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Equipaggiamento portatile QRP per il SOTA

QRP: trasmissioni radio a bassa potenza (massimo 5W)
SOTA: Summit On The Air - ovvero fare radio dalla cima delle montagne (per approfondire)

Operare in portatile a bassa potenza, sul cucuzzolo di una montagna è, a mio avviso, uno dei modi più divertenti di fare radio. Oltre ad avere l'occasione per fare una bella escursione si ha anche l'opportunità di godere di un'elevata posizione e molto spesso di grande apertura senza ostacoli, condizioni ideali per i collegamenti radio.

Bisogna però essere ben equipaggiati per operare in montagna. Occorre valutare bene:

  • Il peso di tutta l'attrezzatura: non ci si può portare nello zaino tutto lo shack!
  • L'autonomia, strettamente collegata al peso: "questione alimentazione".
  • Le prestazioni della stazione portatile: influenzate principalmente dall'antenna che si adotta e dal ricetrasmettitore utilizzato.
  • L'ingombro, specialmente dell'antenna o del suo supporto: l'attrezzatura deve essere il meno possibile sporgente dallo zaino.
  • Il costo dell'equipaggiamento: la radio non è un hobby per ricchi (se lo fosse non sarebbe più un hobby, diventerebbe una mania).

Il giusto compromesso di questi cinque parametri ci darà il corretto equipaggiamento. E' utile affrontare in modo "scientifico" le problematiche legate all'equipaggiamento: per non trasformare in una sfacchinata la nostra escursione, per avere buone prestazioni e autonomia limitando l'ingombro e il costo dell'attrezzatura.

La valutazione dei cinque parametri è strettamente personale, non c'è un ordine di importanza: ognuno darà un valore ad ogni parametro in base ai propri obiettivi e alle proprie capacità. Tuttavia si deve tenere conto anche dell'escursione e del percorso, ad esempio: se l'escursione è breve si può aumentare il peso con batterie aggiuntive per avere più autonomia. Se il terreno non è particolarmente ostile e non si attraversano boschi si potranno portare antenne più ingombranti a vantaggio delle prestazioni, viceversa se si prevede una lunga escursione (anche di più giorni) bisognerà valutare con molta attenzione tutto quello che ci si porta dietro, ottimizzando al massimo i cinque parametri per avere un carico leggero ed efficiente.

Un esempio: la mia stazione portatile

Riporto di seguito la descrizione e le foto della mia stazione portatile che utilizzo in montagna. E' abbastanza collaudata e mi da belle soddisfazioni.

La stazione è composta da:

  • Ricetrasmettitore Yaesu FT-817 con custodia, tracolla, microfono con compressore integrato e 8 batterie stilo NiMH 2800mAh integrate
  • Antenna telescopica (22-93cm) 144/430 MHz Diamond RH-770 con guadagno di 3,0 dBi (144 MHz) e 5,5 dBi (430 MHz)
  • Antenna filare HF (15 metri) autocostruita
  • Accordatore HF Emtech ZM-2 autoassemblato
  • Pannello solare IcpSolar PowerFlex20 da 20W con amperometro - carica cellulare autocostruito e cavetto di alimentazione

Mentre il sistema di radiolocalizzazione APRS è composto da:

  • Ricetrasmettitore palmare Kenwood TH-D7 con pacco batteria NiMH da 9,6V 1000mAh
  • Antenna ad alto guadagno Comet SMA24 43cm 2.15dB in VHF e 5.3dB in UHF
  • Ricevitore GPS Garmin GPSmap 60CSx con due batterie stilo NiMH 2800mAh e cavetto di collegamento con il TH-D7


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Ricetrasmettitore Yaesu FT-817
Uno dei più diffusi apparati di bassa potenza. Può operare dai 160 metri (1,8MHz) ai 70 centimetri (430MHz) con potenza massima di 5W. Non mi dilungo a descrivere questo gioiellino, poiché è stranoto tra i radioamatori, a chi volesse approfondire consiglio i seguenti siti: yaesu.it ka7oei.com k6xx.com.

