fredda nella "capsula", personalmente ritengo che tale operazione accentui all'interno i problemi di condensa, senza poi contare che in caso di situazione realmente invernale, lo spazio finale coperto dalla falda potrebbe essere tranquillamente coperto da un piccolissimo muro di neve, quindi a mio giudizio a tale "accessorio" ci si può tranquillamente rinunciare. Altra situazione in cui le falde fanno la differenza è su terreni estremamente sabbiosi, e non mi riferisco tanto ad una spiaggia ma piuttosto al deserto; in tale ambiente chiudere la parte bassa aiuta a ridurre notevolmente l’ingresso di polveri sabbiose nel “nucleo” interno.
-Quale tenda non fa condensa?
Questa risposta è facilissima; la tenda che non fa condensa è quella in cui dentro non dorme nessuno! La condensa si forma con il respirare degli occupanti; le persone inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica mista a vapore acqueo, ed è quindi normale che tale vapore acqueo, a contatto con il lato interno del sovratelo raffreddato dalla temperatura esterna, condensi ritornando ad essere acqua. L'unico modo per ridurre tale fenomeno è quello di favorire il ricambio di aria all'interno della "capsula" in modo che il vapore acqueo esca dalla tenda prima che si freddi abbastanza per tornare ad essere acqua. E' quindi bene che la nostra tenda abbia nella parte alta delle bocchette, piuttosto che delle manichette, piuttosto che delle aperture, per permettere a tale umidità di uscire dalla tenda.
Questo discorso è comunque valido anche d'estate, in quanto è vero che magari sotto il sole la parte sotto del nostro sovratelo è "rovente" ma alla fine quando l'aria sarà satura di vapore acqueo avremo comunque fenomeni di condensa, inferiori a quelli invernali, ma comunque presenti.
Tale fenomeno sarà poi maggiore in quelle tende che hanno un notevole fattore di impermeabilità, mentre a soffrirne meno saranno le tende molto traspiranti.
Visto che sarà sempre molto facile che la nostra tenda presenti delle goccioline di acqua appoggiate nella parte sotto del nostro sovratelo, sarà sempre bene che NULLA della nostra attrezzatura o del nostro corpo (i piedi da sdraiati) vada a toccare il sovratelo altrimenti piano piano tutta questa acqua colerà all'interno del sottotelo bagnando sia noi, che il nostro sacco a pelo che la nostra attrezzatura.
-Di che forma prenderla? Autoportante si o no?
La forma di una tenda è concettualmente scarsamente rilevante, fino a che non piove o non tira vento. Con la pioggia è fondamentale che le forme aiutino a smaltire l'acqua evitando i ristagni che alla fine si trasformano in infiltrazioni. Per il vento è invece necessario che la tenda abbia una forma sfuggente affinché il vento non rimanga imbrigliato per poi avere la forza per strapparla. In linea di principio la nostra tenda dovrebbe sempre e comunque essere montata con tutti i suoi tiranti e con tutti i suoi picchetti, sempre e comunque in quanto non si sa mai cosa succederà più tardi nonostante le previsioni favorevoli.
Le tende a tunnel sono quelle che, a parità di base, offrono un maggiore spazio interno, mentre le igloo sono un buon compromesso.
Riguardo l’autoportanza e cioè alla capacità della tenda di stare in piedi da sola senza dover necessariamente piantare tutti i picchetti e mettere tutti i tiranti, la mia opinione è che sia un fattore determinante solo in situazioni tipo Festival, Raduni o Concerti, occasioni in cui la tenda non serve tanto per ripararsi dalle avversità ma piuttosto per creare un po’ di intimità. In tali circostanze caratterizzate da un gran numero di persone che gira intorno alla tenda e si finisce per essere abbastanza ammassati, il piantare tutti i picchetti e mettere tutti i tiranti finirà per essere una sorta di pericolo per le persone che camminandoci intorno potrebbero inciampare nei cordini o peggio calciare rigorosamente con l’alluce scalzo qualche picchetto, o comunque storcerli danneggiandoli.
-Di che dimensioni da chiusa debbo prenderla?
