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Scelta dello zaino ed abbigliamento

Il primo passo per organizzare una bella escursione (di un giorno o anche di più giorni) è quello di inserire tutto il necessario utile all'escursione nello zaino in modo da avere tutte le cose a portata di mano.
Molto spesso però succede che nella fretta (e a volte per grande disattenzione) si dimenticano degli accessori che possono poi pregiudicare la nostra uscita e rendere una giornata stupenda in una da dimenticare !
Di seguito vengono riportati tutti gli accessori suddivisi in categorie utili alla nostra uscita...

Scelta dello Zaino
La scelta dello zaino è molto importante, ad esso affidiamo il senso di libertà, sicurezza e auto-sufficienza. Possiamo paragonarlo ad una piccola casa che portiamo sulle spalle per molte ore del giorno e per più giorni.
Non esiste uno zaino universale, per tutte le stagioni e occasioni, esso deve essere proporzionato in base al percorso, alla sua lunghezza, alla sua asperità, alla struttura morfologica della persona (uomo o donna), ecc...
Inoltre deve essere molto robusto, leggero, resistente alle intemperie e agli strappi.
Prima dell'acquisto è d'obbligo provarlo a pieno carico in modo da poter regolare la posizione degli spallacci, delle cinghie, della cintura alla vita, ecc.. deve essere ben aderente alla schiena e il carico deve essere distribuito tra spalle, schiena e bacino. Gli spallacci non devono comprimere assolutamente in modo eccessivo il torace (limitando ad es. la respirazione, i movimenti degli arti o la circolazione sanguigna con annesse infiammazioni dei muscoli) ed inoltre devono dare una sensazione di stabilità e di compattezza con il corpo con qualsiasi movimento che noi facciamo.

Il volume di uno zaino varia dai 15 ai 100 litri in funzione della durata del trekking e soprattutto in base alle cose che ci portiamo dietro. Generalmente per trekking di alcuni giorni (2 o 3 giorni) il litraggio è di circa 50 litri, per escursioni di una settimana ed oltre meglio orientarsi sui 70, max 90 litri.
Ci sono diversi modelli presenti sul mercato, con colori scuri o vivaci e diversi marchi che propongono pesi e sistemi di areazione della schiena diversa, imbottiture diverse degli spallacci e sistemi di regolazione semplici e rapidi delle cinghie, abbiamo praticamente l'imbarazzo della scelta.
Attenzione però al peso massimo dello zaino, generalmente il carico non deve mai superare il 15% (per coloro che sono fuori allenamento o un po' in sovrappeso) o il 20% (nel caso di persone ben allenate e in ottimo tono muscolare) del proprio peso corporeo.
Come tutti gli accessori, anche lo zaino è soggetto a manutenzione periodica: va di norma lavato utilizzando acqua fredda, un sapone neutro e una spazzola morbida in modo da trattare eventuali macchie. Una volta strofinato il tutto, sciacquare con abbondante acqua fredda e lasciare asciugare all'aria aperta, lontano da fonti di calore.

Come scegliere uno zaino da montagna

Lo zaino è il secondo elemento, dopo le scarpe, a cui fare attenzione. Nel caso di escursioni giornaliere di poche ore, poco impegnative e con bagaglio ridotto un qualsiasi zainetto andrà bene, per cui non è il caso di spendere capitali in zaini se vi limitate a qualche passeggiata fino al semplice escursionismo.
Se invece volete darvi all'escursionismo più impegnativo o ad altre attività montane, conviene investire qualche soldo in più per acquistare uno zaino che sia consono alle vostre esigenze.

Perché è utile uno zaino ben fatto?
1. Per distribuire bene il carico: è un problema più serio di quanto si possa, in prima battuta, immaginare. Se si superano i 2-3 kg di bagaglio, il peso mal distribuito può affaticare le vostre spalle e rendervi il cammino poco piacevole. Invece, se dovete affrontare passi esposti e pericolosi, un carico che vi sbilancia può farvi rischiare seriamente la caduta.
2. Per non rischiare rotture e allagamenti: uno zaino consumato, senza coperture impermeabili, mal cucito può farvi perdere o bagnare il bagaglio. In una semplice passeggiata estiva, può essere un inconveniente ridicolo, in un lungo trekking o in pieno inverno potrebbe trasformarsi in una situazione di emergenza.

