Trekking 6 giorni in appennino

Parchi dell'Emilia-Romagna
  1. Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
  2. Parco Regionale del Corno alle Scale
Primo giorno

Data: 4-7-2015
Località di partenza: Molino di tognarino(BO)
Località di arrivo: Lago Scaffaiolo
Tempo di percorrenza: circa 6.30 ore (con lunghe pause)
Chilometri: circa 17
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 900m
Dislivello in discesa: 100m

Parto da casa mia, a Ca' d'olivo (sulle mappe trovate la vicinissima Molino di Tognarino), alle 9 di mattina. C'è un gran sole e fa molto caldo nonostante gli 850m di quota; non invidio chi è giù a Bologna.
Ho uno zaino da 80 litri pieno, pesa 22kg, ma sono sicuro di avere il minimo occorrente per stare via 6 giorni in modo totalmente autosufficiente.
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La strada asfaltata termina proprio in corrispondenza di un fiumiciattolo sotto casa, attraverso un ponte e inizio a camminare in un piccolo tratto di bosco non segnato ma ben visibile, che mi porta sulla carrareccia in direzione di Madonna del Faggio. Sotto al profilo del corno è abbarbicato il paesino di Monteacuto di cui risentirete parlare.
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In breve tempo arrivo al santuario di Madonna del Faggio (800m).
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Si inizia quindi a salire per il Cai 105 fino a quota 1400m circa congiungendosi al cai 107 nei pressi di Monte Cavallo. Sempre sul 107 in falsopiano si arriva a pian dello stellaio.
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Prima in falsopiano poi in salita poi ancora in falsopiano, su Cai 101, si raggiunge il famoso rifugio di porta Franca (1500m).
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Dopo aver pranzato con qualche panino riprendo per Cai 5AVP poi per lo 00 di crinale verso il lago Scaffaiolo.
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Qui, a 1780m di quota circa, pianto la tenda e aspetto il tramonto cucinandomi un risotto ai funghi.
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Secondo giorno

Data: 5-7-2015
Località di partenza: Lago Scaffaiolo
Località di arrivo: Rifugio Selletta
Tempo di percorrenza: circa 8 ore (con lunghe pause)
Chilometri: circa 20
Grado di difficoltà: E(ma tratto discesa molto sdrucciolevole)
Dislivello in salita: 850m
Dislivello in discesa: 900m

Lascio lo Scaffaiolo e mi dirigo dapprima in falsopiano, poi per molti saliscendi, su Cai00 di crinale verso la cima del Libro Aperto; da segnalare mi pare dopo Cima Tauffi un brutto tratto di roccette sdrucciolevoli forse un po pericoloso da far con 20kg sul groppone.
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Dal Libro Aperto (1936m) torno leggermente sui miei passi e prendo a scendere per Cai 495, dove trovo finalmente la prima "fonte" del percorso, un rigolino d'acqua che crea una pozza dove però non si riesce a raccogliere acqua con le bottiglie. Pranzo con gli ultimi panini.
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Scendo ancora passando da Foce della Verginetta(1550m) dove ci si ricongiunge al 00 fino all'Abetone(1350). Raggiungo l'impianto di risalita della seggiovia e ricomincio a salire a piedi(molto tentato dalla seggiovia però) una bellissima ma ripida faggeta, fino al rifugio Selletta(1711m), che trovo aperto fino alle 18, così ho il tempo di lavarmi e stendermi un po' su uno sdraio, una bellissima sensazione.
Poi la seggiovia chiude, il rifugio anche di conseguenza e mi ritrovo da solo a combattere con una nuvola di zanzare che non mi molla fin dopo cena pungendomi addirittura dai capelli. Tra tafani, zecche e appunto zanzare non mi sono fatto mancare nulla per ora.
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Terzo giorno

Data: 6-7-2015
Località di partenza: Rifugio Selletta
Località di arrivo: Lago Nero
Tempo di percorrenza: circa 9 ore (con lunghe pause)
Chilometri: circa 20
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 1000m
Dislivello in discesa: 650m