Personalmente mi sono trovato in molte situazioni in cui oltre a valutare il peso della mia tenda, ero anche interessato ai suoi ingombri da chiusa. Ad esempio le 2" della quechua sono economiche, e per una uscita sporadica in estate potrebbero anche essere una soluzione, ma da chiuse diventano un grosso disco scomodamente trasportabile e gestibile. Altro esempio; io ho fatto molto mototurismo, ed in tali frangenti non avevo molti problemi con il peso, ma se la tenda aveva una lunghezza inferiore ai 40 cm poteva essere tranquillamente essere riposta nelle borse rigide, al contrario tende più lunghe dovevano necessariamente essere legate fuori dai bagagli, esposte alle intemperie, e rischiando, dopo magari una stancante giornata di guida sotto la pioggia, di doverla montare bagnata affrontando già in partenza male la nottata. Senza poi contare che essendo legate all'esterno è poi sempre presente la possibilità che questa venga sottratta da qualcuno che sebbene magari non ci fa di per se un grosso danno, comunque ci rovina la vacanza.
E' quindi bene capire e valutare anche questi aspetti quando si compra la nostra tenda.
-Quanto deve pesare una tenda?
Il peso di una tenda viaggia in maniera inversamente proporzionale a quanto la si è pagata; meno la si è pagata e più pesa. Per quelle che sono le mie esperienze in cui comunque non ho mai fatto nulla di estremo, ritengo che una tenda con la quale si abbia intenzione di camminare non dovrebbe pesare più di 1,200/1,300 kg per persona. Chiaro è che in meno si è e più tale peso è difficile da raggiungere, mentre in due/tre persone la cosa rimane decisamente più semplice.
-Una tenda necessità di dotazioni extra?
In genere le tende vengono vendute con tutto il necessario affinché queste siano poi montate tranquillamente senza dover acquistare altro, ma nonostante questo sarebbe bene fare qualche piccolo controllo per cercare di capire se le dotazioni standard necessitino di qualche integrazione.
-Come ho già detto, nelle tende moderne per risparmiare peso non fanno più il catino spesso modello “borsone Ikea”; è quindi bene (a maggior ragione poi se l’acquisto della nostra tenda è stato uno sforzo economico non indifferente) comperare insieme ad essa anche il relativo pavimento aggiuntivo. Tale soluzione, rispetto al classico telone verde supplementare, ha il vantaggio di poter essere fissata in maniera solidale alla tenda con dei moschettoncini, e quindi gestito come se non ci fosse. Chiaro che questa soluzione comporta poi un aumento del peso totale della tenda.
-I tiranti spesso hanno lunghezze minime, per vari motivi. Il primo è indubbiamente che più corti sono e meno costano all’azienda che ha prodotto la tenda, il secondo è invece che tiranti troppo lunghi finiscono sempre per finire tra i piedi di qualche malcapitato. E’ quindi necessario valutare se questa lunghezza sia o meno giusta e se necessiti o meno di una sostituzione. Nel caso si volesse intervenire vi ricordo che il paracord nero o verde è fichissimo, ma poi non lo si vede e ci si finisce per inciampare o per far inciampare tutti quanti. Consiglio quindi magari se si volesse sostituirlo di farlo con cordini fluorescenti o comunque dai colori molto accesi. Qualcuno per risparmiare peso li sostituisce con cordini in kevlar, che essendo molto robusti si possono permettere diametri inferiori con conseguente diminuzione dei pesi complessivi.
-I picchetti forniti con la dotazione base in genere sono degli “spilli” di alluminio e sono numericamente precisi. I migliori secondo me sono a forma di 1 (uno) e non di ? (punto interrogativo). Quelli a forma di 1 se si piegano o storcono possono essere ribattuti e raddrizzati, mentre con quelli a forma di ? per via della forma della testa curva tale operazione diventa decisamente più complessa. Esistono, sempre di alluminio, quelli che hanno una sezione a forma di Y e personalmente sono quelli che preferisco. Ovviamente pesano un pochino di più rispetto agli spilli, ma la loro sezione gli consente di resistere ad una trazione maggiore, cosa molto apprezzabile se il terreno è particolarmente morbido e soffice. Esistono, anche se in genere sono venduti a parte e non sono inclusi, anche spilli e picchetti con la sezione ad Y in titanio che portano quindi ad un risparmio sul peso complessivo.
Bisogna poi tenere sempre presente che i picchetti forniti in dotazione non sono adatti per tutti i terreni, ma ne esistono di specifici per la sabbia, per la neve, piuttosto che per terreni sassosi. Sarebbe quindi buona cosa avere diversi set di picchetti e sceglierli in relazione ad il terreno che si presume che si possa incontrare avendo cura di averne sempre e comunque qualcuno di scorta.