Che tipologie di zaino dobbiamo cercare?
Essenzialmente gli zaini si dividono per litraggi. Normalmente si usa questo schema
Zaini 3-15 litri: corsa o camminata veloce su brevi distanze, in contesti senza rischi
Zaini 15-35 litri: zaini classici da escursionismo, arrampicata, alpinismo giornalieri, in inverno o estate
Zaini 35-55 litri: zaini da trekking o uscite alpinistiche di pochi giorni, con possibilità di rifornimento intermedie, con o senza possibilità di alloggio
Zaini oltre i 55-60 litri: zaini per lunghi trekking oppure per uscite in condizioni impegnative, con necessità di attrezzatura

Se siete alle prime armi e non avete idea di cosa acquistare, prendete tutta l'attrezzatura che pensate di portare nelle vostre uscite (seguendo il principio della limitazione del bagaglio all'indispensabile) e misurate il relativo volume con delle sacche di capienza nota (ad esempio i sacchi grandi dell'immondizia misurano solitamente 120 litri, potete fare i conti con quelli). Se al vostro bagaglio manca qualche elemento importante per volume (ad esempio sacco a pelo, tenda, gavetta), calcolate la dimensione massima che questo potrò avere e aggiungetela al volume che avete considerato. Pensate che, se volete uscire anche d'inverno, dovrete portare degli indumenti in più, generalmente voluminosi.
Spesso si dice che è meglio abbondare, e questo in parte è vero: se vi troverete con meno spazio, dovrete aggiungere sacchi e sacchetti, attaccare elementi fuori dallo zaino ecc... Tutte cose che potrebbero farvi sbilanciare durante il cammino. Allo stesso tempo cercate di non esagerare troppo con i volumi: difficilmente vi servirà uno zaino di volume superiore ai 60 litri. Se vi trovate con troppo bagaglio, per uscite tranquille, vuol dire che state trasportando cose inutili oppure inadatte.

Tipologie di zaini da montagna

Una volta scelta la dimensione ideale del vostro zaino, dovrete scegliere la tipologia. Esistono molti zaini differenti per i più svariati usi. Ovviamente si possono adattare anche ad attività diverse, ma è meglio prenderli bene in considerazioni per non fare errori. Alcuni produttori propongono zaini molto versatili: se pensate di usare lo zaino per più attività, prendete in considerazione un prodotto che si adatti bene a tutte le vostre necessità.

Zaini da corsa (o trail running): di solito sono super-leggeri e compatti. Hanno il vantaggio di essere molto fascianti e ben equilibrati sulla schiena, motivo per cui possono essere utilizzati anche per camminate veloci in montagna, per sci di fondo e nordic walking. Per risparmiare peso sono costruiti con materiali leggeri, sono molto piccoli e hanno schienali inesistenti, per cui non sono ideali nell'escursionismo tradizionale.

Zaini da escursionismo e trekking: sono la tipologia più classica, la maggior parte dei prodotti rientra in questa categoria. Sono equipaggiati con cinghie e tasche esterne, hanno schienali e spallacci robusti in materiale o sistemi traspiranti, hanno una fascia ventrale per distribuire il peso sulle anche e una sternale per legare meglio lo zaino all'utilizzatore.

Zaini da mtb: spesso si confondono (e sovrappongono) con le due categorie precedenti. Non superano i 35 litri, spesso sono molto più piccoli. Hanno schienali rigidi con reti traspiranti, normalmente più corti di quelli da escursionismo. Non hanno una vera fascia ventrale, ma solo una cinghia per legare lo zaino in vita. Sono da evitare per le camminate lunghe e con pesi importanti, in quanto hanno una distribuzione dei pesi totalmente differente.

Zaini da alpinismo: sono simili a quelli da trekking, ma sono molto più compatti, solitamente senza tasche esterne. Quelli a vocazione invernale hanno la predisposizione per attaccare gli sci. Di solito hanno delle cinghie ventrali più piccole e rimovibili perché in alpinismo, con l'uso dell'imbrago, risultano d'intralcio. Anche gli schienali, pensati per dare più stabilità allo zaino in condizioni di difficile equilibrio, di solito sono direttamente a contatto con la schiena dell'utilizzatore e meno traspiranti di quelli da trekking.

