è buono l'acciaio 420 per un coltello da bushcraft?

Buongiorno, sto cominciando ad avvicinarmi al bushcraft e mi chiedevo se l'Arrui 10 della Jocker fosse un buon coltello per iniziare ( questo qui: https://www.amazon.it/gp/product/B07TJDKPVW/ref=ox_sc_act_image_1?smid=A3KXS2ZFSIWBKG&psc=1 ). Lo chiedo perchè questo coltello è fatto in acciaio 420 e da qualche parte ho letto che quest'acciaio non è molto buono... in un sito ho addirittura letto che va bene solo per oggetti da esposizione!
Come primo coltello ho visto che molti prendono il mora, che come rapporto qualità/prezzo pare sia al top, ma a me esteticamente non piace proprio e non lo prenderei mai.:)
Quindi vorrei sapere se questo coltello fatto in acciaio 420 sia abbastanza per fare bushcraft.
Grazie in anticipo!:biggrin:
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

hola ! benvenuto nel mondo dei coltelli. Allora tanto per fare un po' di ciance.... l'acciaio 420 potrebbe al limite anche essere valido, ma vedo che questo modello joker ha una tempra (dichiarata da amazon di 52-54 hrc. Il che non vuol dire che non taglia, ma dubito molto che possa avere una tenuta del filo decente per un tempo sufficiente. Ti sei imbattuto in un modello nato per processare ungulati e non per tagliare legname. Della joker guarda il modello BUSHCRAFTER, o il CAMPERO, o il CANADIENSE o il NORDICO. Lame nate espressamente il il bushcraft... poi dai un occhio al CHAMAN della nieto..... al TUAREG della muela... o al VIKING sempre muela.
Ah ... nel caso non te ne fossi accorto....... mi piacciono i coltelli spagnoli.!!!!
Hasta luego
 
U

Utente 24852

Guest
Lo chiedo perchè questo coltello è fatto in acciaio 420 e da qualche parte ho letto che quest'acciaio non è molto buono... in un sito ho addirittura letto che va bene solo per oggetti da esposizione!

CIAO, và benissimo, poi dipende dalle tue pretese e dalle tue aspettative per quanto riguarda le specifiche tecniche e forse, non é nemmeno sicuro perché dipende sempre da te, da quanto tempo vuoi dedicare alla manutenzione o se ti crea noia affilare, ecc... A me per esempio diverte, interessa e piace anche quell'aspetto... e non ho mai fretta, ne durante il lavoro, ne durante la manutenzione. Sono tutte cose da considerare, seguendo i propri approcci alla vita.

Detto questo, in natura si taglia principalmente legno, carne, erbe, ecc... e sono tutti più teneri dell'acciaio e nessuno di loro fà distinzioni o si offendono in base al tipo di acciaio usato. Che sia "nobile", "semplice" o altro.

Opinione personale, quindi, per iniziare... ma anche dopo... il coltello che intendi usare saprà sicuramente svolgere tutti i mestieri che potresti dover svolgere in natura ;)

NB: se intendi abbattere un albero e sezionarlo, tagliarci chiodi, usarlo come "gradino" infilzato in un tronco... forse punterei su altro, ma altrimenti non mi preoccuperei.

Non é oro colato, solo un'opinione personale semplicemente basata sulle mie esperienze.


Di sicuro non é come hai letto da qualche parte "và bene da esposizione", anzi... solitamente é il discorso inverso che riconduce a prodotti che finiscono in esposizione ;)
 
CIAO, và benissimo, poi dipende dalle tue pretese e dalle tue aspettative per quanto riguarda le specifiche tecniche e forse, non é nemmeno sicuro perché dipende sempre da te, da quanto tempo vuoi dedicare alla manutenzione o se ti crea noia affilare, ecc... A me per esempio diverte, interessa e piace anche quell'aspetto... e non ho mai fretta, ne durante il lavoro, ne durante la manutenzione. Sono tutte cose da considerare, seguendo i propri approcci alla vita.