L’unica cosa che potrebbe realmente essere utile come dotazione è un martello con la testa di gomma per poter piantare la tenda anche su terreni duri, ma questo dipende appunto moltissimo dal terreno. Meglio ancora se poi tale martello avrà in fondo al manico un uncino che potrà essere utilizzato per rimuovere più agevolmente i picchetti.
E' chiaro che in alcune zone sarà semplicissimo trovare un sasso piuttosto che un ramo, per piantare i picchetti rinunciando quindi al peso extra del martello, ma in altre zone i sassi o rami potrebbero invece non esserci. Il mio personale consiglio è quindi di valutare questo aspetto prima della partenza in modo da non arrivare impreparati.
In conclusione in questi punti ho voluto raccogliere quelle che sono le domande che è bene porsi prima di un acquisto importante come è e dovrebbe essere quello della tenda. Per le risposte io ho sempre dato le MIE in relazione a quelle che sono le attività da me praticate, chiaro è che è sempre e comunque importante farsi le domande giuste, le risposte poi saranno personali ed ognuno di noi avrà giustamente sempre e comunque i propri punti di vista.
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Manutenzione e cura di una tenda!
A prescindere dal modello acquistato e dal prezzo speso è bene che noi si abbia sempre molta cura della nostra tenda, se lo facciamo lei potrà essere una buona compagna di avventura per moltissimi anni. Di seguito quindi troverai alcuni consigli che ti aiuteranno a rendere possibile questa cosa.
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-Si va bene, adesso ho veramente capito tutto, ma in soldoni, che tenda mi debbo comprare?
Premesso che se poni questa domanda è evidente che io nei punti precedenti non sono riuscito a spiegare al meglio il mio punto di vista sulla materia, comunque, molto schematicamente potremo dire che se:
Viste le frequenti domande di richiesta di informazioni finalizzate all'acquisto di questo importantissimo strumento, il seguente "tutorial" vuole aiutare a riflettere su quale tenda scegliere di acquistare e con quali compromessi ci si troverà a dover combattere.
E’ bene quindi capire subito ed in maniera univoca che, come in tutte le cose, lo “strumento unico e perfetto” non esiste! Qualsiasi scelta noi faremo ci porterà comunque ad accettare determinati compromessi, sta poi a noi scegliere in relazione a quelle che sono le nostre attività prevalenti, quello che sarà per noi il prodotto migliore.
-Che dimensione scegliere? Da quanti posti?
So che potrebbe sembrare molto sciocca come risposta, ma leggendo le varie domande nei post mi rendo conto che non è una cosa così scontata; ebbene si, una tenda da due è utilizzabile proprio da due persone! Non c'è quindi alcun bisogno di pensare che se si è da soli si deve prendere una tenda da due o che se si è in due si deve prendere una tenda da tre.
Tutte le tende sono fatte per contenere sia le persone che la loro attrezzatura; ovviamente in qualcuna ci sarà molto spazio per riporre le proprie cose, mentre in altre sarà necessario stringersi un pochino mettendo magari lo zaino vicino ai nostri piedi, ma sempre e comunque ci sarà spazio al coperto anche per la propria attrezzatura.
E' chiaro che in un campeggio stanziale, avere dello spazio extra sarà un'ottima cosa. In tale situazione, molto probabilmente avere lo spazio per lasciare le proprie cose al di fuori dello zaino sarà una cosa molto gradita in modo da trovare rapidamente quello che ci serve. Sarà anche altresì apprezzabile avere una sufficiente altezza interna in modo da potersi cambiare in tutta comodità. Se poi ci fosse anche dello spazio per mangiare e per preparare i pasti sarebbe ancora meglio. A mio giudizio comunque, una altezza interna di 110 cm consente anche per i più alti di cambiarsi da seduti senza toccare troppo con la testa. Se poi a questo campeggio ci si arriverà in macchina è inutile porsi troppo il problema di quanto peserà la tenda.
Se invece il campeggio sarà al di fuori di strutture organizzate, e la tenda andrà spalleggiata allora tutto lo spazio in più a cui si avrà accesso, si tradurrà in un aumento di peso che si dovrà trasportare. In questa situazione quindi utilizzare una tenda più grande per meno persone sarà una scelta controproducente in termini di fatica e quindi di godibilità della nostra "esperienza". Aggiungo inoltre che muovendosi tutti i giorni, i vestiti e l'attrezzatura difficilmente usciranno dallo zaino, quindi lo spazio extra sarà anche scarsamente necessario. Se si ha intenzione di utilizzare la propria tenda soprattutto di inverno in situazioni nevose, o con pioggia e maltempo, sarebbe bene avere una "veranda" o comunque uno spazio senza catino, in cui poter cucinare in tranquillità e sicurezza, senza rischiare di danneggiare le proprie cose.