Ci sono ovviamente altre tipologie di zaino: zaini da viaggio, zaini da città, zaini militari, sacchi da speleologia o sport acquatici, bastini da trasporto... Qui non li prenderemo in considerazione perché non sono specificatamente studiati per le camminate in montagna, anche se nessuno vieta di utilizzarli in questo contesto, magari per esigenze particolari. In commercio ci sono anche zaini leggerissimi, attorno o sotto i 100 g, pieghevoli. Possono talvolta essere utili come sacche giornaliere in lunghi trekking, quando magari si ha la possibilità di depositare lo zaino principale in qualche posto, ma ricordatevi che sono scomode se caricate oltre il chilo e mezzo di peso.

Cosa valutare nella scelta dello zaino

Ci sono ovviamente un po' di elementi da valutare nella scelta dello zaino, al di là dell'attività svolta e del litraggio. Come per il resto dell'equipaggiamento, in commercio ci sono zaini eccellenti per ogni categoria che sono pensati per un utilizzo impegnativo ed intenso e quindi saranno perfetti, molto più tecnici di quello di cui realisticamente avrete bisogno. Stando sulle marche più note trattate nel forum, come Millet, Deuter, Vaude, Osprey, Black Diamond, Mountain hardwear, The North Face, Lowe alpine ecc..., difficilmente potrete sbagliare. Gli stessi economici zaini Decathlon hanno generalmente un buon rapporto qualità/prezzo. Però ci sono alcuni elementi da valutare per vedere se quello zaino fa al caso vostro.

1. Cuciture, tessuti e capacità di carico: le cuciture devono essere rinforzate nei punti di maggiore stress, come l'attacco degli spallacci e delle fasce. In alternativa potrebbero rompersi. Verificate questo aspetto di persona, non su internet! Inoltre, i tessuti di uno zaino pensato per carichi importanti devono essere abbastanza spessi e anti-taglio: la pesantezza è indicata in denari sulle caratteristiche tecniche del prodotto. Non ignoratela. Nella stessa scheda i produttori più seri indicano anche la capacità di carico dello zaino in termini di peso. Valutate anche questa caratteristica.
2. Schienale: è dove si concentra il sudore. Se fate trekking, dev'essere traspirante, ma non troppo distaccato dal vostro dorso, potrebbe sbilanciarvi. In più dev'essere sufficientemente spesso da proteggervi dal carico interno (altrimenti vi troverete con il manico della gavetta tra le costole), ma non troppo elaborato: troppi supporti e sostegni, soprattutto metallici, fanno crescere il peso dello zaino senza reali vantaggi.
3. Cinghia ventrale e spallacci: devono essere larghi e comodi, visto che faranno da supporto per tutto il peso.
4. Peso: anche uno zaino ha il suo peso. Negli zaini ultraleggeri di grosse dimensioni di solito si sacrificano schienali e spallacci: vanno bene se dovete trasportare pesi piuma, in alternativa è meglio scegliere una soluzione di compromesso che vi permetta di distribuire meglio il carico. Attualmente si trovano ottimi zaini per uscite giornaliere tra i 500g e il chilogrammo e zaini da trekking da 35 litri in su dal chilogrammo fino a quasi due chili. Sono dei pesi di compromesso entro i quali è consigliabile muoversi.
5. Tasche e cinghie: qui va a gusti ed attività svolte. C'è chi preferisce avere tasche ovunque, chi preferisce un'unica sacca. Bisogna però dire che uno zaino con troppe tasche che allargano la sua struttura in modo che sia più ampia del vostro corpo, tenderà ad essere scomodo e ad ostacolarvi nei passaggi stretti (oppure nel corridoio del treno interregionale della domenica sera pieno di viaggiatori e bagagli!). Stesso problema per le troppe cinghie: bastano quelle laterali di compressione e due paia di anelli per attaccare un cordino con del materiale in eccesso. In generale preferite le chiusure a laccio piuttosto che a zip: si rompono con più difficoltà e si riparano più facilmente.
6. Accessori: indispensabile il copri-zaino impermeabile (aggiungetelo, se non c'è). Molto utile il laccio porta-bastoncini o porta-piccozza. Utile la patella removibile. In generale eviterei tutti gli altri gadget, tipo zainetti staccabili: aumentano il peso e non sono realmente utili.