Detto questo, in natura si taglia principalmente legno, carne, erbe, ecc... e sono tutti più teneri dell'acciaio e nessuno di loro fà distinzioni o si offendono in base al tipo di acciaio usato. Che sia "nobile", "semplice" o altro.

Opinione personale, quindi, per iniziare... ma anche dopo... il coltello che intendi usare saprà sicuramente svolgere tutti i mestieri che potresti dover svolgere in natura ;)

NB: se intendi abbattere un albero e sezionarlo, tagliarci chiodi, usarlo come "gradino" infilzato in un tronco... forse punterei su altro, ma altrimenti non mi preoccuperei.

Non é oro colato, solo un'opinione personale semplicemente basata sulle mie esperienze.


Di sicuro non é come hai letto da qualche parte "và bene da esposizione", anzi... solitamente é il discorso inverso che riconduce a prodotti che finiscono in esposizione ;)
Beh devo dire che mi trovo totalmente d'accordo con te, ma nella sua semplicità è un discorso un po' ostico forse...vedo che molti si "impallinano" con questo concetto...cerco di spiegare meglio la mia opinione... inizialmente proprio la tua paura (data dall''inesperienza) ti fa credere che super attrezzature possano salvarti il culo...poi ti trovi di notte nel bosco sottozero con una volpe che ti gira intorno e vai nel panico per riaccendere un fuoco che ormai è spento da 3 ore.. e il materiale della lama del coltello è l'ultimo dei problemi, va benissimo pure un Vic...sono i materiali per accendere il fuoco o le tecniche di accensione che faranno la differenza: la legna asciutta, delle buone esche, la calma e il sangue freddo...non il coltello in super acciaio.
Diciamo che detto ciò compro diverse lame in super acciaio...ma sapete perché? Personalmente perché mi piacerebbe poterli tenere tutta la vita e poi passarli ai miei figli...ecco perché prediligo super acciai...se vuoi tenere le tue lame per 50 anni (ed utilizzarle), magari conviene prendere qualcosa di più performante secondo me.
 
Ultima modifica:
Grazie per le vostre risposte!
Alla fine, guardando in giro ho adocchiato, sempre della joker: il Pantera, che è praticamente il predecessore del bushcrafter e mi è mi piace davvero molto sia nella linea sia nel metallo che mi sembra possa essere un po più duraturo. Però penso che andrò a vedere anche i coltelli che mi ha consigliato fairbanks.
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Beh devo dire che mi trovo totalmente d'accordo con te, ma nella sua semplicità è un discorso un po' da ostico...vedo che molti si impallinano con questo concetto...cerco di spiegarmi meglio.. inizialmente proprio la tua paura data dall''inesperienza ti fa credere che super attrezzature possano salvarti il culo...poi ti trovi di notte nel bosco sottozero con una volpe che ti gira intorno e vai nel panico per riaccendere un fuoco che ormai è spento da 3 ore.. e il coltello è l'ultimo dei problemi, va benissimo pure un Vic...sono i materiali per accendere il fuoco: la legna asciutta, delle buone esche che fanno la differenza...non il coltello in super acciaio.
Diciamo che detto ciò compro diverse lame in super acciaio...ma sapete perché? Personalmente perché mi piacerebbe poterlo tenere tutta la vita e poi passarlo ai miei figli...ecco perché prediligo super acciai...se vuoi tenerlo per 50 anni ed utilizzarlo, magari conviene prendere qualcosa di più performante secondo me.
Mi trovo totalmente d'accordo con te!
Ho poca esperienza ma per quelle poche uscite che ho fatto mi sono reso contro che la qualità coltello è poco importante rispetto a tutto il resto.
Io vorrei un coltello che possa durare nel tempo senza lasciarmi, ma anche un coltello che sia facile da affilare, per questo opterò per un coltello con circa 56-57 hrc, che penso essere una buona via di mezzo.:si:
 
