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Cosa serve per un trekking di qualche giorno

Con l'arrivo delle belle stagioni è molto probabile che ci si voglia cimentare in un trekking di qualche giorno in montagna o in semplici escursioni da svolgersi in una giornata o più. Gli appassionati di montagna però si muovono anche in pieno inverno sfruttando il più delle volte i rifugi. In questo caso sorge la domanda su come allestire uno zaino con equipaggiamento efficiente polivalente al fine di ridurre il peso e l'ingombro dello zaino evitando però di dimenticare qualcosa che possa diventare necessaria, anche all'ultimo secondo, durante il trekking. In questo articolo eviterò di dire come posizionare gli strati di materiale ed equipaggiamento all'interno dello zaino. Ognuno in base alla propria esperienza imparerà col tempo a sfruttare al meglio lo spazio e le varie tasche dello zaino al fine di avere sempre a portata di mano quello che può rivelarsi necessario lungo il cammino. La regola di base, assolutamente non trascurabile, è che il nostro materiale ed equipaggiamento deve essere posizionato all'interno dello zaino in modo che non ci sbilanci in modo da non incorrere in pericoli. Il carico posizionato male ci potrebbe sbilanciare per esempio sul camminamento di una cresta o sul ciglio di un burrone. E' chiaro che lo zaino prima di partire deve essere composto in maniera razionale.

LA PRIMA REGOLA

Individuare cosa ci serve per il nostro trekking è importante ed è la prima cosa che dobbiamo fare.
Chi stabilisce quale sarà l'equipaggiamento? Non siamo noi, ma sono tre costanti:

- il percorso scelto.
- i tempi di percorrenza.
- la stagione in cui si effettuerà l'escursione.

Possiamo dividere il momento della composizione dello zaino in 6 step

- Step n°1: Necessario per l'orientamento. Cartina, bussola, matita, righello e GPS se si ha la fortuna di possederlo. Queste sono le prime cose che dobbiamo mettere nel nostro zaino, che non devono mancare mai e tenere sempre a portata di mano. La cartina e la bussola vanno sempre portate anche se si è in possesso di un GPS. Potrebbe sembrare un controsenso, ma occorre essere previdenti. Il GPS potrebbe scivolarci dalle mani cadendo per terra danneggiandosi, oppure potrebbe non prendere il segnale o semplicemente scaricarsi la batteria a quel punto che fare? Ben venga l'elettronica ma ricordiamoci che non sempre è la soluzione ai nostri problemi. E' necessario quindi avere un minimo di capacità di orientamento con bussola e cartina (ricordiamoci che l'orientamento è uno degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza/emergenza).

- Step n°2: Fonti di sostentamento. Acqua e Cibo. Questi due elementi dello zaino saranno proporzionati in base al tempo di percorrenza.Per quanto riguarda l'acqua, non si deve dimenticare l'importanza di questo prezioso elemento naturale che è la prima fonte di sostentamento del nostro organismo, ancora prima del cibo. Il nostro corpo infatti è composto per l'80% di acqua. Proprio per questo motivo e consigliabile, in caso di escursioni partire con una razione giornaliera minima di tre litri di acqua d'estate e due d'inverno. Poi dipende dalle abitudini personali capire le quantità necessarie, infatti per alcuni soggetti le quantità indicate potrebbero risultare addirittura appena sufficienti. E' comunque un'ottima regola avere sempre dell'acqua in più. L' acqua è un bene necessario e irrinunciabile ma che pesa e ingombra nei suoi contenitori. Inoltre se si usa cibo liofilizzato o si vuole una bevanda calda a colazione/fine giornata è implicito che sarà necessaria una quantità maggiore di acqua. Il discorso cambia se si sceglie un percorso dove si è sicuri di incontrare fonti con acqua potabile/bevibile. In questo caso potremmo organizzarci per effettuare delle tappe di rifornimento che ci consentiranno di portare con noi la razione minima giornaliera di 3 litri. Occorre stare attenti perché una fonte secca o non potabile potrebbe compromettere il trekking che abbiamo organizzato (ricordiamoci che l'acqua è uno degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza/emergenza).

Per quanto riguarda il cibo, se staremo fuori per un'escursione porteremo il necessario per un pranzo e una merenda sostanziosa. Se staremo fuori più giorni dovremo cercare delle soluzioni con peso e ingombro contenuto che ci consentano i tre pasti giornalieri. Occorre tenere presente che la sera un pasto caldo e sostanzioso è una buona soluzione per alleviare le stanchezze della giornata e rinvigorirsi. Se siamo in una zona dove non si può accendere il fuoco sarà necessario un fornelletto, in genere quello ad alcool si presta bene come soluzione. Il fornelletto occupa poco spazio e con poco alcool si può scaldare una pietanza liofilizzata o una scatoletta. Inoltre il fornelletto ci consentirà in modo abbastanza veloce di prepararci una bevanda calda quale thè o caffè liofilizzato. E' consigliabile avere il fornelletto sempre se si va in giro per qualche giorno perché durante il cammino si potrebbe incorrere in una pioggia improvvisa o forte umidità che bagna la legna rendendoci difficile l'allestimento di un focolare o ancora trovarsi in zone dove è proibito o impossibile accendere un fuoco per motivi di sicurezza, per esempio in presenza di forte vento. Lo stesso fornelletto, inoltre, può essere utilizzato per accendere il focolare. Carboidrati, grassi, proteine: queste sono le fonti energetiche necessarie per camminare lungo sentieri montani. Gli uomini che lavorano in montagna, come i pastori ad esempio, utilizzano da sempre tre cose semplici per avere questo sostentamento: il pane, il formaggio, e il salame. Come sempre dalla tradizione ci arriva la soluzione semplice e corretta.
In ogni caso, tra il cibo, non dovrà mai mancare qualcosa di fortemente energetico come: cioccolata, alcune caramelle o bustine di zucchero. Queste fonti altamente energetiche e caloriche potranno essere sfruttate o durante il cammino per rinvigorisi in momenti di stanchezza o nel caso in cui abbiamo razionato male il cibo e lo abbiamo esaurito. Non sarà la stessa cosa di riempirsi lo stomaco con qualcosa di sostanzioso ma di certo si tratterà di calorie che serviranno per continuare il cammino. La regola di base è quella di calcolare 1 kg di cibo per ogni giorno di cammino. (ricordiamoci che il cibo è uno degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza).