Come provo lo zaino?

Ora che avete in mano uno zaino che si presuppone comodo e robusto, dovete provarlo. La maggior parte delle persone non lo sa, ma anche gli zaini hanno una taglia. I migliori vengono infatti venduti in taglia S/M o L/XL. Ci sono modelli da donna e modelli da uomo. Alcuni modelli vengono prodotti con lo schienale regolabile: è sempre una scelta da produttori seri, ma appesantisce lo zaino. Alcuni produttori come Osprey danno indicazioni precise su come misurare la vostra schiena e scegliere la taglia corretta: non ignorate questo passaggio, vi eviterà di trovarvi con uno zaino carico e completamente sbilanciato.
Una volta preso coscienza di questo elemento, come faccio a capire se lo zaino è della taglia giusta:
1. Caricare lo zaino: lo zaino va provato pieno, se no non è una prova. Prendete della corda da arrampicata e riempite lo zaino. Poi mettetevelo sulla schiena.
2. Regolate le cinghie: è un passaggio fondamentale. La cinghia ventrale dev'essere ben stretta e appoggiata sulla cresta superiore dell'osso sacro (ovvero la parte alta dei fianchi), lo schienale deve inarcarsi e partire dalle ultime vertebre della schiena. Dovete regolare gli spallacci in modo da avere le spalle a contatto con lo schienale. Dovete anche regolare le cinghiette che stanno sopra le spalle, tra la parte superiore dello zaino e gli spallacci: servono ad equilibrare il carico. In questa fase vi renderete conto meglio della lunghezza dello schienale e capirete se avete effettivamente uno zaino della taglia corretta.
3. Capire la distribuzione del peso: quando avrete regolato le cinghie in maniera ottimale, doverete sentire la maggior parte del peso cadere sui fianchi. Confrontate vari zaini tra di loro per capire quale modello si adatta meglio al vostro corpo. Uno zaino ben regolato e ben progettato può dimezzare la percezione del carico trasportato. Non abbiate esitazioni di fronte ad un modello che non vi fa sentire il peso. Generalmente sarà anche quello più equilibrato e più adatto a voi.
Ovviamente nel caso degli zaini da alpinismo, mtb, corsa ecc... la distribuzione cadrà più marcatamente sulle spalle.
4. Muovetevi: lo zaino ben regolato dev'essere stabile sulla vostra schiena, non intralciarvi nei movimenti e non squilibrarvi nei passi più arditi. Consideratelo una variabile essenziale nella scelta.

Una volta acquistato, usate lo zaino il più possibile. Spesso potrete trovarlo utile anche per la città o per i viaggi. Lavatelo periodicamente con acqua e sapone neutro e stivatelo in un luogo fresco e asciutto. Considerate che nell'attività escursionistica mediamente servono un paio di zaini: uno più piccolo per le uscite giornaliere e uno più grande per i trekking. Ricordatevi di non caricali eccessivamente e, soprattutto, di seguire le regole di distribuzione dei pesi trattate nel manuale. Cercate di non indossare zaini il cui peso sia più del 10-15% del vostro peso corporeo. Ne va della vostra salute e della qualità della vostra camminata. Preferite uno zaino più leggero ad una comodità in più.

Ho un vecchio zaino, va bene lo stesso?

