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Fotografia

La fotografia e la natura sono due cose bellissime e insieme sono, si potrebbe dire, l'essenza stessa dell'uomo: da secoli l'uomo cerca di imitare la natura nelle sue costruzioni, nella sua bellezza e maestosità, ma di rado riesce a rendere tanto armonioso il proprio operato con l'ambiente che lo ospita. In questo senso la fotografia naturalistica è un atto di umiltà dell'uomo che è consapevole di essere un ospite sulla Terra e ne ritrae le sue bellezze, inimitabili da mano d'uomo, con una bella fotografia che ne coglie l'essenza della loro grandiosità.

Di seguito ho raccolto un breve promemoria delle principali tecniche e consigli per la fotografia naturalistica, utile come base per l'approfondimento.
I testi sono tratti da autori vari (vedi in basso) da cui ho estratto e organizzato 20 punti schematici e concisi elaborandoli anche in base alla mia esperienza personale.
Questi punti forniscono validi spunti per iniziare e anche per perferzionarsi, tuttavia non sono regole da seguire con rigore, la fotografia è innanzitutto creatività e la vostra creatività può venire solo da voi!


  1. Leggete attentamente il manuale della vostra fotocamera per imparare a sfruttarne tutte le potenzialità.
  2. Cercate il contrasto nelle vostre inquadrature, consideratelo sotto tutti i punti di vista non solo in termini di contrasto d’immagine, ma anche come accostamento di due elementi diversi: contrasto di colore, contrasto di soggetto, contrasto tra situazioni diverse, contrasto di dimensione, contrasto di posizione, ecc. Quando volete esaltare una caratteristica di un soggetto cercate nell’inquadratura qualcosa che abbia la caratteristica opposta, ad esempio inquadrare un grande albero secolare con una persona vicino ne esalta la sua grandezza.
  3. Il mondo che la macchina fotografica inquadra è in genere disordinato. Poiché comporre un'immagine significa portare un po' di ordine nel caos visivo, nella maggior parte dei casi sarà opportuno eliminare dall'inquadratura tutti gli elementi superflui, ovvero semplificare. Questo sistema è efficace perchè la mente reagisce positivamente all'ordine e all'eliminazione della confusione. La psicologia della Gestalt (dal tedesco: forma) ha individuato una serie di leggi che regolano la percezione. Una di esse è la semplicità, secondo cui la mente ama le immagini semplici, un fatto che che probabilmente spiega il successo del minimalismo. Nel comporre una fotografia, la semplificazione si basa in gran parte sulla scelta dell'inquadratura e della distanza che permettono di tagliare le parti non desiderate, oltre alla capacità di immaginare, ancor prima di averla trovata nella realtà, una disposizione semplice.
  4. Non mettete il soggetto (o la linea dell'orizzonte) nel centro dell'immagine. Le foto centrate hanno spesso un aspetto statico. Dovreste invece usare composizioni asimmetriche: se il soggetto è un fiore o un animale, lasciate più spazio di fronte ad esso che dietro; se state fotografando un paesaggio, inquadrate 2/3 di terra e 1/3 di cielo (o viceversa, in base all’elemento più interessante in quel momento). La suddivisione più armoniosa, percepita in modo positivo grazie al perfetto rapporto interno (l'area più piccola sta all'area più grande come l'area più grande sta al totale), è la sezione aurea che equivale a dividere l'inquadratura in due aree corrispondenti circa al 62% e al 38% dell'area toale. Le eccezioni alle composizioni asimmetriche includono i casi in cui il soggetto ha un’evidente simmetria, ad esempio nel riflesso di un monte su un lago mettere la linea di separazione tra acqua e terra al centro dell’immagine crea una composizione bilanciata, e la simmetria rafforza l’immagine.
  5. Quando si fotografano animali bisogna evitare composizioni troppo strette, altrimenti il soggetto sembra intrappolato. E’ importante lasciare un po’ di spazio vuoto per dare al soggetto uno spazio virtuale per il movimento e creare una foto più dinamica. L’area vuota dovrebbe essere in fronte al soggetto per creare una composizione piacevole e ben bilanciata, se si lascia troppo spazio vuoto dietro al soggetto e poco in fronte, si dà l'impressione che l'animale stia uscendo dalla composizione.