Mi sveglio al mattino e sento un forte ronzio fuori dalla tenda...incredibile ancora zanzare! Rifaccio lo zaino più velocemente che posso e parto in direzione Monte Gomito e Passo Fariola(1850) su bel crinale per Cai00 poi verso Foce Giovio(1721) in discesa su Cai 519, dove vedo a due passi una marmotta che però non riesco a fotografare.
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Da Giovio prendo prima a scendere verso il lago Turchino(1600) per Cai 517, poi risalgo in falsopiano al lago Torbido(completamente asciutto), quindi in ripidissima salita verso Finestra del Rondinaio(1920). Ridiscendo poi per il 521 sempre in forte pendenza fino al lago Baccio e poi al Lago Santo modenese. Del lago turchino ho perso le foto ma ne ho trovata una molto bella sul web. Eccoli in sequenza:
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Al lago Santo ci arrivo stremato alle 12.30, quindi pranzo e faccio una lunga pausa.
Riparto per le 14.30 per il bellissimo Cai 519 che affronta tutto il tragitto dell'andata a ritroso ma in falsopiano con solamente un po' di salita per ritornare a Foce Giovio.
Da qui sempre col 519 verso il lago Piatto(1823), quindi col 100 il lago Nero(1730)
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Al lago nero per fortuna trovo degli operai che stanno ristrutturando il rifugio e che mi permettono di fare acqua nei bagni; In zona non ci sono fonti e sarei dovuto scendere ancora ad intercettare un fiume se non avessi trovato loro.

Quarto giorno

Data: 7-7-2015
Località di partenza: Lago Nero
Località di arrivo: I Taburri
Tempo di percorrenza: circa 8 ore (con lunghe pause)
Chilometri: circa 18
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 760m
Dislivello in discesa: 900m

Prima con il 104 poi con il 102 arrivo a Boscolungo, frazione di case poco sotto all'Abetone; risalgo quindi con l'80 nuovamente alla foce delle Verginette dove pranzo ai tavoli del piccolo rifugio. Sono ora ai piedi del Libro Aperto.
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Al rifugio trovo la bella compagnia di 4 signori, uno dei quali avevo già incontrato al Lago Santo il giorno prima, che mi intrattengono per 2 ore e mezza; quindi riparto per l'ultima salita della giornata.
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Da quassù il cimone è vicinissimo e mi spiace non poterne raggiungere la vetta; ma le mie gambe cominciano a sentire le fatiche e prima le farò riposare meglio sarà; comincio quindi a scendere per il 435 vero Monte Donato, quindi il Rifugio Gran Mogol(1300m), sempre aperto come bivacco autogestito; Mai passerei una notte lì dentro però.
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Da qui con il 445, i Taburri(1220) distano solo una mezzoretta; arrivo al rifugio che sta chiudendo, mi lavo, monto la tenda vicino a diversi sdrai(quanta gioia può dare un semplice sdraio) e faccio sera leggendo, prima di cucinare il solito risotto.
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Quinto giorno

Data: 8-7-2015
Località di partenza: I Taburri
Località di arrivo: Lago Scaffaiolo
Tempo di percorrenza: circa 4.30 ore
Chilometri: circa 13
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 850
Dislivello in discesa: 300

Giornata defaticante; un po' di saliscendi nel bosco, poi per prati, ma niente di particolarmente impegnativo; e lo zaino ormai sembra una piuma sulle mie spalle.
Si prende il Cai 445 passando da diversi rifugi autogestiti ma molto belli, fino a Capanno Tassoni; poi sempre su 445, in seguito 411 e 401, si arriva finalmente nella vallata sottostante lo Spigolino perdendo un po' di quota per risalire infine verso il lago.
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Uno sguardo indietro all'ultimo tratto svolto:
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C'è molto vento e preferisco farmi dare le chiavi del rifugio Musiani (da qualche tempo serve chiederle ai gestori del Duca degli Abruzzi) dove trovo un simpatico biglietto(magari chi l'ha lasciato leggerà) e dove mi tocca montare il telo interno della tenda per non rischiare di forare il materassino.
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Arrivati a sera mi metto a cucinare e ammiro nuovamente il tramonto.
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Sesto giorno

Data: 9-7-2015
Località di partenza: Scaffaiolo
Località di arrivo: Molino di Tognarino
Tempo di percorrenza: circa 8 ore
Chilometri: circa 20
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 800
Dislivello in discesa: 1740