Descrivo brevemente solo le modifiche e le aggiunte che ho fatto a questo apparato:

  • Per pochi euro si può aggiungere un compressore microfonico miniaturizzato nel corpo dello stesso microfono. Può essere utile per farsi sentire in HF, considerando che la potenza dell'apparato non supera i 5W.
  • Il pacco batterie in dotazione ha la capacità di 1400mAh che durano per poche ore di ricezione o qualche decina di minuti in trasmissione, troppo poco per un apparato portatile. Si può però utilizzare il contenitore (in dotazione) per le batterie stilo con 8 batterie al NiMH da 2800mAh, l'unica accortezza è che per poterle ricaricare si deve sfilare (non tagliare!) il filo verde dal connettore del contenitore per le stilo.
  • Per caricare rapidamente le batterie da 2800mAh senza sfilarle dalla loro sede e per sfruttare tutta la corrente del pannello solare mettendo le batterie in tampone, si può fare un cavetto che parte dai connettori positivo e negativo del pacco batterie e passando nel sistema di chiusura del coperchio vano batterie termina con lo stesso connettore di alimentazione dell'apparato, solo che volante, e accessibile dal retro della radio.
  • Può sembrare banale ma avere un blocco e una matita è fondamentale. Nella foto in alto si vede l'apparato con un blocchetto appoggiato sopra: in realtà nel retro di cartone del blocchetto ho cucito una fettuccia a strappo che si attacca alla chiusura a strappo della custodia, così non sfugge!
  • L'ultima modifica che ho fatto recentemente è di aggiungere due batterie al pacco di otto stilo al NiMH, ottenendo una tensione nominale di 12V e quindi una potenza più elevata di quella raggiungibile con le sole batterie integrate, inoltre avendo 12V posso alimentare direttamente con le batterie della radio (usando la presa ACC) un microTNC che "trasforma" l'apparato in digipeater o tracciatore APRS (ma questa è un'altra storia :). Avendo già disponibili, sul retro dell'apparato, i due cavetti per la carica veloce, mi è bastato aggiungerne un altro per mettere in serie alle batterie contenute nell'apparato due batterie esterne. Queste le ho collocate, in un apposito portabatterie, sul retro della radio in posizione stabile, mantenuta dalla custodia, e senza creare impiccio ai vari connettori (foto qui sotto).



Alimentazione
Per quanto riguarda l'alimentazione ho pensato di adottare un pannello solare arrotolabile di basso peso per poterlo utilizzare anche nelle escursioni di più giorni o nei trekking. Ho così acquistato il pannello solare Icp Solar PowerFlex 20 da 20W e del peso di soli 900 grammi. Questo è l'unico oggetto della stazione per il quale ho sacrificato il costo a vantaggio delle prestazioni: acquistato nel settembre 2005 da un venditore americano. Il pannello ha un'efficienza ottima, è leggerissimo, completamente stagno e arrotolabile. Con pieno sole a fine maggio ho misurato punte di circa 1200mA e lo stesso giorno, all'ombra di pesanti nuvole, 300mA (misure fatte con il carico: la batteria dell'FT-817 - non in corto circuito).


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Pannello solare Icp Solar PowerFlex 20 da 20W


Attualmente ho sostituito il pannello ICP con un Enecom HF16 da 16W

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Meno immediata è stata la scelta degli accumulatori e del sistema di carica, per cui riporto di seguito le possibilità che ho valutato e la scelta effettuata.

Parametri valutati: costo, peso, efficienza (di carica, autonomia) e complessità (di assemblaggio, di gestione).

