Bike Roma > Monaco di Baviera: 1100 km per una birra

Premessa.
Divido questo report di viaggio in due parti, altrimenti risulta un post troppo lungo.
Preferisco usare il metodo del foto-racconto per non annoiare troppo, suddividendo il tutto in 10 tappe. Poi alla fine della seconda parte inserirò alcune considerazioni personali e tecniche per chi ha voglia di leggerle.

Da Roma a Monaco di Baviera in 10 tappe per 1100 km per circa 9000 metri di dislivello, il tutto prendendo possibilmente strade minori a volte sterrate e anche sentieri da trekking, fino alle ciclabili al Nord.

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1° Tappa Roma (Acilia) - Viterbo: 111 km - 930 mt dislivello

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Il primo colpo di pedale è quello più importante: è qui che si concretizza il viaggio e svaniscono tutti i dubbi. Dobbiamo andare a Nord, ma per evitare il traffico, allunghiamo il percorso fino ad arrivare al mare.


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Dopo circa 40 chilometri ci fermiamo per un pausa caffè in un bar nella campagna di Cerveteri. Un tipo ci chiede "dove siete diretti?" e noi "ci andiamo a prendere una birra a Monaco" e quello "...ma voi siete matti! Qui a du' passi c'è l'aeroporto e in un'ora arrivate, questi so' proprio scemi!". Poi gli guardo la maglietta e mi metto a ridere come un bambino: ARMANI-COMIO​



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Arriviamo a Viterbo alle 14,30: siamo freschi e questo tragitto lo abbiamo fatto già altre volte, quindi abbiamo accellerato il passo. Per cena ci regaliamo una bella pizza doppia al mitico Monastero.


2° Tappa Viterbo - Pienza: 104 km - 1100 mt dislivello

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Usciamo da Viterbo ed evitiamo la cassia fino a Montefiascone, allungando di tre chilometri, poi una lunga discesa fino al Lago di Bolsena. Altri paesi lungo il percorso e siamo in Toscana.


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Lasciata la Cassia, si entra nel vivo della Val d'Orcia​



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Finalmente Pienza, si erge elegante tra dolci colline arate e perfette strade sinuose.​

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Anche oggi arriviamo presto e abbiamo tutto il tempo per ammirare questo paese, tra i più belli d'Itaila.​



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La vista e i tramonti da Pienza sono spettacolari, in fondo si riconosce la Rocca di Radicofani, primo baluardo quando si entra in Toscana​


3° Tappa Pienza - Passo dei Pecorai: 110 km - 1480 mt dislivello


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Forse questa è stata la tappa più bella di tutto il viaggio. Prima parte nella Val d'Orcia e poi nel Chianti. Il tutto facendo strade secondarie e spesso sterrate.


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Tempo perfetto. Fa caldo e non s'incontra nessuno per strada, si sente solo lo scivolare della ruota sullo sterrato e quell'odore di terra che a me piace tanto.


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Campi arati, cipressi, vecchi borghi, casali.

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Ci sono continui sali-scendi. Non salite continue, ma diversi cambi di rotta, che mettono a dura prova le gambe.


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Sosta presso un cipresso solitario. Si osserva Siena, una ventina di chilometri più in là.

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Si entra nel Chianti. La coltivazione della vite prende il posto dei campi di grano. Qui è il regno del vino.


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Piazza di Greve in Chianti. Abbiamo sbagliato festa. Qui c'è quella del vino bono. Si degusta il rosso tra un'aria festosa e alticcia.


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Fine della terza tappa. Alloggiamo in un'albergo che sembra rimasto congelato da trent'anni, compreso il proprietario


4° Tappa Passo dei Pecorai - Marzabotto (Monte Sole): 125 km - 1900 mt dislivello

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In questa tappa svalichiamo gli Appennini. E' stata la più dura. Oltre alla salita anche le strade sterrate come questa nei pressi di Impruneta, che abbiamo fatto durante il cammino.


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Qui passiamo l'Arno, con un ponte doppio


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Tra i possibili valichi che attraversano gli appennini, scegliamo quello dell'Aquerino, forse il più diretto e con più pendenza. Qui siamo intorno al 20%, impossibile per noi farlo tutto in sella. Ma è soltanto un chilometro e poi la salita si fa meno dura.


