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Il fuoco da bivacco

Come tutti sapete il fuoco, specialmente quando non si ha a disposizione dell'attrezzatura come un poncho, un tarp o un sacco a pelo, e soprattutto si è nella stagione autunnale/invernale diventa l'elemento di primaria importanza per difendersi dall'ipotermia. Accendere un fuoco comporta una serie di attività che di certo ci faranno sprecare un bel po di tempo e di energie. In genere raccolta della legna per una notte, preparazione del focolare, base di accensione, esca ci richiederanno circa un’ora, un’ora e mezza di lavoro.

Il metodo migliore, più pratico e veloce è quello di raccogliere la legna del bosco che si trova per terra, scegliere una zona dove accatastarla.

L’ideale sarebbe riuscire a selezionarla già in questa fase. Rametti, sterpi che ci serviranno per la partenza del fuoco, tronchetti da un diametro di circa 8 cm, fusti che poi saranno segati/spezzati/ tagliati con la roncola a secondo delle dimensioni del nostro focolare.

Una volta accatastata la legna il secondo problema è il trasporto dalla zona di raccolta al focolare.

Questo si può fare in diversi modi:


  • Con il poncho. Facendo attenzione che la legna non lo strappi, si ripone la catasta/le cataste selezionate sul poncho per poi trascinarlo fino al focolare o se si è in due tenendolo in tensione per i lembi lo si trasporta al focolare.
  • Con una corda. Si può facilmente trasportare per trascinamento. Con circa tre metri di corda occorre mettere la fascina creata all’interno di un nodo a bocca di lupo. Prendere le due estremità della corda e passarle sulle spalle come se fossero due spallacci di zaino e trascinare la fascina fino al luogo designato per il focolare.
  • Con cinta. Il metodo è lo stesso della corda solo che in questo caso potremmo trasportare fascine di piccole dimensioni il che vorrà dire che dovremmo fare diversi viaggi.

In tutti e tre i casi la fatica è assicurata!!

Il focolare deve essere costruito con delle pietre, anche una sopra all’altra stile muretto a secco per delimitarne il perimetro per questioni di sicurezza. Per il singolo che trascorre una notte all’addiaccio consiglio un focolare che non superi i 50 cm di diametro perché risulta essere un fuoco facilmente gestibile, che richiede poco combustibile alla volta, facile da spegnere specialmente in estate. Queste dimensioni sono utili sia per scaldarsi che per cucinare.

Per evitare di disperdere il calore il nostro focolare risulterà completo se avremo costruito un riflettore di calore che deve essere posizionato sul lato opposto rispetto al nostro bivacco. Si tratterà di una semplice costruzione basta piantare in modo inclinato de rami e posizionarne altri da terra uno sopra l’altro verso l’altro.

Costruzione del fuoco. E’ la fase più delicata di tutta l’operazione, però prima di accendere occorre avere costruito la base del fuoco. Questa va fatta mettendo in modo parallelo alcuni rametti più o meno delle stesse dimensioni. Fra un rametto e un altro occorre lasciare circa 2/3 cm. I rametti così disposti vi consentiranno di fare due cose: la prima di poter poggiare l’esca e gli sterpi in modo più o meno omogeneo, la seconda cosa quella di ossigenare il fuoco. Questo è importante proprio affinché il fuoco riesca a prendere. Si tratta di una fase delicata perché troppa aria potrebbe bruciare troppo velocemente la nostra esca senza arrivare ad accendere gli sterpi.

Per assicurarvi che il fuoco accenda sopra la parte dedicata all’esca dovrete costruirvi una capannina di rami un po più grossi. L’ideale sarebbero rami di circa 6/8 max 10 cm di diametro.

Stato del combustibile. Nel periodo autunnale, invernale e all’inizio della primavera in montagna, nelle zone boscose, la legna di certo sarà impregnata di umidità quindi se costruite la capannina con i rami direttamente raccolti difficilmente riuscirete ad accendere il fuoco. C’è il rischio che la nostra esca bruci senza riuscire neanche ad asciugare i rami da voi riposti a forma di capanna. In questo caso vi sarà utile praticare la tecnica del batoning con un coltello. E’ sufficiente un coltello tipo scandy di circa 10 cm con il quale apriremo rametti di cira 8 cm di diametro. Ne dovremo aprire a sufficienza per costruire la nostra capannina da fuoco facendo attenzione che la parte interna dei rami, che risulterà asciutta, sia orientata verso la parte interna dove posizioneremo la nostra esca una volta accesa. Attenzione perché se siamo in inverno e stiamo provando ad accendere un fuoco intorno le 16:00/16:30 inizierà a scendere l’umidità quindi c’è il rischio che durante l’operazione di batoning se i rametti aperti non li copriamo con qualcosa di impermeabile si impregneranno nuovamente di umidità. Dobbiamo coprirli con qualcosa per esempio il telo o il poncho con cui abbiamo raccolto la legna, o al limite la nostra giacca a vento.

A che ora accendere il fuoco e allestire il bivacco? Dipende dalla stagione in piena estate farà buio intorno alle 21:00, in inverno sarà già buio intorno alle 17:00 quindi per quell’ora dovremmo avere costruito il nostro fuoco, averlo acceso e soprattutto avere accatastato legna a sufficienza per l a notte.


Accensione del fuoco: Per accendere il fuoco occorre, dopo averne delimitato il perimetro, fare una base arieggiata con rametti della stessa dimensione allineati a 2/3 cm di distanza l’uno dall’altro. Posizionare sopra la base gli sterpi, su di questi costruire una capanna di legni spaccati a metà. A questo punto occorre un’esca. Personalmente vi suggerisco del comune cotone idrofilo imbevuto di olio di vasellina, quest'ultimo è facilmente reperibile nelle ferramenta a baso costo. Mettere sotto gli sterpi l’esca e accenderla. Il cotone imbevuto funzionerà come una lampada ad olio bruciando con costanza a fiamma viva per qualche minuto. Questa fiamma e l’ossigenazione accenderanno in breve tempo gli sterpi che genereranno una fiamma molto alta che a sua volta accenderà facilmente i rametti spaccati della capannina. Una volta accesi questi potrete mettere i tronchetti più grossi. Naturalmente sta a voi capire come gestire il fuoco, per esempio i tronchetti della capannina se i tronchi più grossi sono molto bagnati non saranno sufficienti, vi consiglio quindi di prepararvi una discreta quantità di tronchetti dal diametro da 8 cm già spaccati.
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CADMO
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