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Grazie per le vostre risposte!
Alla fine, guardando in giro ho adocchiato, sempre della joker: il Pantera, che è praticamente il predecessore del bushcrafter e mi è mi piace davvero molto sia nella linea sia nel metallo che mi sembra possa essere un po più duraturo. Però penso che andrò a vedere anche i coltelli che mi ha consigliato fairbanks.
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Mi trovo totalmente d'accordo con te!
Ho poca esperienza ma per quelle poche uscite che ho fatto mi sono reso contro che la qualità coltello è poco importante rispetto a tutto il resto.
Io vorrei un coltello che possa durare nel tempo senza lasciarmi, ma anche un coltello che sia facile da affilare, per questo opterò per un coltello con circa 56-57 hrc, che penso essere una buona via di mezzo.:si:
Mi fa piacere, ma sai cosa ti dico... Ho conosciuto alcune persone MOLTO più esperte di me, (alcune anche in questo forum) che a mani nude accendono un fuoco... senza archetti senza bow drill.. e sicuramente c'è un modo per fare tutto anche senza coltello... Abbiamo bisogno di un sacco di cose che non servono in realtà...ma insomma un po' di passione non è nulla di male, secondo me
 
U

Utente 24852

Guest
Beh devo dire che mi trovo totalmente d'accordo con te, ma nella sua semplicità è un discorso un po' ostico forse...vedo che molti si "impallinano" con questo concetto...cerco di spiegare meglio la mia opinione... inizialmente proprio la tua paura (data dall''inesperienza) ti fa credere che super attrezzature possano salvarti il culo...poi ti trovi di notte nel bosco sottozero con una volpe che ti gira intorno e vai nel panico per riaccendere un fuoco che ormai è spento da 3 ore.. e il materiale della lama del coltello è l'ultimo dei problemi, va benissimo pure un Vic...sono i materiali per accendere il fuoco o le tecniche di accensione che faranno la differenza: la legna asciutta, delle buone esche, la calma e il sangue freddo...non il coltello in super acciaio.
Diciamo che detto ciò compro diverse lame in super acciaio...ma sapete perché? Personalmente perché mi piacerebbe poterli tenere tutta la vita e poi passarli ai miei figli...ecco perché prediligo super acciai...se vuoi tenere le tue lame per 50 anni (ed utilizzarle), magari conviene prendere qualcosa di più performante secondo me.

Rispetto moltissimo il tuo pensiero, anche se mi avessi semplicemente detto che prendi determinati coltelli solo perché tu li vuoi così e ti piacciono ;)

Proprio perché ritengo più che giusto che ognuno si prenda quello che desidera e preferisce,
in base alle proprie preferenze, pretese, ambizioni.

Penso che in tutti i casi si potrebbe sperare le cose restino ai figli, amici, ecc...
Per spiegarmi meglio... ho accette, coltelli e molti altri attrezzi di mio "zio" (tra virgolette perché non é uno zio vero, ahah) e molti di quegli attrezzi erano di suo padre... e li ha "tramandati" a me e sono ancora perfettamente utilizzabili e non penso fossero fatti con chissà quali materiale... era un montanaro, agricoltore, allevatore dell'alta valle... ;)

Non stò dicendo nulla contro il tuo discorso, che sia chiaro, ma ritengo che nulla può essere scontato ;) Dipende un pò anche da come si tengono le cose, secondo me ;)
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Grazie per le vostre risposte!
Alla fine, guardando in giro ho adocchiato, sempre della joker: il Pantera, che è praticamente il predecessore del bushcrafter e mi è mi piace davvero molto sia nella linea sia nel metallo che mi sembra possa essere un po più duraturo. Però penso che andrò a vedere anche i coltelli che mi ha consigliato fairbanks.
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Mi trovo totalmente d'accordo con te!
Ho poca esperienza ma per quelle poche uscite che ho fatto mi sono reso contro che la qualità coltello è poco importante rispetto a tutto il resto.
Io vorrei un coltello che possa durare nel tempo senza lasciarmi, ma anche un coltello che sia facile da affilare, per questo opterò per un coltello con circa 56-57 hrc, che penso essere una buona via di mezzo.:si:

Per esempio... spesso si parla di super attrezzi per poter accendere il fuoco, io stesso sono un appassionato e preferisco le tecniche primitive, ma per farti comunque l'esempio, visto che non rinnego nulla:

- con molte persone con cui ho fatto uscite mi sono ritrovato a sentirmi dire "ti serve un buon acciaio, X durezza, X dimensioni, ecc... per spaccare legna, tirar giù alberi, ecc... Non puoi stare in natura con quel cosino, ahah Ma la cosa più importante per accendere un fuoco, oltre all'accensione vera e propria, ahah é l'ESCA e la legna minuta/media che permettono di farlo crescere... un volta raggiunto quello scopo puoi buttarci sopra tronchi e tronchetti e lui brucia. Non ho mai visto un bosco in cui di legna appesa, o per terra non ce ne fosse. Parlo di ambienti selvatici ovviamente, non controllati, ripuliti, ecc...

Questo per dire... le stesse persone che uscivano e mi mortificavano perché ero minimale... erano gli stessi che per usare il super attrezzo tiravano giù di tutto... ma poi senza le basi, per cui manco serve un coltello... erano fermi e ovviamente dovevano creare esche e legna minuta...

Stessa cosa per i ripari... robustezza che manco uno "chalet" per viverci sempre, ahahahah

Quindi condivido la tua idea sull'andare di "semplicità", poi ovviamente se tratterai bene l'oggetto é una tua decisione. In tutti i casi ad esagerare non é mai un bene, che sia un acciaio o un altro... e in natura le cose da tagliare son poi quelle, come le cose che servono.

AUGURONI
 
Ultima modifica di un moderatore:
Va bene, nella scelta del coltello mi farò consigliare dal cuore :biggrin:
Beh, a me piace fare bushcraft con il minimo indispensabile, ma senza neanche un coltello e un'acciarino non farei nulla:poke:
 
Rispetto moltissimo il tuo pensiero, anche se mi avessi semplicemente detto che prendi determinati coltelli solo perché tu li vuoi così e ti piacciono ;)

Proprio perché ritengo più che giusto che ognuno si prenda quello che desidera e preferisce,
in base alle proprie preferenze, pretese, ambizioni.

Penso che in tutti i casi si potrebbe sperare le cose restino ai figli, amici, ecc...
Per spiegarmi meglio... ho accette, coltelli e molti altri attrezzi di mio "zio" (tra virgolette perché non é uno zio vero, ahah) e molti di quegli attrezzi erano di suo padre... e li ha "tramandati" a me e sono ancora perfettamente utilizzabili e non penso fossero fatti con chissà quali materiale... era un montanaro, agricoltore, allevatore dell'alta valle... ;)

Non stò dicendo nulla contro il tuo discorso, che sia chiaro, ma ritengo che nulla può essere scontato ;) Dipende un pò anche da come si tengono le cose, secondo me ;)
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Per esempio... spesso si parla di super attrezzi per poter accendere il fuoco, io stesso sono un appassionato e preferisco le tecniche primitive, ma per farti comunque l'esempio, visto che non rinnego nulla:

- con molte persone con cui ho fatto uscite mi sono ritrovato a sentirmi dire "ti serve un buon acciaio, X durezza, X dimensioni, ecc... per spaccare legna, tirar giù alberi, ecc... Non puoi stare in natura con quel cosino, ahah Ma la cosa più importante per accendere un fuoco, oltre all'accensione vera e propria, ahah é l'ESCA e la legna minuta/media che permettono di farlo crescere... un volta raggiunto quello scopo puoi buttarci sopra tronchi e tronchetti e lui brucia. Non ho mai visto un bosco in cui di legna appesa, o per terra non ce ne fosse. Parlo di ambienti selvatici ovviamente, non controllati, ripuliti, ecc...

Questo per dire... le stesse persone che uscivano e mi mortificavano perché ero minimale... erano gli stessi che per usare il super attrezzo tiravano giù di tutto... ma poi senza le basi, per cui manco serve un coltello... erano fermi e ovviamente dovevano creare esche e legna minuta...