Questo però non vuole dire che se io compro una tenda da tre per andarci tutti gli anni al mare con la mia ragazza io non possa poi portarmela in montagna per un fine settimana; vorrà dire che per tale utilizzo io farò molta più fatica, ma comunque la mia avventura sarà sicuramente fattibile.
-Paleria esterna o interna? Di alluminio o in fibra di vetro?
Può sembrare una precisazione sciocca, ma per paleria esterna non si intende solamente quando la paleria è a vista ma anche più genericamente, quando la paleria è all'esterno del sovratelo, mentre quando la paleria è inserita tra il sottotelo interno ed il sovratelo si parla invece di paleria interna.
La paleria esterna generalmente consente un montaggio più rapido in quanto sovratelo e sottotelo sono già pre-collegati, quindi se si dovesse montare in una situazione di pioggia il telo interno avrà minori possibilità di bagnarsi. Al contrario invece in quelle con paleria interna è necessario montare prima il sottotelo, agganciarci la paleria e successivamente montare sopra a questa struttura il telo esterno; ovviamente con questa configurazione si impiegherà un tempo maggiore per il setup rispetto a quelle con paleria esterna e, come già detto, in situazioni di maltempo questo potrebbe voler dire bagnare le proprie cose.
La paleria di alluminio è una soluzione più recente ed a fronte di un costo maggiore offre un notevole risparmio in termini di peso. Anche qui sarà importante quindi valutare in quale ambiente noi andremo ad utilizzare la nostra tenda prima di decidere quale tipo di paleria è la migliore per i nostri utilizzi; se come dicevo prima, io la tenda la utilizzo solo al mare e la trasporto con la macchina il risparmiare qualche etto non è una cosa che mi darà un valore aggiunto, mentre se la dovessi utilizzare dopo averla spalleggiata questa riduzione peso non potrà che essere una cosa positiva. Ho visto vecchie tende con la paleria in vetroresina non cava e non avevano quindi al loro interno l'elastico che le teneva insieme agevolandone il montaggio; da questo tipo di tende (fortunatamente quasi estinte) state lontani come la peste in quanto il tempo di montaggio si allunga notevolmente.
Secondo me vanno acquistate quindi solo tende con la paleria pre-collegata.
Nelle tende invernali serie avremo sempre un numero maggiore di pali e sicuramente anche incrociati, in modo che la tenda possa avere una maggiore nervatura reggendo meglio non solo ai venti ma anche al peso che la neve depositandosi inevitabilmente andrà ad aggiungere. Esclusa l’eventuale paleria della sola veranda, generalmente una 3 stagioni ha uno o due pali, mentre una 4 stagioni ne avrà almeno tre o quattro.
Nel caso tu fossi interessato ad acquistare una tenda 4 stagioni ti invito leggere questo post specifico prima di farlo.
-Doppio telo o Monotelo?
Le tende a due teli sono composte da un telo esterno maggiormente impermeabile e da un telo interno “sigillato” che impedisce agli insetti di entrare. Il doppio telo presenta anche il notevole vantaggio di separare ed impedire il contatto tra noi e la nostra attrezzatura con il sovratelo che produrrà inevitabilmente condensa. Le monotelo presentano una struttura ibrida ed inglobano tutta l’intera struttura in un unico telo, generalmente sono più economiche delle doppio telo, ad eccezione di quelle da spedizione che essendo utilizzate in ambienti estremi ed artici non avranno mai comunque problemi di umidità viste le basse temperature di utilizzo.
Io preferisco decisamente l’utilizzo di una tenda a doppio telo che, a mia opinione, fornisce una maggiore protezione a scapito comunque di un peso leggermente superiore.
-Inner Tent removibile?
L'Inner Tent non è niente altro che il sottotelo, quindi una tenda con Inner Tent removibile è solo una tenda che può essere montata anche senza montare necessariamente il sottotelo. Questo tipo di soluzione potrebbe essere apprezzata per coloro i quali viaggiano per trekking impegnativi ed hanno necessità di snellire al massimo il peso della loro tenda. Eliminando il sottotelo quindi gli sarà possibile montare la propria tenda e dormire in terra, senza camera interna. Con questa configurazione si avrà una minimalissima tenda monotelo senza pavimento con risparmi di peso importanti
-Le falde a terra, si o no?