- Step n°3: Non dimenticare mai l'Utility kit, con questo termine molto generico, ma che rende bene l'idea si intende tutto quel piccolo corredo di piccole cose utili e indispensabili da inserire nel nostro zaino. Di seguito viene riportato l'indispensabile da non dimenticare mai. E' chiaro che questo elenco può variare in funzione del tipo di escursione che si progetta di fare e in funzione delle proprie esperienze.



  • Necessario per l'accensione del fuoco: esca per il fuoco, firesteel, accendino piezoelettrico antivento devono essere sempre presenti (ricordiamoci che il fuoco è uno degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza/emergenza).
  • Fischietto da segnalazione (mono tono acuto): acquistabile in qualsiasi negozio di escursionimo consente in caso di pericolo di segnalare la propria presenza anche a lunghe distanze. In genere inglobano altri accessori come termometro, bussola a pastiglia, lente di ingrandimento (ricordiamoci che la segnalazione è degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza/emergenza).
  • Coltello lama fissa: risulta sempre molto utile per i lavori di allestimento di un campo, per preparare un focolare, per mangiare. Non è necessario un grosso coltello è sufficiente uno maneggevole dalla lunghezza di circa 10 cm, meglio se di profilo scandi che risulta più adatto e robusto per i lavori su legno. (ricordiamoci che un coltello robusto è uno degli elementi base in caso di situazioni di sopravvivenza/emergenza).
  • Crema solare/ crema idratante generica: risultano sempre utili sia in caso di sole che di freddo consentono di reidratare la cute e prevenirne la lesione/ustione dell'epidermide a causa di una lunga esposizione al caldo o al freddo.
  • Multitool: questo può essere rappresentato dal classico coltellino svizzero o da una pinza multiuso e consigliabile che questo sia dotato di seghetto per legno. I vari oggetti acuminati e multifunzione potranno essere di aiuto in svariate occasioni, soprattutto nella vita da campo.
  • Guanti da lavoro: servono a proteggere le mani da tagli accidentali quando si maneggiano attrezzi quali il coltello, il seghetto, l'ascia, la roncola per il taglio della legna per il focolare sono utili anche durante la raccolta.
  • Spray contro gli insetti: molto utile per tenere lontani gli insetti fastidiosi quali moscerini o zanzare nelle stagioni calde, ma soprattutto per tenere lontani parassiti pericolosi come le zecche.


- Step n°4: Kit medico. In genere composto da disinfettante, qualche cerotto, alcune bende, garze, antibiotici, paracetamolo, aspirine, le strisce adesive per punti di sutura. Questo piccolo kit non deve mai mancare nello zaino, sia per escursioni giornaliere che per trekking di qualche giorno.
Se si è affetti da qualche patologia cronica è sempre importante avere il farmaco per tale patologia oltre che nel kit sempre addosso. Tutti i farmaci dovranno essere corredati di istruzioni, per quelli relativi a patologie croniche è necesario che siano indicati dosi e modalità di somministrazione in modo che in caso di malore i compagni di escursione siano in grado di somministrarli.

- Step n°5: Indumenti. Il tipo di indumenti dipende come sempre dalla stagione in cui si progetta l'escursione. Oltre a quelli che si portano addosso abbiamo altri indumenti che metteremo nello zaino. In inverno un pile o un'imbottitura avranno un maggiore ingombro. Non potranno mai mancare un cappellino (lana/cotone a secondo della stagione). Quello di lana è comunque consigliabile portarlo durante le escursioni con pernotto, risulterà molto utile proprio durante la notte. Sempre: una tuta antipioggia o un poncho, che ha maggiore polivalenza. Non dimentichiamo un cambio intimo: mutande, maglietta, calze che potranno essere necessari in caso di pioggia o nel caso di escursioni di più giorni.

- Step n°6: Necessario per la notte. Nel caso il trekking preveda dei pernotti sarà necessario uno stuoino, il sacco a pelo, ovviamente tarato per il la stagione in cui si è deciso di fare il trekking, la tenda o in sostituzione il telo impermeabile per adattarlo poi a riparo per la notte.

Visto che nello zaino oltre a mettere elementi indispensabili e utili certamente metteremo anche quegli oggetti (segnalati in questo articolo in rosso) che ci potrbbero consentire di fare fronte a una situazione di sopravvivenza/emergenza è doveroso indicare cosa è indispensabile e in che ordine di priorità occorrerà procurarsi queste cose:

  1. Fuoco
  2. Riparo
  3. Acqua
  4. Orientamento
  5. Segnalazione

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CADMO
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Ultime recensioni

Molto utile per chi alle prime armi, non ha ben presente ogni cosa da portarsi dietro ;)
U
Complimenti, articolo davvero utile. Ma con tutte quelle cose che dovrei portarmi dietro ci andrebbe uno zaino da 10 kg ed un allenamento importante.
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