Stessa cosa per i ripari... robustezza che manco uno "chalet" per viverci sempre, ahahahah

Quindi condivido la tua idea sull'andare di "semplicità", poi ovviamente se tratterai bene l'oggetto é una tua decisione. In tutti i casi ad esagerare non é mai un bene, che sia un acciaio o un altro... e in natura le cose da tagliare son poi quelle, come le cose che servono.

AUGURONI
Guarda @WildLife ... in effetti è verissimo, hai ragione...a maggior ragione va bene qualsiasi materiale ben forgiato..tranne che non ne si voglia alterare troppo l'utilizzo...
 
Io invece ti consiglierei di cominciare da un carbonioso, specialmente per iniziare a imparare ad affilare
 
Siamo sinceri, una risposta unica e giusta a questa domanda non c'è. Ci sono infiniti punti di vista, pro e contro. Ed è per questo che esistono così tanti tipi di acciaio e così tanti tipi di coltelli, per forma, dimensioni, caratteristiche, pur rimanendo anche nell'ambito del bushcraft.
Quindi il ragionamento va fatto più in generale. Va bene tutto, ma ogni oggetto ha il suo preciso campo di applicazione. Se si rimane all'interno, funzionerà bene e durerà tanto. Se gli si chiede troppo, non funziona o si rovina.
I limiti del campo di applicazione variano con la qualità dell'oggetto (non sempre legata al prezzo, ma in parte sicuramente si), il disegno, le caratteristiche, ecc.
Per scegliere il coltello giusto bisognerebbe sapere bene cosa ci si vuole fare e che margine di rischio si è disposti a prendersi.
Se al coltello devo affidare la mia vita, non baderò a spese e sceglierò con grande cura, a seconda delle esigenze. Se vado per boschi solo per giocare al survival, un coltello inadeguato mi darà problemi, mi divertirò meno, ma alla fine non rischio niente di grave.
Si possono aprire un mondo di discussioni...

Altro grande capitolo è la competenza tecnica nell'usare il coltello, nello specifico delle sue caratteristiche. Perché andrebbe saputo usare bene; questo ne allunga molto la vita e consente di sfruttare l'attrezzo al 100%. E qui si aprirebbe un altro mondo di discussioni...

Quindi, il 420 va bene?
Si, va bene tutto.
Però abbiamo solo due scelte di massima:
o si sceglie prima lo strumento e poi ci si adegua alle sue possibilità, oppure si sceglie cosa pretendiamo di fare e poi si sceglie lo strumento di conseguenza.
 
U

Utente 24852

Guest
Sono super d'accordo, ma solo sul punto che reputo universale "...una risposta unica e giusta non c'é...",
perché ogni persona, indifferentemente da tutti i discorsi del mondo, é una persona a sé.

Per esempio un altro mondo potrebbe essere: se le ambizioni sono quelle di abbattere un albero, tagliare grossi tronchi e contruire delle baite... prendi un coltello? No, secondo il discorso che ci sono attrezzi ideati appositamente per determinati lavori... allora si punta su motosega, ascia, accetta, ecc....

Io per esempio ho diversi coltelli, non mi interessa ritenerli il "top" oppure "no... mi interessa poterci fare quello che serve,
e gira e rigira... se lo scopo é quello delle attività in natura... le cose da fare son poi sempre le solite.

Tutto il resto riguarda la volontà di divertirsi, giocherellare, ecc... soprattutto quando si esce dall'indispensabile e dal necessario... per fare di più.

Cosa mi cambia tra l'uno e l'altro?? Nulla, assolutamente nulla se non l'approccio con cui ci lavoro.
Ma a livello di ciò che posso raggiungere per far fronte a quello che mi serve in natura, nessuna impossibilità, nessun problema, nessuna fatica spropositata, ecc.... Che sia un Victorinox, un Martiini, un FOX, un Helle o altro...