Possibilità A (costo alto, peso medio-basso, efficienza alta, complessità media)
  • Tre celle al litio da 3,7V 5Ah con regolatore di carica integrato (carica a V=cost) + pacco batterie da 1400mAh nell'apparato
  • Regolatore di tensione semplice con integrato LM-317

Possibilità B (costo medio-alto, peso medio-basso, efficienza alta, complessità alta)
  • Tre celle al litio da 3,7V 5Ah + pacco batterie da 1400mAh nell'apparato
  • Regolatore di carica per celle al litio

Possibilità C (costo medio-alto, peso alto, efficienza medio-alta, complessità media)
  • Dieci celle al NiMH da 1,2V 5Ah + pacco batterie da 1400mAh nell'apparato
  • Regolatore di carica CirKits SPC-2

Possibilità D (costo medio, peso medio, efficienza medio-alta, complessità media)
  • Dieci celle al NiMH da 1,2V 2,5Ah + 8 celle al NiMH da 1,2V 2,8Ah nell'apparato
  • Regolatore di carica CirKits SPC-2

Possibilità E [SCELTA] (costo medio-basso, peso basso, efficienza media, complessità medio-bassa)
  • 8 celle al NiMH da 1,2V 2,8Ah nell'apparato
  • Cavo di ricarica rapida

Per monitorare la corrente erogata dal pannello solare e verificarne il corretto funzionamento ho inserito in una scatoletta di plastica un amperometro digitale, ed essendoci ancora spazio, anche il circuito di un carica cellulare universale da automobile o camion (12-24V). Nella foto in basso si vede la scatoletta con l'amperometro e si nota, da sinistra a desta, il connettore d'ingresso del pannello solare, l'interruttore di accensione dello strumento, l'interruttore del circuito di carica cellulare, l'uscita per il cellulare e, sul lato destro, l'uscita per l'alimentazione o la ricarica del ricetrasmettitore o di altri strumenti elettronici.



Antenna e accordatore HF
Le caratteristiche che dovrebbe avere un'antenna per le frequenze HF (10-80 metri) da usare in montagna sono: estremamente portatile e leggera, facilmente montabile, molto efficiente, nessun palo o supporto da trasportare, poco costosa. Anche se alcune caratteristiche sono in contraddizione tra di loro, un possibile compromesso (che ho trovato su http://www.eham.net/reviews/detail/4762) è l'antenna raffigurata in basso. E' composta da un cavo bipolare (il classico cavo rosso-nero per bassa frequenza) in cui un conduttore è lungo 15 metri e l'altro 7,5 metri. Il costo è di pochi euro, il peso e la portabilità sono ottimi, si può montare su qualsiasi supporto che si trova sul posto (alberi, rifugi, cespugli, ecc.) e l'efficienza è buona.

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Ho scelto l'accordatore in base ai consigli di altri OM appassionati di QRP (trasmissioni a bassa potenza) e basandomi anche sulle recensioni trovate in rete. Così ho acquistato il kit dell'accordatore Emtech ZM-2 (http://emtech.steadynet.com/zm2.shtml e http://www.eham.net/reviews/detail/445). Lo ZM-2 accorda (con ROS misurato 1:1) in continua dai 160 ai 6 metri praticamente tutte le antenne, oltre che ringhiere, grondaie, telai e fili di metallo. La potenza massima che sopporta è di 15W, ideale per il QRP. L'accordo viene fatto ruotando le due manopole fino a far spegnere completamente un LED ed ottenere così un ROS 1:1. Non necessita di batterie. Misura 13cm x 7cm x 4cm e pesa 230 grammi.

L'unico problema è la disposizione un po' caotica e inusuale dei connettori, delle manopole e degli interruttori, proprio per questo nell'assemblare il kit ho rifatto il frontalino modificando la disposizione dei componenti. La foto piccola è quella dello ZM-2 originale e sotto le foto del mio accordatore modificato e integrato con l'apparato, in modo da non dover usare cavi di collegamento.


Altro equipaggiamento
Non mancano mai nello zaino la carta topografica con bussola, coltello multiuso, macchina fotografica, piccola stazione meteo portatile Kestrel 4000 (visibile in foto. Per info: http://www.nkhome.com/ww/4000.html), oltre al k-way per pioggia e vento (quest'ultimo molto probabile sulla cima delle montagne) e agli approvvigionamenti solidi e liquidi.

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Tutta l'attrezzatura radio e non è contenuta in questo zaino (foto in basso) ed il peso totale è di poco superiore ai 5 kg per un escursione di mezza giornata.

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AndreaDB
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