Le falde a terra sono una caratteristica di alcuni modelli di tenda quattro stagioni, e non tutti i produttori hanno deciso di utilizzarle. Iniziamo subito con il dire che tale tessuto in più comporta un aumento di peso. Per quello che riguarda la sua utilità i punti di vista sono molteplici, l'intento del produttore è quello di impedire il più possibile l'ingresso di aria fredda nella "capsula", personalmente ritengo che tale operazione accentui all'interno i problemi di condensa, senza poi contare che in caso di situazione realmente invernale, lo spazio finale coperto dalla falda potrebbe essere tranquillamente coperto da un piccolissimo muro di neve, quindi a mio giudizio a tale "accessorio" ci si può tranquillamente rinunciare. Altra situazione in cui le falde fanno la differenza è su terreni estremamente sabbiosi, e non mi riferisco tanto ad una spiaggia ma piuttosto al deserto; in tale ambiente chiudere la parte bassa aiuta a ridurre notevolmente l’ingresso di polveri sabbiose nel “nucleo” interno.
-Quale tenda non fa condensa?
Questa risposta è facilissima; la tenda che non fa condensa è quella in cui dentro non dorme nessuno! La condensa si forma con il respirare degli occupanti; le persone inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica mista a vapore acqueo, ed è quindi normale che tale vapore acqueo, a contatto con il lato interno del sovratelo raffreddato dalla temperatura esterna, condensi ritornando ad essere acqua. L'unico modo per ridurre tale fenomeno è quello di favorire il ricambio di aria all'interno della "capsula" in modo che il vapore acqueo esca dalla tenda prima che si freddi abbastanza per tornare ad essere acqua. E' quindi bene che la nostra tenda abbia nella parte alta delle bocchette, piuttosto che delle manichette, piuttosto che delle aperture, per permettere a tale umidità di uscire dalla tenda.
Questo discorso è comunque valido anche d'estate, in quanto è vero che magari sotto il sole la parte sotto del nostro sovratelo è "rovente" ma alla fine quando l'aria sarà satura di vapore acqueo avremo comunque fenomeni di condensa, inferiori a quelli invernali, ma comunque presenti.
Tale fenomeno sarà poi maggiore in quelle tende che hanno un notevole fattore di impermeabilità, mentre a soffrirne meno saranno le tende molto traspiranti.
Visto che sarà sempre molto facile che la nostra tenda presenti delle goccioline di acqua appoggiate nella parte sotto del nostro sovratelo, sarà sempre bene che NULLA della nostra attrezzatura o del nostro corpo (i piedi da sdraiati) vada a toccare il sovratelo altrimenti piano piano tutta questa acqua colerà all'interno del sottotelo bagnando sia noi, che il nostro sacco a pelo che la nostra attrezzatura.
-Di che forma prenderla? Autoportante si o no?
La forma di una tenda è concettualmente scarsamente rilevante, fino a che non piove o non tira vento. Con la pioggia è fondamentale che le forme aiutino a smaltire l'acqua evitando i ristagni che alla fine si trasformano in infiltrazioni. Per il vento è invece necessario che la tenda abbia una forma sfuggente affinché il vento non rimanga imbrigliato per poi avere la forza per strapparla. In linea di principio la nostra tenda dovrebbe sempre e comunque essere montata con tutti i suoi tiranti e con tutti i suoi picchetti, sempre e comunque in quanto non si sa mai cosa succederà più tardi nonostante le previsioni favorevoli.
Le tende a tunnel sono quelle che, a parità di base, offrono un maggiore spazio interno, mentre le igloo sono un buon compromesso.
Riguardo l’autoportanza e cioè alla capacità della tenda di stare in piedi da sola senza dover necessariamente piantare tutti i picchetti e mettere tutti i tiranti, la mia opinione è che sia un fattore determinante solo in situazioni tipo Festival, Raduni o Concerti, occasioni in cui la tenda non serve tanto per ripararsi dalle avversità ma piuttosto per creare un po’ di intimità. In tali circostanze caratterizzate da un gran numero di persone che gira intorno alla tenda e si finisce per essere abbastanza ammassati, il piantare tutti i picchetti e mettere tutti i tiranti finirà per essere una sorta di pericolo per le persone che camminandoci intorno potrebbero inciampare nei cordini o peggio calciare rigorosamente con l’alluce scalzo qualche picchetto, o comunque storcerli danneggiandoli.