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Superato il passo, una ventina di chilometri in discesa e arriviamo in Emilia. Questi luoghi sono stati teatro della resistenza partigiana e per me , che ne riconosco il valore, assumono ancora più carisma.


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Non contenti delle forti pendenze, imbocchiamo sentieri di montagna. A volte dobbiamo portare la bici a spalla.


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Arriviamo a Montesole. Non ci aspettavamo la salita finale a questo posto... ma forse il nome ci diceva qualcosa??? Abbiamo dovuto spingere a piedi la bici anche qui, e arrivati in cima eravamo cotti.. anche per il caldo.
Ma la bella atmosfera che ci ha accolto e una fresca birra ci ha rimesso al mondo


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In questo posto, dove si è consumata una delle stragi più atroci della nostra storia, hanno organizzato una tre giorni di concerti, incorntri e spettacoli teatrali per ricordare l'8 settembre, data d'inizio della resistenza.


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Alloggiamo in un rifugio, dove ogni stanza porta il nome "pace" nelle varie lingue


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In questo bellissimo luogo tra fine settembre ed inizio ottobre del 1944 vennero trucidate circa 700 persone, tra cui molti bambini, donne ed anziani dai Nazifascisti per rappresaglia. Mi ha commosso vedere tantissimi giovani che sono arrivati qui per ricordare quello che è accaduto. Questo posto è diventato il simbolo della pace. Bisogna mantenere viva la memoria, per far si che ciò non si ripeta mai più in Italia e nel Mondo. Un giorno ci porterò i miei bimbi.
Per dignità e non per odio


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E' quasi il tramonto e proviamo ad andare verso l'area del memoriale a circa 3 chilometri. Ma rinunciamo. Andiamo a sentire De Andrè in mezzo ai ragazzi.


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Questa parte dell'Appennino a pochi passi da Bologna è stupenda. Qui non è difficile vedere in estate animali allo stato selvaggio, tra cui il lupo. Ci sono delle altane poste in punti strategici, come delle pozze d'acqua ed è facile avvistarli.


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Il tramonto, la luna, l'aria fresca e le note di De Andrè



5° Tappa Marzabotto (Monte Sole) - Mantova: 146 km - 500 mt dislivello

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Ci alziamo presto e questo posto ci regala un'alba magnifica. "solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora". Decidiamo di toglierci in una tappa tutta la pianura padana.


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Per evitare Bologna ed il traffico, allunghiamo il percorso e ci buttiamo dentro le colline, saliamo di quota per i primi 25 km poi sarà tutta pianura.


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I pioppi usati da queste parti come frangivento, ci fanno capire che anche in pianura si fatica. Ci accoglie un fastidioso vento contrario e decidiamo di procedere in fila-indiana dandoci il cambio ogni 5 chilometri, tutte le volte non vedevo l'ora di stare dietro al mio compagno.


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Anche qui facciamo tantissima sterrata e mi viene in mente un testo di Giovanni Lindo Ferretti:
"Sazia e disperata
con o senza TV
piatta monotona
moderna attrezzata
benservita consumata
afta epizotica
nebbia calce...

dammi una mano ad incendiare il piano padano"



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Tante volte e troppo velocemente in autostrada ho attraversato questo tratto. Ma vedendolo così da vicino e dentro a passo lento, si percepisce un'ambiente diverso da come lo immaginavo. Poca presenza umana, casali in rovina, campi incolti, trenta km per trovare un bar, il tempo si è fermato.


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Un borgo in rovina e disabitato


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San Benedetto Po, anche qui poca gente.


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Si attraversa il Po e continuano le sterrate


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Prima di arrivare a Mantova, si costeggia il lago lugno un sentiero


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Finalmente Mantova.

...a breve le altre 5 tappe del racconto.​
 
Ultima modifica:
Beh...L'unica cosa che mi viene da dire è...Quanto ancora per ammirare le altre tappe!?!
Complimentissimi, ogni volta dimostri di essere un grande...
Cerveteri si fa sempre riconoscere...Perdonateci, ma sarebbe da cancellare molte cose qui...Almeno abbiamo l'umorismo!
Un abbraccio Sandro!
Ciao!
 