  6. Quando fotografate un animale, dovreste mettere a fuoco sugli occhi e fotografare il soggetto preferibilmente quando è voltato o si sta dirigendo verso di voi.
  7. L’angolo di inquadratura è fondamentale: uno degli errori più comuni è scattare le foto di animali e piante stando in piedi. In genere, le foto così ottenute hanno una prospettiva dall'alto verso il basso e un aspetto molto amatoriale. Se volete migliorare le vostre immagini, dovete abbassavi: la fotocamera dovrebbe essere alla stessa altezza dell’occhio del soggetto, o addirittura più in basso.
  8. La luce cambia durante il giorno. Nel mattino presto o nel tardo pomeriggio c’è la luce migliore per le foto: una luce calda, dolce. Le ore centrali del giorno invece hanno una luce bianca e dura che appiattisce i dettagli. Diversamente da quanto si potrebbe pensare il brutto tempo (nebbia, nuvole, pioggia) regala una luce e un atmosfera di molto interesse fotografico. Ciò non toglie naturalmente che si possano fare eccellenti fotografie a tutte le ore del giorno, notte compresa.
  9. Lo sfondo è un elemento molto importante di un’immagine: di solito, dovrebbe essere il più semplice e pulito possibile, altrimenti distrae l'attenzione dal soggetto. Il modo più semplice per ottenere uno sfondo piacevole è usare una lunga focale e un diaframma aperto, in questo modo diminuisce la profondità di campo con il risultato che lo sfondo sarà più sfocato ed omogeneo.
  10. Includere in un paesaggio elementi in primo piano (fiori, rocce, rami di alberi) rafforza il panorama e crea un senso di profondità.
  11. Ci sono molti elementi in natura che aiutano a creare composizioni d’effetto: le diagonali sono uno dei più importanti. Potete utilizzare le linee diagonali per guidare l'occhio verso il soggetto, o per creare elementi grafici e simmetrie. Se osservate con attenzione il paesaggio, noterete che ci sono sia diagonali esplicite (come il fianco di una montagna) che diagonali implicite (per esempio, una serie di oggetti posti in diagonale). Potete inquadrare le diagonali come preferite, ma in genere non dovrebbero intersecare gli angoli dell’immagine, altrimenti la foto assume un aspetto un pò troppo “studiato”.
  12. In alcuni casi non servono le diagonali per creare delle linee guida: anche una curva o una linea diritta possono essere utilizzate per guidare l'osservatore attraverso l'inquadratura. Strade e sentieri sono un eccellente esempio di linee guida per la vostra composizione in particolare quando fotografate con un grandangolare e la strada è in primo piano. Curve a ‘S’, ‘Z’ o ‘V’, e altri elementi grafici, aiutano a creare buone composizioni. Quando osservate il paesaggio, fate attenzione a queste linee e curve, e cercate di sfruttarle nella composizione.
  13. Mentre il valore artistico delle linee guida è quello di indirizzare l'occhio, le forme (triangoli, rettangoli e cerchi da cui derivano tutte le altre) riescono ad organizzare gli elementi di un'immagine. Esse possono racchiudere, raggruppare o escludere i soggetti. E l'organizzazione è il cuore della composizione.
  14. La presenza di diagonali, linee e forme contribuisce a conferire una struttura all'immagine. Allo stesso modo gli allineamenti, quando il soggetto inquadrato è allineato o ha una certa connessione grafica con un altro elemento della foto, rendono l'immagine più coerente. Ad esempio un soggetto in primo piano allineato con un elemento dello sfondo come un albero.