-Di che dimensioni da chiusa debbo prenderla?
Personalmente mi sono trovato in molte situazioni in cui oltre a valutare il peso della mia tenda, ero anche interessato ai suoi ingombri da chiusa. Ad esempio le 2" della quechua sono economiche, e per una uscita sporadica in estate potrebbero anche essere una soluzione, ma da chiuse diventano un grosso disco scomodamente trasportabile e gestibile. Altro esempio; io ho fatto molto mototurismo, ed in tali frangenti non avevo molti problemi con il peso, ma se la tenda aveva una lunghezza inferiore ai 40 cm poteva essere tranquillamente essere riposta nelle borse rigide, al contrario tende più lunghe dovevano necessariamente essere legate fuori dai bagagli, esposte alle intemperie, e rischiando, dopo magari una stancante giornata di guida sotto la pioggia, di doverla montare bagnata affrontando già in partenza male la nottata. Senza poi contare che essendo legate all'esterno è poi sempre presente la possibilità che questa venga sottratta da qualcuno che sebbene magari non ci fa di per se un grosso danno, comunque ci rovina la vacanza.
E' quindi bene capire e valutare anche questi aspetti quando si compra la nostra tenda.
-Quanto deve pesare una tenda?
Il peso di una tenda viaggia in maniera inversamente proporzionale a quanto la si è pagata; meno la si è pagata e più pesa. Per quelle che sono le mie esperienze in cui comunque non ho mai fatto nulla di estremo, ritengo che una tenda con la quale si abbia intenzione di camminare non dovrebbe pesare più di 1,200/1,300 kg per persona. Chiaro è che in meno si è e più tale peso è difficile da raggiungere, mentre in due/tre persone la cosa rimane decisamente più semplice.
-Una tenda necessità di dotazioni extra?
In genere le tende vengono vendute con tutto il necessario affinché queste siano poi montate tranquillamente senza dover acquistare altro, ma nonostante questo sarebbe bene fare qualche piccolo controllo per cercare di capire se le dotazioni standard necessitino di qualche integrazione.
-Come ho già detto, nelle tende moderne per risparmiare peso non fanno più il catino spesso modello “borsone Ikea”; è quindi bene (a maggior ragione poi se l’acquisto della nostra tenda è stato uno sforzo economico non indifferente) comperare insieme ad essa anche il relativo pavimento aggiuntivo. Tale soluzione, rispetto al classico telone verde supplementare, ha il vantaggio di poter essere fissata in maniera solidale alla tenda con dei moschettoncini, e quindi gestito come se non ci fosse. Chiaro che questa soluzione comporta poi un aumento del peso totale della tenda.
-I tiranti spesso hanno lunghezze minime, per vari motivi. Il primo è indubbiamente che più corti sono e meno costano all’azienda che ha prodotto la tenda, il secondo è invece che tiranti troppo lunghi finiscono sempre per finire tra i piedi di qualche malcapitato. E’ quindi necessario valutare se questa lunghezza sia o meno giusta e se necessiti o meno di una sostituzione. Nel caso si volesse intervenire vi ricordo che il paracord nero o verde è fichissimo, ma poi non lo si vede e ci si finisce per inciampare o per far inciampare tutti quanti. Consiglio quindi magari se si volesse sostituirlo di farlo con cordini fluorescenti o comunque dai colori molto accesi. Qualcuno per risparmiare peso li sostituisce con cordini in kevlar, che essendo molto robusti si possono permettere diametri inferiori con conseguente diminuzione dei pesi complessivi.
-I picchetti forniti con la dotazione base in genere sono degli “spilli” di alluminio e sono numericamente precisi. I migliori secondo me sono a forma di 1 (uno) e non di ? (punto interrogativo). Quelli a forma di 1 se si piegano o storcono possono essere ribattuti e raddrizzati, mentre con quelli a forma di ? per via della forma della testa curva tale operazione diventa decisamente più complessa. Esistono, sempre di alluminio, quelli che hanno una sezione a forma di Y e personalmente sono quelli che preferisco. Ovviamente pesano un pochino di più rispetto agli spilli, ma la loro sezione gli consente di resistere ad una trazione maggiore, cosa molto apprezzabile se il terreno è particolarmente morbido e soffice. Esistono, anche se in genere sono venduti a parte e non sono inclusi, anche spilli e picchetti con la sezione ad Y in titanio che portano quindi ad un risparmio sul peso complessivo.