Uno zaino di qualità, utilizzato bene, è fatto per durare anni. Siate rispettosi dell'ambiente e degli altri, non gettate via uno zaino ancora buono per seguire le mode del momento, ma sfruttatelo fino in fondo. Spesso zaini vecchi sono costruiti con tessuti molto robusti: non abbandonateli, potreste pentirvene al primo strappo del vostro supersonico zaino nuovo! Se non avete particolari esigenze tecniche non sostituite lo zaino solo perché è di vecchia concezione oppure non è troppo evoluto: il vantaggio che potreste ottenere da uno zaino di nuova generazione in semplici passeggiate potrebbe non valere la spesa.
Uno zaino vecchio spesso si può rinnovare facilmente: se gli spallacci e lo schienale sono ancora buoni, potete rinnovare i cordini delle chiusure e i lacci andando da un cordaio. Se dovete fare delle cuciture spesse, perché si sono strappate delle cinghie, potete rivolgervi ad un laboratorio che realizza tendaggi o ad un calzolaio: sono muniti di macchine da cucire speciali.
Se volete risparmiare, per le passeggiate giornaliere potete usare uno zaino scolastico o da città. Se vi preoccupa l'impermeabilità di un vostro vecchio zaino, potete semplicemente aggiungere un copri-zaino impermeabile (si vendono singolarmente in molti negozi, come Decathlon, in diverse misure) oppure potreste mettere il contenuto dello zaino in una sacca impermeabile e infilarla direttamente nello zaino.
Inoltre lo zaino si può condividere: prestatelo a persone che non ce l'hanno, se voi al momento non lo utilizzate. Se proprio volete sbarazzarvene, regalatelo o vendetelo nel mercatino.

Distribuzione degli oggetti
Prima di iniziare a riempire lo zaino con i nostri accessori indispensabili è opportuno distribuirli prima sul pavimento in modo da avere una idea più chiara dei materiali e per permettere una eventuale integrazione oppure togliere qualche oggetto inutile (meno peso !). Per i più maniacali e perfezionisti possiamo anche utilizzare una bilancia in modo da vedere il peso dei singoli oggetti e stare tranquilli di rientrare all'interno del range delle percentuali di peso massimo (15-20%) sopra descritte.

La distribuzione di questi oggetti può seguire diversi criteri ad esempio quelli in funzione del loro peso, del loro uso (frequente o no), della loro forma, ecc... Generalmente, in linea di massima, i pesi vanno distribuiti in questo modo:
  • Oggetti di uso frequente (cellulare, coltellino, fazzoletti, caramelle e quant'altro): vanno riposti nella tasca più alta dello zaino
  • Oggetti pesanti (tenda, fornello, pentole, ecc..) vengono messi all'interno dello zaino, spostando tutti gli oggetti vicino alla schiena, in modo da caricare bene il peso sulla colonna ed evitare oscillazioni durante i movimenti
  • Oggetti di peso medio (vestiario, viveri, ecc...) caricati dentro lo zaino ma nella parte esterna (opposta alla colonna)
  • Oggetti leggeri (sacco a pelo, materassino, mantella, ecc...) posti nella parte bassa dello zaino (praticamente nell'ultimo scompartimento che troviamo alla base dello zaino)

Una volta caricato tutto il materiale è opportuno indossare lo zaino ed effettuare delle prove ad esempio: delle corsette, cambi di direzione rapida, ecc... in modo da sentire sulla schiena come si comporta lo zaino (se oscilla o meno). Lo zaino e la schiena devono essere tutt'uno, come un qualcosa di compatto !
Altra cosa importantissima è quella di evitare di mettere il materiale fuori dallo zaino, soprattutto se ci sono laccetti penzolanti, questi possono agganciarsi a rami o rovi e causare degli sbilanciamenti con conseguenti cadute !

Abbigliamento
La scelta dell'abbigliamento risulta essere di fondamentale importanza, il nostro corpo si deve adattare nel miglior modo possibile a ogni temperatura, quindi è di vitale importanza vestirsi a "strati" (o a "cipolla"). Al momento della partenza il nostro corpo risulta essere molto freddo e di conseguenza si è più esposti, viceversa, dopo un pò che camminiamo verso la meta, esso genera calore (e sudore) ed è necessario sverstirsi piano piano fino a raggiungere la temperatura ideale. Dal momento che arriviamo alla meta occorre rivestirsi di nuovo con indumenti puliti (non sudati) in modo da evitare colpi di freddo e qualche malanno !
Possiamo dire quindi che vestirsi a strati permette una estrema flessibilità nell'adattarsi a qualsiasi temperatura esterna.
Gli strati possono essere classificati in questo modo:

1) Primo strato (quello a contatto con la pelle): Generalmente possono essere di lana o tessuti sintetici (meglio evitare il cotone), con caratteristiche di comfort, peso e costi estremamente diversi. Fanno parte di questa categoria magliette termiche, sottopantaloni, mutande e calzette. Essi devono assicurare una eccellente traspirazione in modo tale da "smaltire" il sudore verso gli strati superiori e quindi verso l'esterno ed inoltre devono allo stesso tempo isolare il corpo termicamente. Non devono assolutamente stringere eccessivamente e ne dare problemi di sfregamento nella zona ascellare o del pube. La maglietta (manica corta o lunga) deve essere abbastanza lunga da coprire la zona dei reni in quanto risulta maggiormente esposta al colpo di freddo. Le canottiere sono sconsigliatissime perchè non isolano termicamente a sufficienza e lasciano scoperte le zone soggette a maggiore sfregamento come ad es. gli spallacci dello zaino.

2) Secondo strato ( o strato intermedio): Fanno parte di questa categoria felpe (pile o lana), maglie, camicie, ecc... Generalmente vengono indossate maglie molto traspiranti che possono essere larghe oppure un pò elasticizzati per favorire meglio il movimento delle braccia. Nella scelta si deve preferire quelle che hanno il collo alto e con zip per una facile e rapida chiusura/apertura.
Nella parte bassa vengono inseriti i pantaloni, estremamente importanti nelle escursioni in quanto proteggono le gambe non solo dal freddo ma soprattutto dai graffi prodotti dai rovi, da sfregamenti sulla roccia, e soprattutto contro i serpenti !!! Devono assicurare un ampio movimento delle gambe in tutte le direzioni, essere dotati di protezioni sulle ginocchia, essere impermeabili e soprattutto avere i tasconi capienti ai lati in modo da avere sempre qualche oggetto di uso frequente a portata di mano. Generalmente esistono di 3 formati: Lunghi, Corti o Componibili (cioè che possono essere accorciati mediante delle cerniere).
Evitare in qualsiasi modo pataloni di jeans o di velluto dato che risultano essere pesanti, ostacolano i movimenti, sono rigidi e non sono per niente impermeabili.

3) Terzo strato è costituito da un secondo capo in pile a manica lunga a zip intera (per facilitare l'apertura e togliersi rapidamente il capo) in inverno mentre in estate potrebbe andare bene un giubbotto smanicato. Si preferiscono capi soft-shell (è costituito da 3 diversi strati sovrapposti per creare una combinazione unica di tessuto: poliestere esterno, membrana traspirante e micro felpa polar. Questo rende il capo anti-vento, idro-repellente e traspirante)

4) Quarto strato è lo strato che rimane a contatto con l'aria, acqua, vento, ecc ... e di conseguenza la sua scelta deve essere molto meticolosa, non a caso è anche il capo che costa di più rispetto agli altri strati sopracitati. Questi capi possono essere in piuma d'oca o altri materiali sintetici e devono avere più tasche possibili (sia esterne che interne) in modo da riporre con più facilità i nostri oggetti. Molti di questi sono dotati di cappuccio (che deve essere ben imbottito per riparare dal freddo e se stretto non deve dare problemi di visuale), i polsi devono essere elasticizzati in modo da evitare dispersione di calore e la parte interna oltre ad essere staccabile deve avere il giro vita regolabile.
In estate non ci sono particolari restrizioni, i capi che vengono impiegati sono dei leggerissimi K-way oppure delle mantelle (con copri-zaino!) in modo da ripararsi da eventuali piogge estive improvvise.
Un attenzione particolare va posta al tipo di tessuto, molto spesso queste giacche finiscono per essere stipate nel fondo dello zaino e quindi in qualche modo si stropicciano. Durante l'acquisto provare a stropicciarle un pochino tanto per vedere se il tessuto torna "normale" oppure diventa raggrinzito (qualora lo fosse, evitate di comprarlo).

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Passo Lento
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Ottima risorsa
ben fatta e con un sacco di informazioni utili per orientare la scelta sui materiali di cui dotarsi. grazie :)
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