Bello questo viaggio in cui fai caso anche alla storia d'Italia... mi piace molto questo approccio.
Ricordare per dignità e non per odio, bravo mez!

Waiting for... er secondo post :D
 
6° Tappa Mantova - Rovereto: 110 km - 600 mt dislivello



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Da Mantova facciamo una ciclabile che passa sopra l'argine del Mincio fino ad arrivare al Lago di Garda. Dopo una ventina di chilometri si arriva a Borghetto, giudicato uno dei più belli borghi d'Italia.


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D'ora in poi sarà quasi tutta ciclabile. Finalmente si incominciano a vedere le Prealpi, che rompono la monotonia della pianura


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Uno dei tanti castelli che incontriamo lungo la Valle d'Agide

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La ciclabile attraversa l'autostrada del Brennero e si entra in Veneto

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La vite non ci abbandona mai: dalla Toscana al Trentino i vini buoni non mancano. Ma noi dobbiamo andare alla festa della birra


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Ciclabili perfette. Dovevamo arrivare fino a Trento, ma non avendo trovato nulla per dormire, anticipiamo la pedalata a Rovereto.


7° Tappa Rovereto - Bressanone: 131 km - 450 mt dislivello

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Partiamo di buon'ora da Rovereto. Dopo qualche chilometro lungo la ciclabile, incontriamo un Bicigrill, ovvero un autogrill per le biciclette. Con Bar, officina meccanica per la bici, spazio per lavarla e informazioni per il cicloturista.


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Si pedala sulla stessa linea del fiume Adige, fino a Bolzano. E si vedono le prime vere montagne.


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Protesta sulla ciclabile :D


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In Alto Adige, le mele prendono il posto dell'uva.


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Sosta nella ciclabile. Questo chiosco vende soltanto frutta, perlopiù mele e succo di mela. Il simpatico gestore, nel classico grembiule blu del Tirolo, ci comunica che noi rappresentiamo due eccezioni in questa lunga ciclabile. "Solo il 10% percorre questo tratto da Sud a Nord, tutti la fanno al contrario visto che è in discesa, la maggior parte arriva al Lago di Garda e risale in treno. Solo il 10% che fa questa ciclabile è italiano o di lingua italiana".
Matematicamente parlando, rappresentiamo il 10% del 10%... viva l'eccezioni!

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Altri castelli prima di Bolzano


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Bolzano. La ciclabile attraversa tutta la città e viene utilizzata dai cittadini per spostarsi nella vita ordinaria


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Dopo Bolzano il fiume Isarco prende il posto dell'Adige fino al Brennero. In questa stretta vale in poco spazio passa il fiume, l'autostrada, la statale, la ferrovia e la ciclabile


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Chiusa. Dieci chilometri ancora per Bressanone.


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Bressanone. Con un po di fantasia si può portare anche il cane dietro

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Ostello di Bressanone. Qui l'indomani ci fermeremo per una giornata intera di relax, trascorsa tra idromassaggi e saune.



8° Tappa Bressanone - Innsbruck: 99 km - 1150 mt dislivello

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Si punta dritto verso Nord


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Per oltrepassare le Alpi la strada sale dolcemente.

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Si entra dentro un bosco: ancora sterrato.


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Vipiteno, ultimo paese prima del confine.


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Prima del Brennero. Sotto quelle montagne c'è Innsbruck

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Alla fine il passo del Brennero è stato come le aspettative. Una continua salita mai troppo ripida: è stato molto peggio l'Appennino.


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L'imponente ponte che arriva ad Innsbruck


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Innsbruck e le sue montagne



9° Tappa Innsbruck - Gaissach: 98 km - 630 mt dislivello

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In partenza dall' ostello di Innsbruck ...anche questa non è la nostra festa.