Bisogna poi tenere sempre presente che i picchetti forniti in dotazione non sono adatti per tutti i terreni, ma ne esistono di specifici per la sabbia, per la neve, piuttosto che per terreni sassosi. Sarebbe quindi buona cosa avere diversi set di picchetti e sceglierli in relazione ad il terreno che si presume che si possa incontrare avendo cura di averne sempre e comunque qualcuno di scorta.
L’unica cosa che potrebbe realmente essere utile come dotazione è un martello con la testa di gomma per poter piantare la tenda anche su terreni duri, ma questo dipende appunto moltissimo dal terreno. Meglio ancora se poi tale martello avrà in fondo al manico un uncino che potrà essere utilizzato per rimuovere più agevolmente i picchetti.
E' chiaro che in alcune zone sarà semplicissimo trovare un sasso piuttosto che un ramo, per piantare i picchetti rinunciando quindi al peso extra del martello, ma in altre zone i sassi o rami potrebbero invece non esserci. Il mio personale consiglio è quindi di valutare questo aspetto prima della partenza in modo da non arrivare impreparati.
In conclusione in questi punti ho voluto raccogliere quelle che sono le domande che è bene porsi prima di un acquisto importante come è e dovrebbe essere quello della tenda. Per le risposte io ho sempre dato le MIE in relazione a quelle che sono le attività da me praticate, chiaro è che è sempre e comunque importante farsi le domande giuste, le risposte poi saranno personali ed ognuno di noi avrà giustamente sempre e comunque i propri punti di vista.
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Manutenzione e cura di una tenda!
A prescindere dal modello acquistato e dal prezzo speso è bene che noi si abbia sempre molta cura della nostra tenda, se lo facciamo lei potrà essere una buona compagna di avventura per moltissimi anni. Di seguito quindi troverai alcuni consigli che ti aiuteranno a rendere possibile questa cosa.
- Terminata la tua uscita non dimenticare quindi fi farla asciugare molto bene prima di riporla al fine di evitare la formazione di muffe che ti costringeranno a buttarla anche se usata pochissimo.
- Sarebbe anche buona cosa eliminare l'eventuale fango dal fondo; è sufficiente una spugnetta inumidita ed un po' di olio di gomito.
- Se poi durante l'uso ci siamo accorti che qualcosa non va è buona cosa ripararla prima di riporla in modo che al momento del bisogno la si possa avere disponibile senza impazzimenti a cercare di ricordarsi se il problema era sull’angolo destro piuttosto che sinistro.
- Se le cerniere non scorrono più bene basterà, da aperte, dargli una strofinata su di una saponetta o su una candela in modo da lubrificarle quel minimo che serve.
- Se durante la nostra ultima uscita abbiamo smarrito un picchetto ricordiamocene e ricompriamone magari qualcuno in più in modo che alla prossima volta saremo già pronti. Molto spesso nei campeggi attrezzati si riesce a tornare a casa con un numero di picchetti maggiore di quelli che si aveva all’arrivo semplicemente raccogliendo da terra quelli che sono stati dimenticati piantati nel terreno da chi ha occupato prima di noi la piazzola.
- La paleria; se non riusciamo a riparare la nostra stecca questa può tranquillamente essere sostituita. Se non riusciamo a ritrovarla come ricambio presso il nostro rivenditore possiamo comprarne anche di "generiche" facendo solo attenzione che abbiano la stessa dimensione e lunghezza. Se poi sono un pochino più lunghe non è un problema, con un seghetto ti ci vorrà un attimo per risolvere il problema. Se la stecca ci si rompesse in escursione, potremo ripararla con del nastro americano oppure ritagliando un foglietto di metallo da una lattina ed arrotolandolo vicino alla frattura in modo da sostenerla.
- Se la tua tenda si è bucata e non hai più il kit di riparazione potrai realizzare una toppa ritagliando un pezzetto di stoffa dal sacchetto contenitore della tenda o dei picchetti, e con un po' di colla per tessuti il problema sarà risolto senza nemmeno rovinare troppo l'estetica.
- Se la tua tenda inizia a far filtrare acqua, prima di sostituirla prova a spruzzare uno spray apposito a base siliconica e vedrai che come per magia l'acqua tornerà a scivolarci sopra.
- Se invece a far filtrare l'acqua sono le cuciture, sarà possibile utilizzando un prodotto specifico reperibile nei negozi di nautica (il SeamGrip) per ripassarle e per renderle nuovamente impermeabili.
