Ripeto, è vero non abbiamo piste ciclabili - quelle che un ex sindaco chiama così null'altro sono che marciapiedi dipinti di rosso -
Prendo spunto da questo intervento per dire una cosa.
Avendo girato un po' l'Europa, e avendo vissuto in Inghilterra e Germania in luoghi di diversa grandezza (dal paesotto, alla cittadina, alla metropoli attualmente) ma sempre caratterizzati da un largo uso della bicicletta* come mezzo di trasporto quotidiano, secondo me il problema non è la mancanza di piste ciclabili, o il fatto che le "piste ciclabili" siano solo marciapiedi dipinti di rosso.
Lo penso perché le piste ciclabili non sono altro che marciapiedi dipinti di rosso anche nel paesotto, nella cittadina e nella metropoli in cui sono stato.
A me sembra che i fattori determinanti siano due. Uno è stato detto, l'altro no.
Il primo è un
traffico maggiormente regolato e tranquillo in generale. I semafori sono rispettati, i pedoni attraversano sulle strisce e le macchine si fermano, la
segnaletica orizzontale e verticale è perfetta e non ci sono cartelloni pubblicitari a confondere le cose, tutti usano le frecce eccetera. Questo vuol dire che in generale il comportamento degli utenti della strada è più prevedibile, e quindi più sicuro
Il secondo è
la quasi totale mancanza di mezzi parcheggiati al lato della strada. Questo vuol dire che:
-non c'è
rischio che si apra una portiera di colpo perché qualcuno deve scendere
-la strada, a parità di larghezza con quella italiana, ha una superficie disponibile all'effettivo scorrimento del traffico molto maggiore. A Roma quando d'estate le strade si svuotano (si svuotavano, ora con la crisi si nota di meno) perché la gente va fuori rimango sempre stupito da quanto siano larghe le strade, senza macchine parcheggiate. Questo naturalmente favorisce la sicurezza
-si ha una
visibilità molto migliore, sia agli incroci che lungo la strada, non ti capita che sbuchi fuori il pedone (o il cane, o il bambino) che attraversa la strada fra due macchine lontano dalle strisce.
Il secondo problema è probabilmente impossibile da risolvere purtroppo. Si sono creati quartieri residenziali senza pensare al problema dei parcheggi, e le conseguenze ce le teniamo. Sarebbe magari auspicabile una riduzione del numero di mezzi per famiglia, visto che siamo ai livelli più alti in europa. Il primo dal punto di vista tecnico sarebbe più facilmente risolvibile, ma richiederebbe una maggiore civiltà nella nostra bellissima roma.
Ultima nota di colore: ricordo con piacere e stupore l'accanimento con cui i tedeschi continuavano a usare le biciclette a Osnabrueck anche con -10 e diversi cm di neve a terra. Facevano una fatica immensa nella neve, rischiavano di scivolare a ogni metro, eppure imperterriti continuavano a pedalare.
*e aggiungerei dei mezzi di trasporto elettrici per disabili e anziani