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Pochi chilometri dopo Innsbruck: la vallata del fiume Inn


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Tipico ambiente tirolese


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Ultima vera salita del viaggio


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Lago Anchensee, siamo ancora in Austria. La ciclabile costeggia questo lago per più di dieci chilometri


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Contemplazione

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Fine del lago


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Preparativi per l'Octorberfest


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Siamo entrati in Germania: ciclabile attraverso il bosco


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Stasera abbiamo trovato da dormire in una fattoria in un piccolo paese baverese. Nell'unica birreria del posto c'è una festa.




10° Tappa Gaissach - Monaco: 55 km + 15 km fino all'hotel - 200 mt dislivello

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Unico giorno di pioggia e freddo di tutto il viaggio: ci si attrezza come uno può


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39 km a Monaco


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Arrivo "comico - epico" a Marienplatz!
Altri 15 chilometri sotto l'acqua per arrivare all'Hotel.


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La sera si festeggia all'Hofbräuhaus.


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Finalmente l'agognata Birra ..insieme a due amici che sono venuti per l'occasione .
EN PROSIT :D


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Concludo con questa scattata al centro di Monaco.
Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza.
Herbert George Wells

Conclusioni:
Non è stato un viaggio all'insegna dell'avventura, piuttosto è stata un'uscita 'sportivo-turistica': è stato pianificato molto ed è andato fin troppo tutto liscio (nessun contrattempo straordinario, nessuna foratura o guasto meccanico, nessun cedimento fisico, tempo soleggiato e caldo quasi sempre).
Fosse per me, avrei portato una tendina e lasciato molto più al caso, ma un po per il poco tempo a disposizione e un po perchè il mio compagno di viaggio, nonché mio cugino, non era per la quale, abbiamo deciso così.
Ci siamo affidati a questo programma per l'itinerario: Bike Toaster e devo dire che con grande stupore ci ha portato in posti insoliti, poco battuti, a volte strade sterrate e addirittura sentieri per escursionisti: insomma ci siamo affidati al suo destino, divertendoci, perchè alla fine ci portava sempre a destinazione.
L'unico giorno di pioggia e freddo ci è servito tantissimo per testare l'attrezzatura, capendo che non si può andare improvvisati, ma che vale il detto tedesco che "non esiste buono e cattivo tempo, ma esiste la buona e cattiva attrezzatura".
Una conferma che ho avuto è che questo modo di viaggiare non ha limiti, come per il camminare. Un passo avanti all'altro sono due passi, poi si ripete l'operazione fine a percorrere metri, chilometri, una città e una nazione fino all'infinito. Fosse per me avrei proseguito fino a Capo Nord: più si pedala e più si è allenati e più la distanza percorsa aumenta.

Vi ringrazio per gli apprezzamenti lasciati nel primo messaggio, se avete qualche domanda risponderò volentieri


:D
 
Ultima modifica:
Mi ritorna in mente quando da giovine la bicicletta era il mio motorino di (io il mio primo motorino l'ho avuto a quasi 18 anni).

Comunque, complimenti per il viaggio ...... bello .... molto bello. Grazie per le foto.

Ciao, Gianluca

PS.: Qual'è il consumo medio (da parte di un Italiano) di birra durante la festa ? ..... due boccali ? tre boccali ? ..... CINQUE boccali ? ..... da 1 lt. ovviamente
 
Ciao ed innanzitutto complimenti per la bellissima "pedalata",volevo chiederti le caratteristiche tecniche delle vostre biciclette(ad es se hanno la forcella ammortizzata bloccabile,il materiale ed il peso del telaio ecc...),premetto che non ho mai fatto cicloturismo,ma questo è un mondo che piano piano mi sta affascinando,ho sempre viaggiato a piedi,uso la bici solo per piccoli spostamenti o per andare al mare,max tragitti di 70 km, ultimamente mi è venuto il pallino di sperimentarmi in un viaggio sulle due ruote,sto spulciando su internet informazioni riguardo le varie tipologie di biciclette e attrezzature,gradirei anche un consiglio da parte tua su che bicicletta poter comprare senza spendere cifre folli, dato che hai già esperienza nel settore,grazie :)
 
Complimenti sinceri, io amo il cicloturismo e leggere di questa avventura mi fa proprio tornare la voglia di partire per un nuovo viaggio!
Il vostro ritmo probabilmente non farebbe per me ma con qualche giorno in più non mi dispiacerebbe fare una gita sportiva come la vostra.
Concordo con l'atmosfera di Monte Sole, 3 settimane fa ero lì anch'io a fare una giornata in mtb e ho avuto la fortuna di incontrare un reduce di quel periodo che ha narrato la sua esperienza.
Non ho parole, mi sono sentito un pugno nello stomaco, anch'io quando avrò dei figli li porterò in questo luogo, non bisogna MAI dimenticare.
 