- In generale quando si monta la tenda è bene fare molta attenzione al terreno in cui la si vorrebbe montare. E’ importante rimuovere ogni eventuale oggetto tagliente e/o appuntito, quindi via le pigne o i sassi. A tal scopo potrebbe essere una ottima cosa utilizzare un telo da mettere sotto al nostro catino, il cui scopo non è tanto quello di aumentare l'impermeabilità ma quello proprio di proteggerlo dai sassi taglienti. Sempre per questo motivo quindi è sempre bene, ammesso che dentro ci si riesca a stare in piedi, non camminare mai con le scarpe dentro la tenda proprio.
Quando si ripiega la tenda è sempre bene evitare di ripiegarla sempre nel medesimo modo in quanto la piega porta a lungo andare a deterioramento nei tessuti che non si consumano quindi nel medesimo modo. - Se non ti piace la forma da chiusa della tua tenda potrai sempre realizzare/comperare un sacco diverso per dargli una forma più congeniale alle tue esigenze, oppure basta semplicemente piegare il tutto in maniera diversa riuscendo quindi a snellire ed allungare il rotolo, piuttosto che accorciarlo ed incicciottirlo.
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-Si va bene, adesso ho veramente capito tutto, ma in soldoni, che tenda mi debbo comprare?
Premesso che se poni questa domanda è evidente che io nei punti precedenti non sono riuscito a spiegare al meglio il mio punto di vista sulla materia, comunque, molto schematicamente potremo dire che se:
- Non cammini ed arrivi in macchina nel luogo dove farai campeggio? In questa situazione TUTTE le tende vanno bene. Se hai un amico che te ne presta una usa quella e risparmia i tuoi soldini. Pensa che avrai anche bisogno di spazio ombra, quindi portato qualche telone impermeabile occhiellato. In questa condizione avere una tenda pesante non è uno svantaggio ma un vantaggio. I teli si danneggiano se esposti al sole estivo cocente, meglio quindi per queste situazioni un telo più robusto che soffrirà quindi meno di questi problemi. Se proprio la devi comperare guarda le 2 Seconds della Quequa.
- Cammini poco e poi arrivato, farai campeggio senza muovere la tenda? Anche in questa situazione TUTTE le tende vanno bene. Io scarterei solo le tende tipo 2 Seconds ma solo perché da trasportare a spalla insieme alla propria attrezzatura sono decisamente scomode, per il resto va bene tutto.
- Sei un avventuroso provetto e porti tutto sulle tue spalle? In questa situazione cerca tende da 3 stagioni. Vedo bene qualsiasi tenda (3 stagioni) della Ferrino, della Camp, della Bertoni o della Salewa. Se vuoi risparmiare guarda anche tende come la QuickHiker o la Arpenaz della Quequa, ma tieni sempre d’occhio anche il peso e non solo il prezzo. Vanno benissimo anche le Vaude, Vango e le MSR anche se quest’ultime hanno bassi valori di impermeabilità.
- Sei un avventuroso completo e vai in montagna anche in inverno? Allora il peso inizia a diventare una componente fondamentale da tenere sotto controllo. In inverno il tuo zaino sarà pieno di un sacco di cose, quindi sarà indispensabile per te mantenere basso il peso. Avrai necessità di acquistare sia una tenda 3 stagioni che una da 4, ed in relazione al tipo di uscita sceglierai la tua tenda.
Per le 3 stagioni punterei ancora su Ferrino, Camp, Bertoni, Salewa Vaude, Vango e le MSR (a me piace molto la Vaude), mentre per le 4 stagioni guarda qualsiasi cosa della Ferrino, Vango o della The North Face, della Marmot (a me piace moltissimo la Nusku) piuttosto che Helsport o Exped.
- Utilizzi la tenda in zone climatiche avverse per pioggia e vento? Vaude, Fjallraven ed Hilleberg sono le tende di riferimento.
- Utilizzi la tenda in moto o in bici? In questo caso quello che dovrai guardare sarà la dimensione da piegata della tua tenda, sempre con un occhio verso il peso. Considera che la tenda potrà anche essere ripiegata in maniera diversa da come proposto dalla fabbrica, ma comunque il tuo limite sarà sempre e comunque dato dalla lunghezza della paleria, credo quindi che in questo caso la tua tenda non dovrebbe essere più lunga di 40 cm in modo che, in moto, possa essere infilata dentro una delle borse rigide laterali.