Serve un riparo? Rapportato anche a quanto tempo intendo fermarmi in natura.
Serve legna per il fuoco? Rapportato al riscaldamento, alla cucina, alla luce,.... ma seguendo la linea di ciò che serve.
Serve carne, pesce, vegetali? Nessun problema... non sono sicuramente un problema.

Poi ovvio che se si vuole "fare chissà cosa", giusto per farlo,.... potrebbe essere che serve una trivella, una segheria, ecc...
ahahah
 
Ultima modifica di un moderatore:
...per quel poco che so: il tipo d'acciaio ti fa durare più o meno il filo, ma è la geometria della lama (molatura) che fa la capacità di taglio.
Buck usa il 420hc perfettamente temprato e molatura concava per molti coltelli, per esempio.
 
allora... io come tornitore ,conosco il 420 come un acciaio inox magnetico con alto tenore di carbonio rispetto ad un 316o 318 che sono più papponi utilizzati per la nautica...il 420 lo usiamo per gli assi delle pompe che altre alla caratteristica inossidabile affianca buone capacità maccaniche per reggere alle torsioni soggette nelle pompe sommerse....io lo userei a occhi chiusi anzi mi sembra una buona base x una lama .

Da wilkipedia....
Acciai inossidabili martensitici
Gli acciai inossidabili martensitici sono leghe al cromo (dall'11 al 18% circa) con carbonio relativamente elevato (fino a 1,1% in peso), contenenti piccole quantità di altri elementi. I tipici elementi di lega in essi presenti sono: manganese, silicio, cromo e molibdeno; può essere aggiunto zolfo per migliorarne la lavorabilità con macchine per asportazione di truciolo, con parziale discapito comunque delle caratteristiche meccaniche.
L'acciaio inossidabile martensitico ha caratteristiche meccaniche molto elevate ed è ben lavorabile alle macchine, è l'unico acciaio inossidabile che può essere sottoposto a tempra, trattamento termico atto ad aumentarne le proprietà meccaniche (carico di rottura, carico di snervamento, durezza).
È conosciuto soprattutto con la nomenclatura americana: per esempio l'acciaio al solo cromo è l'AISI serie 400 (da ricordare AISI410 con C = 0,12% circa e Cr = 13% circa e 420, con 0,20% < C < 0,40% e Cr = 13% circa; AISI 440 con C = 1% circa e Cr = 17%); nella nomenclatura UNI ha sigle come X20Cr13, X30Cr13, X40Cr14. È magnetico. È anche conosciuto come acciaio "serie 00".
L'acciaio inossidabile martensitico è autotemprante, ma per semplice raffreddamento dalla temperatura di formatura a caldo alla temperatura ambiente si sviluppa una struttura cristallina deformata, con forti tensioni residue e conseguente infragilimento.
Per ovviare a tali condizioni sfavorevoli, la procedura produttiva prevede generalmente le seguenti fasi:

  1. ricottura di lavorabilità: essa è svolta col metodo isotermico solo quando si voglia la durezza minima; altrimenti si raffredda a velocità costante, scegliendola in base alla durezza che si vuole ottenere (vedi curve CCT);
  2. tempra a temperatura di circa 1000 °C e per un tempo sufficiente a sciogliere i carburi di cromo, utile per aumentare la resistenza all'usura;[13]
  3. rinvenimento a temperature diverse a seconda che si voglia privilegiare la durezza, la resistenza alla corrosione o la tenacità.

Gli acciai inossidabili martensitici sono utilizzati soprattutto per la loro elevata resistenza allo scorrimento viscoso, sebbene la loro formabilità e saldabilità sia estremamente difficoltosa e la loro resistenza alla corrosione sia minore rispetto a quella delle altre famiglie.
La resistenza alla corrosione non è eccezionale perché il cromo è in un tenore generalmente più basso di quello delle altre categorie di acciai inossidabili; inoltre perché la struttura martensitica ha un'alta densità di difetti reticolari, che agiscono da catalizzatori delle reazioni di corrosione.
L'AISI 440 è utilizzato per l'utensileria inossidabile (coltelli, forbici, bisturi, lamette, iniettori per motori a combustione interna).
 
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