  15. La natura è complessa. Tuttavia spesso si organizza in unità semplici, in elementi di base che vengono ripetuti nello spazio e che si manifestano a qualsiasi livello, dalla scala cellulare a quella di paesaggio: un esempio è fornito dai rami di molte latifoglie, dai grandi reticoli fluviali. Si osservano cioè all’interno del mondo naturale serie di linee concentriche, parallele, intersecanti, giustapposizioni di forme, alternanze di colori contrastanti. Tali elementi vengono definiti pattern. Da minuti dettagli delle ali degli insetti, delle conchiglie, delle nervature delle foglie e dei tronchi d’albero alle striature regolari di rocce o della sabbia, dal manto chiazzato o striato di alcuni animali fino a colline che si stagliano su diversi piani prospettici, i pattern sono diffusi a tutte le scale ed in tutte le forme naturali. Il fotografo può sfruttare queste situazioni per creare immagini fortemente grafiche e talvolta astratte, concentrando la propria attenzione su due aspetti imprescindibili: la capacità di osservare e di semplificare. L’abilità visiva del cogliere il dettaglio da un soggetto più grande, di individuare il singolo particolare nella scena e di isolarlo mettendo in risalto la “semplice complessità” degli elementi naturali è il primo passo per avvicinarsi al mondo dei pattern.
  16. Le immagini riprese a distanza ravvicinata esercitano un certo fascino in quanto mostrano ciò che difficilmente riusciamo a vedere nella nostra esperienza quotidiana. A volte un dettaglio può essere più indicativo dell'intero soggetto e comunicarne il contenuto in modo più convincente. In genere tendiamo a trascurare i dettagli e dato che il fotografo dovrebbe indirizzare l'attenzione dello spettatore verso qualcosa di insolito o verso un modo di guardare le cose diverso, a cui non avevamo ancora pensato, i dettagli possono risultare molto efficaci.
  17. La lunghezza focale dell'obiettivo influenza il coinvolgimento dell'immagine: il grandangolo può essere utilizzato per coinvolge l'osservatore nella scena, dandogli la sensazione di vivere in prima persona la situazione rappresentata, mentre con il teleobiettivo si otterrà un effetto di allontanamento, dando l'impressione di essere estranei alla scena. Lo stesso soggetto fotografato con obiettivi di diversa lunghezza focale mostrerà relazioni diverse con l'ambiente circostante e in particolare con lo sfondo, in questo il teleobiettivo permette di ottenere una maggiore varietà visiva da una singola situazione.
  18. Imparare ad elaborare le proprie foto permette di ottimizzare al meglio gli scatti. Questo non vuol dire creare dei fotomontaggi, ma modificare globalmente o localmente i parametri dell’immagine (luminosità, contrasto, bilanciamento del bianco, ecc.) per migliorarla o correggerla.
  19. Uno dei metodi più efficaci per migliorare le vostre foto è ricevere i consigli e le critiche di altri fotografi, e soprattutto osservare le loro immagini. Nella fotografia naturalistica avrà più successo il fotografo più preparato dal punto di vista naturalistico, quello che avrà meglio compreso nel loro intimo la vita e le abitudini degli animali ed i cicli delle piante, non certo il più bravo dal punto di vista tecnico nell'utilizzo delle apparecchiature. Portiamo con noi la nostra sensibilità. Non pesa e non occupa spazio nello zaino. Tra l’obiettivo e il dito che preme sul pulsante di scatto c’è la nostra mente. Ciò fa sì che la qualità dell’immagine finale dipenda, e dipenderà sempre, soprattutto da noi.
  20. La fotografia naturalistica è un’attività che costa parecchio tempo e fatica ma che ripaga con grandissime soddisfazioni e soprattutto costringe il fotografo ad entrare nell’ambiente naturale come difficilmente accade con altri soggetti, obbliga a conoscere e ad imparare, insegna ed essere umili e ad avere pazienza. Certo, è più facile andare un paio di giorni in un oasi faunistica, come dice qualche fotografo abituato alla filosofia del “mordi e fuggi”, ma se la fotografia naturalistica vuole avere qualcosa da dire deve sforzarsi di non percorrere sempre la via più facile e di non svilire i suoi soggetti più interessanti. In fondo, è meglio una brutta foto ad un lupo selvatico, invisibile e inafferrabile o una bella immagine di un lupo ben pasciuto che ogni giorno, alle sei del mattino, si fa puntualmente trovare in un punto preciso di un’area faunistica, in mezzo ai fiori di campo?

Credits:
juzaphoto.com
naturephoto.it
ormeselvagge.it
Michael Freeman
Andrea De Benedictis

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AndreaDB
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