PS.: Qual'è il consumo medio (da parte di un Italiano) di birra durante la festa ? ..... due boccali ? tre boccali ? ..... CINQUE boccali ? ..... da 1 lt. ovviamente

Per me era il terzo Ocktoberfest, per il mio compagno di viaggio, nonche mio cugino, era l'undicesimo, ma era una decina di anni che mancavamo. All'epoca la media era di 4 boccali da 1 lt al giorno, a volte 3 a volte 5. Ma quest'anno non siamo riusciti a terminare il secondo boccale in quattro ore.



Ciao ed innanzitutto complimenti per la bellissima "pedalata",volevo chiederti le caratteristiche tecniche delle vostre biciclette(ad es se hanno la forcella ammortizzata bloccabile,il materiale ed il peso del telaio ecc...),premetto che non ho mai fatto cicloturismo,ma questo è un mondo che piano piano mi sta affascinando,ho sempre viaggiato a piedi,uso la bici solo per piccoli spostamenti o per andare al mare,max tragitti di 70 km, ultimamente mi è venuto il pallino di sperimentarmi in un viaggio sulle due ruote,sto spulciando su internet informazioni riguardo le varie tipologie di biciclette e attrezzature,gradirei anche un consiglio da parte tua su che bicicletta poter comprare senza spendere cifre folli, dato che hai già esperienza nel settore,grazie :)

Ciao Gaetano. Io non sono espertissimo di bici e nel forum ci sono altri utenti che hanno sicuramente più esperienza di me, sia di cicloviaggio che di ordine tecnico.
Quindi ti do informazioni in base alla mia esperienza. Io ho una Scott sub 30 in alluminio abbastanza leggera e robusta allo stesso tempo, senza forcella ammortizzata con ruote dal profilo sottile e molto scorrevoli, più adatte per l'asfalto che per lo sterrato. Una bici come la mia si trova sui 400/500 euro. Sono più che soddisfatto della mia bici, tornassi indietro comprerei la stessa.
I cicloviaggiatori di lungo corso prediligono telai in acciaio all'alluminio, anche se più pesanti, perchè riparabili in caso di rottura.
A mio parere ,per i viaggi cicloturisti bisogna curare di più l'aspetto psico-fisico della persona in sella piuttosto che quello di ordine tecnico della bici. Sono convinto che una persona motivata e con un minimo di preparazione fisica riesca a girare il mondo con una bici da 50 euro e al contempo uno che possiede una bicicletta da 3000 euro, se manca di motivazione, non riuscirà nemmeno ad arrivare alla prima città.
Altro discorso, secondo me, è se si va in zone fredde e piovose, bisogna essere ben equipaggiati con l'abbigliamento.
Quindi una bici da trekking comprata al decathlon va più che bene.

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Concordo con l'atmosfera di Monte Sole, 3 settimane fa ero lì anch'io a fare una giornata in mtb e ho avuto la fortuna di incontrare un reduce di quel periodo che ha narrato la sua esperienza.
Non ho parole, mi sono sentito un pugno nello stomaco, anch'io quando avrò dei figli li porterò in questo luogo, non bisogna MAI dimenticare.

Bellissimo posto Monte Sole, anche a livello naturalistico.
Ho sentito parlare di un'ottantacinquenne che allora era più che un bambino che è scappato con uno zio sulle montagne durante i rastrellamenti. Gli hanno ucciso i suoi genitori e i suoi fratellini. Ora accompagna gruppi e scuole in questi luoghi narrando la sua esperienza, con il solo scopo di mantenere viva la memoria
Mi piacerebbe tantissimo incontrarlo e sentire la sue parole.

@ tutti gli altri. GRAZIE per aver gradito


Ciao
:D
 
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