Ultima tappa. Mi sento arrivato e voglio renderla speciale. Parto la mattina prestissimo alle 4 per essere in cima alla croce del corno a godere dell'alba, dato che dovrebbe vedersi fino all'Adriatico. Inizio a camminare sotto un cielo stellato come pochi ne ho visti, sulla mia destra le città della Toscana tutte illuminate; ma tempo mezz'oretta ed iniziano ad incombere le nuvole...strano, il meteo dava bel tempo...arrivo su per le 4.30 e attendo un'ora ma le nuvole non danno tregua e decido di cominciare a scendere dopo essere a malapena riuscito a fotografare la croce(1940).
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In breve tempo arrivo alla valle del Silenzio, quindi al Cavone, laghetto artificiale a quota 1500m circa; dal parcheggio parte il Cai 333 che porta, passando dalle cascate del Dardagna, a madonna dell'Acero(1200).
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Da qui si prende il Cai 323, una larga carrareccia che sale fino quota 1500 fino al rifugio Sboccata dei Bagnadori.
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Poco dopo si intercettano il 115 che scende ripidissimo fino a Pianaccio(650m): questo è un brutto sentiero che spacca le ginocchia, tutto sassoso e sporco di rami; si vede che lo pratica poca gente. Si risale nuovamente prima per il bosco, poi per la strada sino a Monteacuto(920), bellissimo paesino arroccato sotto il versanteest del Corno.
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Si scende nuovamente ai 780m del Molino della Squaglia, con il fiumiciattolo che vi scorre affianco in cui mi rinfresco. Qui trovo anche un ghiro mezzo addormentato.
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Risalgo un centinaio di metri per intercettare la carrareccia della Madonna del Faggio, che ovviamente faccio a ritroso fino a sbucare al tognarino, dove mi aspetta l'ultima fatica: i 72 scalini per arrivare a casa!
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Bravo !! Bellissimi posti e anche le foto! Complimenti anche per la descrizione del trekking e per i 22 kg di zaino.
Grazie per la condivisione.
 
Grazie a tutti!
Cross la tenda è una Ferrino Blow Lite 2, peso nominale 2,5kg, ma è una 3 stagioni molto robusta con falde a terra...non è eccessiva...
Più che altro per star via 6 giorni serve portare dietro tanto cibo, almeno 5-6 kg li avevo, e data la scarsità di fonti ci sono stati momenti in cui dovevo viaggiare con 4 litri di acqua per stare sicuro. L'ultimo giorno infatti lo zaino non lo sentivo neanche più sulle spalle ;)
 
conosco (quasi) tutti i posti e i sentieri che hai fatto.
devo farti i vivissimi complimenti per la forma fisica. sono tappe non certo brevi, ma soprattutto sono 6 e con tutto quel peso sulle spalle!! una curiosità: quanto pesi tu?
 
beh, complimenti per la forma fisica... quei dislivelli sono considerevoli per il peso che avevi sulle spalle. ti invidio un po'!
 
complimenti, belle foto e grazie della condivisione! frequento spesso quei posti e mi hai dato qualche spunto in più per le prossime uscite!
 
Salve, quest'anno col mio gruppo scout volevamo fare un percorso di qualche giorno e il tuo percorso mi sembrava molto interessante! Posso chiederti se per caso una delle tappe (o anche nelle vicinanze) è raggiungibile con i mezzi?
 
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Salve, quest'anno col mio gruppo scout volevamo fare un percorso di qualche giorno e il tuo percorso mi sembrava molto interessante! Posso chiederti se per caso una delle tappe (o anche nelle vicinanze) è raggiungibile con i mezzi?

L'utente @Coelho si è collegato per l'ultima volta più di un anno fa...

"Ultima volta visto: 17 Giugno 2019"
 
Salve, quest'anno col mio gruppo scout volevamo fare un percorso di qualche giorno e il tuo percorso mi sembrava molto interessante! Posso chiederti se per caso una delle tappe (o anche nelle vicinanze) è raggiungibile con i mezzi?
Dalla base delle impianti del corno ci arrivi in pullman che parte da Porretta terme, oppure da Porretta terme se arrivi col treno, puoi salire direttamente con i sentieri fino al corno.
Anche all'Abetone ci arrivi in bus(anche se dalla toscana fai prima che dall'Emilia), anche Fanano.
Se uno non ha fretta comunque nei paesi grossi ci arrivi facilmente.
Poi dipende molto da dove parti anche per gli orari.
 
Dalla base delle impianti del corno ci arrivi in pullman che parte da Porretta terme, oppure da Porretta terme se arrivi col treno, puoi salire direttamente con i sentieri fino al corno.
Anche all'Abetone ci arrivi in bus(anche se dalla toscana fai prima che dall'Emilia), anche Fanano.
Se uno non ha fretta comunque nei paesi grossi ci arrivi facilmente.
Poi dipende molto da dove parti anche per gli orari.
okay, Grazie infinite :)
 
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