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Corretta posizione sulla bicicletta

La corretta interfaccia tra il ciclista e la sua bicicletta è fondamentale per sviluppare una buona tecnica di guida. La chiave consiste nel regolare i 3 punti di contatto: i pedali, la sella e il manubrio. La regolazione di pedali e sella ha effetto sul rendimento del "motore", mentre il manubrio sul controllo del mezzo.

Pedali

Posizione dei piedi sui pedali: Ricerche biomeccaniche hanno dimostrato che la trasmissione della potenza è ottimale quando l'articolazione tra metatarso e alluce è esattamente sull'asse del pedale. L'osso più sporgente all'interno del piede è in corrispondenza dell'articolazione del metatarso, che può essere trovata osservando una piega della pelle che si forma quando si solleva l'alluce verso l'alto, oppure premendo con le dita sulla parte superiore dell'alluce mentre lo si muove. In merito alla distanza dalla pedivella bisogna considerare la larghezza del bacino: più è largo e più si dovrà pedalare esterni e viceversa. In altre parole, la gamba deve lavorare con le articolazioni di anca, ginocchio e caviglia a piombo su un asse verticale disposto tra bacino e pedale. Dal punto di vista angolare, infine, si deve cercare di copiare, almeno in parte, la propria tipologia di camminata: con i talloni oppure le punte all'interno o pressoché parallela al senso di marcia. Tale posizione viene mantenuta durante la pedalata grazie ai pedali con agganci SPD (pedali a sgancio rapido e relativi scarpini con tacchette) che inoltre permettono di sfruttare appieno le risorse muscolari consentendo la spinta in basso di un pedale mentre l'altro viene tirato su. Dal punto di vista meccanico, vale la pena ricordare che, in merito alla posizione, non ci sono interventi da fare sui pedali. La posizione dello scarpino si regola mediante il fissaggio delle tacchette sotto la suola dello scarpino stesso. Al più, ai fini della posizione, si puù decidere di acquistare un tipo di pedale piuttosto che un altro, soprattutto in funzione della distanza con l'asse e dell'altezza del piano d'appoggio. Esistono pedali con un profilo più o meno basso o, meglio, con il piano di appoggio più o meno sollevato dall'asse e, quindi, più o meno vicino alla sella. Scegliere un modello piuttosto di un altro, dunque, interferisce, anche sulla posizione. A pedali con il piano di appoggio della tacchetta e della scarpa più vicino all'asse del pedale corrisponderà un'altezza di sella superiore rispetto a un pedale con profilo alto che, avvicinando di fatto il piano d'appoggio alla sella, comporterà una fuoriuscita minore del cannotto reggisella rispetto al tubo verticale. Questa differenza, a scanso di equivoci, non è trascurabile: le quote di alcuni modelli particolari differiscono anche per un centimetro intero. Una volta scelti i pedali e verificata la compatibilità di tacchetta e scarpino, si passa alla regolazione vista sopra.

Sella

Altezza della sella: Un sistema empirico, ma piuttosto preciso, è il seguente: salire in sella, agganciare i pedali e, facendosi aiutare da un amico che ci mantiene in equilibrio, pedalare in senso antiorario fino a trovare la posizione ideale sulla sella; estendere completamente una delle due gambe, senza spostare il bacino sulla sella, in modo che la pedivella sia il diretto prolungamento del tubo piantone (tubo del telaio che collega la sella al movimento centrale); con l'altezza di sella corretta, in questa posizione la suola della scarpa deve essere orizzontale rispetto alla terra. Se tale altezza non è raggiungibile alzando il cannotto reggisella fino alla posizione massima indicata sullo stesso (non superarla!) andrà sostituito con uno più lungo.

Arretramento della sella: Per trovare la corretta posizione in sella occorre disporre di un pavimento perfettamente orizzontale (controllatelo con una livella). Salire in bici, aiutati da un amico a mantenerla in equilibrio; pedalare all'indietro abbastanza velocemente per trovare la posizione più naturale sulla sella. Mantenendo sempre la bici in equilibrio, l'amico deve ora posizionare sia la pedivella che il pedale perfettamente orizzontali (il tacco della scarpa sarà più alto del punto di aggancio al pedale. Il vostro aiutante dovrà ora far scendere un filo a piombo dalla prominenza ossea del ginocchio che si trova appena dietro la rotula, e controllare dove passa il filo rispetto al pedale: l'allineamento dovrebbe essere esattamente sull'asse del pedale. Spostare la sella avanti o indietro sulla sua slitta, e riprovare la posizione e l'allineamento con il filo a piombo, sino a che il filo non passi esattamente sull'assale del pedale. A causa delle eventuali sospensioni anteriori e posteriori e della variazione di assetto indotte dal peso del ciclista, è necessario che l'allineamento con il filo a piombo venga eseguito con il peso del ciclista correttamente distribuito sulle due ruote.

Inclinazione della sella:
Verificare, con l'aiuto di una livella, che la sella sia perfettamente orizzontale.

Manubrio

Distanza sella-manubrio: Operazione che si svolge unicamente in zona sterzo senza toccare più, per nessun motivo, la corretta posizione che abbiamo regolato per gli altri comparti, soprattutto quella relativa alla sella. Salire in sella tenuti in equilibrio da un amico e, pedalando in senso antiorario, trovare la posizione ideale sulla sella. Flettere leggermente le braccia e tenere la testa eretta guardando in avanti. Abbassare ora lo sguardo mantenendo la testa eretta, e traguardare il centro del mozzo della ruota anteriore rispetto al manubrio: una posizione corretta porta a vedere l'asse del mozzo un paio di centimetri dietro il manubrio. Nel caso in cui la differenza positiva o negativa sia modesta, la si puù correggere sostituendo l'attacco manubrio con uno di diversa lunghezza. Se, al contrario, la differenza risulta molto evidente, la soluzione, purtroppo dispendiosa, è il cambio di telaio.

Differenza di altezza sella-manubrio: Questo dato è estremamente variabile e dipendente dalla flessibilità della schiena o dall'impostazione crossistica o discesistica. Il manubrio in posizione rialzata, oppure uno scarso dislivello sella-manubrio, porta a un maggior controllo della bici in discesa, mentre una posizione molto ribassata del manubrio permette al muscolo del gluteo di estendersi maggiormente e di sfruttare meglio l'azione della pedalata. Una regola generale consiste nel considerare un dislivello, tra la parte superiore centrale della sella e l'asse del manubrio compreso tra i 25 e i 75 millimetri. Tale dislivello andrà realizzato agendo unicamente sull'altezza del manubrio, in quanto la sella è stata già regolata in maniera ottimale. Anche in questo caso la differenza di altezza dovrebbe essere calcolata con le sospensioni compresse dal peso del ciclista.

Inclinazione delle appendici del manubrio: Nel caso si utilizzino le appendici del manubrio, queste andranno posizionate decisamente rivolte in avanti, e più precisamente sul prolungamento della linea immaginaria che collega il mozzo posteriore con il manubrio.

Posizione delle leve dei freni: Spostate le leve dei freni verso il centro del manubrio in modo da permettere all'indice ed il medio di raggiungere meglio la parte esterna del freno, in modo da avere la massima leva possibile. Riguardo l'angolazione delle leve rispetto al terreno, iniziate con 45°, salite sulla bici e provate; regolatele ancora fintanto che trovate la posizione giusta, soprattutto non dovete affaticare il polso. Non stringete la vite di regolazione a fondo in modo da non rompere le leve in caso di caduta.

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AndreaDB
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