- Parchi del Trentino-Alto Adige
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- Catena del Lagorai
Zona: Trentino, val dei Mocheni
Località di partenza: Palù del Fersina
Località di arrivo: Palù del Fersina
Tempo di percorrenza: 9 ore
Grado di difficoltà: passaggi di II - III grado
Descrizione delle difficoltà: arrampicata in cresta
Periodo consigliato: primavera - autunno (o questa "estate")
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1000 m
Dislivello in discesa: 1000 m
Quota massima: 2395 m
Descrizione
La val dei Mocheni è una zona che mi piace molto, e ho salito quasi tutte le cime lì attorno. Tra quelle che mi mancano ci sono Cima Sette Selle e il Sasso Rotto, due vette vicine e collegate da una facile cresta che si presta bene ad una traversata. Però, invece che fare la salita dalla normale, che è poco più difficile di un sentiero, decidiamo di accettare la sfida che il Sasso Rotto ci pone: la salita dalla cresta sud, infatti, è un "sentiero alpinistico", una traccia segnata che tuttavia ha diversi passi di II e III grado, e a volte un'esposizione notevole.
Consci come siamo delle nostre basse capacità ci armiamo di tutto punto, in modo da poter assicurarci nei punti più difficili, procedendo di conserva o facendo tiri di corda se necessario.
Da Palù del Fersina si risale fino al Rifugio Sette Selle, e lo si supera, andando verso cima d'Ezze e cima Sette Selle, in foto:
dalla cresta a destra si sale/scende per la normale.
Dopo 2 ore e mezza di cammino siamo arrivati alla forcella Sasso Rotto, da dove inizia il sentiero fratelli Giuliani
Dalla partenza già si vede la vetta e, nella nebbia, anche la grande croce, e sembra vicina, sembra...
I primi passaggi sono facili, li affrontiamo senza corda
Un po' di panorama, verso il lago d'Ezze, tra le nuvole:
I massi di porfido formano strane strutture, a volte il modo di superare gli ostacoli è poco convenzionale:
I sali-scendi lungo la cresta fanno a volte un po' impressione, non sono un alpinista provetto e alcuni passaggi mi danno un po' da pensare. Decidiamo allora di legarci, per essere più sicuri
Ogni tanto le nuvole ci lasciano vedere qualcosa, anche se preferisco quando coprono un po' il vuoto che abbiamo intorno
Guardando indietro, la cresta percorsa:
Dopo più di 3 ore - per la sola cresta - siamo in vetta!
Il panorama è nullo, purtroppo, ma la soddisfazione è tanta. E pure il sollievo! Per le nostre capacità è stata una dura prova...
Ora non ci rimane che traversare fino a cima 7 Selle, ma la cresta diventa molto più piana e semplice, e anche la successiva discesa fino al sentiero è una banalità, in confronto alla salita.
Arriviamo al rifugio sotto la pioggia, allora per ingannare il tempo decidiamo di gustarci un'ottima fetta di torta, finchè non smette di piovere. Quando il temporale si sposta da sopra le nostre teste ci rimettiamo in cammino verso Palù.
Guardando indietro, vediamo che il Sette Selle è ancora incappucciato... torneremo un'altra volta a vedere il panorama!
Località di partenza: Palù del Fersina
Località di arrivo: Palù del Fersina
Tempo di percorrenza: 9 ore
Grado di difficoltà: passaggi di II - III grado
Descrizione delle difficoltà: arrampicata in cresta
Periodo consigliato: primavera - autunno (o questa "estate")
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1000 m
Dislivello in discesa: 1000 m
Quota massima: 2395 m
Descrizione
La val dei Mocheni è una zona che mi piace molto, e ho salito quasi tutte le cime lì attorno. Tra quelle che mi mancano ci sono Cima Sette Selle e il Sasso Rotto, due vette vicine e collegate da una facile cresta che si presta bene ad una traversata. Però, invece che fare la salita dalla normale, che è poco più difficile di un sentiero, decidiamo di accettare la sfida che il Sasso Rotto ci pone: la salita dalla cresta sud, infatti, è un "sentiero alpinistico", una traccia segnata che tuttavia ha diversi passi di II e III grado, e a volte un'esposizione notevole.
Consci come siamo delle nostre basse capacità ci armiamo di tutto punto, in modo da poter assicurarci nei punti più difficili, procedendo di conserva o facendo tiri di corda se necessario.
Da Palù del Fersina si risale fino al Rifugio Sette Selle, e lo si supera, andando verso cima d'Ezze e cima Sette Selle, in foto:
dalla cresta a destra si sale/scende per la normale.
Dopo 2 ore e mezza di cammino siamo arrivati alla forcella Sasso Rotto, da dove inizia il sentiero fratelli Giuliani
Dalla partenza già si vede la vetta e, nella nebbia, anche la grande croce, e sembra vicina, sembra...
I primi passaggi sono facili, li affrontiamo senza corda
Un po' di panorama, verso il lago d'Ezze, tra le nuvole:
I massi di porfido formano strane strutture, a volte il modo di superare gli ostacoli è poco convenzionale:
I sali-scendi lungo la cresta fanno a volte un po' impressione, non sono un alpinista provetto e alcuni passaggi mi danno un po' da pensare. Decidiamo allora di legarci, per essere più sicuri
Ogni tanto le nuvole ci lasciano vedere qualcosa, anche se preferisco quando coprono un po' il vuoto che abbiamo intorno
Guardando indietro, la cresta percorsa:
Dopo più di 3 ore - per la sola cresta - siamo in vetta!
Il panorama è nullo, purtroppo, ma la soddisfazione è tanta. E pure il sollievo! Per le nostre capacità è stata una dura prova...
Ora non ci rimane che traversare fino a cima 7 Selle, ma la cresta diventa molto più piana e semplice, e anche la successiva discesa fino al sentiero è una banalità, in confronto alla salita.
Arriviamo al rifugio sotto la pioggia, allora per ingannare il tempo decidiamo di gustarci un'ottima fetta di torta, finchè non smette di piovere. Quando il temporale si sposta da sopra le nostre teste ci rimettiamo in cammino verso Palù.
Guardando indietro, vediamo che il Sette Selle è ancora incappucciato... torneremo un'altra volta a vedere il panorama!
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